Salvia officinalis

salvia officinalis
salvia officinalis

La conosciamo tutti, tra le piante aromatiche la Salvia officinalis, comunemente chiamata Salvia è probabilmente la più famosa.

È una pianta perenne sempreverde con portamento eretto, con foglie aromatiche, utilizzate nella cucina mediterranea per insaporire i piatti. Ma non è solo il sapore a rendere preziosa questa pianta, possiede infatti molte virtù note fin dall’antichità.

Originaria dell’Europa e dell’area mediterranea, è caratterizzata da radici fascicolate e da un fusto legnoso e semi-arbustivo che arriva a misurare generalmente fino a 20 a 60 cm di altezza. I fiori sono a due labbra di colore blu lavanda e da foglie rugose e grigio-verdi molto aromatiche che vengono usate fresche o essiccate in cucina come condimento.

Classificazione botanica

La Salvia officinalis è una specie del genere Salvia della famiglia delle Lamiaceae

Principali varietà

La Salvia officinalis ha diverse cultivars tra cui:

  • la Salvia officinalis ‘Albiflora’ caratterizzata da fiori bianchi che risulta la più adatta per l’uso culinario;
  • la Salvia officinalis ‘Purpurascens’, caratterizzata da fiori rossi ottima utilizzata ad uso terapeutico

Altre specie di Salvia

oltre alla Salvia officinalis ci sono diverse altre specie appartenenti al genere, tra cui le seguenti:

Salvia sclarea

La Salvia sclarea è una specie perenne originaria dell’Europa. Ha foglie a forma di cuore e fiori azzurro- bianchi. La fioritura comincia ad inizio estate.

La sua altezza raggiunge il metro. Si tratta di una specie ricca di oli essenziali e che per questo viene impiegata per realizzare profumi, per aromatizzare i vini (ad esempio il Vermouth e alcuni tipi di moscato).

Ci sono diverse specie che possiedono aromi molto particolari e sono quindi impiegate come piante ornamentali. Tra queste ci sono:

la Salvia dorisiana caratterizzata da un aroma fruttato

la Salvia greggii che possiede un delicato profumo di pesca

la Salvia rutilans che si riconosce per il tipico profumo di ananas

la Salvia desoleana che è una rara specie endemica della Sardegna.

la Salvia divinorum si trova invece nell’America centrale, si tratta di una specie allucinogena contenendo il salvinorin, il più potente allucinogeno naturale che si conosca in natura.

Fioritura

Salvia officinalis- foto di JohanCC BY-SA 3.0

La Salvia officinalis fiorisce dalla primavera e per tutta l’estate, generalmente da marzo a luglio, la maturazione dei semi avviene da agosto a settembre.

Consigli per la coltivazione della Salvia officinalis

La Salvia officinalis è una pianta piuttosto facile da coltivare grazie alla sua rusticità. In linea di massima, essendo termofila ed eliofila, se esposta in pieno sole vive bene. Tollera poco i climi troppo freddi.

Si può coltivare in vaso e in piena terra, ma è preferibile optare per la messa a dimora all’aperto in piena terra. La sua durata è di circa 5 anni, dopo sarebbe opportuno sostituirla in quanto tende a degenerare.

Coltivazione in vaso

La Salvia officinalis può essere seminata tra ottobre e novembre. Si mettono i semi nei vasi, mantenendo una distanza di circa 10 cm. Nella scelta del contenitore è preferibile optare per i vasi rettangolari. Il vaso va tenuto in una posizione assolata. Sul fondo del contenitore è opportuno stendere uno strato di biglie di argilla espansa.

salvia officinalis
salvia officinalis

Coltivazione in piena terra

La messa a dimora in piena terra si può eseguire da aprile a giugno.Al momento dell’impianto deve essere ben annaffiata, dopodiché va irrigata con parsimonia visto che sopporta bene i periodi di siccità ma teme gli eccessi idrici. Si deve tenere presente che i ristagni d’acqua possono provocare marciumi e asfissie radicali.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.

Temperatura

La Salvia officinalis resiste al caldo e sopporta fino a -5°C. In caso di clima eccessivamente rigido è possibile proteggere la pianta spostandola se coltivata in vaso, o coprendola con del tessuto-non-tessuto (Tnt) se coltivata in giardino.

Luce

Questa pianta ama la luce o ma tollera anche una leggera ombra.

Terriccio

Il terreno ideale per la salvia è neutro o leggermente calcareo e sabbioso, ha una buona permeabilità così da permettere il drenaggio e la circolazione d’aria.

Cresce in terreni mediamente asciutti o mediamente umidi, ben drenati e in pieno sole. Tollera l’ombra molto leggera, ma è preferibile il pieno sole.

Annaffiatura

Salvia officinalis
Salvia officinalis- foto di H. Zell CC BY-SA 3.0

Non tollera i ristagni idrici e sopporta la siccità occorre quindi attendere che il terreno asciughi prima un’irrigazione e l’altra.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della salvia si può effettuare sia per seme che per talea erbacea.

Moltiplicando per seme non si ha la garanzia di ottenere una pianta uguale alla pianta madre, garanzia che da, al contrario, la moltiplicazione per talea.

Moltiplicazione per seme

Ad inizio primavera si interrano i semi distribuiti in file parallele in un vassoio che andrà sistemato all’ombra coperto con un foglio di plastica (che quotidianamente andrà rimosso ed asciugato) a circa 18°C e mantenuto umido per circa 2-3 settimane fino a quando cioè avverrà la germinazione. Quando i semi germogliano si lea il foglio di plastica e si aumenta gradualmente la luce. Quando le piante sono abbastanza grandi si possono trapiantare e trattare come piante adulte.

Eliminate le nuove piante meno rigogliose per dare più spazio alle piante più robuste. Quando saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate si trapianteranno facendo molta attenzione a non rovinare alcuna parte della pianta (sarebbe preferibile usare una forchetta che infilerete al di sotto del terreno per prendere la piantina intera e metterla nel nuovo vaso) in un terriccio come indicato nel paragrafo “rinvaso”.

Moltiplicazione per talea

Il prelievo delle avviene tra marzo-aprile o tra giugno-luglio prelevando con un coltello affilato e disinfettato degli apici vegetativi della lunghezza di circa 8-10 cm da piante di 2-3 anni di età direttamente sotto il nodo.

la talea va poi sistemata nel terriccio ed il vaso va ricoperto con un foglio di plastica e posto all’ombra a circa 18°C . il terreno va tenuto umido, il coperchio va tolto ed asciugato quotidianamente.

La comparsa dei primi germogli indica l’avvenuta radicazione, si deve allora togliere la copertura e sistemare il vaso dove c’è più luce fino a che le piantine diventino sufficientemente grandi per essere trapiantate e trattate come piante adulte.

Concimazione

Salvia officinalis
Salvia officinalis- foto di H. ZellCC BY-SA 3.0

Da inizio primavera a fine estate la salvia si concima due volte al mese con un concime che contenga sia i macroelementi” come azoto (N) e questo in prevalenza rispetto agli altri, fosforo (P) e potassio (K) che i microelementi come il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo).

Potatura

Per stimolare la ricrescita della pianta al termine della fioritura si può procedere alla potatura.

Abbinamenti con altre piante

La Salvia officinalis può essere abbinata a piante perenni in bordure o giardini rocciosi. Non va seminata nello stesso vaso del Rosmarino, perché non amano crescere insieme.

Altri consigli per la cura

Le piante tendono ad allargarsi, soprattutto se coltivate in condizioni di non pieno sole. I terreni umidi possono essere fatali.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Se si utilizza la pianta in cucina è bene non usare trattamenti chimici.

Se la pianta ha subito un attacco di mal bianco provocato da funghi e riconoscibile perché le sue foglie si ricoprono di una muffa biancastra è sufficiente eliminare le parti colpite.

Se il fungo è il Peronospora spp (le foglie colpite disseccano prendono la forma a sigaro e cadono) allora si deve optare per degli anticrittogamici a base di rame.

La troppa umidità può provocare dei marciumi radicali e basali e favorire l’attacco di funghi. Si deve prevenire evitando i ristagni idrici e l’eccessiva umidità ambientale.

I nematodi si manifestano con una malformazioni delle foglie. Anche in questi si deve prevenire evitando i ristagni idrici e l’eccessiva umidità ambientale e si devono eliminare le parti colpite.

Se le foglie ingialliscono ed appaiono macchiettate può essere colpa del ragnetto rosso, un acaro piuttosto dannoso.

Si devono quindi aumentare le nebulizzazioni e, in caso di infestazioni particolarmente gravi, si deve usare un insetticida specifico.

Animaletti biancastri sulla pianta (afidi) vanno trattati con antiparassitari specifici registrati per questa pianta.

Curiosità

Il nome della Salvia deriva dal latino salvus «sano, salvo» o “salus «salute» proprio per sottolineare le proprietà curative della pianta.

Dall’inconfondibile profumo, in cucina è utilizzata per arrosti, involtini, ripieni e sughi

Questa pianta era nota già nell’antichità ed era considerata un’erba capace di guarire tutti i mali tanto che la Scuola Medica di Salerno aveva dato a questa pianta il nome di Salvia salvatrix «Salvia che salva».

Una leggenda francese narra la storia di quattro ladri che nel 1630, ai tempi della peste, saccheggiavano le case degli appestati senza contrarre la malattia. Quando furono finalmente presi e condannati a morte si salvarono dalla morte perché rivelarono il segreto della loro immunità: si cospargevano il corpo con un aceto formato da salvia, rosmarino, timo e lavanda, quattro piante note per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Da questo nacque “l’aceto dei quattro ladri” che veniva molto usato coma antibiotico naturale in caso di infezioni ed epidemie.

La raccolta avviene tra maggio e luglio prima o all’inizio della fioritura o, per l’impiego quotidiano in cucina, tra la primavera e l’autunno. Non vanno lavate ma strofinate con un panno umido.

Le foglie ed i fiori devono essere essiccati all’ombra e si conservano in sacchetti di carta o di tela.

Tossicità e/o uso erboristico

Le proprietà aromatiche della salvia provengono dall’ olio essenziale la cui composizione chimica regala il caratteristico aroma della pianta. La Salvia officinalis è battericida, diuretica, emmenagoga. Si tratta di uno stimolante generale dell’ organismo e l’ infuso risulta ottimo in caso di atonia nervosa; è anche consigliato il suo uso esterno in caso di dermatosi, eczemi, ulcere, piaghe.

Alcuni studi scientifici hanno scoperto nella Salvia alcune proprietà utili per rafforzare la memoria, tanto da essere utilizzata nei processi di apprendimento nei casi di Alzheimer. L’essenza è impiegata anche nell’ industria cosmetica per la produzione di dentifrici, shampoo e saponi.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori, la Salvia officinalis rappresenta la buona salute ma anche le tante virtù.

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