Le azalee sono apprezzate per la sue fioriture ricchissime e anche per la relativa facilità di coltivazione. Sono tra le piante più note e diffuse.
È originaria dell’America settentrionale, dell’Asia e dell’Europa, cresce spontaneamente in zone boscose e particolarmente umide, meglio se in alta montagna; prediligono zone ombrose e bagnate da corsi d’acqua.
Appartiene al genere Rhododendron.
L’Azalea è una pianta arbustiva a foglia caduca, ma difficilmente si spoglia completamente nei mesi invernali. Può arrivare a misurare anche 90 centimetri di altezza.
Durante la primavera produce un’enorme quantità di fiori a forma di campanella, che sono riuniti in mazzetti e di colore bianco, oppure lilla intenso, rosso o rosa intenso.
Nel momento in cui raggiunge il massimo della fioritura avrà l’aspetto di un cespuglio colorato.
Le foglie sono caduche, piccole, ovali, talvolta pelose e brune nella pagina inferiore, di colore verde vivo.
Alcune specie hanno taglie piuttosto modeste (chiamate propriamente azalee) altre sono arboscelli con fiori più grandi (comunemente chiamati rododendri).
Qual è la differenza tra Azalee e Rododendri?
Esistono alcune differenze tra Azalea e Rododendro seppure, dal punto di vista botanico, appartengano allo stesso genere. La differenza più palese è nel numero di stami: nel fiore di azalea è inferiore a dieci, nel rododendro sono esattamente dieci.
- i rododendri sono arbusti grandi, alti fino a 4 m, con grandi foglie persistenti, anche se esistono varietà di piccola dimensione. I fiori portati da robusti piccioli con petali consistenti e carnosi e provvisti di costolature sulla parte esterna e con 10 stami;
- le azalee sono di mole ridotta, adatte alla coltura in vaso e in genere perdono le foglie in inverno; inoltre i loro fiori hanno solo 5 stami.
- Solitamente i fiori dei rododendri sono più grandi di quelli delle azalee.
Classificazione botanica
L’Azalea appartiene alla famiglia delle ericacee e al genere dei Rhododendron, che si suddivide in due gruppi: i rododendri e le azalee, appunto.
La classificazione botanica di questa specie è molto complessa tanto che ogni anno vengono pubblicate revisioni e aggiornamenti dalla Royal Horticoltural Society di Londra.
Principali specie
Ci sono davvero molte varietà e ibridi di Azalea (molte migliaia) che si possono suddividere in tre categorie:
- pianta da interno, non rustica;
- a foglia perenne, sempreverde, rustica, da esterno;
- a foglia caduca, rustica, da esterno;
Le varietà maggiormente impiegate per scopi ornamentali includono:
Azalea indica
Detta anche azalea da appartamento, poiché è stata selezionata per essere coltivata in interno, anche se la specie originaria è resistente al freddo.
Azalea japonica
Arbusto sempreverde, resistente al freddo italiano. Molto diffusa in commercio
Fiorisce nel periodo compreso tra i mesi di marzo e giugno ed esistono varietà con diverse tonalità di colore, come il rosso, il bianco, il rosa e l’arancio.
Azalea mollis
Arbusto spogliante resistente al freddo.
Fiorisce tra aprile e maggio regalando fiori rossi, rosa e gialli.
Azalea rifiorente ‘Encore’
Disponibile in molti colori, a fiori piccoli e a fiori grandi, semplici o doppi, dal rosa (azalea ‘Sweetheart’ e ‘Debutante’) al fucsia (azalea ‘Sangria’, ‘Sundance’ e ‘Carnival’) al rosso corallo (azalea ‘Princess’ e ‘Sunset’), al bicolore (azalea ‘Twist’) e che regala tre fioriture, o minimo, almeno due.
Fioritura
La fioritura dell’Azalea è molto decorativa e avviene dalla fine della primavera fino all’estate.
I fiori, a forma di campanula allungata, sono riuniti a gruppi di due o tre, oppure in mazzi molto ricchi: il colore varia dal bianco al viola, dal giallo all’arancio, dal rosa al porpora al rosso, la fioritura avviene di solito in primavera, o anche in estate per alcuni ibridi tardivi; però, mediante opportuna forzatura in serra, i floricoltori riescono a far fiorire le azalee anche durante il perdiodo invernale, tra Natale e Capodanno
Nel momento in cui i boccioli iniziano ad aprirsi, arrivano a coprire completamente la pianta, creando un gioco di tonalità molto suggestivo.
Consigli generali per la coltivazione
L’Azalea è una pianta delicata ma, se curata correttamente, garantisce fioriture per tutta la primavera e l’estate
Riesce a svilupparsi senza sfruttare della luce diretta del sole e non sopporta gli sbalzi di temperatura o di luce. Per questo, nel caso in cui si decidesse di tenerla sul davanzale della finestra o sul bancone, occorre tenere presente che la pianta non ama i raggi del sole e quindi deve rimanere in un angolo riparato.
Per ciò che concerne le annaffiature, si dovrebbe immergere il vaso all’interno di un secchio colmo d’acqua e lasciarlo per 40 minuti-un’ora, facendo poi sgocciolare il vaso. Il terriccio deve essere mantenuto umido, mai secco, quindi bisogna annaffiare frequentemente in estate, ma facendo attenzione a non inzuppare il terren per evitare che la pianta marcisca.
L’Azalea va concimata con cadenza bimensile per tutta l’estate ed i fiori secchi vanno via via eliminati.
Coltivazione in vaso
L’azalea si sviluppa molto bene in vaso e ancora meglio in terra, laddove non soffre sbalzi idrici. Da adulta la taglia non supera il metro e dieci, per questo il suo vaso definitivo potrà avere un diametro di massimo 50 centimetri. Gli esemplari coltivati in vaso hanno una maggiore richiesta di annaffiature rispetto a quelle allevate in piena terra.
Nella scelta del vaso adatto è meglio preferire quelli di argilla in quanto quelli di plastica trattengono l’acqua e non traspirano. Ogni due anni si può effettuare il rinvaso
Coltivazione in piena terra
Le azalee (quelli da esterno) sono piante che possono essere coltivate all’esterno poiché sono in grado di tollerare senza particolari difficoltà le temperature rigide.
Preferiscono le zone ombreggiate e non amano il sole diretto.
Va coltivata in terreni umidi ed in zone riparate dal vento.
È importante annaffiare le piante di azalea con regolarità e con una frequenza che varia in base alla stagione, alla luminosità, al tipo di terreno ed alla temperatura.
Si deve però fare attenzione alle bagnature eccessive che potrebbero favorire la crescita di muffe ed infezioni.
Trattandosi di una pianta acidofila si dovrebbe evitare di irrigarla con acqua calcarea come quella proveniente dalle tubature e si dovrebbe utilizzare acqua decalcificata o piovana.
Per quel che concerne il terreno è preferibile usare un terreno acido con un pH compreso tra 5,5 e 6.
L’Azalea andrebbe piantata in primavera di modo che abbia il tempo di acclimatarsi. Nel momento in cui si interra l’azalea è bene non fare una buca troppo profonda, in quanto l’apparato radicale della pianta è piuttosto superficiale.
Coltivazione in terrazzo
La pianta in vaso può esser tenuta in terrazzo o in balcone in primavera ed estate ma al riparo dai raggi diretti del sole e al riparo dai venti.
Temperatura
Le azalee non amano il caldo eccessivo, la temperatura non deve superare i 15 gradi.Genere abbastanza rustico, quindi si adatta a qualsiasi clima, da evitare le forti gelate che possono danneggiare la pianta.
L’Azalea non teme il freddo, anche quando è molto rigido. Nelle zone con clima tendenzialmente mite le azalee si pongono a dimora in luogo soleggiato; nelle zone con estati calde è invece consigliabile posizionare le azalee in luogo semiombreggiato o ombreggiato.
Luce
L’Azalea può sopportare anche posizioni soleggiate, ma è consigliabile esporle a mezz’ombra.
Nelle regioni del nord dell’Italia più fredde meglio posizionare la pianta in una zona soleggiata del giardino, e man mano che ci si sposta nelle regioni più calde del sud è preferibile privilegiare zone ombreggiate.
Terriccio
Il substrato è indubbiamente l’elemento che riveste maggiore importanza per coltivare con successo queste piante.
L’Azalea coltivata in vaso ha necessità di terreno soffici e ben areati e soprattutto acidi, privi di calcare, in quanto è una pianta molto sensibile alla presenza di calcio e magnesio nel terreno e nell’ acqua di irrigazione.
Predilige terreni sani, privi di calcare, ricco di sostanza organica decomposta, leggero e ben drenato.
Annaffiatura
Le annaffiature devono essere frequenti ma non troppo abbondanti e costante da marzo fino a ottobre. Meglio bagnare anche due volte al giorno un bicchiere d’acqua per volta che inzuppare eccessivamente il terreno.
Irrorare il fogliame può essere un sistema valido per dare alle azalee la necessaria dose di umidità ambientale ma è indubbio che, spruzzando le foglie, si rischia di sciupare i petali, si potrà eventualmente limitare la spruzzatura alla parte inferiore del cespuglio.
Occorre ridurre le somministrazioni in autunno-inverno specie se le temperature si abbassano notevolmente.
E’ opportuno evitare i ristagni idrici con un buon drenaggio del terreno.
La pianta ama anche le nebulizzazioni della chioma.
Questa pianta non ama il calcare, meglio non usare acqua dura ma acqua piovana o acqua demineralizzata.
Moltiplicazione
L’Azalea si moltiplica per seme e per talea. Generalmente si preferisce la talea
Per moltiplicare la pianta per talea è sufficiente prelevare, nel mese di giugno, un ramo da una pianta che abbia già un anno, tagliarlo in senso obliquo proprio sotto il nodo in modo che restino alcune foglie, quindi si deve mettere la pianta in un vaso formato per il 50% da terriccio sabbioso e per il 50% da torba. Il terreno deve essere umido e va collocata in un luogo in penombra. Dopo qualche settimana lo sviluppo è avviato.
Nella moltiplicazione per seme, il seme questo va messo a dimora in primavera, in un luogo riparato finché non germoglia. Una volta che si è sviluppata la piantina con una coppia di foglie va trapiantata in un vaso.
Concimazione
A primavera, quando i geli non sono più da temersi, occorre portare le azalee all’aperto, almeno nelle ore diurne, a mezz’ombra, concimando con un pò di fertilizzante minerale solubile a base di urea
Due volte al mese si può usare un fertilizzante specifico per azalee seguendo, per le dosi, le indicazioni sulla confezione.
Potatura
L’Azalea va potata sia per ridimensionarla che per stimolarne la crescita. L’operazione di potatura si fa subito dopo la fioritura, tagliando i rami più esterni, quelli storti o danneggiati. Sempre eseguendo tagli obliqui con un oggetto sterilizzato alla fiamma.
I fiori vanno sempre asportati quando termina la fioritura, così la pianta non disperderà energie.
Altri consigli per la cura
Caduti i fiori le azalee vanno subito trasportate al fresco ma non al freddo, bagnando molto meno, continuando a irrorare il fogliame e rimuovendo un pò il terreno.
Se il locale in cui è stato trasportato il vaso ha una temperatura inferiore ai 15 gradi è opportuno coprire la pianta durante la notte con un sacchetto di plastica.
La moltiplicazione avviene per talee semilegnose, in estate, impiegando getti dell’anno lunghi 15 cm con una gemma apicale a fiore; per propaggine su piante adulte utilizzando dei rami flessibili.
Per le specie in vaso, rinvasare ogni 2 anni circa.
Per ottenere sempre delle belle Azalee è necessario tagliare sempre i fiori al termine della fioritura asportando con cura anche il peduncolo fiorale: in tal modo si eviterà che la pianta usi energie per la generazione di semi. E’ opportuno concimare almeno due volte al mese usando sequestrene di ferro che aiuterà l’assorbimento delle sostanze nutritive con un evidente rinverdimento delle foglie.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Se le foglie ingialliscono e tendono a cadere, probabilmente il terriccio non è sufficientemente acido oppure la pianta è stata irrigata con dell’acqua molto calcarea.
Se compaiono macchie brune su foglie e fiori, la temperatura ambiente è troppo alta ed è troppo secca. In tal caso si deve arieggiare e nebulizzate l’ ambiente. Se le foglie perdono lucentezza, si afflosciano e avvizziscono può essere colpa di un fungo, cosiddetto Marciume del Colletto (Phytophthora Cactorum). È una malattia grave e se in fase avanzata conviene gettare tutta la pianta con il vaso.
Curiosità
Con il nome Azalea si indicano numerose piante ornamentali che botanicamente appartengono al genere Rhododendron.
Pianta originaria dell’Asia, Europa e America, dove vivono in zone boscose e umide di alta montagna, dove vegetano spontaneamente accanto a corsi d’acqua e in posizioni ombreggiate, ad altitudini anche elevate.
Molto apprezzata per le fioriture molto decorative, sono utilizzate in modo particolare per decorare giardini, ma possono essere anche coltivati con buoni risultati in vasi.
Esiste però anche una specie, l’Azalea procumbens (nome ufficiale Kalmia procumbens) che è alta poco più un palmo e che cresce spontanea sulle nostre montagne.
I suoi bei fiori, specialmente quelli bianchi, vengono spesso impiegati per la preparazione di cesti nuziali, per la decorazione delle chiese in occasione di cresime, comunioni e battesimi
L’Azalea rappresenta la lotta del cancro al seno. In prossimità della festa della mamma, nelle maggiori piazze italiane vengono organizzate vendite di azalee il cui ricavato è devoluto alle associazioni che lottano per questa importante causa.
Tossicità e/o uso erboristico
Le foglie delle Azalee contengono tossine che, se ingerite, possono provocare irritazione alla gola. vomito, nausea, diarrea e, nei casi più gravi, possono insorgere anche convulsioni e rallentamenti dei battiti cardiaci.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori l’azalea simboleggia la temperanza
Fin dall’antichità, la pianta di azalea viene usata per celebrare la femminilità. Si tratta di una pianta perfetta come regalo alla propria mamma,in quanto rappresenta l’amore puro. Può essere donato anche a chi deve affrontare una prova importante e decisiva, poiché simboleggia la fortuna.
Bibliografia
Ecco alcune letture su questa pianta:
Ortensie, azalee, camelie e altre acidofile di Piero Lombardi – Editore: Demetra – 2019 – ISBN: 9788844054472
Azalea di Luigi Crespi – Crespi Editore, 2006
Rododendri e azalee – di P. Luigi Ghisleni e Bruno Caraffini
Rhododendrons & Azaleas: A Colour Guide – Edizione Inglese di Kenneth Cox – Crowood Pr – 2005
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