Iperico (Hypericum)

iperico
Iperico

Il suo nome scientifico è Hypericum ma lo conosciamo come Iperico, un genere che comprende specie erbacee, annuali o perenni, piccoli arbusti e alberi e alcune specie ornamentali di cui la più nota, per le sue proprietà officinali, è l’Hypericum perforatum detto anche Erba di San Giovanni, molto utilizzata in erboristeria per le sue proprietà officinali.

L’iperico è originario dell’ Asia, dell’Europa e dell’ America settentrionale, è caratterizzato da lunghe ramificazioni striscianti o prostrate che lo rendono adatto alla creazione di tappeti fioriti che arrivano a raggiungere un’ altezza massima di 30 centimetri.

Presenta foglie ovali di colore verde scuro che nei mesi autunnali virano al rosso. In primavera spuntano i fiori a forma di stella di colore giallo dorato e restano sulla pianta fino all’arrivo dei primi freddi.

Principali specie

Il genere Hypericum è molto vasto, comprende oltre 500 specie, la cui altezza varia dai 30 ai 70 cm a seconda della varietà. Si compone per lo più da specie erbacee, molte delle quali endemiche del nostro paese. Le più comuni non si distinguono come piante ornamentali, hanno infatti una crescita irregolare, disordinata e producono fiori piccoli. Le diverse specie si diversificano notevolmente tra loro sia nel fogliame che nel portamento. Anche gli utilizzi sono diversi: si possono usare come tappezzante, o come pianta adatta alle aiuole, alle bordure, al giardino roccioso o naturale.

Ecco alcune specie.

Hypericum androsaemum

Hypericum androsaemum
Hypericum androsaemum – foto di Didier DescouensCC BY-SA 4.0 Deed

Il nome specifico androsaemum deriva dal greco e significa uomo, inteso come mortale e da sangue in riferimento al succo rossastro secreto dalle sue bacche che ricorda il sangue umano.

Questa pianta, frequente in tutta Italia, era raccolta per la sua resina lattiginosa e balsamica che trasuda dalla pianta, considerata rimedio contro tutti i mali.

Hypericum calycinum

Hypericum calycinum
Hypericum calycinum- foto di H. ZellCC BY-SA 3.0 Deed

Si tratta della specie ornamentale più conosciuta, una pianta perenne legnosa sempreverde, caratterizzata da grandi fiori gialli che spiccano sul bel fogliame.

Hypericum coris

Hypericum coris
Hypericum coris- foto di Sony MavicaCC BY-SA 3.0 Deed

Chiamato anche coris giallo, è un arbusto basso , diffuso in Svizzera e nell’Italia nordoccidentale . La specie è stata una pianta da giardino popolare fin dal XVIII secolo, apprezzata per il suo lungo periodo di fioritura e per la sua capacità di adattamento alla coltivazione.

Hypericum leschenaultii

Hypericum leschenaultii
Hypericum leschenaultii – foto di ganjarcahyadi (CC BY-NC 4.0 DEED)

Arbusto sempreverde nei climi miti, di crescita rilassata, generalmente alto da 1 a 2,5 metri; i rami sono sottili, di colore marrone rossastro. Le foglie sono più o meno brevemente picciolate, di colore verde scuro leggermente glauco sopra, decisamente più glauco e densamente cosparso di punti traslucidi sotto.

I fiori sono di un ricco giallo, larghi da 6 a 8 cm, prodotti singolarmente o a gruppi di tre (a volte anche sette) all’estremità del ramo. I petali sono larghi circa 2,5 cm, leggermente concavi, rotondi obovati e si sovrappongono leggermente. I sepali sono lunghi da 0,9 a 1,6 cm, oblungamente stretti o ellittici fino a oblanceolati, acuti all’apice. Gli stami sono meno della metà della lunghezza dei petali, molto numerosi, disposti in cinque gruppi. L’ovario è conico, si assottiglia verso l’alto fino ai cinque stili ricurvi, che sono la metà della lunghezza dell’ovario o anche più corti.

Originario di Giava e altre parti della Malesia; scoperto sui monti giavanesi da Leschenault circa nel 1805. Si sa che era già coltivato in Europa nel 1882. Per la grandezza combinata e la ricchezza di colori, è considerato il fiore più bello tra tutte le specie di iperico.

Non è completamente resistente al freddo, ma nei climi più miti, può stare all’aperto, ma anche lì è meglio posizionarlo su un muro.

Hypericum montanum

Hypericum montanum- foto di Krzysztof Ziarnek, Kenraiz-CC BY-SA 3.0 Deed

Si tratta di una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni dell’Italia continentale. Si può incontrare nei boschi di latifoglie decidue, in luoghi erbosi fino a 1800 metri circa. Fiorisce a giugno-agosto.

Hipericum patulum

Hipericum patulum
Hipericum patulum- foto di
KENPEICC BY-SA 3.0 Deed

Un iperico arbustivo che forma dei cespugli vigorosi e arrotondati. Si distingue per i rametti rossicci, le foglie ovali, lisce, lucenti e di colore verde scuro. Produce fiori caratterizzati da numerosi e sottili stami che risaltano sui grandi petali gialli.

Hypericum perforatum

Lo si può incontrare nei prati e lungo le strade e quando si parla di iperico in erboristeria ci si riferisce solo a questa specie, in quanto le altre hanno solo interesse ornamentale.

Conosciuto come erba di San Giovanni, iperico, millebuchi, il nome specifico perforatum deriva dal latino perfŏrātum che significa perforato in riferimento all’apparente perforatura delle foglie dovuta a ghiandole traslucide, questa perforatura è presente anche nei sepali e nei petali

Hypericum richeri

Una pianta erbacea perenne caratterizzata da un fusto a sezione rotonda. Misura dai 20 ai 40 centimetri.
È caratterizzato da foglie lanceolate o ovato-lanceolate.

Fioritura

Dalla primavera inoltrata, fino ai primi freddi autunnali, l’iperico produce grandi fiori di colore giallo oro, a stella, con appariscenti stami gialli.

Consigli per la coltivazione dell’Iperico

Hypericum
Hypericum- foto di Sten PorseCC BY-SA 3.0 Deed

L’Iperico è rustico e non richiede grandi esigenze colturali; è consigliabile utilizzare un terreno profondo, fresco e permeabile e scegliere posizioni soleggiate o semiombreggiate (in particolare nelle regioni più calde). Si tratta di una pianta piuttosto resistente al freddo anche se in climi molto rigidi può perdere le foglie e disseccarsi fino alla ripresa vegetativa in primavera. Nelle regioni caratterizzate da estati molto calde è consigliabile mettere a dimora la pianta in posizione semiombreggiata.

Ha un accrescimento piuttosto rapido che si può controllare con regolari potature.

Coltivazione in vaso

Per coltivare l’Iperico in vaso si può impiegare un terriccio universale, avendo cura di stendere sul fondo uno strato di argilla espansa per migliorare il drenaggio e proteggere le radici.

Coltivazione in Piena Terra

Le specie e varietà da giardino non temono il freddo e anzi si coltivano con successo anche nelle vallate alpine, l’importante è avere a disposizione un terreno fertile e senza ristagni, anche in mezz’ombra.

Le migliori fioriture si ottengono però in pieno sole. Si tratta di arbusti vigorosi che se anche il gelo intenso rovina la parte aerea, possono riemergere fieramente dopo una buona ripulitura, con la potatura dei rami danneggiati.

Due concimazioni annue sono sufficienti: autunno e primavera. Nel caso di perdurante siccità è bene apportare buoni quantitativi di acqua.

Pianta da siepe

Le varietà più alte possono essere impiegate per formare siepi country in compagnia di altri arbusti da fiore.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.

Temperatura

L’Iperico ben si adatta alle alte ed alle basse temperature. generalmente durante il periodo vegetativo (inverno) la parte superiore di questa pianta dissecca per poi riprendere lo sviluppo all’inizio della primavera.

Luce

L’Iperico preferisce posizioni soleggiate o anche semio-mbreggiate. Viene spesso usato per colonizzare luoghi completamente ombreggiati, dove cresce senza problemi, producendo però pochissimi fiori.

Terriccio

Se il terreno è fertile, profondo e fresco l’Iperico cresce in pieno sole, diversamente conviene scegliere una posizione in semi ombra.

Annaffiatura

L’Iperico non ha particolari necessità idriche. Va irrigato con regolarità solo in caso di siccità prolungata, si può dunque innaffiare saltuariamente oppure dopo prolungati periodi di siccità.

Moltiplicazione

L’iperico si moltiplica con molta facilità per talee legnose invernali o semilegnose estive, ma anche per polloni radicali e propaggine. Si prelevano, da luglio a settembre, talee lunghe 10-12 cm dai germogli laterali non fioriferi, preferibilmente con una porzione di ramo portante; si piantano in un miscuglio di torba e sabbia e si fanno svernare in un luogo riparato dal gelo. In aprile o in maggio si trapiantano in vivaio.

Concimazione

Si può intervenire a fine inverno con un concime organico ben maturo o concime minerale a lenta cessione nella porzione di terreno attorno alla pianta. Si può anche utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore diluito all’acqua di annaffiatura.

Potatura

Si consiglia di eseguire annualmente a fine inverno una sostanziosa potatura, accorciando i rametti dell’anno precedente: i fiori si formano sui nuovi germogli. Se non potato l’iperico può diventare infestante.

Parassiti, malattie ed altre avversità

L’iperico può subire attacchi occasionali da iodio o da ruggine ma raramente subisce l’attacco di insetti

Se viene colpita da ruggine la pianta presenta foglie con piccole macchie gialle o arancioni e rallenta la sua crescita.

Classificazione botanica

Il genere Hypericum fa parte della famiglia delle Hypericaceae.

Curiosità

hypericum
hypericum

L’Iperico, in particolare l’Hypericum perforatum è soprannominato anche “erba di san Giovanni” perchè fiorisce attorno al 24 giugno, giorno di san Giovanni. Questa pianta è molto utilizzata in medicina; possiede proprietà antidepressive, antivirali, antibatteriche e antinfiammatorie oltre che cosmetiche .

L’Hypericum perforatum è noto da molti secoli: anticamente si pensava addirittura avesse poteri magici oltre che curativi per questo era anche nota come “erba caccia-diavoli” perché si pensava potesse cacciare i fantasmi e gli spiriti maligni. Nel medioevo la gente utilizzava l’ìiperico contro il malocchio e per proteggersi nel corso delle uscite serali, soprattutto dalle streghe. In occasione della festa di mezza estate, nei villaggi si preparavano dei grandi falò dove la popolazione indossava coroncine di iperico e ne buttava rametti all’interno del fuoco per augurare buona fortuna nel raccolto e per cacciare eventuali le malattie del bestiame. Dei rametti di iperico venivano inoltre messi sopra i tetti per proteggere le abitazioni dai fulmini. Tutto nell’essenza della pianta di iperico era considerato come protezione.

Tossicità e/o uso erboristico

iperico
iperico

Sono tantissimi i benefici che l’iperico è in può offrire per il benessere questo grazie alle sostanze benefiche che contiene presenti soprattutto nelle sommità fiorite della pianta. L’iperico può essere utilizzato sia per uso interno che per uso esterno.

Dalla macerazione delle sommità fiorite in olio di girasole o mandorle, si può estrarre l’oleolito, molto benefico per la pelle: può essere utilizzato contro ustioni, per contrastare l’invecchiamento cutaneo, per combattere le antiestetiche macchie della pelle, per gli eritemi solari, per la secchezza della cute, e ancora per piaghe, per curare le cicatrici e come cicatrizzante, per contrastare le smagliature, per ridurre le rughe e i segni provocati dall’acne.

L’iperico ha proprietà emollienti e cicatrizzanti e può essere usato come un vero e proprio trattamento di bellezza naturale.

L’iperico può essere usato per la cura di ferite, per la tosse, la bronchite, l’asma, l’influenza, per il raffreddore, per curare la cistite, i disturbi renali e polmonari, le gastriti, se consumato sotto forma di infuso è utile nel trattamento di infiammazioni di vario genere grazie alle sue proprietà antibatteriche, anticatarrali, antivirali e balsamiche.

La tintura madre di iperico può essere usata per uso interno, diluendone 50 gocce in un po’ di acqua da bere 1-3 volte al giorno per circa 2 mesi.

Lolio di iperico va invece utilizzato per uso esterno: occorrono 70 grammi di sommità fiorite e circa 250 millilitri di olio di mandorle; il tutto va fatto macerare per circa 6 settimane, all’interno di una bottiglia chiusa e a temperatura ambiente, va poi esposto al sole per un giorno e va filtrato.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

iperico
iperico

L’iperico per secoli è stata considerata un’erba magica, in generale protettiva contro i fantasmi, i fulmini e la stregoneria.

I latini la consideravano una delle piante più solari esistenti in natura. Il suo nome infatti significa “cum-hyperione” che significa il padre dell’aurora e del sole. Il suo significato, a dispetto di ciò, non è però collegato a questa sua proprietà: esso è infatti simbolo di originalità. Regalatelo dunque a chi pensate sia originale

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8 pensieri su “Iperico (Hypericum)

  1. Complimenti per l’articolo. L’iperico pianta da giardino è un ottimo rabusto dalle fantastiche proprietà medicinali

  2. Molto interessante! Vorrei sapere se l fiori di Iperico da giardino si possono utilizzare per ottenere l olio di Iperico. Grazie

    • in teoria si, ma prima di utilizzare questi composti è sempre bene sentire un esperto erborista/medica, che ti possa dare consigli adeguati.
      Meglio non rischiare con il fai-da-te-

    • Solo l’hypericum perphoratum possiede i principi attivi per l’uso terapeutico ed estetico.
      Gli altri arbusti di iperico da giardino non posseggono le stesse qualità, per cui non è consigliabile perdere tempo a preparare oleoliti o tisane, sarebbe inutile.

  3. ho trovato l’articolo molto esaustivo, e desiderei sapere se per avere una fioritura continua sarebbe opportuno
    potare i fiori secchi.
    Mi risulta che c’è una qualità di iperico con foglie variegate , ma non riesco a trovarla nei vivai.Mi hanno forse riferito una cosa errata.
    grazie. Paola

    • I fiori secchi sono solo un problema estetico, per una fioritura abbondata deve garantire alla pianta le migliori condizioni.
      Si esistono varietà ornamentali di hypericum con foglie variegate, provi anche a cercarla su Internet.


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