Aporocactus

Aporocactus flagelliformis
Aporocactus flagelliformis- foto di Alex in situCC BY-NC-ND 2.0 Deed

Le cactaceae ci regalano sempre delle belle sorprese, una è certamente questa pianta, l’Aporocactus, nota anche come coda di topo o come coda di volpe. Non lasciatevi ingannare dal nome comune: si tratta di una succulenta dall’alto potere ornamentale con fiori dai colori accesi e con un portamento ricadente che ben si presta con la coltivazione in cesti appesi.

L’Aporocactus è un genere epifita che cresce sui rami degli alberi, ma senza parassitizzarli originario del Messico sud-occidentale e di alcune zone dell’America centrale.

È caratterizzato da fusti ricadenti o striscianti lunghi fino a 60 cm con 6 costole ricoperte da molte piccole spine.In primavera produce i fiori a forma di tromba.

La fioritura perdura diversi mesi.

Principali specie

Tra le specie del genere troviamo le seguenti.

Aporocactus flagelliformis

Aporocactus flagelliformis
Aporocactus flagelliformis- foto di ConsultaplantasCC BY-SA 4.0 Deed

In natura questa specie è litofita o epifita, cioè cresce sul terreno o su strutture più grandi come gli alberi. In coltivazione, generalmente, viene coltivata in vasi o cesti appesi per via dei suoi steli ricadenti, che possono crescere fino a un metro di lunghezza all’anno.

Presenta un fusto slanciato, rampicante, dapprima ascendente poi prostrato o pendulo.

L’Aporocactus flagelliformis è la specie più coltivata del genere. La sua diffusione è dovuta sia dalla sua facilità di coltivazione che dagli attraenti fiori.

Aporocactus martianus

Aporocactus martianus
Aporocactus martianus- foto di Peter A. MansfeldCC BY 3.0 Deed

Questa specie ha portamento strisciante e presenta fusti lunghi fino a 1,5 metri e spessi fino a 2,5 centimetri, a volte con radici aeree. I fiori, di colore rosso vivo, sono diurni e sbocciano in estate. Hanno un diametro di 10-12 centimetri e una lunghezza di 5-7 centimetri. I fiori rimangono aperti per un paio di giorni. Sono seguiti da frutti globosi di colore verde e di 2 cm di diametro.

Fioritura

Quando fiorisce il cactus coda di topo?

L’Aporocactus fiorisce in primavera e all’inizio dell’estate, regalando fiori dai colori vivaci nelle tonalità del rosso-violaceo, ma in alcuni casi possono essere anche di colori insoliti come rosa e arancioni. I fiori dell’Aporocactus sono tubolari e misurano circa 5 cm. Sebbene la coda di topo produca un buon numero di fiori durante la fioritura in tarda primavera, ogni fiore vive al massimo per un paio di giorni.

Consigli per la coltivazione della coda di topo

Aporocactus- foto di Camilo BoccaCC BY-NC 2.0 Deed

Questa cactacea è molto facile da coltivare. Necessita di una temperatura minima di 6 °C e deve essere coltivata in piena luce indiretta, in un terriccio abbastanza ricco.

Il rinvaso dovrebbe avvenire ogni due anni perché il terreno tende a inacidire. Una volta che le piante si sono insediate, il terriccio deve essere mantenuto umido da aprile a ottobre.

Da novembre a marzo è necessaria meno acqua, quanto basta per non far morire gli steli. In inverno, gli steli vecchi o scoloriti possono essere tagliati alla base per favorire la nuova crescita.

L’Aporocactus può essere allevato su un supporto, lasciato crescere pendente o innestato su un fusto dritto di un’altra specie per ottenere un bellissimo alberello piangente.

I rami più vecchi di oltre due anni, che diventano marroni e antiestetici, possono essere tagliati a terra senza deturpare la pianta.

Coltivazione in vaso

L’Aporocactus è un’eccellente pianta da vaso, in particolare è perfetta per i cesti appesi. In casa necessita di una posizione che non metta nessuno a rischio “feritura”, i suoi aculei sono piuttosto appuntiti. Il contenitore può essere rivestito con muschio di sfagno o altro materiale organico prima di essere riempito con il terriccio per cactus.

Coltivazione in piena terra

Nelle zone caratterizzate da temperature miti, il cactus a coda di topo può essere piantato all’aperto in primavera, in modo che abbia l’intera stagione di crescita per stabilirsi.

Indipendentemente dal fatto che si coltivi il cactus coda di topo all’aperto per tutto l’anno o che lo si porti all’interno per l’inverno, questa pianta ha bisogno di un periodo di riposo.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono essere portati in terrazza nei caldi mesi estivi.

Temperatura

Questa pianta non è resistente al gelo, quindi non deve mai essere esposta a temperature rigide.

Un’umidità elevata può far marcire gli steli della pianta, mentre un’estrema secchezza può causare problemi di acari.

Luce

Questa pianta prospera in condizioni di luce solare diretta. Va collocata accanto ad una finestra esposta a sud o ad ovest.

Terriccio

È fondamentale che il terreno sia ben drenato e leggero. Come tutti i cactus, anche questo si adatta meglio a un pH leggermente acido, compreso tra 5,0 e 6,0, come la maggior parte dei terricci per cactus.

Annaffiatura

Aporocactus flagelliformis- foto di ConsultaplantasCC BY-SA 4.0 Deed

Si tratta di una pianta tollerante alla siccità che può sopravvivere per lunghi periodi con poche cure.

Durante la stagione di crescita va irrigata regolarmente così da mantenere il terreno leggermente umido. In autunno vanno ridotte le innaffiature, diminuendole man mano che ci si avvicina all’inverno. Durante il periodo di dormienza invernale, generalmente ha bisogno di acqua, ma si può annaffiare leggermente se il terreno è completamente asciutto.

Moltiplicazione

L’Aporocactus può essere propagato sia per seme che per talea.

Come si moltiplica la coda di topo per semi

In primavera si seminano i semi in vasi e si mettono al riparo dal calore. Le giovani piantine sono molto piccole e necessitano di diversi anni per raggiungere le dimensioni adulte

Come si moltiplica la coda di topo per talea

In tarda primavera e all’inizio dell’estate si può procedere alla propagazione per talea prelevando delle talee, lasciandole asciugare per una settimana e inserendole in vasi riempiti con un ricco mix per cactus. I vasi vanno tenuti al caldo mantenendo il terreno uniformemente umido. Dopo qualche settimana, il cactus dovrebbe radicare.

Concimazione

Una volta ogni quindici giorni, in primavera e in estate, si può somministrare del fertilizzante liquido.

Potatura

Non c’è bisogno di potare l’Aporocactus. È sufficiente rimuovere le parti morte o malate della pianta. È bene prestare molta attenzione quando si maneggia la pianta ed è importante indossare guanti protettivi con polsini lunghi.

Altri consigli per la cura

Perché il cactus a coda di topo non fiorisce?

La mancata fioritura può essere dovuta alla mancanza di luce solare. La luce solare diretta, piena e luminosa, è essenziale per la produzione di fiori da parte del cactus.

Questa pianta deve essere regolarmente rinvasata con terriccio fresco (miscela per cactus) secondo le necessità e concimata regolarmente.

Parassiti, malattie ed altre avversità

I parassiti più comuni del cactus coda di topo sono gli acari e le cocciniglie che succhiano i succhi della pianta. In caso di attacco, la pianta può apparire opaca e/o con piccoli punti bianchi causati dalle punture.

Le radici aeree possono essere un segno che la pianta non riceve sufficiente acqua e cerca quindi di assorbire l’umidità dall’aria. Cercate di regolare l’irrigazione senza esagerare.

Classificazione botanica

L’Aporocactus è un genere di cactus della famiglia delle Cactaceae. Un tempo era classificato come sottogenere di Disocactus

Curiosità

il nome del genere ha origini greche e significa impenetrabile ad indicare il groviglio di rami tipico delle piante del genere.

Tossicità e/o uso erboristico

I fiori di alcune specie del genere sono usati in Messico a livello medico. Vengono venduti con il nome di “flor del cuerno” nei mercati della droga, per essere impiegati come medicinale.


“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Per via del nome del genere il significato che può essere attribuito a questa pianta è proprio quello legato al mistero, alla sua impenetrabilità.

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