Barnardia

Barnardia numidica
Barnardia numidica- foto di Krzysztof Ziarnek, KenraizCC BY-SA 4.0

In autunno o a fine estate regala fioriture bellissime. La Barnardia è un genere di piante fiorite bulbose che conta due sole specie di cui una è diffusa nelle Isole Baleari e nell’Africa nord-occidentale, l’altra nella Cina orientale, in Corea, in Giappone e in località limitrofe.

La Barnardia era prima inclusa nel genere Scilla.

Cresce da bulbi ed in autunno fiorisce regalando fiori a forma di stella portati in un denso racemo. I filamenti degli stami sono allargati alla base. Le spighe piumose e ordinate si aprono sopra lamine erbose di un bel verde intenso e lucide.

Classificazione botanica

Barnardia è un genere appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, sottofamiglia delle Scilloideae.

Alla sottofamiglia Scilloideae appartengono anche i generi Albuca, Bellavalia, Drimia, Eucomis, Giacinto, Leopoldia, Muscari, Puschkinia, Scilla, Veltheimia.

Principali specie

Il genere comprende due specie, entrambe fioriscono in autunno, prima dello sviluppo delle foglie. Eccole.

Barnardia japonica

Barnardia japonica
Barnardia japonica- foto di C T JohanssonCC BY 3.0

La Barnardia japonica, nota anche come Scilla scilloides, fiorisce a fine estate, inizio autunno. È caratterizzata da fiori con rosa-malva che raggiungono circa un metro di altezza. I fiori sono molto delicati e quando si aprono, lo scapo floreale si allunga.

È facilmente coltivabile da seme e impiega 2-3 anni per fiorire. È disponibile anche una varietà bianca.

Barnardia numidica

Barnardia numidica
Barnardia numidica- foto di Krzysztof Ziarnek, KenraizCC BYSA 4.0

Questa specie è originaria del Nord Africa (Algeria, Isole Baleari, Libia, Tunisia).

A fine estate-inizio autunno fiorisce regalando spighe piumose di colore rosa lavanda. Il fogliame emerge in primavera e muore a fine primavera-inizio estate.

Fioritura

La Barnardia fiorisce in autunno regalando fiori a forma di stella portati in un denso racemo con delle brattee piccole e strette. I tepali sono rosa o più raramente bianchi.

Consigli per la coltivazione della Barnardia

Si tratta di una pianta coltivata come bulbo ornamentale. In un clima temperato richiede una posizione soleggiata dove fiorisce in autunno.

Coltivazione in vaso

La Barnardia può essere allevata anche in vaso.

Coltivazione in piena terra

I semi possono essere seminati in qualsiasi momento, vanno coperti superficialmente con terriccio o graniglia, il vaso va tenuto in un luogo fresco e ben illuminato all’aperto fino a quando non raggiungono dimensioni sufficienti per essere invasate o piantate in piena terra.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.

Temperatura

  Barnardia japonica-
Barnardia japonica- foto di Kerry WoodsCC BY-NC-ND 2.0

Questa bulbosa ha una buona resistenza alle temperature rigide di molti gradi sotto lo zero.

Luce

La Barnardia richiede una posizione soleggiata.

Terriccio

Richiede un terreno da asciutto a moderatamente umido. Il substrato dovrebbe essere costituito da terriccio granuloso e sempre ben drenato.

Annaffiatura

Le irrigazioni devono essere regolari sempre attenzionando i ristagni idrici.

Moltiplicazione

La propagazione della Barnardia avviene per semina in serra fredda quando i semi sono maturi o per bulbilli alla fine dell’estate. La Barnardia può autoseminarsi.

Potatura

Non necessita di potature.

Altri consigli per la cura

Le foglie devono essere lasciate sulle piante dopo la fioritura, in modo che possano raccogliere le energie per l’anno successivo.
Vanno rimossi i fiori appassiti.

Parassiti, malattie ed altre avversità

 Barnardia japonica
Barnardia japonica- foto di Greg Peterson CC BY-NC-SA 2.0

Foglie e fiori scoloriti indicano la presenza di un’infezione. In questi casi vanno rimosse le piante colpite.

Curiosità


Il genere è stato creato da John Lindley nel 1826 con la singola specie Barnardia scilloides che era già stata descritta come Ornithogalum japonicum da Carl Peter Thunberg nel 1784.

Il nome del genere è un tributo ad Edward Barnard.

Tossicità e/o uso erboristico

Oltre ad essere nutriente, il bulbo viene impiegato anche come medicina tradizionale per favorire, tra le altre cose, la circolazione sanguigna

Il bulbo contiene anche glicosidi eucosterolici che mostrano attività antitumorali.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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