Myrtillocactus

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Myrtillocactus

Se cercate una pianta curiosa, originale ecco quello che fa al caso vostro. Il  Myrtillocactus è una succulenta cactacea originaria dei deserti del Messico caratterizzata da un  fusto eretto di colore verde-bluastro ricoperto di una patina biancastra (pruina), poco ramificata. In natura può arrivare a misurare anche i 4 m d’altezza, ma in coltivazione non supera in vaso ramifica molto meno, raggiunge al massimo un’ altezza di 1,5 m e difficilmente fiorisce. Durante l’estate produce fiori bianchi, vicino alle areole, e poi frutti commestibili, che hanno un sapore simile a quello del mirtillo (da qui il nome).

A seconda della specie il Myrtillocactus si può trovare a livello del mare o fino a 1000 metri di altitudine.

Le specie appartenenti a questo genere sono quasi tutte caratterizzate da una forma colonnare, con fusti dalle costolature prominenti, sempre presenti in un numero compreso tra sei e otto.

La specie Myrtillocactus geometrizans si diversifica invece da questo preciso schema di riferimento.

Classificazione botanica

Il  Myrtillocactus  appartiene alla Famiglia delle Cactaceae al Genere MyrtillocactusIl suo Habitat sono le Zone semiaride del del Messico e del Guatemala. Il nome si riferisce ai frutti che ricordano quelli del Mirtillo (Vaccinium myrtillus).

Principali specie

Esistono  quattro specie di Myrtillocactus a cui si aggiungono però varietà e incroci, vediamole di seguito.

Myrtillocactus geometrizans

Myrtillocactus geometrizans Frank Vincentz CC BY-SA 3.0

La specie Myrtillocactus  geometrizans è tra le più comuni in coltivazione. Mentre è molto improbabile che le piante coltivate in vaso siano  abbastanza grandi da produrre fiori e frutti, quelle in climi più temperati possono piantarla come pianta di paesaggio dove crescerà molto rapidamente. Le altre tre specie sono molto rare nella coltivazione.

Questa pianta è solita presentarsi in due forme differenti: classica o a cresta.

La forma classica ha un fusto slanciato, molto spesso sottile. Le costolature in questo caso sono poche, dal colore verde glauco, partono con delle ramificazioni già dalla base della pianta.

La forma a cresta si trova in natura allo stato spontaneo, difficilmente si ottiene in coltivazione. Si possono trovare esemplari di questo tipo nei garden center più forniti, o in collezioni private e orti botanici. L’esemplare ha la forma di un ventaglio carnoso, spesso ramificato, dalla struttura decisamente complessa. E’ riccamente pieghettato e spesso. Da l’idea di essere il frutto di una manipolazione umana, ed invece rappresenta  la perfezione della Natura.

Ogni plica carnosa è differente dall’altra. Idem per le forme che si compongono insieme come un complicato mosaico.

La forma curiosa fa spiccare questa pianta sulla maggior parte delle succulente. Di sicuro una pianta di riesce ad attirare l’attenzione, lasciando in ombra esemplari più grandi e maestosi.

Entrambe  le forme di Myrtillocactus geometrizans presentano un numero limitato di spine che si localizzano in areole ben distanziate fra loro: ogni plica presenta una sola areola, e ogni areola ha da tre a sei spine, solitamente sono cinque.

La spina posta al centro ha dimensioni maggiori rispetto alle altre ed ha il compito di difendere le spine sottostanti disposte a stella. Nelle areole cresce anche il bocciolo fiorale. Solitamente quasi tutte le succulente con areole spinose fioriscono solo una volta; questa specie fa eccezione e possono  presentarsi altri boccioli in stagioni differenti.

Ci sono casi in cui una stessa areola è riuscita a produrre fino a nove fiori. Produce piccolo fiori bianchi e profumati che spuntano fitti sulla cima dei rami più giovani, e frutti commestibili simili a mirtilli. La fioritura avviene all’inizio dell’estate.

Spesso questa specie viene usata come portainnesto di altre cactacee più delicate.

Myrtillocactus cochal

Myrtillocactus cochal CactiLegacy CC BY-SA 4.0

Si tratta di un grande arbusto o alberello con molti rami compatti simili a candelabri da un tronco corto legnoso, di 1,5-4 m di diametro e alto 1-4 metri. Occasionalmente viene coltivato in vaso, ma è meno diffuso nella coltivazione rispetto al Myrtillocactus geometrizans al quale è molto simile ma più resistente al gelo. Ha un tronco corto, legnoso fino a 30 -40 cm di diametro. I rami sono sottili, tutti di dimensioni quasi uniformi fino a 9 cm di diametro, eretti o ricurvi verso l’interno in graziosi archi verso il centro della pianta, generalmente di colore verdi-bluastri.
Le areole sono a  1-3 cm di distanza una dall’altra.
Produce fiori notturni e diurni, profumati, lunghi 2,5 cm e di diametro. Nel suo  habitat fiorisce tutto l’anno, mentre le piante coltivate in climi temperati di solito fioriscono solo all’inizio dell’estate.

Myrtillocactus eichiamii

Il Myrtillocactus eichlamii produce fiori bianco crema lunghi 4 centimetri con  un diametro che varia da 3,5 a 5,5 centimetri. Questa specie si trova in Guatemala dove cresce in location semi aride dell’est del Paese ad un’altezza fino a 500 s.l.m.

Myrtillocactus schenkii

Myrtillocactus schenckii  CactiLegacy CC BY-SA 4.0

Questa specie è originaria degli stati messicani del Chiapas, Oaxaca e Puebla e del Guatemala. Qui cresce ad un’altitudine inclusa tra i 1.300 ed i 2000 metri s.l.m.

Fioritura

Il Myrtillocactus durante l’estate produce fiori bianchi, vicino alle areole, e poi frutti commestibili, che hanno un sapore simile a quello del mirtillo.

Consigli per la coltivazione del Myrtillocactus

Si è attratti dall’eccentricità di queste piantine, dalle loro forme curiose e a volte mostruose. Quando aumentano di dimensione si può sfruttare la loro forma eccentrica per rendere il proprio giardino originale e unico.

È quindi indicato dedicare a queste piante un’intera  aiuola. Rispetto alla coltivazione in piena terra è consigliata quella in vaso, vediamole entrambe.

Coltivazione in vaso

La Myrtillocactus è utilizzata soprattutto come pianta da interni.  Con l’arrivo della primavera, da maggio a settembre, è bene spostare all’aperto gli esemplari di Myrtillocactus in un punto in pieno sole anche d’estate. E’ importante esporle al sole in maniera graduale  per evitare ustioni del fusto causate da un passaggio troppo repentino e mal sopportato dalla pianta.

Se si decide di coltivare Myrtillocactus in vaso è fondamentale scegliere il contenitore giusto, sia per ragioni estetiche che, soprattutto, per una questione di tipo funzionale.

Si consiglia di optare per vasi preferibilmente di terracotta, di  dimensioni di un terzo inferiori rispetto al diametro del fusto, meglio se dalle forme lineari così da non togliere spazio alla forma molto particolare di questa succulenta. Perfette le forme cilindriche o a sfera che devono essere anche in grado di controbilanciare il più possibile il peso della parte aerea del Myrtillocactus, evitandone il ribaltamento.

Coltivazione in piena terra

Gli esemplari più grandi possono vivere in piena terra nel Sud Italia, nelle aree costiere più miti e lungo la costa tirrenica dove, vista la particolarità, è opportuno metterli  al centro della roccaglia o dell’aiuola come punto focale. E’ importante predisporre aiuole specifiche per succulente, dove si dovrà sostituire il terreno presente con quello specifico per una profondità di almeno 50 centimetri.

Temperatura

Il Myrtillocactus è molto resistente al caldo ma non tollera temperature al di sotto dei 10°C. Marcisce facilmente e durante l’inverno, è necessario proteggerla dall’umidità atmosferica.

Luce

Il Myrtillocactus gradisce posizioni molto luminose, possibilmente alla luce diretta del sole.

Terriccio

Il substrato deve essere leggero e ben drenato. Il Myrtillocactus si rinvasa ogni 3-4 anni, in primavera. Preferisce terra per cactacee, meglio se miscelata con un poco di pomice, lapillo o ghiaino fine. Indispensabile un ottimo drenaggio sul fondo del vaso (ghiaia o biglie d’argilla). Per crescere al meglio il substrato deve essere ricco di humus. Se non si trova del terriccio specifico per piante grasse si consiglia di mescolare sabbia grossolana con del terriccio e una buona quantità di letame.

Annaffiatura

Durante la primavera si deve spostare la pianta in un luogo caldo e al sole. Le bagnature vanno eseguite solo in primavera ed estate e solo quando il terriccio risulta particolarmente secco.

Nel periodo invernale, soprattutto se si spostano i vasi in ambienti non riscaldati, si deve sospendere del tutto l’irrigazione e bagnarla solo se la pianta appassisce

Moltiplicazione

Il  Myrtillocactus si riproduce mediante divisione dei polloni o semina. I semi si trovano all’interno dei frutti, e si devono mettere in contenitori pieni di terriccio fine e sabbioso in luoghi freschi, con una temperatura ottimale sui 21°C.

Queste piante non hanno foglie, quindi non si può eseguire una talea, se non in caso di rotture eventuali o fenomeni di marcescenza del fusto.

Se si presenta un caso di questo si elimina  la parte problematica tagliate quella sana in più parti. Poi fate asciugare la superficie tagliata per alcuni giorni all’ombra, successivamente si procede come per la semina.

Concimazione

Il  Myrtillocactus va concimato con un prodotto liquido per piante grasse da aprile ad agosto una volta al mese nell’acqua d’annaffiatura.

Myrtillocactus Agnieszka Kwiecień, Nova CC BY-SA 4.0

Altri consigli per la cura

Utilizzare un substrato composto da terriccio per cactacee. Va rinvasata in primavera, quando necessario, utilizzando un vaso leggermente più ampio del precedente. Si moltiplica per talea a fine estate, oppure per semina. Teme le correnti d’aria fredda. Durante l’inverno si deve preservare il terreno, evitando che si inzuppi d’acqua. Si consiglia quindi di realizzare una copertura trasparente , simile ad una tettoia aperta, in grado di proteggere la pianta.

Una pianta di questo tipo non può che essere protagonista. Realizzate loro un giardino di rocce, il luogo diventerà davvero interessante.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Il  Myrtillocactus, come tutte le cactacee, non è una pianta particolarmente soggette a malattie. Nel suo caso forse è più opportuno parlare di fisiopatie ossia delle malattie che non sono  causate da agenti patogeni ma a cattive tecniche di coltivazione.

Se le parti verdi della pianta si decolorano ed appaiono come “svuotate”, allora potrebbe significare che la pianta sta ricevendo troppe poche annaffiature. Se durante i mesi caldi non si annaffia, la pianta esaurisce tutta la sua riserva di  acqua contenuta nei tessuti e quindi appare come svuotata.

Se  le parti verdi appaiono imbrunite tipo un’ustione e si formano dei piccoli spacchi, significa che le temperature sono troppo rigide. Si può rimediare sistemando la pianta in un luogo più idoneo.

Se la vostra pianta raggrinzisce e diventa molle forse la pianta sta ricevendo troppa acqua.

In tal caso è bene togliere la pianta con tutto il pane di terra dal vaso e lasciate asciugare all’aria. Vanno controllate le radici e vanno eliminate quelle eventualmente marce tagliandole per minimo 1 cm sopra la zona marcia con una forbice affilata e disinfettata. Si deve attendere minimo  due settimana prima di annaffiare nuovamente.

Se la pianta senza un’apparente ragione si deteriora rapidamente, potrebbe avere subito un attacco dalla cocciniglia.

In tal caso occorre togliere la pianta dal vaso e eliminare tutta la terra. La pianta va lavata con eliminando ogni minima traccia di terra o quant’altro. Occorre potare energicamente le radici infettate e poi vanno lasciate asciugare. Dopo di che la pianta va rinvasata con della terra nuova dopo aver anche pulito e lavato per bene anche il vaso.

Curiosità

Pianta originaria del Messico. Il Myrtillocactus viene usato spesso come portainnesti. I suoi frutti sono commestibili e possono essere consumati sia freschi che essiccati. E’ molto apprezzata dai collezionisti per la crescita a volte particolare, assomigliante ad una vera e propria scultura vegetale. La sua bellezza sta nelle forme particolarissime, scultoree nella specie e gradevolmente irregolari nella forma crestata. Per questo motivo è preferibile trattarlo come punto focale isolato, senza abbinarlo ad altre specie che possano distogliere l’attenzione.

Linguaggio dei fiori

Il Myrtillocactus, come tutte le piante grasse, rappresenta la resistenza e la tenacia contro le avversità. Ma la forma eccentrica di questa pianta può essere anche vista come messaggio di originalità.

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Myrtillocactus in vaso

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Un pensiero su “Myrtillocactus

  1. Ho acquistato un mirtillocactus con una bella forma a ventaglio. E’ cresciuto ed ha aperto un altro ventaglio.
    Ora, dal centro, è cresciuto una specie di cactus a forma cilindrica non mantenendo la forma a ventaglio. Come se fosse un’altro tipo di esemplare


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