Tagetes (Tagete)

Tagetes

Bellissimo fiore di Tagetes (patula) – foto di i_am_jim (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Le specie appartenenti al genere Tagetes non sono molto conosciute e proprio in Italia sono spesso identificate con un termine molto particolare, cioè “carognette”. Tutto questo non fa pensare a nulla di buono, ma prima di giungere a conclusioni troppo affrettate proviamo a conoscere meglio il Tagete.

Partiamo dal profumo. Forse è proprio per il loro non gradevolissimo odore che sono chiamate carognette: le foglie emanano un odore molto particolare.

Puzza?
No, stiamo parlando solo di un profumo molto particolare.

Così come nel mondo delle fragranze per uomo o per donna troviamo delle profumazioni molto gradevoli e alcune decisamente stucchevoli, anche nel mondo delle piante e dei fiori è possibile avere tale distinzione. Come nel primo mondo, anche nel secondo la cosa è molto soggettiva. Insomma, ad alcuni può piacere, ad altri meno.

Ha anche un vantaggio, alcuni piantano i tagete vicino ad altre piante perché aiutano a respingere afidi e cocciniglia. Sembra che siano repellenti naturali.

Non siamo partiti con il piede giusto. Profumo a parte, proviamo a conoscere i Tagetes ammirando i loro colori e la loro forma.

Ecco, ora è possibile identificare il Tagete come fiore perfetto per creare un giardino molto particolare e…decisamente vistoso.

Fiori marezzati dai colori molto intensi. Non è facile creare abbinamenti tra Tagetes e altre piante. Non è facile per chi ama un certo rigore e quella botanica precisione, che nell’accostamento dei colori e delle dimensioni trova la sua naturale essenza. Per chi, al contrario, ama i giardini fuori dagli schemi e che riescono a suscitare forti emozioni proprio per la loro eccentrica composizione, sono queste le piante perfette per renderlo davvero unico.

Sono davvero tante le specie e le varietà di Tagetes tra le quali è possibile scegliere, per creare un qualcosa di straordinario. Chi sceglie questi fiori sa bene che uscire fuori dagli schemi è l’unico modo per essere notati. Poi, ognuno di noi può trasformarsi in un flower designer.

Dalle parole fin qui spese per descrivere il “garofanino d’India” (questa identificazione deriva da una vecchia confusione circa la sua provenienza) ben si capisce che stiamo parlando di specie molto particolari e che o le ami o le odi. Non esiste una via di mezzo.

Tagetes: descrizione generale

Cominciamo ad entrare nel vivo della questione Tagete, per giungere alla sua botanica identificazione e capire quali sono le cure di cui le specie appartenenti a questo genere hanno bisogno.

I Tagetes sono originari del Messico. Siete liberi di fare la prima domanda: “perché sono chiamati garofanini d’India?”

Non rispondiamo subito, ma rimandiamo agli ultimi paragrafi. Siete curiosi? Bene. Prima vediamo come si presentano e cosa fare per coccolare queste piante. Avremo modo di rilassarci in seguito con qualche curiosità e tutte le notizie relative al linguaggio dei fiori.

I Tagetes sono piante annuali o perenni (sono circa 50 le specie riconosciute) che presentano come loro principale caratteristica la bellezza del fiore. Crescono in zone collinari dove il clima è piuttosto caldo e il livello di umidità non raggiunge livelli molto alti.

Il Tagete ha generalmente un portamento eretto, ma alcune specie si presentano come cespugliose. Le foglie sono pennate o pennatifide e creano una specie di tappeto di colore verde intenso, sul quale riposano i coloratissimi fiori. Questi ultimi ricordano, proprio per la loro forma, quelli dei garofani.

Tagetes, garofanino d'India

Garofanino d’India. La somiglianza tra alcune specie di Tagetes e i garofani è palese. By Reaperman (Own work) [GFDL or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Dobbiamo aprire una piccola parentesi per quelle che sono le specie più conosciute e che si possono trovare con maggiore facilità in commercio. Queste (la maggior parte) rientrano tra le piante annuali: il freddo proprio non piace a queste specie. Tantissimi sono gli ibridi di Tagetes, che grazie alle più svariate forme e dimensioni, nonché per la colorazione dei fiori, riescono a farsi amare sempre più e offuscare quello che è il termine di carognette che sempre l’accompagna.

Classificazione botanica

Tagetes è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originarie del Messico, Stati Uniti sud-occidentali e Sud America.

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Superdivisione: Spermatophyta;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae;
Ordine: Asterales;
Famiglia: Asteraceae;
Sottofamiglia: Asteroideae;
Tribù: Heliantheae;
Sottotribù: Pectidinae;
Genere: Tagetes.

Principali specie e varietà

Le specie sono circa 50 e di seguito riportiamo quelle maggiormente diffuse e conosciute.

Tagetes erecta

È una delle specie più grandi che con facilità riesce a raggiungere anche i 90 cm di altezza. La bellezza di questa specie sta tutta nel contrasto cromatico e di forme che si crea tra il fogliame e i vistosi fiori. Le foglie sono di colore verde molto inteso e profondamente incise, mentre i fiori di colore giallo e a forma di piccolo pallone. Sicuramente si faranno notare anche quando inserite in aiuole nelle quali si trovano già altri colorati fiori. Il contrasto sarà forte, ma è proprio questo il bello. Lo abbiamo detto prima: il Tagete è una pianta che non ama passare in secondo piano.

tagete erecta

Tagetes erecta By Kor!An (Корзун Андрей) (Own work) [GFDL or CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Tagetes lucida

Pianta perenne dalle più compatte dimensioni. Rispetto alla specie prima descritta, questa raggiunge un’altezza decisamente inferiore. Piccola e molto vistosa. Nonostante i suoi 30cm di altezza, le foglie di piccole dimensioni di colore verde chiaro e i fiori molto più piccoli della specie erecta, questo tagete riesce a farsi notare in qualsiasi contesto. Rientra tra le specie più utilizzate per dare un tocco di colore al proprio giardino e più amate per le sue rustiche qualità. Resiste molto bene anche alle basse temperature ed è piuttosto facile da coltivare.

tagetes lucida

Tagetes lucida By George Hull (http://web.gccaz.edu/glendalelibrary/) [CC BY-SA 2.5], via Wikimedia Commons

Tagetes tenuifolia

Rientra le piante annuali, quindi con caratteristiche ben diverse dalla precedente. Questa specie non ama il freddo. La fioritura è spettacolare: dall’inizio dell’estate, fino ad autunno inoltrato, il giallo dei fiori dalla forma delicata porterà allegria e quel tocco di stile che non delude mai.

tagetes tenuifolia

Tagetes tenuifolia (foto Fluffymuppet CC BY-NC 2.0)

Tagetes subulata

È una specie originaria del Centro America che si presenta con una caratteristica che piace molto. I fiori a pallone, di colore giallo, poggiano su lunghi peduncoli, alla cui base le foglie di colore verde chiaro creano un tappeto dalla larga trama. Decisamente spettacolare è la fioritura.

Tagetes patula

Raggiunge un’altezza di circa 40cm. Caratteristiche principali: foglie di colore verde scuro e profondamente incise e fiori dal colore giallo inteso con piccole macchie rosse. La fioritura di questa specie avviene nel periodo primaverile, ci accompagna per tutta l’estate, fino ad autunno inoltrato.

Tagetes patula

Tagetes patula – foto di Prenn (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Tagetes minuta

È la specie meno diffusa. I suoi fiori sono molto piccoli e la fioritura non può di certo essere paragonata a quella delle specie prima descritte. Il verde del fogliame è poco intenso e le piccole foglie hanno margini dentati e una forma lanceolata.

Tagetes minuta

Particolare delle foglie della Tagetes minuta – foto di  Arthur Chapman [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

Tagetes argentina

Anche questa specie non può competere con quelle prime descritte quando si parla di grandezza dei fiori. Il Tagete argentino ha fiori molto piccoli, proprio come la specie minuta, ma al contrario di quest’ultima ha un asso nella manica: il numero di piccoli fiori che nel periodo della fioritura offrono una piacevole visione. Il colore dei fiori varia dal giallo più tenue all’arancio più intenso.

I vari gruppi di Tagetes

Sono tantissimi gli ibridi e le cultivar di Tagete e per una più precisa collocazione nel grande mondo delle piante è possibile far rifermento a 4 gruppi ben precisi:

  • gruppo africano: appartengono a questo gruppo tutte le cultivar annuali dalle dimensioni contenute. La fioritura avviene alla fine del periodo primaverile o in autunno. I fiori sono di grandi dimensioni e con la caratteristica forma tondeggiante e piena.
  • Gruppo Signet: comprende tutte le piante che derivano dalla specie Tagetes tenuifolia. Piante annuali che raggiungono un’altezza di circa 40cm, con fiori tondeggianti dal diametro di circa 2cm di colore giallo o arancione. La fioritura avviene tra la primavera e l’autunno.
  • Gruppo francese: in questo gruppo sono comprese tutte le cultivar che derivano dalla specie Tagetes patula e che fioriscono in primavera. È questo il gruppo più colorato: i fiori (larghi 5cm circa) possono avere la tipica colorazione tendente al rosso, ma anche marrone o arancione molto acceso.
  • Gruppo afro-francese: appartengono al gruppo gli ibridi ottenuti dalle specie Tagetes patula e erecta. Le piante hanno portamento cespuglioso e presentano delle macchie di colore rosso sugli steli. I fiori sono di grandi dimensioni (rossi con macchie di colore marrone) e la fioritura avviene a fine primavera o all’inizio della stagione autunnale.

Le principali cultivar di Tagetes

Così come abbiamo fatto per le specie, anche per le diverse cultivar ci soffermeremo solo su quelle più conosciute e maggiormente diffuse a causa dell’elevato numero. Quasi tutte le cultivar sono adatte sia alla coltivazione in vaso, sia alla coltivazione in giardino, poiché rustiche e molto resistenti.

Ecco quelle più diffuse:

  • Tagetes aurora (gruppo francese): dimensioni compatte e fioritura che avviene in autunno. I fiori possono avere una colorazione giallo oro, arancione o rossa.
Tagetes ibrido aurora

Tagetes patula Aurora – Photo by David J. Stang [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

  • Tagetes Antigua e Antigua Gold (gruppo africano): altezza massima di circa 30cm e molto resistente alle basse temperature. Colori dei fiori: giallo più delicato per la cultivar Antigua, giallo oro per Antigua Gold.
  • Tagetes Beaux (gruppo afro-francese): caratteristica la colorazione dei fiori che fanno la loro apparizione alla fine della primavera o in autunno. Il loro colore è giallo o arancione con vistose macchie color rame.
  • Tagetes Boy e Golden Boy (gruppo francese): piante dalle dimensioni contenute. Difficilmente superano i 20/30cm di altezza. I fiori sono di colore rosso, arancione o con particolarissime creste nelle quali si fondono entrambi i colori.
  • Tagetes Vanilla (gruppo africano): si differenzia da tutte le altre cultivar per il colore bianco crema dei suoi fiori. La fioritura avviene a fine primavera.
tagetes vanilla

Tagetes Vanilla – foto di Don McCulley (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

  • Tagetes Lemon Gem (Gruppo Signet): piante semi-rustiche che brillano letteralmente in qualsiasi giardino. Il colore dei fiori è un bel giallo limone.

Altre cultivar molto diffuse sono: Zenith, Hero Spry (perfetta per le zone dove le temperature sono solite sfiorare lo zero), Lady, Safari, Starfire e Voyager.

Scegliere è davvero difficile!

Fioritura

Alcune specie di Tagetes (la maggior parte) fioriscono alla fine della primavera, alcune in autunno.

Come detto, la forma dei coloratissimi fiori (gialli, rossi, arancio, marroni, color oro, bianchi) è simile a quelle delle margherite e dei garofani e possono essere singoli o doppi. Uno stelo verde, sul quale crescono piccole foglie di colore verde scuro, sorregge gli affascinanti palloncini colorati.

Tagetes: consigli per la coltivazione

Non è difficile prendersi cura di queste piante, ma alcune specie necessitano di qualche attenzione in più.

Messa a dimora e semina

La messa a dimora del tagete deve avvenire in piena stagione primaverile ed è una operazione da portare a termine con la massima delicatezza, al fine di non danneggiare l’apparato radicale. La buca deve avere una profondità del doppio della lunghezza delle radici.

Anche la semina deve essere effettuata in primavera, preferibilmente negli ultimi giorni della stessa stagione. Le temperature, per ottenere dei buoni risultati, devono già essere abbastanza alte.

Coltivazione in vaso

Le specie di Tagetes che prima abbiamo descritto ben si prestano alla coltivazione in vaso. Si consiglia di utilizzare un mix di terriccio e sabbia fine, nel quale adagiare la piantina o i semi (non esagerare con il numero). Il terreno deve essere mantenuto costantemente umido fino alla germinazione e il vaso posizionato in una zona molto luminosa (nelle zone di mezz’ombra la fioritura sarà scarsa).

Un vaso dal diametro di circa 18/20cm è sufficiente per ospitare una piantina. Il rinvaso deve avvenire in primavera, solo quando le dimensioni del contenitore non permettono più alla pianta di crescere nel modo giusto (le radici non devono incontrare ostacoli).

Coltivazione in piena terra per colorate aiuole

Un giardino con un gran numero di Tagetes può essere considerato un vero e proprio angolo di paradiso. Un paradiso molto colorato. Non è facile abbinare queste piante ad altre specie vegetali, proprio per i colori molto accesi dei fiori. Studiando bene la giusta collocazione e quella che può essere una piacevole armonia di colori (a volte forzare il tutto non è poi un errore così grave) il risultato sarà impeccabile.

tagetes in giardino

Tante piante di Tagetes in ampi spazi: spettacolo assicurato – foto di  028mdk09 (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Il Tagete è perfetto per ampi spazi, per le sue caratteristiche di pianta tappezzante e perché ben si presta ad essere utilizzato come pianta da bordure per grandi aiuole. Si consiglia però di calcolare le giuste distanze, onde evitare di creare un fitto cespuglio, colorato sì, ma anche disordinato. 20cm tra una pianta e l’altra possono bastare.

Avete una grande e alta siepe sempreverde che corre lungo il perimetro del giardino? Piantate il Tagete alla base della stessa e non ve ne pentirete. I suoi vivaci colori creeranno un risultato di grande impatto.

Coltivazione in balcone

Oltre che perfetti per roccaglie di piccole o grandi dimensioni in giardino, i garofanini d’India sono molto utilizzati per abbellire balconi e terrazzi, piantati in grandi vaschette.

Temperatura

Sono piante che prediligono i climi piuttosto miti, anche se molte specie possono tranquillamente essere etichettate come rustiche, quindi molto resistenti anche alle basse temperature. Infatti, riescono a tollerare sia lunghi periodi di siccità e temperature molto elevate, che periodi molto freddi.

Luce

I Tagetes devono essere collocati in zone molto luminose. L’ombra va bene, ma solo per poche ore al giorno.

Importante, per quanto riguarda l’esposizione, è il livello di umidità. Molte specie e cultivar del gruppo africano non amano le zone umide. Un livello troppo alto di umidità potrebbe portare al marciume radicale.

esposizione tagetes

Tagetes sono piante che hanno bisogno di tanta luce (foto Gigi Tagliapietra CC BY-NC 2.0)

Terriccio

Caratteristiche del substrato ideale per il Tagete: buona percentuale di materia organica, né troppo leggero né troppo compatto, sabbia per il drenaggio e abbondante terriccio universale per piante verdi.

Per ottenere una miscela equilibrata si consiglia si mescolare 2 parti di sabbia, 3 di torba e 7 parti di terriccio per piante verdi.

Innaffiature

Annaffiature abbondanti e regolari, ma mai eccessive. I ristagni idrici sono particolarmente pericolosi, poiché come detto molte specie non amano l’umidità. Ecco perché si consiglia di utilizzare alcune parti di sabbia per creare un substrato perfetto.

Nei periodi più caldi si consiglia di aumentare il numero delle irrigazioni, da effettuare preferibilmente dopo il tramonto, evitando di bagnare il fogliame (accortezza per evitare malattie fungine).

Moltiplicazione

La riproduzione delle piante di Tagetes avviene per seme nel periodo primaverile. Come procedere? I semi devono essere posti in contenitore con terra e sabbia, per poi essere ricoperti con un telo di plastica. Il contenitore, fino al momento della germogliazione, deve essere collocato in un luogo con poca luce e dove la temperatura sia di circa 18°C costanti. Solo dopo la germogliazione sarà possibile spostare il contenitore in zone dove la luce è maggiore e togliere la copertura di plastica. Negli ultimi giorni della primavera o all’inizio del periodo estivo sarà possibile trasferire le piantine nel nuovo vaso.

Concimazione

La concimazione riveste un ruolo di primaria importanza quando il Tagete è coltivato in vaso. In questo caso è necessario garantire alla pianta grandi quantità di sostanza organica. Si consiglia di procedere alla concimazione una volta ogni due settimane durante il periodo vegetativo, somministrando il fertilizzante mescolato all’acqua utilizzata per le irrigazioni.

Quale concime utilizzare? Un concime liquido equilibrato per piante da fiore è quello che ci vuole per assicurare alla pianta tutto ciò di cui ha bisogno. Fosforo, potassio e azoto devono essere ben bilanciati: queste sono le sostanze che le piante richiedono soprattutto durante il periodo della fioritura.

Potatura

La potatura delle diverse specie di Tagetes non prevede particolari operazioni, poiché basterà eliminare soltanto le parti secche e i fiori danneggiati o ormai appassiti. Utilizzare sempre delle forbici ben affilate e disinfettate, in modo da evitare l’insorgere di pericolose infezioni.

Parassiti, malattie e altre avversità

Tra le malattie delle Tagetes è possibile menzionare:

  • marciume radicale: causato da un elevato livello di umidità o ristagni idrici.
  • Muffa grigia: anche in questo caso l’errata esposizione e le scorrette irrigazioni possono causare seri danni alla pianta.

In questi casi basta regolare le irrigazioni, abbassando notevolmente il livello di umidità e in casi estremi ricorrere ad un fungicida.

I parassiti che più di tutti amano il Tagete sono:

  • ragnetti rossi: attaccano la pianta specialmente quando coltivata in vaso all’interno della propria abitazione.
  • Mosca bianca delle serre.
  • Afidi: danneggiano foglie e fiori.
  • Nematodi galligeni: attaccano l’apparato radicale, provocandone l’ingrossamento e la conseguente perdita della capacità di immagazzinamento dei nutrienti.

In caso di attacco l’unica cosa da fare tempestivamente è ricorrere a specifici antiparassitari.

Curiosità

Nel primo paragrafo abbiamo presentato le Tagetes come “carognette”, ma non è l’unico nome utilizzato per identificare volgarmente queste piante. Spesso vengono definite anche come “puzzoline” o ancora come “fiore dei morti”, a causa del forte odore che emanano.

Il Tagete è molto utilizzato per la creazione di composizioni sui generis dai contrasti cromatici ben evidenti, ma alcune specie che si sviluppano in altezza possono essere utilizzate come fiori recisi.

Perché vengono chiamati “fiori dei morti”? In molti pensano che tale riconoscimento è stato assegnato alle specie di Tagetes solo per il forte odore che emanano. Non è corretto. Infatti, in Messico, Paese di origine di questi fiori così colorati, sono ampiamente utilizzati durante il Dia de Los Muertos. È proprio il Tagete il protagonista del giorno dei morti, utilizzato per addobbare vistosamente le tombe. I petali vengono cosparsi in modo ordinato sul terreno, in modo tale da creare un sentiero che le anime seguiranno per giungere proprio agli altari floreali addobbati in loro onore.

Perché sono chiamati (erroneamente) “garofanini d’India”? In Europa e nel nostro Paese il termine indiano è utilizzato per indicare l’etnomino “indios”, che non identifica il popolo Indiano, ma i nativi americani. Quindi, sembra non abbia  niente a che fare con l’India.  

Tossicità

Nessuna specie è pericolosa per l’uomo, ma per portare a termine le diverse operazioni colturali (messa a dimora o potatura) si consiglia di utilizzare dei guanti. Le foglie possono causare delle reazioni allergiche in soggetti particolarmente sensibili.

Linguaggio dei fiori

Tagetes: qual è il loro significato? Nei Paesi di origine simboleggia la beatitudine, mentre nei Paesi europei simboleggia la comprensione (il suo nome coincide con quello di una divinità che insegnò al popolo etrusco l’arte della divinazione e della comprensione dei messaggi divini).

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4 pensieri su “Tagetes (Tagete)

  1. Volevo specificare che, al contrario di quanto affermate in questo sito, secondo me, il nome “garofanino d’india” ben si riferisce al paese del sub-continente asiatico. Infatti, in India è usato per fare le “mala”, ossia le collane di fiori che si usano sia nei rituali religiosi hindú, sia neelle cerimonie di cremazione….insomma, è mooolto diffuso in India! E se ben la sua origine sarà anche americana, sebbene sia utilizzato in “dìa de muertos” in Messico, e diffusissimo anche in tt latino-america, penso che il soprannome in italiano, ovviamente gli sia stato dato quando già si era diffuso al di qua dell’Oceano Atlantico, e quindi anche in Asia, e che quindi sia proprio riferito all’India.


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