Cresce spontaneo nei giardini ed è cosi delicato e bello che, da solo, riesce a riempire di bellezza balconi e terrazzi. E’ il Narciso autunnale, nome scientifico Narcissus obsoletus o Narcissus serotinus.
Si tratta di una specie di Narciso semplice da coltivare e facile da mantenere bella e rigogliosa. Una specie che regala una fioritura resistente e bella anche quando le temperature si fanno più rigide.
Il Narciso autunnale è originario di gran parte della costa mediterranea, comprese le isole e il Marocco costiero. E’ una specie erbacea perenne, geofita bulbosa, caratterizzata da una parte sotterranea costituita da un bulbo di forma allungata con un diametro che misura in media dieci millimetri.
Il Narcissus obsoletus è ricoperto da tuniche brune scure che proseguono nel fusto per alcuni centimetri.
Presenta foglie lineari, semicilindriche, che misurano circa un millimetro di larghezza e fino a venti centimetri di lunghezza. L’ emissione delle foglie avviene dopo la fioritura.
Lo scapo misura venti-trenta centimetri, è liscio, a sezione circolare, ed ha un diametro che misura circa un millimetro.
Il Narciso autunnale produce fiori profumati e generalmente solitari, retti da un pedicello eretto, o ripiegato fino all’angolo retto, che misura uno-due centimetri di lunghezza.
Il fiore ha un profumo delicato, è caratterizzato da sei tepali bianchi e da una piccola corona gialla al centro. I tepali possono essere lineari o lanceolati (o ovato-lanceolati). È molto simile al Narcissus elegans, che è leggermente più piccolo rispetto al Narciso autunnale.
La fioritura avviene principalmente nel mese di ottobre.
Il frutto è una capsula suddivisa in tre logge, e contiene semi vagamente triangolari di colore nero-lucido.
In Italia il Narcissus obsoletus è diffuso generalmente nella zona mediterranea, a Sud della nostra penisola, nelle isole, nell’Arcipelago Toscano, in Lazio, ed in particolare nelle zone costiere fino a 900 metri sul livello del mare. E’ diffuso in Sardegna in un ambiente costiero e collinare.
All’inizio dell’autunno si può godere della sua fioritura in campi e cespugli in fiore, spesso accompagnati da altri geofiti fioriti come la Merendera filifolia o la Scilla automnalis. Ma il Narciso autunnale si può incontrare anche in posti aridi e sassosi.
Classificazione botanica
Il Narciso autunnale, nome scientifico Narcissus obsoletus o serotinus, è una specie erbacea perenne, Geofita bulbosa, che appartiene al genere Narcissus, alla famiglia delle Amaryllidaceae.
Principali varietà
Alcuni botanici hanno identificato alcune varietà di questa specie, ma sono ancora dubbiosi su questo aspetto.
Fioritura
Il periodo di fioritura del Narciso autunnale, come suggerisce il nome, è l’autunno, in particolare la pianta fiorisce nei mesi di settembre–novembre. I fiori sono delicati, con un aspetto scompigliato, con petali bianchi.
Consigli per la coltivazione del Narciso autunnale
Viene spesso coltivato in vaso o nei giardini, per il suo alto potere decorativo, per la sua bellezza così spontanea e fine.
E anche perché non necessita di molte cure durante la stagione invernale. Può essere coltivato in tutte le zone climatiche temperate, laddove la temperatura non scende al di sotto dei 5 gradi.
Coltivazione in vaso
Il Narciso autunnale può essere coltivato in vaso. Il narciso allevato in vaso necessita di un maggiore apporto di acqua rispetto alla pianta allevata in piena terra.
Coltivazione in piena terra
Il momento migliore per piantare i bulbi del Narciso autunnale è la fine dell’estate, proprio in coincidenza con l’esordio dell’autunno.
Nel centro sud può rimanere in piena terra tutto l’anno.
E’ importante considerare la conservazione dei bulbi prima della messa a dimora sia in giardino che in vaso. Quando il bulbo viene conservato al caldo la fioritura sarà tardiva. Al contrario, un bulbo conservato al freddo regalerà una fioritura precoce.
I bulbi devono essere piantati ad una profondità pari al doppio o triplo della loro altezza.
Temperatura
I narcisi autunnali sono resistenti al freddo ma, quando iniziano le prime gelate, è necessario proteggerli.
Luce
Il Narciso autunnale può avere un’esposizione in in pieno sole, a mezza ombra, o in ombra.
Terriccio
Il terreno ideale per il Narciso autunnale è soffice e drenato. E’ fondamentale eliminare ogni residuo di fioritura passata poiché questo bellissimo fiore ha un’anima selvatica che tende ad “impadronirsi” dei giardini.
Annaffiatura
Il bulbo messo a dimora in vaso necessita di innaffiature regolari ma non così “rigide”. Anzi, è bene fare molta attenzione alla quantità di acqua poiché il bulbo rischia di affogare, quindi troppe irrigazioni possono risultare dannose.
Moltiplicazione
Il bulbo del Narciso si riproduce da sé, generando nuovi bulbi. Quindi, è importante sostiutire il vaso da una stagione all’altra distanziando le piante tra loro affinché abbiano spazio a sufficienza.
Da un bulbo adulto si ottengono mediamente due nuovi bulbi in soli tre anni.
Concimazione
E’ bene ripetere la concimazione a cadenza mensile nella fase vegetativa del fiore sia con concimi organici che con compost. La quantità e la qualità della fioritura sono proporzionali alle sostanze nutritive presenti nel terreno.
Potatura
Non necessita di potatura, è infatti sufficiente eliminare le piante danneggiate ed i fiori appassiti.
Saltuariamente, ogni due anni, è possibile sfoltire il fogliame, in quanto se troppo denso potrebbe contribuire a soffocare la nascita di nuovi bulbi
Abbinamenti con altre piante
La pianta di Narciso autunnale puà essere abbinata con altre piante geofite come la Merendera filifolia o la Scilla automnalis.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il nemico principale del Narciso autunnale è l’acqua, questo bulbo teme infatti l’umidità, che associata ad un’insufficiente ventilazione ed a carenza di sole, genera muffe, marciume e malattie fungine. Il Narciso autunnale può inoltre subire gli attacchi di acari ed afidi.
Curiosità
Il nome del Narciso è spesso stato associato alla leggenda di Narciso, ed è noto fin dai tempi antichi per la sua bellezza, ma anche per la tossicità del suo bulbo.
Per quel che riguarda invece il nome generico, questo deriva dal greco ‘narkao’ (stordire), e si riferisce all’intenso odore dei fiori delle specie a fiore bianco, da esso deriva il nome di Narciso nella mitologia greca.
Il nome specifico deriva invece dal termine latino ‘obsolésco’ (io vado in disuso) che assume un significato di ‘insolito, dimesso’.
Tossicità e/o uso erboristico
Tutte le parti della pianta sono velenose per la presenza di diversi alcaloidi
Linguaggio dei fiori
Dal termine narciso si originano gli aggettivi narcisista e narcisistico ed il sostantivo narcisismo ad indicare la tendenza a contemplare con esagerato compiacimento per sé stessi.
Il significato di questo fiore è quello di autostima, vanità ed incapacità di amare.
Ma il suo significato e, soprattutto, la valenza positiva o negativa dipendono anche dal luogo: in Cina, ad esempio, regalare un narciso significa augurare felicità, nella Bibbia il Narciso, per i suoi colori chiari e luminosi simboleggia la primavera e la rinascita, quindi in tal caso questo fiore ha un significato positivo.
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