Tazzetta, Narciso nostrale o Italiano (Narcissus tazetta)

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta

Il nome comune è quasi un vezzeggiativo: Tazzetta, in realtà la sua eleganza riequilibra il tutto. Il Narciso italiano, nome scientifico Narcissus tazetta, noto anche come Narciso nostrale, è una pianta erbacea perenne bulbosa, originaria del bacino mediterraneo, che si è ampiamente diffusa in tutta l’Europa ed in Asia.

Si tratta di una specie del genere Narciso che cresce spontaneamente in tutte le regioni d’Italia, tranne che nelle zone alpine, da 0 fino a 1200 metri in prati umidi e boschi. Predilige gli ambienti freschi e fresco-umidi.

La sua altezza varia dai 20 ai 60 cm, è caratterizzata da fusti leggermente rigidi e carnosi. Presenta radici fascicolate e filiformi che partono da un grosso bulbo che misura un diametro di tre o quattro centimetri, arrotondato e piriforme con tuniche brune. Le foglie sono lisce e lineari, appena canalicolate nel lato superiore e carenate in quello inferiore. Hanno un colore che va dal verde ceroso ad un più deciso colore glauco.

Produce fiori caratterizzati da una coppa centrale, a forma di piccola trombetta, contornata da una corona formata da 5-7 petali allargati verso l’esterno. La fioritura avviene nel periodo che va da dicembre a marzo.

Il Narciso Tazzezza è molto apprezzato per il suo profumo dolce, è coltivato da secoli e diffuso in tutto il mondo.

Classificazione botanica

Narciso italiano
Tazzetta, Narcissus tazetta

Il Narciso tazzetta, nome scientifico Narcissus tazetta, è una specie del genere Narciso, che appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae.

Principali varietà

La specie conta numerose varietà e tantissimi ibridi. Ecco alcune varietà:

Narcissus tazetta aureus

Questa varietà è Fiorisce da dicembre a marzo. Creace da 0 a 1400 mentri sul livello del mare, in prati sia costieri che montani, in garighe e luoghi rocciosi. Nel nostro Paese è presente in Liguria, Toscana, Campania, Calabria e Sardegna.

Narcissus tazetta canariensis

È una pianta bulbosa con fiori dai petali bianchi. Produce piccoli fiori con petali appuntiti. Cresce nelle Isole Canarie.

Narcissus tazetta chinensis

Narciso italiano
Narcissus tazetta chinensis – foto di KENPEI CC BY-SA 3.0

Questa varietà è caratterizzata da bulbi che producono da 4 a 6 foglie verdi piatte e da uno stelo alto fino a circa 40 centimetri, che contano fino a 8 fiori bianchi profumati di miele e di agrumi con una corona giallo oro al centro.

Narcissus tazetta corcyrensis

Narcissus tazetta subsp. corcyrensis è una sottospecie bulbosa della famiglia delle amaryllidaceae. È originario della Grecia a Kerkyra. Si tratta di una pianta bulbosa con fiori con petali giallo pallido ed il centro di colore giallo intenso.

Narcissus tazetta italicus

Narcissus tazetta italicus
Narcissus tazetta italicus – foto di Tejvan PettingerCC BY 2.0

Cresce spontaneo dal Mediterraneo fino alla Francia meridionale e Grecia. Si tratta di una pianta erbacea annuale coltivata come ornamentale, talvolta naturalizzata.

Rispetto alla specie nomimale è più grande; si può confondere anche con Narcissus papyraceus.

Fioritura

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta

Fiorisce nel periodo che va da dicembre a marzo producendo fiori profumati. Generalmente il numero dei fiori è di 4-6. Rispetto all’asta principale i fiori sono inclinati e formano un angolo di circa 90 gradi.

La corolla misura circa 3 centimetri di diametro, conta 6 tepali bianchi, tendenti a sovrapporsi tra loro, dalla forma ovata, con l’apice acuto. Al centro della corolla si trova una corona gialla, a forma di coppa, che misura 7-8 millimetri di diametro.

Consigli per la coltivazione del Narcissus tazetta

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta

Sverna sotto forma di bulbo dal quale partono radici fascicolate. Durante la primavera prima inizia l’emissione delle foglie e poi spunta il fiore.

Questa pianta è ornamentale ed è usata per decorare i giardini. Viene anche usato il fiore reciso spesso abbianto a diverse specie di Iris. La coltivazione delle specie di tazetta è molto semplice e raramente si inceppa in qualche problema.

Coltivazione in vaso

Il Narciso tazzetta può essere coltivano anche in vaso. E’ importante garantire un ottimo drenaggio e mettere sul fondo del contenitore uno strato drenante.

Coltivazione in piena terra

Narciso tazzetta
Narciso tazzetta

Va messo a dimora in autunno, nei mesi che vanno da ottobre a novembre, prima delle gelate. Non è una pianta particolarmente esigente in fatto di terreno. L’ideale è una buona terra da giardino, che sia mediamente argillosa.

L’importante è evitare i terreni troppo leggeri o torbosi. E’ importante sia in vaso che in piena terra, evitare il rischio di ristagni idrici. Nella coltivazione in giardino, in caso in cui il substrato è troppo compatto, si può mescolare con della sabbia. I bulbi devono essere interrati ad una profondità che sia almeno il doppio rispetto alla loro altezza.

Devono essere posti lievemente obliqui per evitare che nel tempo il bulbo scenda sempre più in profondità. La distanza tra essi non ha grande importanza purché non si tocchino tra loro. Dipende l’effetto che si vuole avere, se si desidera avere un effetto pieno possono essere interrati anche molto ravvicinati.

In tal caso occorre però tenere presente che saranno necessari interventi più frequenti estraendo e dividendo i bulbi con cadenza almeno biennale. Se l’impianto è più distanziato si potrà intervenire anche ogni 5 anni.

Coltivazione in terrazzo

Il Narcissus tazetta può essere coltivato in terrazzo, tenendo sempre presenti le esigenze colturali.

Temperatura

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta – foto di Gideon PisantyCC BY 3.0

E’ generalmente una pianta piuttosto rustica e, a parte le zone di alta montagna, non ha problemi a superare anche gli inverni più rigidi. Per questo motivo cresce spontanea o si è spontaneizzata n buona parte dell’Italia.

Il Narcissus tazetta può essere messo a dimora direttamente in giardino e non temené il freddo invernale, né il caldo estivo. Le varietà, a fioritura molto precoce, possono venire rovinate dal gelo, quindi si coltivano in appartamento o in serra fredda, per evitare che il gelo invernale rovini irreparabilmente i fiori.

Luce

Non è una pianta molto esigente. Fiorisce molto bene al sole, ma non disdegna la mezz’ombra e la leggera ombra. E’ necessario garantire almeno un paio di ore di luce intensa al giorno. Se vengono collocati in una zona poco esposta fioriranno un po’ in ritardo.

Prediligono posizioni soleggiate, soprattutto durante il periodo di fioritura; se coltivati in vaso è possibile posizionare i vasi al sole durante le settimane di vegetazione, e riporli in luogo ombreggiato quando i bulbi sono in riposo vegetativo.

Terriccio

I Narcisi Italiani si sviluppano in qualsiasi terreno, purché mediamente ricco e ben drenato. Non amano i terreni eccessivamente torbosi o umidi. Ricordiamo che i narcisi tendono ad inselvatichirsi, producendo ogni anno nuovi bulbi. Se si ha poco spazio per coltivarli in estate inoltrata occorre dissotterrare i bulbi e diradarli. Volendo è anche possibile conservare i bulbi in luogo fresco ed asciutto e porli nuovamente a dimora in autunno.

Annaffiatura

Durante l’autunno e l’inverno non richiedono particolari attenzioni. In primavera, e per gli esemplari coltivati in vaso, è necessario intervenire frequentemente soprattutto in mancanza di piogge. È sempre importante evitare i ristagni idrici.

In caso di primavere molto siccitose, occorre annaffiare sporadicamente il terreno attorno alla pianta in modo che il terreno non rimanga asciutto per periodi di tempo molto prolungati. Nel caso dei bulbi coltivati in vaso occorre ontrollare che il substrato non sia eccessivamente asciutto, ed aannaffiare con parsimonia. Nel momento in cui il fogliame inizia ad ingiallire i bulbi entrano in periodo di riposo vegetativo, ed in genere non hanno bisogno di ulteriori cure fino all’anno successivo.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del Narcissus tazetta si esegue usando i bulbilli prodotti autonomamente dai bulbi ogni anno.

La divisione del bulbi si esegue alla fine del periodo vegetativo, quando tutte le foglie siano completamente secche. Si estraggono i bulbi dal terreno e si dividono dai bulbetti laterali che si sono creati. Si fanno quindi sciugare all’ombra e si conservano i in un posto fresco e asciutto fino all’autunno, quando potranno essere di nuovo interrati.

Per mantenere bene i bulbi si deve evitare che i fiori vadano a seme, sprecando energie. Normalmente le piante cosi moltiplicate cominciano a fiorire dal terzo anno.

Concimazione

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta – foto di ConsultaplantasCC BY-SA 4.0

Come tutte le bulbose, anche le tazetta hanno bisogno di essere concimate a partire dall’inizio del ciclo vegetativo, ossia dalla fine dell’inverno fino a quando le foglie sono completamente secche.

Durante la prima fase occorre utilizzare un concime che abbia un alto tenore in fosforo, per favorire la fioritura. Poi, è possibile somministrare un prodotto in cui sia prevalente il potassio che da un valido aiuto la pianta ad immagazzinare sostanze nutritive nel bulbo e a dare fioriture nell’anno successivo.

Potatura

Questa pianta non va potata. Ci si deve limitare a levare solo il fogliame ingiallito.

Abbinamenti con altre piante

Molto validi gli abbinamenti con i Tulipani , altri fiori da bulbo.

Altri consigli per la cura

Le bulbose immagazzinano sostanze nutritive al loro interno, per poter fiorire l’ano successivo. Queste sostanze nutritive sono prodotte grazie alla fotosintesi, che viene praticata dalle parti verdi della pianta, quindi prevalentemente dal fogliame. Per questo motivo dopo la fioritura si deve lasciare che il fogliame si sviluppi e lo si deve tagliare solo quando ingiallisce autonomamente

Parassiti, malattie ed altre avversità

I Narcissus tazetta temono particolarmente il terreno molto umido e la carenza di sole e ventilazione, fattori che favoriscono lo sviluppo di marciumi e di muffe. Possono essere attaccati da acari e da afidi.

Curiosità

Al Narciso sono associati diversi significati e simbologie, legati a culture anche molto diverse tra di loro.

Il nome deriva da “nàrke”, che significa stordimento o inebriante, o che può essere riferito alla sua intensa profumazione (narcotico). Al nome è associato il mito di Narciso. L’epiteto della specie, “tazetta”, è riferito invece alla forma della paracorolla simile a una “tazzina”.

Tossicità e/o uso erboristico

Tazzetta, Narcissus tazetta
Tazzetta, Narcissus tazetta – foto di Zachi EvenorCC BY 3.0

Nella medicina tradizionale si usa il bulbo di questa pianta per le sue proprietà analgesiche, emetiche, antispaspodiche, anticonvulsive, febbrifughe e contro la tosse. Sotto forma di macerato è utilizzato per il trattamento di foruncoli ed ascessi.

L’olio essenziale ricavato dalla pianta viene utilizzato nella preparazione di profumi.

La pianta contiene narcisina e licorina che si rivelano pericolose se ingerite.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Il Narciso indica forte autostima, vanità ed incapacità di amare. Ma nel linguaggio dei fiori regalare un Narciso può anche simboleggiare rinascita ed augurare felicità.

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