Matteuccia struthiopteris

Matteuccia struthiopteris
Matteuccia struthiopteris – foto di Benutzer:GriensteidlCC BY-SA 3.0

La Matteuccia struthiopteris, nota anche come Felce penna di struzzo, è una felce originaria del Nord America e presente nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, in Europa centrale e settentrionale, Asia settentrionale e Nord America.

In Italia è diffusa soprattutto nel nord. Cresce spontanea su lungo tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale. La distribuzione regionale si concentra nella parte settentrionale del settore alpino e sulle Prealpi Carniche più occidentali. La si può incontrare ai margini dei corsi d’acqua in boschi umidi ed ombrosi, su suoli freschi e ricchi in humus.

E’ una felce grande e resistente al gelo. Tende a formare delle piccole colonie e per questo si rivela un’eccellente pianta per il sottobosco e per le situazioni umide e ombrose.

Si tratta di una specie decidua, autoctona che si presenta con una corona centrale di fronde verticali, mentre altri stoloni crescono dalle corone laterali. Le fronde sterili, di colore verde brillante, raggiungono generalmente i 150 centimetri di altezza, mentre le fronde fertili, caratterizzate da un colore marrone chiaro, si sviluppano in autunno, sopravvivono in inverno e rilasciano le spore in primavera.

Cresce in ciuffi con vistose e lunghe fronde affusolate che creano un’elegante struttura a V e che ricordano le penne della coda dell’uccello da cui deriva il nome comune. Arriva a misurare fino a 2 metri di altezza e si espande rapidamente sottoterra, formando colonie di nuove piante, per questo quando si coltiva questa pianta dopo poche settimane si possono notare altre fronde più corte che emergono.

Classificazione botanica

Matteuccia struthiopteris
Matteuccia struthiopteris – foto di Kor!AnCC BY-SA 3.0

Matteuccia struthiopteris è l’unica specie del genere Matteuccia della Famiglia delle Onocleaceae

Fioritura

La Matteuccia struthiopteris non fiorisce, il suo potere decorativo è conferito dalle fronde. La sporificazione avviene da luglio a settembre.

Consigli per la coltivazione della Matteuccia struthiopteris

Felce penna di struzzo
Felce penna di struzzo

La Felce penna di struzzo è una pianta resistente al freddo, adatta all’ombra, che necessita di estati fresche, per questo motivo al sud non si adatta bene. Può essere allevata in vaso o in piena terra. In entrambi i casi conferirà un aspetto esotico e altamente decorativo.

Coltivazione in vaso

Se coltivata in vaso, la Matteuccia struthiopteris va tenuta lontano dalla luce diretta ed è necessario mantenere il terreno umido. Necessita di adeguati livelli di umidità che si possono raggiungere vaporizzando il fogliame e tenendo nel sottovaso un po’ di acqua (tenuta lontano dal terriccio da uno strato di ghiaia) che, evaporando, aiuta a tenere la zona umida.

Coltivazione in piena terra

Matteuccia struthiopteris
Matteuccia struthiopteris

Questa felce può formare grandi macchie verdi molto decorative, anche in luoghi molto ombrosi. E’ adatta a terreni freschi e ricchi di humus, da acidi a neutri. Nella scelta del luogo di piantagione si deve tenere presente che questa felce tende ad espandersi e che le sue foglie spesso perdono la loro bellezza durante l’estate, in particolare se non sono adeguatamente protette dal vento e dalla grandine.

La buca deve essere poco profonda e deve garantire adeguato spazio per diffondere le radici.

La priorità della Matteuccia struthiopteris è creare un apparato radicale resistente. Può capitare che le fronde inizino a crescere per poi morire più volte durante la prima stagione.

Una volta stabilita, la pianta si diffonde facilmente attraverso i rizomi sotterranei arrivando presto a riempire lo spazio a disposizione.

In estate le piante mature con almeno 2 anni di età producono fronde scure al centro della pianta, verticali, fertili.

Coltivazione in terrazzo

Questa felce può decorare terrazzi e balconi. L’importante è garantirle le giuste condizioni: obra e riparo dal vento.

Temperatura

Felce penna di struzzo
Felce penna di struzzo

La Felce penna di struzzo sopravvive tra -10 e 40 °C. Non ama le estati eccessivamente calde, per questo non si adatta bene nel Sud Italia.

Luce

L’esposizione adatta per la Matteuccia struthiopteris è semi ombreggiata o totalmente ombreggiata. E’ una pianta che ama l’ombra.

Terriccio

Matteuccia struthiopteris
Matteuccia struthiopteris

La Matteuccia struthiopteris preferisce un terreno con una umidità costante. Il ph ideale del terreno è acido o neutro.

Annaffiatura

E’ necessario bagnare questa felce con regolarità sia in giardino che in vaso.

Moltiplicazione

La pianta di Matteuccia struthiopteris può essere propagata per divisione, da farsi generalmente nel mese di marzo.

Concimazione

Per quanto riguarda la concimazione, è bene fertilizzare la pianta all’inizio della primavera.

Potatura

Felce penna di struzzo

La Matteuccia struthiopteris non richiede potatura, è sufficiente eliminare le parti secche, deboli o spezzate.

Abbinamenti con altre piante

La Felce di struzzo si può accostare con Epimedium, Erythronium, Hepatica, Hosta, con piante da sottobosco ed altre Felci.

Altri consigli per la cura

La pianta è tipica delle regioni del nord Italia, soffre molto nelle regioni caratterizzate da climi caldi con estati con temperature elevate.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Matteuccia struthiopteris
Matteuccia struthiopteris

Questa felce è molto rustica, non ci sono insetti o agenti patogeni che possono attaccarla o portare malattie. Tuttavia un clima non adeguato potrebbe portare a seri danni e compromettere la riuscita della coltivazione.

Curiosità

Il genere è dedicato a Carlo Matteucci (1811-1868), fisico e politico, professore all’Università di Pisa; il nome specifico in greco significa ‘piume di struzzo’, ad indicare la forma delle fronde che ricodano le piume di questi uccelli.

I primi germogli di questa felce che crescono nelle fronde più grandi in primavera sono commestibili previa cottura.

Prima di cuocerle vanno lavate accuratamente e si deve rimuovere il rivestimento marrone. Possono essere bolliti, cotti al vapore, saltati in padella con pancetta e aglio.

Questa felce nella lingua del popolo aborigeno Malecite è anche chiamata mahsos, parola che significa ‘magia buona’

La felce di struzzo ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.

Tossicità e/o Uso Erboristico

Matteuccia struthiopteris

Matteuccia struthiopteris (fiddleheads) – foto di The CosmonautCC BY-SA 2.5 CA

La Matteuccia struthiopteris non è una pianta tossica, anzi alcune sue parti sono commestibili.

Le fronde immature, chiamate fiddleheads, sono utilizzate anche come verdura cotta, e sono considerate una prelibatezza soprattutto nelle zone rurali del nord-est del Nord America. È sconsigliabile mangiare fiddleheads non cotti. Le “squame” marroni che le rivesono non sono commestibili e dovrebbero essere raschiate o sciacquate via.

Il sapore è simile a quello degli asparagi, bietole, carciofi. Sono ricche di potassio. Le prime persone note per cibarsi di queste piante sono stati i Malecite (o Maliseet) e i componenti di una tribù del sud-est del Canada. Anche i colonialisti ed i coloni Acadiani francesi del Nord America hanno poi iniziato a cucinare i giovani germogli delle felci.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Anche per la Matteuccia struthiopteris il significato è da ricercarsi in quello più generico delle felci, che rappresentano il mistero e l’ignoto ma anche la spontaneità.

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