Dal 2007 il Dodecatheon, che era un genere a sé, è stato spostato nel genere Primula. Si tratta di un gruppo di piante erbacee endemiche dell’America del Nord e della Siberia. Il gruppo comprende all’incirca 14 specie che sono piuttosto diverse alla maggior parte delle specie di Primula. Ricordano invece dei ciclamini in miniatura.
Ma allora perché sono state incluse nel genere Primula? L’inclusione è dovuta al fatto che pare che le specie della sezione Dodecatheon si siano evolute da un antenato della primula attraverso l’azione dell’impollinazione opera delle api. Quindi si tratta proprio una questione del DNA.
I Dodecatheon sono caratterizzati da foglie ovali, carnose, disposte in rosette basali.
I fiori riuniti in infiorescenze di 5-8 esemplari, sbocciano su steli alti anche 30 cm e sono caratterizzati da antere sporgenti che danno un aspetto appuntito ai fiori.
Classificazione botanica
Dodecatheon appartiene alla:
Famiglia: Primulaceae
Genere: Primula
Sottogenere: Primula sottogenere Auriculastrum
Sezione: Dodecatheon
Nel documento di Austin R. Mast, James L. Reveal “Transfer of Dodecatheon to Primula (Primulaceae),” Brittonia, 59(1), 79-82, (1 January 2007), si può visionare la procedura che ha portato al trasferimento delle specie, prima appartenenti al genere Dodecatheon, nel genere .
Principali specie
Le principali specie facilmente reperibili in commercio sono le seguenti.
Dodecatheon meadia
È nota anche con il nome comune di ‘stella cadente’, si tratta di un fiore selvatico molto amato, originario del Missouri, che cresce in boschi e radure aperte, pendii rocciosi boscosi, cenge di scogliera, prati e praterie.
È caratterizzato da rosette basali di foglie lanceolate dalle quali si originano 1-4 robusti scapi fiorali centrali, privi di foglie, nella cui cima cresce un’ombrella con 8-20 fiori.
Ciascun fiore conta cinque petali ripiegati e un gruppo di stami gialli che convergono verso una punta, dando al fiore l’aspetto di una stella cadente. I colori dei fiori sono molto variabili, vanno dal bianco al rosa al viola chiaro. La fioritura avviene in tarda primavera. L’epiteto specifico è in onore del medico inglese Richard Mead.
Il Dodecatheon meadia ama un terreno umido e ben drenato, e una posizione in ombra parziale. Si tratta di una varietà lenta e difficile da coltivare da seme.
Dodecatheon pulchellum (sinonimo Dodecatheon pauciflora) ora Primula pauciflora
Si tratta di una specie diffusa e molto variabile, originaria del Nord America occidentale, dall’America subartica al Messico.
La sua peculiarità sono il colore viola acceso dei suoi fiori.
Nel nostro Paese è coltivata come pianta ornamentale da giardino, è in grado di resistere anche a temperature estremamente basse anche fino a -15 °C.
È caratterizzata da rosette di foglie che appaiono a mese di marzo, e che sono seguite da steli fiorali alti da 10 a 40 cm che portano un’infiorescenza formata da 2 a 15 fiori. I petali dei fiori sono lunghi circa 9-14 mm ed il colore vira dal magenta al lavanda.
I fiori sbocciano tra aprile e maggio. Nel mese di giugno, dopo la produzione dei semi, le foglie seccano e la pianta entra in riposo vegetativo fino alla primavera seguente.
Ama un’esposizione a mezzombra, ma nel Nord Italia tollera anche il sole pieno a discapito però della durata della fioritura. È opportuno che durante il periodo vegetativo il terreno sia maggiormente e sempre drenante.
Ne esistono sette varietà:
- Primula pauciflora varietà cusickii
- Primula pauciflora varietà distola
- Primula pauciflora varietà macrocarpa
- Primula pauciflora varietà monantha
- Primula pauciflora varietà pauciflora
- Primula pauciflora varietà shoshonensis
- Primula pauciflora varietà zionensis
Questa specie ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.
Dodecatheon dentatum
È nota anche come primula americana dentata ed è originaria delle aree del Nord America occidentale, della Columbia Britannica, dell’Idaho, dell’Oregon e di Washington.
Arriva a misurare un’altezza di circa 40-50 cm.
Presenta foglie dentate, caratterizzate da lame ovali appuntite, che misurano una lunghezza di 10 cm ed una larghezza di 6 cm, con bordi ondulati o dentati.
L’infiorescenza contiene da 1 a 12 fiori e si sviluppa su un gambo fiorito alto ed eretto. La corolla del fiore conta cinque lobi bianchi che misurano 1 o 2 centimetri. Fiorisce da maggio a luglio regalando fiori con i petali bianchi o crema.
Ci sono alcune sottospecie di Dodecatheon dentatum, oggi considerate specie separate.
- Dodecatheon dentatum subsp. ellisiae è sinonimo di Primula standleyana
- Dodecatheon dentatum subsp. utahense è sinonimo di Primula utahensis
Dodecatheon hendersonii
Si tratta di una specie originaria del Nord America occidentale, dalla California a nord fino alla Columbia Britannica meridionale e all’Idaho. Presenta foglie caduche raccolte in ciuffi basali. I fiori crescono su steli alti 10-30 cm. Il colore dei petali va dal magenta al lavanda intenso, fino al bianco, con gli stami sporgenti e i sepali ripiegati all’indietro.
Necessita di un buon drenaggio e di un periodo estivo asciutto. Le piante germinate da seme impiegano anche 3-5 anni per fiorire.
Fioritura
La fioritura del Dodecatheon varia in base alla specie, può avvenire a maggio–giugno o aprile-maggio
Consigli per la coltivazione del Dodecatheon
Questa pianta è adatta per essere coltivata nei giardini rocciosi, in zone umide e ricche di humus. È possibile coltivarle anche nel sottobosco fresco, ricco di strame fogliare.
Durante il riposo vegetativo la parte aerea scompare, quindi è bene porre attenzione a non eliminare inavvertitamente i cespi dormienti e privi della parte aerea.
Coltivazione in vaso
Il Dodecatheon può essere coltivato anche in vaso
Coltivazione in piena terra
Se viene acquistata come radice, la pianta si può mettere a dimora durante il periodo di riposo mentre se è acquistata come pianta in vaso, la messa a dimora si fa nel periodo vegetativo piantandola in gruppi e scegliendo posizioni parzialmente ombreggiate meglio se alla base di arbusti, di rose o nelle prime file di bordure e aiuole. Il terreno va preparato arricchendolo di concime organico.
Durante il periodo di crescita le irrigazioni vanno somministrate solo se le piogge non siano sufficienti, dall’estate e per il resto della stagione non ha bisogno di annaffiature perché la la pianta a riposo.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi
Temperatura
Il Dodecatheon ha un’ottima resistenza alle basse temperature, tollera anche molti gradi sotto lo zero.
Luce
Preferisce una posizione in semiombra.
Terriccio
Ama un terreno fertile, ricco di sostanze organiche e ben drenato.
Annaffiatura
Se la pianta è allevata in piena terra è sufficiente bagnare saltuariamente nei mesi vegetativi, all’incirca da aprile a ottobre. Gli esemplari allevati in vaso, devono invece ricevere irrigazioni regolari da marzo ad ottobre.
Moltiplicazione
La semina di fa in settembre o in marzo ponendo i semi in vassoi riempiti con una composta da semi, in letto freddo. Nel momento in cui le piantine sono abbastanza grandi per poter essere maneggiate, vanno ripicchettate in vivaio, e coltivare per due anni. Poi possono essere messe a dimora definitiva. La propagazione può essere fatta anche dividendo i cespi più grandi, in autunno, e ripiantandoli poi immediatamente.
Concimazione
In primavera è bene concimare usando un buon fertilizzante completo minerale o organico a lenta cessione.
Potatura
Non occorre potare ma è sufficiente eliminare regolarmente i fiori appassiti, tranne nel caso in cui si desideri raccogliere i semi. Quando il ciclo vegetativo si completa, occorre tagliare la parte aerea che si secca.
Altri consigli per la cura
Per accelerare la fioritura si può porre la pianta in un luogo fresco dopo la dormienza, e poi trasferirla in una serra all’ombra in piena estate.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Non è una pianta soggetta a malattie. Si deve porre attenzione al drenaggio.
Curiosità
Il nome del genere deriva dalle parole greche dodeka che significa dodici e theos che significa dio.
Tossicità e/o uso erboristico
Questa pianta era usata a livello medico dagli indiani Okanagan-Colville e Blackfoot. L’infuso di radici era impiegato come collirio.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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