Felce maschio – Dryopteris filix-mas 

Felce maschio - Dryopteris filix-mas
Felce maschio – Dryopteris filix-mas- Valérie75CC BY-SA 3.0

Nota come felce maschio, il Dryopteris filix-mas è diffusa in Europa dove cresce spontanea nelle foreste temperate e boreali. E’ inoltre distribuita nell’Africa nord occidentale, negli arcipelaghi dell’oceano atlantico settentrionale che si trovano al largo delle coste africane, nell’Asia centrale, nella regione Himalayana, in Russia e in Nord America fino al Messico e alla Groenlandia meridionale.

Cresce fino ad un’altitudine di 3000 metri, nelle foreste di latifogie e di conifere, nei boschi aperti, nei burroni, nei crepacci.

Si tratta di una pianta perenne che arriva a misurare un’altezza di 120 centimetri, caratterizzata da un rizoma sotterraneo che porta grandi fronde bipennatosette che misurano sino ad 1 metro e 20 di lunghezza.

Presenta pinnule dentellate confluenti alla base, ha i sori arrotondati, quasi sferici, che sono appiattiti nella parte superiore e protetti da un indusio, disposti in file parallele alle nervature.

I piccioli e le rachidi fogliari sono ricoperti da piccole squame brune e membranose chiamate palee. Il rizoma presenta la struttura interna polistelica ed ha in sezione una corona di fasci vascolari chiusi perifloematici.

La sporificazione avviene nel periodo di giugno – ottobre

Classificazione botanica

Felce maschio - Dryopteris filix-mas
Felce maschio – Dryopteris filix-mas

Il Dryopteris filix-mas è una specie del genere Dryopteris della famiglia delle Dryopteridaceae.

Principali varietà

Ci sono alcune varietà, come Linearis Polydactyla, che è caratterizzata da pinnule ridotte a linee strette, irregolarmente lobate, o come la Cristata che presenta pinne cristate o come la Barnesii che ha fronte strette e rivolte verso l’alto.

Fioritura


La Felce maschio, come tutte le felci, non fiorisce. Il potere decorativo è tutto nelle sue fronde.

Consigli per la coltivazione della Felce maschio

Il Dryopteris filix-mas è largamente impiegato per il suo potere ornamentale, soprattutto in zone con poca luce.

Coltivazione in vaso

Questa felce si può coltivare anche in vaso per decorare cortili, terrazze e balconi che siano poco esposti alla luce solare. Per scongiurare il rischio di ristagni idrici è preferibile disporre la pianta su un sottovaso riempito di ciottoli o argilla e poca acqua avendo cura di non tenere il fondo del vaso a contatto diretto con l’acqua.

Coltivazione in piena terra

La Felce maschio può essere coltivata nei giardini ombreggiati, dove si possono sfruttare sia nelle aiuole miste che come piante tappezzanti, per coprire superfici più vaste. Per ottenere un buon risultato deve essere piantata con una densità di 3 piantine al m2.

Coltivazione in terrazzo

Felce maschio - Dryopteris filix-mas
Felce maschio – Dryopteris filix-mas – James K. Lindsey CC BY-SA 2.5

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Anche in questo caso devono essere sempre tenute in considerazione le esigenze colturali in paricolare l’esposizione che deve essere in ombra o mezz’ombra.

Temperatura

Si tratta di una specie sempreverde, ma se è coltivata in un luogo dove ci sono temperature molto rigide, la parte aerea potrebbe seccarsi completamente, per poi rispuntare in primavera.

Luce

Questa felce ama esposizioni ombreggiate, è quindi opportuno evitare il pieno sole e preferire posizioni in ombra o mezz’ombra.

Terriccio

Come le altre specie del genere, anche il Dryopteris filix-mas ama particolarmente i terreni sciolti e ricchi di sostanza organica, preferibilmente a tendenza acida.

Il substrato ideale è composto da due parti di torba, due parti di terriccio e una parte di sabbia, per consentirne il drenaggio ed evitare pericolosi ristagni idrici.

Annaffiatura

Felce maschio - Dryopteris filix-mas
Felce maschio – Dryopteris filix-mas – Stefan.lefnaer CC BY-SA 4.0

Queste felci temono i ristagni idrici più che i periodi brevi di carenze d’acqua. È pertanto preferibile bagnare solo nel momento in cui il terreno è asciutto, evitando accuratamente i ristagni, in particolare per per le piante allevate in vaso.

Moltiplicazione

Il Dryopteris filix-mas può essere propagato attraverso le spore, prodotte abbondantemente. Per verificare la maturazione delle spore si deve guardarne l’aspetto: quando è cartaceo e si staccano facilmente dalla pianta madre sono mature. Vanno seminate in primavera, in un composto costituito da sabbia e torba in parti uguali.

Questa pianta può essere riprodotta anche per divisione dei cespi. Questo tipo di propagazione si fa in primavera e in autunno dividendo i cespi e le porzioni e mettendoli direttamente a dimora.

Concimazione

Questa felce all’inizio della primavera trae beneficio di una concimazione organica o chimica fatta con concime granulare a lenta cessione per piante verdi.

Potatura

Le felci non necessitano di potatura ma via via vanno rimossi i fusti rovinati così da favorire uno sviluppo omogeneo delle fronde.

Abbinamenti con altre piante

Gli accostamenti preferiti per questa pianta sono con Epimedium, Erythronium, Hepatica, Hosta e con piante da sottobosco ed altre Felci.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Le felci sono particolarmente soggetti a clorosi ed a marciumi radicali, provocati generalmente da una cattiva gestione agronomica e da ristagni idrici nel pane di terra. Nel primo caso si ovvia con una concimazione organica con compost maturo; per evitare i marciumi, invece, basta solitamente evitare i ristagni idrici.

Curiosità

Il nome deriva dal genere Dryopteris, dal greco drys (quercia) e pteris (felce); gli antichi greci designavano con questo nome una felce che cresceva alla base delle querce.

Tossicità e/o uso erboristico

Il Dryopteris filix-mas contiene dei principi attivi che si trovano nell’oleoresina secreta dai piccoli peli unicellulari interni. Si estrae l’essenza e l’olio contenenti i derivati del floroglucinolo il cui insieme costituisce la filicina La felce maschio è stta impiegate per trattare le emoraggie interne ,la parotite e febbre. Attualmente si usa soprattutto in ambito veterinario .

E’ comunque tossica e per questo deve essere impiegata con cautela e sempre sotto stretto controllo medico. Nonostante l’assorbimento dei principi attivi sia normalmente basso, aumenta in presenza di grassi o di olii e questo può provocare degli avvelenamenti che si manifestano con disturbi gastrointestinali, mal di testa, convulsioni e cecità. Anche per il bestiame che ha brucato la felce vicino al rizoma può portare a cecità e addirittura al coma.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Il significato nel linguaggio dei fiori della Dryopteris filix-mas è da ricercare in quello delle felci che rappresentano la sincerità, probabilmente perché queste piante crescono spontaneamente e generosamente nei boschi. Nelle popolazioni indigene le felci si usano durante le feste rituali per comporre mazzi o ghirlande.

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