Dryopteris

Dryopteris
Dryopteris

Nel vasto mondo delle felci, spicca una specie per diffusione e robustezza: il Dryopteris. Si tratta di felci che vantano un grande potere ornamentale e che si rivelano perfette per impreziosire e personalizzare gli spazi verdi.

Il genere conta circa 400 specie distribuite tra Asia, Americhe, Europa, Africa e isole del Pacifico. Le diverse specie trovano la più alta diversità nell’Asia orientale.

Classificazione botanica

Il Dryopteris è un genere appartenente alla famiglia delle Dryopteridaceae.

Principali specie

Il genere conta un gran numero di specie: circa 400. Vediamone alcune

Dryopteris affinis – Felce pelosa

Dryopteris affinis
Dryopteris affinis-MurielBendelCC BY-SA 4.0

E’ una felce semi-sempreverde di grandi dimensioni che cresce spontanea nei boschi ombrosi e umidi dell’ Europa occidentale e dell’Asia sudoccidentale.

Nella nostra Penisola è diffusa in diverse regioni tra i 1000 e i 1800 metri sul livello del mare, cresce nelle rupi, ai bordi dei ruscelli, nei boschi, nelle siepi e nei muri.

Ha un rizoma sotterraneo di colore bruno scuro, rivestito di squame nerastre. Arriva a misurare un’altezza che varia da 30 a 180 centimetri ed una larghezza di 20 centimetri.

E’ caratterizzata da fronde bipennate, erette in ciuffi allargati, che restano verdi fino all’inverno. Le fronde giovani sono rivestite di scaglie si un bel bruno dorato.

Le pinnule misurano 10 centimetri di lunghezza. Preferisce una posizione in ombra o in semi-ombra ed un terreno drenato, fertile, annaffiato regolarmente.

Quando questa felce si è ambientata tollera brevi periodi di siccità e, con il tempo, forma una base legnosa simile alla struttura delle felci arboree. Il pieno sviluppo è raggiunto con i 100 cm di altezza.

E’ una specie perfetta per sottobosco ed aiuole.

L’epiteto specifico deriva dal latino e significa ‘affine’ a sottolineare la stretta parentela con la specie Dryopteris filix-mas.

Felce maschio – Dryopteris filix-mas

Dryopteris filix-mas
Dryopteris filix-mas- Valérie75CC BY-SA 3.0

Si tratta di una delle felci più diffuse, cresce nei boschi ombrosi e freschi di castagno e di quercia.

Forma rigogliosi cespugli che arrivano a superare il metro di altezza. Presenta robuste fronde ellittiche.

E’ una specie semi-sempreverde (perde le foglie in caso di forte freddo) che sverna con fusti sotterranei.

E’ caratterizzata da fronde fascicolate, ordinate, disposte a rosetta.

Le foglie misurano una lunghezza di 150 centimetri. Conta numerose pinne (circa 30) lanceolato-lineari e acuminate.

Leggi anche l’articolo dedicato alla felce maschio.

Dryopteris oreades – Felce abbreviata

Dryopteris  oreades
Dryopteris oreades-Paulo Ventura AraújoCC BY-NC 4.0

Il suo areale è concentrato sulle coste atlantiche dell’Europa. Cresce dai 1000 agli 1850 metri nelle rupi, nei pascoli e nelle radure boschive, lungo i bordi di laghetti e sopra clasti consolidati di origine silicicola.

Si può considerare una pianta calcifuga, ovvero che necessità di terreno acido.

Questa specie è un’erbacea caratterizzata da un rizoma corto, grosso, legnoso e ramificato. Presenta fronde che sono caduche nel periodo invernale e che formano folti cespi che arrivano a misurare 50 – 100 centimetri.


Dryopteris villarii o mindshelkensis – Felce di Villars

Dryopteris villarii
Dryopteris villarii –Thomas Mathis CC BY-SA 3.0

E’ una felce di origine sud-europea, proviene dalle catene dell’Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, dalle Alpi, dai Balcani e dal Caucaso dove cresce in pascoli sassosi, da 500 a 2500 metri sul livello del mare.

Questa felce perenne, grazie al suo apparato radicale robusto, riesce a crescere nei ghiaioni calcarei.

Tende a formare densi cespi dai quali si diffonde un gradevole profumo.

Presenta fronde glauche ricche di ghiandole di color verde glauco opaco.

Il nome della specie è un tributo al botanico Dominique Villars. Sporifica da luglio a settembre.

Dryopteris carthusiana – Felce certosina

Dryopteris carthusiana
Dryopteris carthusiana – Wasp32CC BY 4.0

E’ caratteristica delle zone fredde e temperato-fredde dell’Europa, Asia e Nordamerica.

In Italia si trova dalla pianura padano-veneta fino a 2500 metri sulle Alpi Retiche. Cresce nei boschi freschi e ombrosi, nelle rive dei ruscelli, a margine di torbiere, stagni e zone paludose.

Misura un’altezza che va da 35 a 100 centimetri. E’ caratterizzata da un rizoma ascendente e strisciante e da fronde cespitose, erette e gracili, di colore verde chiaro e non svernanti.

Presenta pinne rade, ben spaziate, di forma triangolare-appuntita con la coppia basale asimmetrica. Le pinnule sono picciolate, quelle basioscopiche cuneate inferiormente, un po’ falcate, pennatopartite o lobulate, più grandi di quelle acroscopiche.


Questa felce viene spesso confusa con altre felci di bosco, come la Dryopteris intermedia, la Dryopteris campyloptera e la Dryopteris expansa. Viene inoltre confusa spesso con la Dryopteris intermedia, ma le due specie si distinguono dalla piccola pinna interna sul fondo della pinna inferiore che è più lunga di quelle adiacenti nella Dryopteris carthusiana, ma più corta di quelle della Dryopteris intermedia.

La Dryopteris carthusiana è una specie semi-sempreverde: le sue fronde sopravvivono agli inverni miti ma muoiono in quelli rigidi.


Dryopteris wallichiana

Dryopteris wallichiana
Dryopteris wallichiana-Stan ShebsCC BY-SA 3.0

E’ probabilmente una tra le più belle felci da giardino, è diffusa in America del Sud, Turchia e Asia e tollera senza particolari problemi il nostro clima invernale.

E’ caratterizzata da un fogliame lucido, verde scuro, semi-sempreverde, misura un’altezza media di circa 100 centimetri e presenta grandi fronde persistenti, inclinate o allargate, che superano i 30 centimetri di larghezza.

Il portamento è ordinato: le fronde sono disposte ad imbuto, elegantemente allargate verso l’esterno.

Presenta piccioli e rachidi coperti di scaglie nerastre e da pinnule verde scuro, coriacee e lucide. Si tratta della specie ideale per aiuole in sottobosco.

Preferisce un terreno umifero, ricco e fresco e drenato.

È una specie molto bella, che va protetta nei climi molto freddi, è molto decorativa durante tutto l’arco dell’anno.

L’epiteto specifico è stato assegnato in onore del medico e botanico danese Nathaniel Wallich (1786-1854), che ha operato per molti anni in India, anche come sovrintendente del Giardino Botanico di Calcutta.

Dryopteris erythrosora – Felce giapponese sempreverde

Dryopteris erythrosora
Dryopteris erythrosora – Stan ShebsCC BY-SA 3.0

La Dryopteris erythrosora è una delle più belle felci sempreverdi. E’ nota anche come felce del Giappone.

E’ originaria di Cina e Giappone ed è adatta a posizioni a mezz’ombra e terreni ricchi, umiferi. S

i distingue per il suo fogliame sempreverde che regala delicate sfumature di giallo ambra e arancio ramato rosato in particolare durante la stagione primaverile e talvolta anche durante l’estate.

E’ una specie ideale nel sottobosco di piccoli e grandi giardini ombreggiati, ma può essere coltivata anche in vaso per decorare cortili, terrazze e balconi dove possa ricevere poca luce solare.

Si caratterizza per il colore delle fronde giovani, di color rosso-bronzo, che invecchiando evolvono al verde scuro. E’ una specie molto decorativa, che arriva a misurare un’altezza di 80 centimetri.

Generalmente mantiene la vegetazione anche con il freddo, ma gli inverni particolarmente rigidi possono rovinare le fronde, che seccano per riformarsi dalla base la primavera successiva.

Fioritura

Il Dryopteris, come tutte le felci, non fiorisce. Il potere decorativo sta tutto nelle sue fronde.

Consigli per la coltivazione del Dryopteris

Molte specie di Dryopteris sono largamente utilizzate come piante ornamentali da giardino, in particolare Dryopteris affinis, Dryopteris erythrosora e Dryopteris filix-mas, oltre a numerose cultivar.


Coltivazione in vaso

Dryopteris filix-mas
Dryopteris filix-mas-Olivier Pichard CC BY-SA 3.0

Il Dryopteris può essere coltivato anche in vaso per decorare cortili, terrazze e balconi con poca luce solare. Per evitare i ristagni idrici è consigliabile disporre la pianta su sottovaso riempito di ciottoli o argilla e poca acqua avendo cura di non tenere il fondo del vaso in immersione.

Coltivazione in piena terra

Per ottenere un buon risultato il Dryopteris deve essere piantato con una densità di 5 piantine al mq. Si deve scegliere un terreno umido, fertile e ben drenato ed una posizione in ombra o a mezz’ombra.

Pianta da siepe

Non è una pianta da siepe ma alcune specie creano dei bei cespugli.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Anche in questo caso si deve tenere in considerazione l’esposizione in ombra o mezz’ombra.

Temperatura

La resistenza alle basse temperature dipende dalla specie, ma questa felce è generalmente rustica e tollera anche le temperature sotto lo zero.

Luce

La posizione ideale di questa felce è in ombra o mezz’ombra. Si deve sempre considerare la location di crescita allo stato spontaneo.

Terriccio

Il Dryopteris preferisce un terreno fertile e ben drenato.

Annaffiatura

Questa felce necessita di annaffiature regolari che vanno ridotte ad ogni ogni 4 – 5 giorni durante l’inverno. E’ opportuno mantenere sempre la giusta umidità anche utilizzando un nebulizzatore.

Nel contempo si devono evitare ristagni idrici.

Moltiplicazione

Dryopteris villarii
Dryopteris villarii – Orjen CC BY-SA 3.0

Le felci si propagano con la disseminazione delle spore, ma si tratta di una pratica che deve essere eseguita da personale altamente specializzato. Generalmente si deve attendere da 18 a 24 mesi per ottenere una felce adulta partendo dalla semina delle spore. Le spore vanno raccolte recidendo dalla pianta madre le fronde che hanno gli sporangi maturi.

Si mette la fronda su un foglio pulito e si lascia in un ambiente caldo, nel giro di due giorni le spore cadono sul foglio sotto forma di polvere scura che andrà raccolta in una busta per semi. Si riempie quindi un vaso da 7 centimetri usando un terriccio da semina che si può sterilizzare versando acqua bollente attraverso un tovagliolo di carta steso sulla superficie del vaso fino a quando l’acqua non fuoriesce dai fori di drenaggio. Una volta che il terriccio è raffreddato si seminano le spore sulla superficie. Si copre il vaso e si pone in un luogo caldo al riparo dalla luce diretta del sole. Si deve nebulizzare la superficie del terreno regolarmente usando acqua tiepida bollita.

Quando i giovani protralli coprono la superficie del terriccio vanno ripichettati Si coprono i vasi usando una pellicola trasparente e quotidianamente si nebulizzano i protalli in via di sviluppo. Quando sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiati, si trapiantano in vasi separati con terriccio di torba e sabbia e si coltivano anche rinvasando se occorre fino al momento in cui sono abbastanza grandi per poter essere trapianti all’esterno. Questa felce può essere propagata anche per divisione dei cespi e per bulbilli.

Concimazione

La felce deve essere concimata mensilmente dalla primavera all’autunno impiegando fertilizzanti ricchi di azoto solubili e ben diluiti.

Potatura

Le felci in generale non necessitano di potatura ma vanno rimossi via via i fusti rovinati così da favorire uno sviluppo omogeneo delle fronde.

Abbinamenti con altre piante

Dryopteris
Dryopteris

Gli accostamenti ideali con il Dryopteris sono con l’Epimedium, l’Erythronium, l’Hepatica, l’Hosta, piante da sottobosco ed altre specie di felci.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Questa felce può essere colpita dal marciume radicale dovuto da eccessive irrigazione o da ristagni d’acqua. Un buon drenaggio del terreno scongiura questo rischio.

Curiosità

Il nome del genere Dryopteris, deriva dal greco drys (quercia) e pteris (felce). Gli antichi greci indicavano con questo nome una felce che cresceva alla base delle querce.

Tossicità e/o uso erboristico

Dal rizoma e dai rami del Dryopteris filix-mas si ottiene un decotto che, massaggiato, cura reumatismi e artrite. Come rimedio per l’artrosi si mettono le fronde direttamente sulla parte dolente.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Il significato del Dryopteris va ricercato nella simbologia delle felci. Le felci rappresentano la sincerità, probabilmente perché queste piante crescono spontaneamente e generosamente nei boschi. Presso tutte le popolazioni indigene le felci sono impiegate durante le feste rituali per comporre mazzi o ghirlande.

Libri su Dryopteris

Dryopteris filix mas di Torsten Radtke

The American Ferns Of The Group Of Dryopteris Opposita Contained In The U.s. National Museum di Carl Christensen

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