Cineraria Maritima (Jacobaea maritima)

Cineraria maritima e il suo fogliame argenteo

Cineraria maritima e il suo fogliame argenteo

Nel nostro bel Paese è facile incontrarla sulle coste tirreniche della penisola e sulle isole maggiori, preferisce infatti i costoni rocciosi in prossimità del mare e si trova facilmente anche su pietraie e muretti.

Si chiama Cineraria maritima, è un piccolo cespuglio coltivato per bella e decorativa vegetazione di colore bianco argenteo. Presenta foglie grasse,  coriacee e frastagliate, a margine lobato che ricoperte di una spessa peluria di colore grigio argenteo nella pagina superiore e bianco niveo nella pagina inferiore, le foglie a loro volta ricoprono i fusti, variamente ramificati e lanuginosi.

I fiori sono piccoli, gialli, a forma di margherita, raggruppati in corimbo.

La Cineraria maritima è una pianta perenne coltivata come annuale.

È una specie diffusa in tutta l’Europa meridionale, in Nord Africa e in Turchia (e naturalizzata nell’America del Nord)

Classificazione botanica

La Cineraria maritima,  il cui nome scientifico è Jacobaea maritima, è una specie di pianta perenne del genere Jacobaea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria della regione mediterranea.

Cineraria maritima

Cineraria maritima

Principali varietà

Questa specie è stata originariamente descritta da Linneo come Othonna maritima.  Linneo stesso poi cambiò  la denominazione in Cineraria maritima.

In seguito la specie è stata assegnata al genere Senecio, con la denominazione di Senecio cineraria. Assieme a circa trenta specie del genere Senecio, inquadrate in passato nella sezione Jacobaea, Senecio cineraria è stata infine recentemente inserita nel genere Jacobaea. Vediamo le principali varietà

Senecio cineraria ´Silver Dust´

E’ caratterizzata da  foglie lobate di un caratteristico color bianco-argenteo. Talvolta produce piccoli fiorellini gialli.

Senecio cineraria ´White Diamond´

Presenta  foglie lanose, color bianco-grigiastro, che diventano tanto più bianche, quanto più il terreno diventa più asciutto.

Cineraria maritima

Cineraria maritima  H. Zell CC BY-SA 3.0

Fioritura

Fiorisce dal mese di maggio fino ad agosto, ma non sono i fiori a rendere interessante questa pianta, quanto piuttosto il fogliame.

Consigli per la coltivazione della Cineraria Maritima

La Cineraria maritima gradisce molto i raggi diretti del sole, quindi per consentire un’ abbondante fioritura, è opportuno collocare la pianta in  una zona molto luminosa e ben esposta ai raggi solari.

Le specie annuali e biennali si seminano nel  periodo compreso tra maggio e luglio in cassette riempite con una composta per semina, quando fanno capolino i primi germogli  allora si potranno trasferire in piccoli vasi, non superiori agli 8 cm, in posizione ombreggiata. La collocazione definitiva avviene poi in primavera.

Le specie arbustive vanno invece piantate nei mesi di ottobre-novembre oppure in quelli di  marzo-aprile in una zona soleggiata . Durante il  primo anno è bene cimare più volte le punte in vegetazione per consentire alla pianta una maggiore ramificazione.

Coltivazione in vaso

La Cineraria maritima è una pianta facile da coltivare anche per i meno esperti in giardinaggio.  La pianta ha bisogno di molta luce, quindi per la collocazione del vaso occorre trovare un luogo luminoso ma non troppo assolato, al riparo dalla luce diretta del sole, soprattutto durante l’estate.

In casa, non deve essere esposta a fonti di calore e a brusche escursioni termiche. Anche se resiste bene anche al freddo la temperatura ideale non deve mai essere scendere sotto gli 8 gradi.

Il rinvaso  va effettuato quando le radici spuntano dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature spostando la pianta in contenitori più grandi.

Coltivazione in piena terra

La Cineraria maritima preferisce terreni ben drenati, sabbiosi e comunque con uno scheletro molto grossolano meglio se pietrosi.
Tollera  bene la siccità e la salinità sia del terreno che dell’aria, per cui è particolarmente adatta per i giardini delle zone prossime al mare e  sottoposte ai venti che soffiano dal mare.

Nella preparazione  del  terreno dove coltivare la vostra Cineraria conviene distribuire un buon quantitativo di fertilizzante di natura organica ad esempio letame ben maturo, compost o humus di lombrico, in tal modo si  garantirà un maggiore vigoria della pianta e, successivamente, una fioritura abbondante, questo passaggio permetterà inoltre di evitare  altre concimazioni, visto che il ciclo vegetativo di queste piante è abbastanza breve.

La varietà di Cineraria più coltivata in piena terra è la Senecio Cruentus che si adatta bene ai climi temperati anche se non disdegna i climi più freschi durante i mesi estivi.

Jacobaea maritima

Jacobaea maritima  Bff CC BY-SA 3.0

Pianta da siepe

La Cineraria maritima ben si presta per la creazione di siepi decorative.

Temperatura

La Cineraria maritima si adatta bene ai climi temperati. Vegeta bene anche in zone fredde solo nei mesi estivi. La temperatura ideale è intorno ai 16 °C.

Luce

Predilige il pieno sole.

Terriccio

La Cineraria maritima predilige i terreni ben drenati, sabbiosi o a scheletro prevalente (pietrosi). Tollera bene la siccità e la salinità (sia del terreno che per aerosol marino).

Annaffiatura

Necessita di annaffiature regolari, si deve però intervenire solo quando il terreno si è asciugato, tra un’ annaffiatura e l’ altra. E si devono evitare i ristagni idrici.

Moltiplicazione

La Cineraria maritima può essere moltiplicata per talea o per semi.

La moltiplicazione per talea si effettua nei mesi di luglio e agosto; porzioni di rami di 8-10 cm si prelevano dai germogli laterali e si piantano o direttamente a dimora  o in una cassetta con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, al momento della radicazione  le piante potranno essere messe a dimora nei mesi di aprile-maggio.

La riproduzione per semi si effettua a fine inverno per piante a fioritura invernale o nel periodo maggio – luglio per fioriture per fioriture primaverili. Si consiglia di seminare preventivamente nelle seminiere, con terriccio per piante fiorite, miscelato ad un 40 % di sabbia, mantenendo il terreno costantemente umido, in particolare  durante la germinazione, ad una temperatura che non scenda al di sotto dei 15 °C. Dopo circa un mese dalla germinazione le piantine posso essere trapiantate o in giardino o in fioriere distanziandole di 20-25 cm, per garantire fioriture omogenee.

Il tempo che intercorre tra la germinazione e la fioritura delle nuove piante è di circa 7 mesi.

Jacobaea maritima

Jacobaea maritima  Bff CC BY-SA 3.0

Concimazione

La Cineraria maritima si può concimare durante la primavera  aggiungendo dello stallatico ben maturo all’ acqua di irrigazione in dosi contenute oppure intervenendo con un concime specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua delle annaffiature oppure con un concime granulare a lenta cessione ogni 3-4 mesi.

Potatura

La potatura  è molto semplice: nelle specie arbustive è sufficiente rimuoverei fiori appassiti e i rami danneggiati, mentre nelle specie destinate a siepi non si deve ricorrere ad una potatura regolare ma in autunno occorre asportare i rami fioriferi partendo dalle foglie più alte.

Abbinamenti con altre piante

La Cineraria maritima si accosta bene sia ad altre perenni erbacee che a piante annuali come le Surfinie.

Altri consigli per la cura

In alcuni casi, per una scelta estetica, i fiori vengono rimossi; questa specie è infatti molto apprezzata soprattutto per l’ aspetto decorativo del fogliame. Per mantenere la fioritura più a lungo possibile si consiglia di cimare la parte apicale dei fusti per favorire l’emissione di nuovi getti, inoltre durante la fase della cimatura, vanno eliminate le parti secche o danneggiate.

Parassiti, malattie ed altre avversità

La Cineraria teme  le malattie fungine causate dall’eccessiva umidità ambientale, il marciume radicale e l’attacco degli afidi.

Curiosità

Si tratta di un genere presente in tutto il mondo, in particolare diffuso nel bacino del Mediterraneo. Secondo la medicina popolare, questa pianta ha proprietà decongestionanti specifiche per l’ occhio: viene impiegata nella preparazione di colliri e nella terapia della  cataratta. Nel rizoma di queste piante sono state individuate la senecina (sostanza resinosa) e la senecionina ( alcaloide molto tossico): per questo motivo la moderna medicina ne sconsiglia gli antichi utilizzi terapeutici.

Tossicità/Uso erboristico

La Cineraria è una pianta tossica perché  contiene senecionina, alcaloide fortemente tossico.

La Cineraria, in particolare la varietà maritima, è una pianta officinale molto utilizzata per le sue proprietà lenitive, decongestionanti e antinfiammatorie. I suoi principi attivi sono impiegati in oftalmologia per la preparazione di colliri per la cura di molte affezioni oculari.

In omeopatia è un rimedio naturale impiegato in caso di congiuntiviti, infiammazioni oculari, affaticamenti della vista e ipersensibilità. Le sue gocce sono efficaci in caso di manifestazioni allergiche anche acute sostituendo i colliri cortisonici molto potenti.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori la Cineraria assume il significato di calma e quiete.

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