Quest’estate mi trovavo in vacanza in montagna e i miei bimbi hanno “conosciuto” un gattino nero. La cosa particolare di questo gattino era il suo profumo. Un profumo delicato, buonissimo, inusuale per un gatto.
Esplorando i dintorni e giocando con il gatto abbiamo scoperto due cose: il nome del gattino, Ombra, e il merito del suo profumo: la lavanda. Ombra era solito andare a rincorrere insetti e lucertole nei folti e profumatissimi cespugli di lavanda che circondavano il giardino del residence. E il profumo di lavanda gli restava addosso e inebriava tutta l’area.
La premessa era d’obbligo perché di questa pianta, la lavanda, il profumo è una delle peculiarità, ma non è la sola. Andiamo a conoscerla da vicino.
La lavanda officinale, nome scientifico Lavandula angustifolia nota anche anche come spico o lavanda a foglie strette è una pianta suffrutice perenne e sempreverde originaria del bacino del Mediterraneo. E’ meritatamente apprezzata per la fioritura profumata e ornamentale.
Si presenta con rami centrali eretti e laterali leggermente prostrati. Ha struttura raccolta, erbacea fino al termine della fioritura, semilegnosa fino alla primavera successiva, poi legnosa con internodi ravvicinati. E’ caratterizzata da foglie argentee, intensamente profumate, strette ed allungate; durante l’estate produce tantissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe dal caratteristico colore azzurro violacee. Il frutto è un achenio ovoidale marrone, ed è assente negli ibridi.
Classificazione Botanica
Lavandula angustifolia è una specie del genere Lavanda appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Principali varietà
La Lavanda angustifolia, è la specie più comune del genere.
Sotto questa specie sono riunite le specie che venivano chiamate “vera” e “spica”. Si tratta di arbusti sempreverdi densi e ramificati con steli quadrati originari del Mediterraneo. Hanno foglie ricoperte da una sottile peluria, all’insieme un aspetto argenteo.
Nella specie sono presenti varietà alte (anche 1,5 metri) e varietà più compatte ( 35-40 cm) che possono essere impiegate per scopi diversi.
Tutte le varietà sono però accomunate dalla rusticità (sopportano anche -15 gradi), e dalla preferenza per i terreni calcarei, poveri e molto ben drenati.
Le varietà che una volta erano classificate come “vera” hanno foglie più sul verde e meno argentee.
Fioritura
La Lavanda angustifolia fiorisce in estate, producendo numerosi fiori lilla-violacei molto profumati e di grandissimo impatto scenografico.
Consigli per la coltivazione della Lavandula Officinalis o Angustifolia
La Lavanda angustifolia si può coltivare in giardino come bordura per aiuole, nei vialetti e nelle roccaglie o per allestire l’angolo delle aromatiche.
Vive all’aperto tutto l’anno nel Sud, in inverno va protetta nelle zone del Nord. La fioritura è migliore al sole che a mezz’ombra. Sopporta temperature fino a 0 °C, il caldo intenso e la salsedine.
Coltivazione in Vaso
La lavanda può essere coltivata anche in vaso, in una posizione molto soleggiata.
Il vaso deve essere grande, in particolare in larghezza. Il terreno da impiegare deve essere abbastanza basico e conviene miscelarlo a sabbia di fiume.
Durante la coltivazione è necessario bagnare con moderazione, con interventi mirati appena il terreno inizia ad asciugarsi, in quanto un eccesso di acqua può far morire la pianta. Per questo motivo è fondamentale il drenaggio: sul fondo del contenitore mettere argilla espansa ma può o della ghiaietta.
Coltivazione in Piena Terra
La coltivazione della lavanda officinalis in giardino è molto diffusa per le sue qualità estetiche: i suoi cespugli restano piuttosto ordinati, mantenendosi solitamente sui 50 cm di altezza e riempiendo lo spazio dell’aiuola con una fitta vegetazione e soprattutto con la bellezza delle spighe viola che arrivano durante la fioritura.
Molto importante il fatto che la lavanda non richiede molta manutenzione: si accontenta di poca acqua e non teme la siccità.
Per l’impianto occorre tenere presente che la lavanda tende ad espandersi e quindi conviene tenere un minimo di mezzo metro tra le piante.
Pianta da siepe?
Eccome se è una pianta da siepe! Il cespuglio di lavanda decora e profuma l’ambiente ma non solo. La lavanda è anche una pianta molto utile e porta numerosi vantaggi all’ambiente: la sua fioritura nell’orto attira le api, che sono insetti preziosi per l’impollinazione.
Temperatura
La lavanda officinalis è una pianta tipicamente mediterranea non tollera le temperature troppo rigide quindi va protetta con del tessuto-non-tessuto se le temperature scendono sotto lo zero, ma per contro è molto resistente al caldo e all’aridità, sopporta le estati secche, si trova bene in posizioni soleggiate e gradisce il vento.
Luce
La Lavanda officinalis richiede un’ esposizione soleggiata in semi-ombra, in zone ben ventilate.
Terriccio
La pianta preferisce terreni leggeri e senza ristagni idrici mavive bene anche su suolo arido e sassoso, a prevalenza calcarea e non molto acido.
Annaffiatura
La lavanda non teme particolarmente la siccità, va pertanto bagnata solo quando la terra è molto asciutta. Nella maggior parte dei climi la pianta può stare nell’orto o nel giardino accontentandosi delle piogge stagionali. Quindi potete intervenire solo se non piove per un lungo periodo.
Moltiplicazione
La riproduzione per seme è sconsigliata perché si tratta di una coltivazione che richiede condizioni particolari per germinare, i semi sono difficili nella germogliazione (quasi tutti gli ibridi hanno semi sterili) e ci vuole molto tempo per ottenere piante di buone dimensioni. Il sistema più veloce e affidabile è senza dubbio la riproduzione per talea.
In autunno o primavera si prelevano dei segmenti di ramo semilegnoso con una linguetta di corteccia, della lunghezza di almeno 10 cm e con minimo tre foglie e si inseriscono in un composto leggero e umido.
Occorre innaffiare regolarmente, visto che per radicare serve una buona umidità. Quando iniziano a vegetare vanno cimati: deve essere impedita la fioritura così che possano irrobustirsi ed essere, nel giro di circa uno o due anni, essere messe definitivamente a dimora.
Concimazione
Poco prima della fioritura si può concimare la Lavanda con un fertilizzante liquido aggiunto all’ acqua di annaffiatura. Trattandosi di una perenne è bene rinnovare la sostanza organica con periodici e moderati apporti di compost o letame maturo.
Potatura
La Lavanda deve essere potata ogni anno a fine dell’estate, una volta terminata la fioritura, sia per tenere ordinato il cespuglio, sia per mantenere la pianta giovane evitando che si vada a lignificare e a stimolare la produzione di fiori.
Se occorre per regolare l’aiuola si può intervenire anche a inizio primavera (entro la fine di marzo) con un secondo taglio.
Nell’operazione di potatura si inizia con una cimatura tagliando poco sotto al fiore, così da mantenere il cespuglio ad un’altezza regolare. Si diramano gli steli per favorire l’areazione e si eliminano alla base le parti di pianta che si espandono fuori dai confini.
Abbinamenti con altre piante
La Lavanda si può abbinare con aromatiche o arbusti come Santolina e Senecio argentato
Altri consigli per la cura
La Lavanda va rinvasata all’ inizio dell’ autunno, in un vaso di una misura in più rispetto al precedente.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Se il terreno è mantenuto troppo umido si rischia di provocare marciume radicale. La lavanda può essere attaccata da funghi e da larve di insetti.
Il principale nemico della lavanda è il fungo di Septoria, piuttosto dannoso, in quando attacca le foglie alla base: si palesa attraverso la comparsa di macchie chiare sulle foglie e si può trattare eliminando le parti infettate, arieggiando l’ambiente e diminuendo l’umidità presente. Ci sono comunque trattamenti specifici e mirati che agiscono direttamente all’origine.
Curiosità
La Lavanda officinalis è originaria dell’ Europa, mediterraneo occidentale.
Quando in giardino fiorisce è un’esplosione di colore, il suo aroma si diffonde nell’aria. Il nome lavanda deriva dal latino e fa riferimento all’antica usanza di inserire i fiori di questa pianta nell’acqua per il bagno con lo scopo di profumarla. Negli ultimi tempi è stata riscoperta e apprezzata anche a scopo decorativo anche per la sua capacità di adattamento a terreni poveri ed aridi: qualità diventata preziosa.
Tossicità e/o Uso Erboristico
La Lavanda è una pianta officinale che vanta diverse proprietà utili per il benessere: è antispasmodica, diaforetica, diuretica, è utilizzata per la preparazione di suffumigi o inalazioni, utili in caso di affezioni dell’ apparato respiratorio, e di lavande vaginali per combattere infiammazioni intestinali, leucorrea, cistiti.
Chi fa apicoltura la apprezzerà come pianta mellifera, da cui ottenere un miele molto pregiato. L’ essenza è molto usata anche in profumeria.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei Fiori
Il fiore di Lavanda ha diversi significati.
La tradizione racconta che questa pianta avesse effetti miracolosi contro i morsi dei serpenti: dopo essere stata lasciata macerare in acqua e strofinata sulle ferite aveva proprietà antiveleno. Ma all’interno dei cespugli di Lavanda si pensava facessero i nidi proprio i serpenti.
Quindi le era attribuito il significato di diffidenza. Per curare una ferita provocata dal morso del serpente ci si doveva avvicinare con molta cautela proprio alla pianta che fungeva da antidoto.
Inoltre, intorno ai cespugli di questa pianta ci sono sempre molte api e calabroni attirati dal profumo intenso, ai quali bisogna prestare attenzione quando ci si avvicina.
Ma per altre fonti regalare questo fiore significa “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.
Ci sono libri su questa pianta?
Per chi vuole cimentarsi nella lettura ecco questo suggerimento:
Lavande di Verza Ballesio
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Il mio naturopata mi ha consigliato la lavanda o liperico per le proprieta emolienti
Potreste consigliarmi cosa utilizzate tra lavanda e iperico piantra da giardino?
Per queste cose meglio rivolgersi a medici. Non scherziamo con le cose serie.