Portulaca oleracea

Pianta succulenta Portulaca Oleracea

Portulaca oleracea By Isidre blanc (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

La Portulaca oleracea è una pianta forse originaria del Sud America (alcuni sostengono che questa pianta sia originaria dell’Asia, in particolare dell’India) ma naturalizzata anche qui da noi in Italia.

Le sue caratteristiche principali sono i fusti rossastri e carnosi. È una pianta tappezzante, dato che ha un portamento molto particolare: i fusti crescono orizzontalmente al terreno.

Il colore delle foglie si differenzia da quello dei fusti e si presenta con una gradevole tonalità di verde chiaro. La forma delle foglie è cilindrica e hanno un particolare ciuffetto di piccolissimi peli bianchi.

Non è una pianta dai fiori grandi, ma la sua fioritura riesce comunque a regalare uno spettacolo degno di nota. È con l’arrivo dei primi caldi che sui rami di questa pianta tappezzante cominciano a spuntare piccoli fiori a rosellina, i quali si chiudono al calar del sole.

Fiori di ogni colore che non solo sono belli da vedere, ma sono anche commestibili. Proprio così: la Portulaca oleracea rientra anche in un altro grande insieme, cioè quello delle piante commestibili.

Tutti i nomi della Portulaca oleracea

La sua nomenclatura attuale deriva dal latino “portula”, ossia piccola porta, con riferimento ai piccoli fiori che si aprono spontaneamente per far cadere i semi. Il termine Oleracea, invece, fa riferimento all’uso alimentare della portulaca.

Questa particolare pianta è chiamata anche erba porcellanaed è molto conosciuta, poiché cresce spontaneamente in tutto il nostro Paese.

La Portulaca oleracea è molto utilizzata: da sempre viene impiegata in cucina ed è uno degli ingredienti principali di moltissime ricette regionali, che grazie all’importanza delle più radicate tradizioni culinarie, son giunte fino a noi. Ma, di questo ci occuperemo in seguito. Ora è il momento di creare una sorta di carta di identità di questa pianta, perché non tutti la conoscono con lo stesso nome.

Come abbiamo detto, è una pianta succulenta che cresce in ogni angolo della nostra penisola, adattandosi perfettamente a molteplici condizioni climatiche. Ecco come è chiamata nelle diverse Regioni italiane:

  • Liguria: “Purselana”;
  • Lombardia: “Erba grassa”;
  • Sardegna: “Barzellana”;
  • Lazio: “Purcacchia o Purcacc”;
  • Marche: “Porchiacca”;
  • Abruzzo: “Precacchia”;
  • Basilicata: “Porchiacca o Perchiacca”;
  • Campania: “Pucchiacchèlla, Purchiacchèlla o Chiaccunella”;
  • Toscana: “Perchiazza o Sportellecchia”;
  • Calabria: “Andraca, Purchiacca, Purchiazze”;
  • Sicilia: “Purciaca o Purciddana”;
  • Puglia: “Prechiazze (zona di Taranto), Precchiacche (Foggia), ‘Mbrucacchia, Brucacchia o Purbacchia (nel Salento).

Classificazione botanica

La Portulaca oleracea è una pianta appartenente alla famiglia Portulacaceae e al genere Portulaca.

Sottospecie di Portulaca oleracea:

  • Portulaca oleracea Granulatostellulata;
sottosp. Portulaca Oleracea

Portulaca oleracea foto di ZooFari (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

  • Oleracea;
  • Portulaca oleracea Papillatostellulata;
  • Oleracea Sativa;
  • Portulaca oleracea Stellata;
  • Portulaca oleracea Sylvestris;

Fioritura

Come detto in precedenza la fioritura della Portulaca Oleracea è molto particolare. Analizziamola più da vicino. I fiori, generalmente di colore giallo, si aprono e si mostrano in tutto il loro splendore solo quando i raggi del sole dolcemente li abbracciano. Uno spettacolo, quello della fioritura, alla quale è possibile assistere solo durante una bella giornata soleggiata.

Fioritura della Portulaca Oleracea

Il fiore della Portulaca oleracea (foto jacinta lluch valero CC BY-SA 2.0)

Inoltre, i fiori della Portulaca oleracea hanno una particolarità: hanno una vita molto breve, di sole poche ore. Questo non significa che è possibile assistere alla sua fioritura solo una volta, poiché i fiori si rigenerano continuamente.

Quando i petali cadono è possibile ammirare l’apparizione di piccole capsule di colore verde, che seccando lasciano cadere dei piccoli semini. Un ciclo che si ripete per tutta la stagione estiva e termina quando le temperature autunnali cominciano a farsi sentire con tutta la loro frescura.

Consigli per la coltivazione della Portulaca oleracea

Una pianta che cresce spontaneamente e che riesce ad adattarsi a qualsiasi tipologia di terreno, alla quale è possibile collegare anche l’aggettivo “infestante”.

Tuttavia, anche la Portulaca oleracea ha le sue preferenze: ama i terreni lavorati e molto umidi e proprio per questo motivo basta osservare attentamente il proprio orticello per trovarla.

È possibile coltivare questa pianta in modo molto semplice, dato che non richiede particolari attenzioni o cure specifiche. Basta un solo semino per vederla crescere forte ed espandersi a macchia d’olio.

L’unica accortezza è quella di controllare il suo sviluppo: basta dimenticarla per un po’ per ritrovarsela in ogni angolo del giardino. Ecco perché è spesso identificata come pianta infestante, proprio per la sua incredibile capacità riproduttiva.

Coltivazione in vaso: quale terriccio utilizzare?

Sia in giardino che in vaso: la Portulaca oleracea può essere coltivata ovunque. Si consiglia di creare, per la coltivazione in vaso, un letto di ghiaia e cocci o di argilla espansa: questo per assicurare il corretto deflusso dell’acqua. Il terriccio da utilizzare deve essere morbido e drenante, al quale può essere aggiunto del compost organico.

Temperatura

La Portulaca richiede un clima caldo e soleggiato, poiché non tollera le basse temperature. Infatti, con i primi freddi autunnali comincia a deperire: ecco perché si consiglia di posizionarla in un luogo caldo e riparato.

Luce

La Portulaca oleracea necessita di tante luce: solo quando è a diretto contatto con la luce del sole schiude i suoi fiori. E’ opportuno collocarla in una zona dove i raggi del sole colpiscono in modo diretto per ammirare un’abbondante fioritura. Anche la mezz’ombra potrebbe andar bene, ma in questo caso la fioritura sarà decisamente più scarsa.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della Portulaca oleracea avviene per semina o per talea e in entrambi i casi la pratica non risulterà assolutamente difficile. È una pianta molto prolifica e basta davvero poco vederla crescere forte in pochissimo tempo.

Il periodo adatto per la semina è la primavera e ogni seme dovrà essere coperto con abbondante terreno e allo stesso deve essere assicurata un’ottima esposizione alla luce solare. È una pianta che considera il sole come un ottimo e fidato amico.

Nell’ipotesi di moltiplicazione per talea sarà necessario interrare uno stelo di circa 5 o 10cm e attendere lo sviluppo delle radici.

Innaffiature

La Portulaca oleracea è una pianta molto forte e che riesce ad adattarsi alle più svariate condizioni climatiche. Necessita di poca acqua e anche il terreno non deve essere particolarmente umido. Anche durante i periodi più caldi dell’anno le annaffiature dovranno essere sporadiche, onde evitare di compromettere la sana crescita della pianta.

Concimazioni

Niente concimi particolarmente forti e in grandi quantità. La cosa migliore da fare è quella di utilizzare del compost organico da aggiungere al terriccio, ovvero utilizzare una quantità molto limitata di concime liquido per piante fiorite al massimo una volta al mese.

Potatura

La potatura della Portulaca oleracea è molto importante. I cespugli cresceranno rigogliosi e la pianta diventerà sempre più grande, invadendo ogni angolo del giardino, se non si provvede ad una potatura ciclica.

Parassiti

Non stiamo parlando di una pianta debole, ma che sa badare molto bene a sé stessa. Una pianta forte e che difficilmente si ammala, ma come si dice: “mai abbassare la guardia”. Anche se molto resistente potrebbe essere attaccata dagli afidi. Basterà in questi casi utilizzare un buon prodotto specifico per eliminare questi piccolissimi insetti.

Curiosità: la Portulaca nel passato

La Portulaca era utilizzata come erba medicinale nell’Antico Egitto, mentre nel Medioevo era coltivata ampiamente perché considerata come ottimo scudo contro potenti maledizioni.

Tra i Romani era apprezzatissima sia per i suoi usi alimentari che per virtù terapeutiche e magiche: Plinio il Vecchio la considerava un’erba utile per togliere il malocchio.

Anche la cultura medievale attribuiva alla pianta un potere apotropaico: la portulaca oleracea veniva utilizzata per allontanare gli spiriti maligni e quindi utilizzata in tantissime pozioni.

Era anche venduta nei mercati come una “verdura” dal buon sapore e dalle ottime proprietà.

La Portulaca oleracea in cucina: come viene usata?

Nel corso degli anni ha acquistato sempre più valore in cucina: non è difficile ritrovarla in molteplici ricette legate alle più antiche tradizioni culinarie e in quello che può essere definito come moderno stile del mangiare.

È molto utilizzata per dare sapore a insalate miste, nelle quali vengono aggiunte sia le tenere foglie che i rami. Riesce ad innalzare il valore gastronomico di un semplice piatto grazie al suo sapore pungente e amarognolo, ma allo stesso tempo piacevole e che ben si lega a molteplici altre tipologie di insalate e verdure. Proprio per il gusto acidulo e amarognolo permette di ridurre il ricorso a condimenti grassi

Portulaca Oleracea in cucina

Insalata con aggiunta di Portulaca oleracea By Lemur12 (Own work) [CC BY-SA 3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

Frequente è l’uso della Portulaca oleracea anche in zuppe di vario genere: in questo caso l’utilizzo di questa particolare pianta, oltre che per dare valore aggiunto al piatto, è importante per raggiungere un certo grado di densità del preparato.

Ma, gli usi di questa pianta succulenta, che è possibile trovare con facilità ovunque, ovvero coltivarla con pochissima fatica nel proprio orticello, non si esauriscono qui. Ottima per la preparazione di pastelle fritte (saltata nel burro e fritta in pastella è davvero molto buona), per essere aggiunta a frittate o al ripieno di ravioli o altra pasta fresca o ancora da aggiungere agli ortaggi per una ratatouille davvero gustosa. Basta un pizzico di fantasia (la cucina è questo) ed è possibile inserire la Portulaca oleracea in qualsiasi creazione, senza far distinzione tra piatti tradizionali o cucina innovativa.

I semi della Portulaca oleracea in cucina

Anche i piccoli semi possono essere mangiati: da aggiungere all’impasto del pane o focacce, o ancora da mischiare ad altri cereali da consumare nello yogurt a colazione o per spuntini golosi e sani. Hanno ottime proprietà, poiché ricchi di olio e proteine.

Si consiglia di estirpare la pianta per intero, pulirla per bene e lasciarla seccare all’aria aperta e in un luogo ombreggiato. In questo modo i semi, una volta essiccati, cadranno naturalmente dalla pianta (altrimenti raccoglierli potrebbe trasformarsi in una vera e propria impresa) e potranno essere raccolti con facilità, per essere utilizzati interi oppure macinati e ridotti in farina.

Proprietà della Portulaca oleracea

Veniamo ora alle proprietà di questa pianta molto conosciuta e particolarmente apprezzata in cucina. Le proprietà nutrizionali della Portulaca oleracea sono davvero incredibili, specialmente quando la stessa viene consumata cruda (la cottura potrebbe distruggere vitamine e minerali).

Spesso viene consigliata ed inserita in particolari regimi alimentari e diete per le importanti percentuali di acidi grassi contenute. La Portulaca oleracea è una delle principali fonti di origine vegetale che contiene acidi grassi Omega-3, fondamentali per stimolare positivamente il sistema nervoso e la memoria, nonché alleati del sistema cardiovascolare (evitano l’insorgenza di aritmie) e nemici del colesterolo cattivo.

Non solo Omega-3, ma anche tante vitamine (Vitamina A, C e del gruppo B come Riboflavina e Niacina) e sali minerali (ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco, selenio e calcio).

Insomma, stiamo parlando di una pianta davvero incredibile che di diritto deve essere inserita nella lista dei migliori alimenti amici della salute. A completare il quadro troviamo mucillagini e flavonoidi.

Controindicazioni

Abbiamo descritto la Portulaca oleracea come una pianta dalle ottime proprietà e adatta ad un fantasioso, nonché sano uso in cucina. Tuttavia, particolare attenzione al suo consumo devono prestare i soggetti che soffrono di calcoli renali. Questo perché contiene ossalati, cioè particolari sostanze che contribuiscono alla formazione dei calcoli renali.

Per chi ama questa pianta e normalmente la utilizza in cucina, ma non la coltiva, si raccomanda di raccoglierla in luoghi puliti e il più possibile incontaminati, evitate per capirci i margini di strade trafficate.

Inoltre, è opportuno prestare la massima attenzione anche quando raccolta in orti di proprietà altrui (magari di parenti e amici) nel caso in cui su altre specie vegetali siano stati utilizzati fitofarmaci. La Portulaca oleracea assimila molto bene i metalli pesanti.

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Un pensiero su “Portulaca oleracea

  1. salve in un terreno che ho intenzione di comprare sto vedendo in questo periodo diversi cespugli qua e la’ di portulaca olacea potete dirmi quindi le caratteristiche del terreno se e’ ben drenato o meno,oppure se mancano degli elementi nutritivi e altre notizie grazie


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