I giardini verticali: il fascino e il benessere di una scelta intelligente

I giardini verticali sono fascino e sono bellezza, sono natura e sono benessere, sono piacere per occhi e cuore e sono relax per l’animo. E sono anche una scelta intelligente. Perché? Cosa sono i giardini verticali? Come allestirli? E come prendercene cura? Abbiamo chiesto preziose informazioni a Marco Sandrini. Ecco cosa ci ha risposto.

#1. Ciao Marco! Ci racconti chi sei, cosa fai e come hai iniziato la tua attività?

Sono un landscape e green designer italiano di fama internazionale, anima creativa di Sandrini Green Architecture, un’azienda italiana specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di giardini, spazi verdi privati, aziendali e pubblici, nonché pareti verticali e tetti verdi. Da venticinque anni Sandrini è l’eccellenza italiana nel paesaggio, opera in tutto il mondo attraverso una struttura dinamica e flessibile, con filiali proprie e numerose partnership, grazie a un team di architetti, ingegneri, designers, progettisti e squadre operative, con personale proprio e altamente qualificato.
Dall’idea creativa alla realizzazione, tutte le fasi sono guidate da professionisti del paesaggio per creare giardini affascinanti e capaci di emozionare.

#2. Ci piace pensare che il giardinaggio sia un perfetto mix di arte, filosofia, geometria e creatività. Tu come lo racconteresti?

La mia passione per la bellezza e l’amore per la natura risale ancora all’infanzia. Ho sempre avuto la passione per il bello, il giardino l’ho percepito sempre come un rifugio fatto di elementi che stupiscono con le loro mutazioni, con i loro colori e profumi, ma quello che mi ha sempre incuriosito era il fatto di poter costruire qualcosa di bello associando queste forme diverse tra di loro.

Il mondo vegetale è così ricco di spunti per poter creare utilizzando tutto quello che la natura ti può offrire. E lo stupore che mi ha sempre dato il veder trasformare una piccola pianta in fiori e colori.
Così ho iniziato nel giardino dei miei nonni, da piccolo, a fare i primi esperimenti, e avendo le prime delusioni quando rubavo una piantina a mia nonna, la trapiantavo ma poi moriva perché non era la stagione giusta. Così pia piano ho acquisito una sensibilità ed un amore verso il mondo delle piante.

#3. Tra le altre attività, siete specializzati nella realizzazione di pareti verticali. Cosa sono?

I giardini verticali sono delle vere e proprie pareti corredate da piante specifiche, che trasformano un semplice muro o una facciata in un’opera d’arte. Ma non sono solo belli, sono soprattutto utili, i vantaggi del verde verticale sono innumerevoli. Tutti proviamo un grande senso di appagamento nel vedere qualcosa di bello e un giardino verticale fiorito, rigoglioso, colorato in ogni momento dell’anno soddisfa la nostra vista. Non solo, questa espressione delicata del verde stimola tutti i sensi perché sprigiona profumi e la sua morbidezza è tutta da toccare.

#4. Quali sono gli elementi tipici di una parete verticale?

Le pareti vegetali non sono solo decorative e rasserenanti, sfruttano lo spazio verticale e sono una scelta intelligente sotto molti aspetti. Oltre all’estetica, il muro vegetale offre vantaggi concreti come l’assorbimento dell’anidride carbonica, dei raggi UV, l’isolamento termico e sonoro, la riduzione dei consumi energetici. Inoltre contribuisce a ridurre l’effetto “isola di calore urbano, offre un maggiore isolamento termico, un migliorato impatto estetico di tutto il palazzo, è in grado infatti di catturare le polveri sottili. In fase di progettazione è sempre opportuno valutare la tipologia di giardino verticale ideale per ogni tipo di esigenza, è quindi indispensabile affidarsi sempre a professionisti del settore per non mettere a rischio la buona riuscita del lavoro.

#5. È possibile allestire la propria parete verticale anche in ambiente piccolo come il balcone di casa? Ci suggerisci 5 consigli per riuscirci?

Abbiamo allestito vari spazi, dal singolo balcone all’intero palazzo. Non ci sono limiti o restrizioni. Ad esempio le terrazze e i balconi del Palazzo Beltrade di Milano sono stati vestiti a verde, creando una scenografia equilibrata e sofisticata in cui il giardino verticale è l’elemento protagonista.
La grande parete verde sorprende il visitatore nella sua inaspettata magnificenza dove Sandrini ha selezionato ogni singola essenza botanica. Alla base di questa minuziosa scelta vi sono sia aspetti estetici che di resistenza all’esposizione variabile della luce e al vento degli ultimi piani.
Le piante disegnano grandi campiture colorate: i volumi sporgenti della Fatsia Japonica si alternano alla texture delicata della Soleiroila, i verdi brillanti del Carex e dell’Aucuba contrastano con il rosso cupo dell’Euchera e il verde bosco del Viburnum, creando una sensazione di ritmo e di movimento che pervade l’intera composizione.

Se dovessi dare cinque consigli per la riuscita di una parete verticale direi di seguire nell’ordine cinque step:

  1. Sopralluogo,
  2. Studio preliminare con rendering,
  3. Estetica e Design,
  4. allestimento professionale,
  5. cura e manutenzione.

 #6. Quali sono i principi, le regole e le accortezze da adottare nella scelta dei rampicanti per il proprio giardino verticale?

Si tratta di piante rampicanti che vengono collocate sopra o in aderenza a componenti architettoniche e che, nella maggior parte dei casi, servono ad adornare con raffinata eleganza le pareti perimetrali esterne di un edificio. Sono dunque componenti vegetali che necessitano di strutture adeguate e funzionali allo sviluppo sano e rigoglioso dei rampicanti, ad esempio cavi in acciaio dal design minimal ed elegante, che sostengono le piante senza interferire nell’equilibrio tra componenti edili ed elementi naturali. Anche la progettazione di un impianto idrico per ristorare gli arbusti dovrà rispettare questa esigenza.

La scelta del rampicante con il quale adornare i muri del nostro edificio risulta essenziale. Il mio consiglio è di valutare bene l’esposizione delle superfici ricoperte e la tipologia di piante da abbinare per gestire al meglio i costi di manutenzione e appagare a pieno lo sguardo.

Per ottimizzare la gestione del rivestimento, donando alla parte un aspetto raffinato e curato e contemporaneamente moderno e di tendenza, è opportuno scegliere un unico tipo di pianta, preferibilmente a foglie caduche.
La bouganvillea nelle tonalità rosso cremisi o rosa magenta, con sinuose sfumature di arancio e rosa ciliegia, è una scelta di classe.
La passiflora, nota come fiore della passione, dal fusto erbaceo di colore verde brillante dona luminosità anche ai muri più spenti.
La clematide, dai fiori splendidi e profumatissimi, di tantissime tonalità, trasmette sensazioni di benessere.

#7. Ci indichi 5 regole per mantenere i giardini verticali vivi, rigogliosi e sani?

La facciata verde è un sistema vivo di piante che cambia nel tempo, per questo la sua gestione è delicata. È necessario infatti conoscere l’evoluzione del giardino verticale per ottenere ottimi risultati nel tempo. La manutenzione del verde può essere gestita dall’azienda o dal giardiniere di fiducia e, a seconda delle piante scelte, si raccomanda un intervento annuale oppure ogni 3 o 6 mesi. Gli interventi si dividono in “Manutenzione straordinaria”, motivata da eventi rari e non prevedibili e “Manutenzione ordinaria” che viene eseguita regolarmente.

L’apparato vegetale è il più complesso e costoso da mantenere, l’intervento ordinario prevede la potatura, l’irrigazione e il nutrimento. Nella manutenzione straordinaria rientrano il debellamento di eventuali attacchi parassitari, la sostituzione di piante stagionali e le cure specifiche per la vegetazione. Insomma, come un giardino a tutti gli effetti.
La manutenzione non si limita al verde, ma comprende anche la struttura portante, la stratificazione e le relazioni fra i vari elementi tecnici, il controllo degli apparati connettivi e la stabilità chimico-fisica dei materiali.

Una sola regola di base: ciò che non funziona deve essere riparato immediatamente! Ricordiamoci che dietro a ogni parete esistono infatti diversi impianti tecnici: se questi non assolvono i vari compiti e se non vengono monitorati costantemente possono causare problemi gravi e il parziale o totale deperimento del giardino.

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