Al genere Oncidium appartengono centinaia e centinaia di specie dall’eleganza impeccabile. Abbiamo più volte sottolineato la bellezza delle Orchidee, ma non possiamo limitarci, sopratutto questa volta, a descrivere le specie appartenenti a questo numeroso genere come semplici piante ornamentali.
I colori e delicate forme creano un qualcosa di meravigliosamente unico: un mix di dettagli, che altro non fanno che dar vita ad una Orchidea seducente. Una pianta che assolutamente non può mancare nel proprio appartamento. Un vero e proprio gioiello pronto a valorizzare in modo straordinario gli ambienti domestici, ma anche (udite, udite!) piccoli spazi del proprio giardino.
Possiamo descrivere le Oncidium come delle perfette fotografie a colori, scattate dall’abile mano di Madre Natura, che racchiudono tutto il fascino dei Tropici e l’essenza stessa di una natura selvaggia, ma gentile. Queste Orchidee rappresentano la prima scelta dei più accaniti collezionisti dal pollice verde, i quali proprio non riescono a tutelarsi dal magnetico fascino dei fiori. Come Medusa, anche le Orchidee ballerine riescono ad ipnotizzare l’osservatore, pietrificandolo in una posa che al meglio descrive la meraviglia.
Perché le Orchidee Oncidium sono così apprezzate?
Seguendo il sentiero, piastrellato delle parole appena utilizzate, la risposta potrebbe risultare scontata. Una domanda stupida? Non proprio, perché queste piante, indubbiamente affascinanti, vantano anche un’ulteriore caratteristica che le rende irresistibili: la lunga fioritura. Nella grande famiglia delle Orchidee (si contano più di 30mila specie) e le Oncidium occupano un posto nel sottogruppo delle orchidee un po’ più difficili da coltivare. Non serve spaventarsi, perché con le giuste cure è possibile ottenere una fioritura incredibile e mantenere la pianta sempre sana e forte.
Se le Phalaenopsis, le Orchidee Cymbidium, l’Orchidea Dendrobium nobile, l’Orchidea Bambù e l’Orchidea Vanda vengono collocate nel gruppo delle più resistenti e facili da coltivare, le Oncidium necessariamente devono far parte dell’altro gruppo, che comprendere le piante un po’ più esigenti, nel quale troviamo anche le Miltonia.
Stiamo parlando di orchidee originarie dell’America centrale e che crescono in zone tropicali, quindi anche noi abbiamo sbagliato nel descriverle come “esigenti”, poiché hanno solo bisogno di sentirsi coccolate come a casa.
Caratteristiche Oncidium
Le orchidee ballerine sono davvero numerose e la varietà dei colori e delle forme è incredibile. Tutte, però, hanno una caratteristica in comune: l’irresistibile fascino.
Osserviamole più da vicino.
Il colore predominante è sicuramente il giallo dei delicati fiori, ma è impossibile contare le sfumature cromatiche che identificano ogni specie (tantissimi sono anche gli esemplari con colori più forti).
Anche le dimensioni variano a seconda delle specie. Sono piante epifite e provviste di pseudo bulbi con crescita simpodiale e con foglie generalmente dalla forma piatta. Sono i fiori il punto di forza di queste splendide orchidee: grandi o piccoli a seconda della specie, ma tutti con sepali e petali leggermente ondulati.
Il labello presenta quasi sempre una vistosa maculatura, la quale crea un piacevole contrasto cromatico con le altre parti del fiore.
Sono orchidee perenni e dal loro pseudobulbo si sviluppano solitamente due foglie allungate e piatte (gli steli floreali si sviluppano direttamente dagli pseudobulbi). Possono anche avere dei rizomi dai quali si sviluppano direttamente i fusti che sorreggono coriacee foglie.
Le Oncidium sono piante che solitamente vengono coltivate in serra, proprio perché è molto difficile ricreare le condizioni del loro habitat naturale. In un genere così numeroso non potevano mancare specie che riescono ad adattarsi anche alla domestica coltivazione. Anche in appartamento è possibile ammirare una bellissima fioritura.
Le specie possono essere epifite (in numero maggiore e con apparato radicale ricoperto da velamen, una sostanza che permette di assorbire al meglio l’umidità), ma anche litofite o terresti.
I racemi possono raggiungere altezze considerevoli, ma le specie più richieste e che più facilmente si trovano in commercio possono essere definite come “nane”, con racemi più bassi e una generale forma più raccolta e delicata.
Perché si chiama Orchidea ballerina?
La forma del fiore ricorda il tutù delle ballerine di danza classica e proprio come abili danzatrici amano muoversi leggere nel vento. I fiori sono così leggeri che basta un delicato soffio di vento per vederli danzare.
Classificazione botanica
Regno: Plantae;
Clade: Angiosperme;
Clade: Monocots;
ordine: Asparagales;
Famiglia: Orchidaceae;
Sottofamiglia: Epidendroideae;
Tribù: Cymbidieae;
Sottotribù: Oncidiinae;
Genere: Oncidium.
Principali specie e varietà
Come detto, al genere Oncidium appartengono tantissime specie. Un tempo si contavano più di 750 specie appartenenti a questo genere, ma con l’approfondirsi degli studi tante specie sono state collocate in altri generi. Una grande sfoltitura, ma che comunque ha lasciato un numero incredibile di specie in questo genere.
È possibile suddividere le Oncidium in 4 diversi gruppi. Ognuno di questi gruppi può essere a sua volta suddiviso in altri sottogruppi, meglio definibili come sezioni.
Capirete che, purtroppo, è impossibile in questa sede descrivere ognuna delle specie ed è per questo che ci limiteremo ad indicare alcune tra le specie più conosciute per ogni singolo gruppo.
Primo gruppo: Oncidium che vivono in ambiente asciutto
Ecco le principali specie che è possibile inserire in questo gruppo: Oncidium urophyllum, O. pulchellum, guianense, O. bahamense, O. calochilum, O. caribense, O. compressicaule, O. furcyense, O. gauntlettii, O. haitiense, O. hawkesianum, O. leiboldii, O. lemonianum, O. lucayanum, O. lyratum, O. moirianum, O. osmentii, O. prionochilum, O. quadrilobum, O. sasseri, O. scandens, O. sylvestre, O. tetrapetalum, O. triquetrum, O. tuerckheimii, O. usneoides, O. variegatum, O. velutinum. E ancora: Oncidium cebolleta, teres, stipitatum, nudum, jonesianum, ascendens, ostenia, carthagenense, haematochilum, Oncidium lanceanum, O. limminghei, O. nanum. Ci fermiamo qui, ma le altre specie appartenenti a questo gruppo sono ancora tantissime.
Tutte specie di piccole dimensioni e sprovviste di pseudobulbi.
Non hanno bisogno di grandi quantità di acqua e tra una irrigazione e l’altra è meglio far asciugare completamente il terriccio.
Fioriscono nel periodo primaverile o all’inizio dell’estate.
Secondo gruppo Oncidium: specie che vivono in ambienti con un livello di umidità più alto
In questo gruppo possiamo inserire: Oncidium macranthum, O. falcipetalum, O. lamelligerum, O. serratum, O. aemulim, O. annulare, O. cordatum, O. detortum, O. fallens, O. ludens, O. marranthum, O. orgyale, O. superpiens, cimiciferum, O. exasperatum, O. ieirax, O. rotundatum, O. turpe, Oncidium cheirophorum, O. ornithorhynchum, O. angustisepalum, O. examinans, O. hartwegii, O. luteo.
La principale caratteristica delle specie appartenenti a questo gruppo è il fatto che crescono durante tutto l’anno. In pratica, non attraversano la fase del riposo vegetativo.
Terzo gruppo: Oncidium che necessitano di maggiori cure
Specie che richiedono condizioni diverse a seconda del periodo dell’anno: O. albinii, O. amictum, O. chrysorhapis, O. cornigerum, O. cruciatum, O. fimbriatum, O. gilvum, O. leinigii, O. lietzei, O. polyodontum, O. pubes, O. pyxidiphorum, O. remotiflorum, O. riograndense, O. spegazzinianum, O. truncatum, O. venustum, O. verrucosissimum, O. waluewa e O. widgrenii, O. brachyandrum, O. concolor, O. dastyle, O. disciferum, O. endocharis, O. gracile, O. hyphaematicum, O. obovatum.
Per coltivare senza problemi queste specie è bene assicurare alle stesse delle fresche temperature e tanta luce durante il periodo del riposo vegetativo (inverno) e ambienti caldi e umidi durante la fase di crescita. Anche le irrigazioni devono essere più frequenti.
Quarto gruppo: Oncidium che richiedono condizioni variabili
Appartengono a questo gruppo le specie O.cultratum, O. cycnicolle, O. dactylopterum, O. formosissimum, O. ionopterum, O. jamiesoni, O. lepturum, O. lucasianum, O. orbatum, O. ornithocephalum, O. orthotis, O. pentadactylon, O. retusum.
Fioritura
Non possiamo indicare un periodo preciso per la fioritura delle Orchidee Oncidium. L’incredibile numero di specie e le diverse caratteristiche di ognuna non permettono di poter identificare un lasso temporale uguale per tutte.
Cosa certa è che la fioritura di queste orchidee è un qualcosa di straordinario. È praticamente impossibile non innamorarsi dei colorati fiori (per alcune specie più grandi, per altre piccoli e molto delicati) e del portamento fiero della pianta in fiore. Grande contributo, per quanto riguarda la bellezza, è dato anche dal labello, più o meno carnoso, ma sempre ben visibile.
Cosa fare quando i fiori non ci sono più?
Per far rifiorire le Oncidium (e in generale le orchidee) è bene continuare a coccolarle come sempre. Le irrigazioni, anche in assenza di fiori, devono continuare ad essere regolari, e massima attenzione deve essere prestata alla corretta esposizione e alla temperatura. Proprio la luce, così come le moderate e costanti fertilizzazioni, sono di fondamentale importanza per veder rifiorire la propria orchidea.
Consigli per la coltivazione delle Orchidee Oncidium
Coltivare le Oncidium non è cosa facile, ma neanche impossibile. Ogni specie necessita di particolari cure e attenzioni, quindi i seguenti consigli dovranno essere considerati come una sorta di linea generale per la coltivazione di queste piante, la quale può muoversi (senza spostarsi troppo) anche in altre direzioni.
Coltivazione in vaso
Per dormire sonni tranquilli e svegliarsi un bel giorno trovando l’Orchidea Oncidium fiorita è meglio coltivarla in vaso. È una pianta molto delicata, sicuramente non adatta alla coltivazione all’aperto in zone dove il clima non può essere descritto come mite. Ricordiamo che sono piante tropicali e che proprio non vanno d’accordo con gelo e vento forte.
Per coltivare in vaso le Oncidium non occorre scegliere un contenitore con chissà quali caratteristiche, ma particolare attenzione deve essere prestata al terriccio utilizzato. Un vaso di piccole dimensioni e con tanti fori di drenaggio può andar bene.
Deve essere riempito con terriccio molto leggero, in modo da non soffocare le delicate radici aeree (la corteccia di pino è molto utilizzata per creare il substrato perfetto).
Le radici sono molto delicate e si consiglia di mettere in ammollo il materiale da utilizzare per rendere il substrato drenante per qualche giorno. In questo modo le impurità saranno eliminate.
Il rinvaso deve essere fatto quando il substrato si è deteriorato o quando la pianta è ormai troppo grande per il contenitore scelto (ricordiamo che le radici mai devono essere compresse e alle stesse deve essere sempre garantita tanta libertà). È importantissimo tenere la pianta, dopo il rinvaso (da fare quando la pianta riprende il periodo di crescita attiva), in un ambiente abbastanza caldo e umido.
Coltivazione in piena terra
Coltivare le orchidee in giardino è sempre un grande rischio. Sono piante molto delicate e difficili da coltivare all’aperto. É difficile, ma con le giuste condizioni non è impossibile (ricordate quanto detto per le Vanda?). Non tutte le Orchidee sono adatte per essere piantate in giardino, ma le Oncidium, così come i Cymbidium, i Dendrobium, le già citate Vanda e le Orchidee Cattleya possono crescere anche in luoghi aperti. Il clima mite, anche d’inverno (con gelate praticamente assenti) è condizione essenziale per una buona riuscita. Il terriccio deve essere lavorato, morbido e perfettamente drenante e la posizione scelta deve essere ben riparata, ma anche molto luminosa.
Impossibile non è, ma rischioso sì! Il nostro consiglio è quello di coltivare prevalentemente le Oncidium come piante ornamentali da vaso e magari sfruttare le più soleggiate e calde giornate primaverili e estive per spostare il vaso dall’interno all’esterno della casa.
Coltivazione in terrazzo e davanzale
Collocare il vaso con l’Orchidea Oncidium su di un davanzale e dietro il vetro di una finestra ben esposta ai raggi del sole è un ottimo modo per tutelarla al meglio.
Queste piante, che come abbiamo visto non sono particolarmente adatte alla coltivazione in piena terra (le condizioni climatiche della maggior parte delle regioni del nostro Paese non lo permettono), possono però essere collocate anche su balconi e terrazzi.
I benefici del tiepido sole primaverile e del più gentile sole delle mattine estive presto si faranno sentire sulla pianta.
Temperatura
La temperatura ideale per le Orchidee Oncidium è sempre superiore ai 15°C. È possibile fare una distinzione tra la fase vegetativa e la fase di riposo:
- durante la fase vegetativa queste piante hanno bisogno di temperature di circa 25°C durante le ore di luce e non inferiori ai 20°C durante la notte. È importantissimo non scendere mai al di sotto delle soglie indicate (il limite massimo è di circa 18°C), altrimenti la pianta avrà seri problemi di crescita. Temperature leggermente più basse possono andar bene alle Oncidium solo quando comincia la fase della fioritura, ma comunque mai al di sotto dei 16°C.
- Durante il periodo di riposo vegetativo, che solitamente la pianta attraversa durante le più fredde stagioni dell’anno, la temperatura ideale è di circa 16/18°C. In questa fase è meglio tutelare la pianta dalle alte temperature, specialmente se il vaso è stato posizionato dietro i vetri di una finestra con ottima esposizione.
Luce
Le Oncidium amano la luce, ma possono essere danneggiate dai diretti raggi del sole. Quando coltivate in casa come splendide piante ornamentali, si consiglia di scegliere solo ambienti molto luminosi o posizionare il vaso dietro ampie vetrate o finestre ben esposte. I raggi diretti del sole potrebbero danneggiare seriamente la pianta.
Terriccio
Il terriccio ideale per la coltivazione delle Orchidee, in questo specifico caso delle Oncidium, deve essere sempre molto leggero e perfettamente drenante. È meglio lasciare libere le radici e non comprimerle con terriccio molto compatto. Il substrato ideale deve essere composto da materiale organico ben drenante, come corteccia “bark”, fibra di cocco e torba.
Innaffiature
L’innaffiatura è importantissima per la Orchidee ballerine. Molte specie, appartenenti al genere di riferimento, crescono in luoghi dove le precipitazioni sono scarse, quindi è meglio non abbondare con le irrigazioni, anche quando coltivate in vaso. Intervenire soltanto quando il substrato è completamente asciutto e solo durante la fase vegetativa. La regola generale da seguire, così da evitare spiacevoli inconvenienti, è questa: meglio un’annaffiatura in meno, che una di troppo. Con questo non intendiamo assolutamente dire che il miglior metodo per coltivare le Oncidium è abbandonarle a se stesse, ma semplicemente avvertire che abbondanti innaffiature potrebbero danneggiare la pianta (anche le specie che solitamente vivono in ambienti più umidi). Le specie con rizoma possono essere annaffiate con frequenza maggiore (sempre quando il substrato è asciutto e senza mai eccedere nelle dosi), mentre le specie con pseudobulbi preferiscono irrigazioni meno frequenti.
Concimazione
Utilizzare un concime liquido per Orchidee ricco in azoto, da somministrare alla pianta ogni 15 giorni durante la fase vegetativa. Dopo sarà possibile utilizzare un concime con percentuali più alte di fosforo e potassio, ma con minori quantità di azoto.
Potatura
Il termine potatura deve essere cancellato dal dizionario del bravo coltivatore di Orchidee. Le Oncidium non necessitano di alcun intervento particolare, ma l’unica cosa da fare è eliminare le foglie secche e danneggiate.
Parassiti, malattie e altre avversità
“Prevenire è meglio che curare”! Per tutelare al meglio la pianta da potenziali attacchi di parassiti ed evitare l’insorgere di particolari e pericolose malattie, meglio procedere ad una coltivazione fatta con criterio. Mettendo in pratica quanto detto fino a questo momento, coccolando sempre la pianta, senza mai abbandonarla, tanti problemi possono essere evitati con estrema semplicità.
Ecco alcuni errori da evitare durante la coltivazione delle Orchidee ballerine (Oncidium):
- evitare di maneggiare troppo la pianta quando non è strettamente necessario. Sono specie molto delicate ed è facilissimo provocare alle stesse piccole ferite, le quali rappresentano delle vere e proprie porte d’accesso per virus e parassiti.
- Evitare di bagnare la pianta durante le ore più calde delle giornate estive.
- Umidificare l’ambiente quando è troppo secco (sono piante che amano il clima tropicale).
- Eliminare subito le parti del substrato marce o che presentano muffe.
- Concimare regolarmente per garantire alla pianta il supporto necessario per una sana crescita e per avere una splendida fioritura.
Parassiti e funghi che colpiscono le Orchidee Oncidium
Queste meravigliose orchidee sono spesso attaccate dalle cocciniglie, piccolissimi parassiti, a volte davvero difficili da eliminare. Anche gli afidi possono danneggiare le Oncidium: foglie gialle e pianta che arresta il suo sviluppo sono i segnali principali di un attacco in corso. Gli acari, invece, comportano la comparsa di piccole aree decolorate sulla superficie delle foglie (mentre piccole ragnatele compaiono nella pagina inferiore), le quali presto potrebbero seccare e cadere.
In tutti questi casi, così come nel caso di attacco di funghi della fumaggine (si sviluppano sulle secrezioni di afidi e cocciniglie) è meglio intervenire prontamente con prodotti specifici. Particolare attenzione deve essere prestata anche quando cominciano a manifestarsi marciumi fogliari ben evidenti. In questi casi, specialmente quando le parti colpite appaiono più molli e si notano delle macchie rotonde e allungate di colore scuro, il fungo Botrytis cinerea ha iniziato il suo attacco. Intervenire con fungicida specifico e aumentare la ventilazione dell’ambiente.
Curiosità
Le Orchidee in generale, quindi anche le Oncidium, erano utilizzate nell’antica Cina, durante le feste di primavera, per allontanare gli spiriti maligni e anche come talismano contro la sterilità. Proprio in riguardo alla sterilità, il medico e botanico greco Dioscoride consigliava di mangiare le parti interrate delle orchidee come rimedio contro la malattia. Nel Medioevo le radici delle Oncidium e di molte altre orchidee venivano utilizzate per la preparazione di filtri e elisir d’amore.
Perché si chiamano Oncidium?
Il nome delle orchidee ballerine deriva dal greco “onkos”, cioè “gonfiore”. Questo in riferimento al labello che solitamente è carnoso.
Tossicità
Le specie appartenenti al genere che abbiamo analizzato non rientrano nella “lista nera” delle piante tossiche e pericolose.
Linguaggio dei fiori
Le Orchidee sono da sempre considerate il simbolo della perfezione e dell’eleganza. Le Oncidium, con la loro grazia da ballerine, si inseriscono perfettamente in questo quadro colorato, aumentandone il valore. Simbolo di armonia e considerate come l’emblema delle perfezione spirituale, queste orchidee sono tra le più apprezzate in assoluto.
Conosci la leggenda delle Orchidee? No? Ne abbiamo parlato nella scheda dedicata al Dendrobium (Orchidea bambù).
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