Anice

Anice

Quando si parla di Anice viene subito alla mente un profumo caratteristico ed inconfondibile. Andiamo a conoscere questa spezia cosi largamente diffusa ed impiegata.

Il nome Anice è un nome comune che identifica e raggruppa diverse specie che non appartengono allo stesso genere né alla stessa famiglia, non hanno alcun collegamento botanico tra loro ma sono tutte accomunate dall’identico aroma dei loro frutti.

L’anice, assieme al finocchio, ai chiodi di garofano, alla cannella ed al pepe è una delle spezie che fa parte delle “5 spezie cinesi”.

Secondo la leggenda questa miscela di spezie è largamente impiegata nelle ricette in cucina, ed è il frutto del tentativo di realizzare una polvere magica che richiamasse i 5 elementi fondamentali cinesi (legno, fuoco, terra, metallo e acqua) ed i 5 sapori base (acido, amaro, dolce, salato e pungente).

Non so se il tentativo sia riuscito, ma ciò che certo è che l’Anice è apprezzatissimo per le sue tante proprietà e per il profumo e sapore inconfondibili che restano piacevolmente in bocca per diverso tempo.

Specie che vengono definite Anice

Tra le piante che vengono indicate con il nome anice troviamo, diffusissimo in Europa, l’Anice verde, nome scientifico Pimpinella anisum, che si può trovare sotto forma di semi.

Meno diffuso ma molto impiegato nella cucina asiatica, l’anice stellato, il frutto legnoso della pianta illicium verum con la classica forma a stella e infine, il meno diffuso, anice pepato, usato soprattutto in estremo oriente. vediamoli nel dettaglio

L’Anice verde (Pimpinella anisum)

Anice verde
Anice verde

Si tratta della specie più diffusa in Occidente, appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Produce fiori giallo chiaro e piccoli semi marroni con striature più chiare ed ovali con la forma molto simile a quella del cumino (Cuminum cyminum), o del finocchietto. Il suo sapore è molto simile a quello del finocchietto.

L’Anice stellato (Illicium verum)

Illicium verum

Questa pianta appartiene alla famiglia delle Illiciaceae. Proviene dalla Cina e produce frutti a forma di stella che danno il nome alla pianta. E’ nota anche con i nomi “Anice di Siberia” ad indicare il luogo di introduzione in Europa attraverso la Russia, Anice stellato cinese e Badiana . ha un sapore che ricorda quello della pianta di liquirizia.

L’Anice pepato (Xanthoxylum piperitium)

Si tratta di una poco usata nel nostro Paese, è originaria della Cina, Corea e Giappone ed appartiene alla famiglia delle Rutaceae. I suoi semi hanno un gusto molto piccante e aromatico.

Delle piante vengono utilizzati i semi o i piccoli frutti essiccati

Proprietà

Questa spezia vanta tantissime proprietà: è antisettico, facilita l’espulsione dei gas dallo stomaco e dall’intestino, è espettorante, insettorepellente, stimolante, galattogeno, diuretico, addirittura afrodisiaco.

Viene largamente usata per facilitare la digestione, ridurre il senso di pesantezza dello stomaco, per eliminare i gonfiori, gli spasmi intestinali, soprattutto quelli di origine nervoso.

E’ usato per le mamme durante il periodo dell’allattamento perché aumenta la montata lattea. Vediamo gli usi più frequenti

Effetto digestivo

L’effetto più noto dell’anice e quello per il quale viene più utilizzato è sicuramente quello digestivo, già dai tempi degli antichi Romani era abitudine consumarlo al termine dei banchetti.

Bere un infuso caldo di questa specia dopo i pasti è un ottimo aiuto per la digestione

La sua azione carminativa e antispasmodica, lo rende perfetto da usare come tisana anche per combattere il gonfiore dopo i pasti.

Effetto afrodisiaco

La sua azione stimolante ha fatto si che già nell’antichità venisse considerato un potente afrodisiaco in grado di risvegliare la passione e di combattere l’impotenza.

Efficace contro la tosse

L’anice facilita l’espulsione del catarro bronchiale per via orale, quindi è spesso contenuto nei medicinali contro la contro la tosse. Si tratta di un rimedio che può essere usato anche da solo, sotto forma di tisata

Aumento della montata lattea

Durante l’allattamento è facile cadere in cali di produzione di latte. In tal senso questa aromatica si rivela una prezioza alleata perché è in grado di aiutare la produzione del latte.

Inoltre l’azione carminativa si riversa nel bambino allattato al seno dando un valido aiuto per constare coliche e aria nell’intestino.

L’uso dell’Anice in cucina

Anice stellato

L’anice è una delle spezie più antiche era già nota ed impiegata dai Greci, dagli Egizi e dai Romani per insaporire le pietanze a base di pollo, maiale, verdure e per preparare biscotti digestivi.

Dal Medio Oriente antico questa spezia si diffuse nel bacino del Mediterraneo e poi talmente rapidamente in Europa che nel Medioevo era un ingrediente presente in numerose ricette in quasi tutti i paesi.

In cucina è infatti utilizzatissimo. Il suo sapore gradevole, balsamico, caratteristico e delicato lo rende perfetto per aromatizzare pane e dolci.

Ma il suo utilizzo è anche esteso al salato, a formaggi, verdure, carni. Questo sia in Europa che in Cina

Nel nostro Bel Paese l’uso dell’anice è legato soprattutto alla tradizione marchigiana che lo usa come base delle ricette di liquori che aromatizzano diversi dolci, come i biscottini noti come “anicetti”.

E’ inoltre l’ingrediente di diversi liquori e di digestivi, notissimi la Sambuca e l’Anisetta.

In Francia l’anice è usato nella preparazione dei liquori come sostituto dell’Assenzio, che era stato bandito nel 1905. I liquori francesi a base di anice sono denominati Pastis.

Curiosità

Le torte nuziali dell’antica Roma erano preparate con anice, mosto e formaggio. Un dolce, chiamato mustaceum, che veniva cotto nelle foglie di alloro.

In passato si riteneva che l’anice avesse il potere di allontanare i brutti sogni: Plinio il Vecchio consigliava di dormire con qualche seme di anice sotto il cuscino per contrastare l’insonnia ed allontanare gli incubi.

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