Sembrano dei piccoli cestini le piantine di Sclerocactus, un genere di cactus diffuso negli Stati Uniti d’America a sud-ovest e precisamente negli stati di California, Arizona, Nevada, New Mexico, Utah e Colorado.
Si tratta di cactus di forma da ovoidale a cilindrica allungata, caratterizzati da steli rigidi con i tubercoli che sono solitamente uniti in costole e sono ricoperti da spine che escono dalle areole.
Quasi tutte le specie hanno almeno una spina uncinata su ogni areola. La funzione delle spine uncinate è quella di consentire al genere la sopravvivenza in ambienti estremi permettendo alla pianta di spostarsi in luoghi più favorevoli.
Principali specie
Il genere conta cirda 25 specie. Eccone alcune
Sclerocactus parviflorus
Si tratta del cactus più diffuso nei deserti freddi americani. Le dimensioni della pianta variano da minuscole piante di pochi cm che vivono quasi sepolte nel terreno, alle piante più grandi che raggiungono i 45 cm di altezza e i 15 cm di diametro. Regala fiori con la corona di colore che va dal rosa al porpora, ma anche multicolore, giallo o bianco.
Sclerocactus spinosior
È una pianta molto rara in coltivazione. Gli individui maturi marciscono facilmente e muoiono soprattutto dopo la semina. I semi germinano con estrema difficoltà.
Sclerocactus polyancistrus
Si riconosce facilmente per le grandi dimensioni del fusto, per le numerose spine uncinate e fitte al centro.
Fiorisce in aprile–giugno regalando fiori con striature esterne viola-verdastre e margini rosa-porpora o magenta e con un profumo piccante e pungente.
Sclerocactus glaucus
È un cactus a palla di forma tozza, ovoidale o globosa. I fiori sono rosso-violacei di 4-5 cm di diametro, e 3-4 cm di lunghezza.
Sclerocactus wetlandicus
Presenta un fusto da verde a verde bluastro, sferico, cilindrico o allungato-cilindrico.
Fioritura
Lo Sclerocactus fiorisce da fine aprile a maggio, regalando fiori viola o rosa, profumati, a forma di imbuto, larghi e alti 2,5-5 cm.
Consigli per la coltivazione dello Sclerocactus
Queste cactaceae si adattano bene ai climi estremi e sono abbastanza facili da coltivare. Tollerano molto bene gli inverni freddi e, rispetto ad altre cactaceae, tollerano qualche errore nelle irrigazioni. Molto dipende dalle singole specie.
Coltivazione in vaso
Questi cactus sono adatti alla coltivazione in vaso anche se è necessario scongiurare il rischio di marciumi radicali evitando i ristagni idrici.
Coltivazione in piena terra
Queste cactaceae sono molto resistenti, e ben si adattano all’esterno poiché sopportano ogni intemperia.
Temperatura
Le specie del genere sono molto resistenti alle temperature più estreme, anche a quelle che scendono sotto lo zero (resistono sino a 7°C sotto lo zero). Molto importante però che la zona sia molto arieggiata.
Luce
Lo Sclerocactus richiede un’esposizione soleggiata per favorire lo sviluppo delle spine.
Terriccio
Il terreno adatto per lo Sclerocactus è quello per cactacee, meglio ancora se ulteriormente diluito con sabbia o pomice per aumentare il drenaggio.
Annaffiatura
Questa pianta va irrigata abbondantemente a febbraio, quando inizia la ripresa vegetativa e solo quando il terreno è ben asciutto. Durante l’inverno la pianta entra in riposo vegetativo, quindi è consigliabile sospendere totalmente le annaffiature.
Moltiplicazione
Lo Sclerocactus si riproduce, anche se difficilmente, per seme. Si deposita il seme in un letto sabbioso e si mantiene ad una temperatura attorno ai 25-30°C fino a che spuntano i germogli.
Concimazione
Queste cactaceae non necessitano di frequenti concimazioni, è sufficiente diluire del concime con l’acqua delle irrigazioni una volta all’anno in primavera.
Altri consigli per la cura
Hanno bisogno di molta circolazione d’aria per evitare marciumi.
Come accade anche al genere affine Pediocactus, anche lo Sclerocactus si “sgonfia” a partire dal tardo autunno in preparazione all’inverno. Le diminuzioni delle dimensioni della pianta avvengono perché la pianta “espelle” l’acqua in eccesso, in modo da prepararsi alle basse temperature invernali. In questo periodo è necessario sospendere completamente le annaffiature.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La pianta è piuttosto resistente, si deve porre attenzione ai ristagni idrici che possono favorire i marciumi radicali.
Classificazione botanica
Lo Sclerocactus è un genere che appartiene alla famiglia delle Cactaceae, sottofamiglia dele Cactoideae, tribù delle Cacteae.
La tribù Cacteae è enorme, comprende tantissimi generi molto comuni in coltivazione, tra cui: Ariocarpus, Astrophytum, Coryphantha, Cumarinia, Ferocactus, Kroenleinia, Lophophora, Mammillaria, Neolloydia, Pediocactus, Rapicactus, Stenocactus, Strombocactus, Thelocactus, Turbinicarpus.
Curiosità
Il nome del genere deriva dal termine greco “sclero” in riferimento alle spine dure del cactus.
Il genere Sclerocactus è stato descritto per la prima volta da Britton e Rose nel 1922 attraverso la specie tipo di Sclerocactus polyancistrus.
Linguaggio dei fiori
Resistenza alle avversità, questo il significato di questa pianta che cresce anche nelle zone più impervie.
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