Sboccia nel mese di maggio e regala allegria e colore. In effetti sono davvero poche le piante che fanno simpatia come le piante grasse. E l’Astrophytum rientra a pieno titolo in questa categoria.
Si tratta di una pianta grassa o pianta succulenta perenne ad accrescimento molto lento. L’Astrophytum è originaria delle zone aride del Texas meridionale e del Messico.
una pianta solitaria, con un fusto sferico o colindirco con evidenti costolature, ricoperto da fiocchi lanuginosi e con areole lanose o spinose composto da sezioni diverse suddivise fra loro da solchi più o meno profondi, che conferiscono il caratteristico aspetto “a stella” da cui prende il nome.
La forma, con l’età, passa da globosa a cilindrica e slanciata con l’età (esattamente il contrario a ciò che accade a noi umani che passiamo dall’essere slanciati al diventare globlosi 🙂 ) , è cosparsa di macchioline bianche irregolari.
Gli Astrophytum sono fra le piante grasse più apprezzate sia per la forma particolare che per la bellezza dei fiori che sono grandi, generalmente con colori vivaci (gialli o giallo-rossi) e si sviluppano dalle areole presenti alla sommità del fusto nella stagione estiva.
I fiori compaiono all’apice della pianta, l’antesi dura 2-3 giorni. Il frutto è per lo più secco, si apre naturalmente ed è a rapida maturazione.
Classificazione botanica
Il genere Astrophytum appartiene alla Famiglia delle Cactaceae, sottofamiglia Cactoideae, tribù Cacteae, è originario del Messico e Texas.
La tribù Cacteae è enorme, comprende tantissimi generi molto comuni in coltivazione, tra cui: Ariocarpus, Coryphantha, Cumarinia, Echinocactus, Escobaria, Ferocactus, Kroenleinia, Lophophora, Mammillaria, Neolloydia, Pediocactus, Rapicactus, Sclerocactus, Stenocactus, Strombocactus, Thelocactus, Turbinicarpus.
Principali specie
Il genere Astrophytum comprende quattro, e secondo altri che includono l’ Astrophytum caput-medusae, cinque specie diverse:
Le specie più diffuse sono l’ Astrophytum miryostigma e l’ Astrophytum asterias.
Astrophytum myriostigma
L’Astrophytum miryostigma è una varietà senza spine, di forma colonnare, che in natura arriva a misurare 60 cm di altezza.La pianta ha una forma globosa il cui diametro può arrivare a misurare 18 cm e la cui altezza può raggiungere i 25 centimetri. Le costolature sono generalmente cinque, in pochi casi sei, a forma triangolare. Regala fiori gialli del diametro di circa 6 cm e un frutto verde deiscente.
Astrophytum asterias
Questa specie ha un aspetto che ricorda un riccio di mare, le sue dimensioni misurano 10 centimetri di diametro e 4 centimetri di altezza. Non ha spine ma areole lanose. Il fusto grigio-verde, seminterrato, cosparso di numerosi tricomi. Il suo habitat sono i terreni argillosi e pianeggianti degli stati messicani di Tamaulipas, Nuevo León e Texas. La fioritura avviene quando il fusto raggiunge il diametro di 3 cm, i fiori hanno un diametro di 4-5 cm e spuntano dalle areole in prossimità dell’apice. Sono a forma di margherita con molti petali, sono gialli, alcuni con il centro rosso, e durano pochi giorni. Il frutto è una bacca globosa che a maturazione cade naturalmente dalla pianta.
Astrophytum capricorne
E’ una pianta globosa, solitaria, di colore verde vivo, che in età adulta diventa lievemente colonnare, l’ habitat è nel deserto di Chihuahuan, stato di Coahuila. La sua altezza è di 10-20 centimetri. Il fiore è giallo di 5-6 centimetri con gola arancio, il frutto deiscente rosso a rapida maturazione.
Astrophytum ornatum
Può superare anche un metro di altezza. Ha un fusto di colore verde scuro, che con l’età diventa sugheroso ed areole con lanuggine giallastra. Le costolature, a volte spiravate, sono soprattutto 8, con spigoli acuti. Produce fiori gialli, con un diametro di 6-8 cm, pistillo pure giallo, frutto deiscente. L’habitat è il Messico centrale negli Stati di Queretaro, Hidalgo, Guanajuato, San Luis Potosí, lungo le ripide pareti assolate delle valli fluviali.
Gli ibridi
Gli Astrophytum si ibridano fra loro con facilità e chiunque è in grado di farlo, nonostante questo non si ha notizia di ibiridi naturali, forse a causa delle severe condizioni in cui queste piante vivono.
Amatori giapponesi si sono dedicati con successo alla produzione di ibridi ed hanno ottenuto varietà particolarmente attraenti. Una di queste è la famosa Super kabuto, nome assegnatogli da Tony Sato, ottenuta da un Astrophytum asterias. Dalla semina di Super kabuto si ottengono piante Super Kabuto nella percentuale compresa fra il 25 e il 30. Altra cultivar assai nota e ricercata è la Onzuka, ottenuta da Astrophytum myriostigma.
Fioritura
L’ Astrophytum produce fiori molto graziosi e colorati, solitamente a primavera nel mese di Maggio.La fioritura è diurna ed i fiori sono grandi e solitari, imbutiformi di colore giallo alcuni con la gola sfumata di rosso.
Consigli per la coltivazione dell’ Astrophytum
Questa succulenta ha bisogno di un ambiente ben luminoso, e deve ricevere diverse ore di sole diretto durante in giorno. Si deve mantenere il terreno asciutto e occorre fare particolare attenzione all’acqua di innaffiatura, che non deve essere troppo calcarea. I semi di Astrophytum maturano e germinano velocemente a circa 25°C. I fiori ermafroditi, ossia che presentano sia i caratteri maschili (stami) che quelli femminili (stigma), sono autosterili in quanto per ottenere la fecondazione e quindi produzione di semi, occorrono due piante non cloni fra loro. Per accelerare la crescita si può ricorrere all’innesto, ma con l’ccortezza di affrancare la pianta dopo un paio d’anni.
Coltivazione in vaso
L’Astrophytum è una pianta a crescita lenta che si rinvasa in primavera utilizzando un terriccio per cactacee. Il substrato deve essere molto poroso cosicché l’acqua possa sgrondare rapidamente. A causa della radice a fittone si possono utilizzare vasi più alti che larghi per le specie asterias e caput-medusae, l’inverso per le altre specie.
Temperatura
In inverno la pianta tollera temperature piuttosto basse purché protette dall’ umidità. Queste piante tollerano anche una buona escursione termica ma è consigliabile non scendere mai al di sotto dei 4°C.
Temono molto l’umidità.
Durante l’inverno devono essere fatte svernare in un luogo fresco asciutto e luminoso altrimenti non fioriscono, dove la temperatura si mantiene intorno ai 5-10 gradi.
Durante l’ estate vanno tenute in ambiente caldo dove le temperature notturne non scendono sotto i 16-20 gradi.
Luce
Queste succulente hanno bisogno di molta luce e sole, ma è opportuno schermarle dai raggi più cocenti del sole estivo.
L’unica eccezione è l’Astrophytum Asteria che richiede invece una leggera ombra.
Terriccio
L’Astrophytum necessita di un terriccio leggero e ben drenato.
La composta ideale per le specie Astrophytum ornatum e myriostigma può essere composta da 50% di lapillo vulcanico (2-4 mm.), 20% di terriccio universale, 30% di pozzolana, per le altre specie è adatto un suolo più mineralizzato; non va mai impiegato del terriccio vecchio.
Visto che prediligono un pH elevato (8,5), è possibile annaffiare con acqua calcarea, o in mancanza aggiungere alla composta polvere di marmo o farina di gusci d’ostrica. Gli Astrophytum durante la cattiva stagione vanno tenuti rigorosamente a secco ad una temperatura di circa 6°C.
Annaffiatura
Le annaffiature durante la primavera-estate devono essere abbondanti ma diradate: il terriccio deve diventare avere la possibilità di asciugare tra un’ annaffiatura e l’ altra. Si devono assolutamente evitare i ristagni d’acqua. Durante l’ inverno devono essere del tutto sospese. Nei mesi più caldi, è opportuno procedere alle innaffiature di primo mattino per evitare shock termici alle radici quando il terreno è ancora caldo.
Moltiplicazione
La moltiplicazione degli Astrophytum si fa generalmente ai semi, anche a quelli prodotti dalle piante che già si hanno in casa.
Moltiplicazione per semi
Una volta piantato il seme occorre tenere il terreno di coltura ad una temperatura intorno ai 20 °C.
I semi si piantano in primavera in un miscuglio composto da terriccio fertile e sabbia grossolana. Il vassoio che contiene i semi va tenuto all’ombra ad una temperatura di 21-25 gradi. E’ fondamentale mantenere il terreno costantemente umido fino al momento della germinazione.
Dopo pochi giorni, quando i semi hanno germogliato si può spostare il contenitore in una location più luminosa. Quando le piante sono abbastanza robuste per essere manipolate allora possono essere trapiantate in vasi singoli.
Moltiplicazioni per germogli basali
Nei rari casi in cui si formano germogli basali alla base delle piante più vecchie, questi si possono staccare durante l’estate e si possono mettere in sabbia, nel giro di 2-3 mesi radicheranno e potranno essere rinvasate.
Concimazione
L’Astrophytum non ha bisogno di concimazioni particolari. Si deve concimare con concimi liquidi poveri di azoto e ricchi invece di potassio e fosforo per una volta ogni 15 giorni circa in primavera ed estate.
Potatura
Questa pianta non va potata
Altri consigli per la cura
L’Astrophytum predilige terreni semi aridi e leggermente calcarei, l’ ideale è un miscuglio di terra e torba. La moltiplicazione avviene per semina in primavera appoggiando semplicemente il seme su di un substrato di terra e sabbia, germoglia con una certa facilità. La pianta si rinvasa in primavera, solo se necessario, usando un vaso leggermente più ampio del precedente.
Parassiti malattie
Può essere attaccata dalla cocciniglia radicale, occorre fare attenzione ai marciumi radicali, alla eccessiva umidità ambientale ed ai gocciolamenti da condensa a volte presenti in serra.
Un ottimo sistema per prevenire le malattie è quello di impiegare, all’inizio e alla fine del periodo di crescita, un fungicida. La specie più delicata è l’asterias.
Curiosità
L’Astrophytum è originaria del Messico settentrionale e del Texas meridionale. Il nome deriva dal greco astèr che significa stella, e phytòn che significa pianta. Questo per la forma caratteristica a costole che, vista dall’ alto, fa assomigliare le piante ad una stella.
Linguaggio dei fiori
Come tutte le piante grasse anche l’Astrophytum nel linguaggio dei fiori simboleggia la tenacia e la capacità di sopperire alle avversità.
Libri sull’ Astrophytum
Chi vuole cimentarsi in quale lettura ecco alcuni libri sull’Astrophytum. E con l’occasione vi consiglio anche i libri sulle piante grasse.
Astrophytum Capricorne di Lambert M. Surhone
Il Maxi libro delle piante grasse di Mario Cecarini
Iscriviti alla newsletter
Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.