Anice Verde (Pimpinella anisum)

anice verde

Quando si parla di Anice ci si riferisce ad un aroma, ad un sapore particolare che viene rimandato da tre specie diverse, non appartenenti né allo stesso genere né alla stessa famiglia.

Quella più comune e diffusa nel nostro territorio è indubbiamente l’Anice Verde, nome scientifico Pimpinella anisum. È a lei che generalmente ci riferiamo quando parliamo di Anice. Andiamo a conoscerla

L’Anice Verde è una pianta erbacea annuale originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia.

La sua diffusione nel nostro paese è stata tale, tanto che oggi l’anice può essere considerata a tutti gli effetti una pianta spontanea.

Ha una radice fittonante, un fusto erbaceo, cavo, rotondeggiante, eretto, verde, semilegnoso, abbastanza ramificato, che arriva a misurare generalmente un’altezza di circa 60-70 centimetri ma che può spingersi in alcuni casi fino ad un metro.

Non produce molte foglie e la loro forma cambia in base alla posizione in cui si trovano lungo il fusto: quelle che si trovano verso la base sono dentate, lobate e dotate di un picciolo lungo ed hanno una forma ovata rotondeggiante, le foglie situate nella parte più alta sono piumose incise ed sono dotate di un picciolo più corto.

In piena estate l’anice produce piccoli biancastri, e disposti ad ombrella.

Il frutto dell’Anice, il noto seme di Anice, è un achenio contenuto in un involucro, di forma ovale e peloso. La maturazione dei semi di anice avviene verso la fine dell’estate, tra agosto e settembre.i semi di anice sono ricchi di anetolo, un prezioso olio essenziale.

Si tratta di una pianta aromatica officinale piuttosto semplice da coltivare, è apprezzata per le sue tantissime proprietà sfruttate fino dall’antichità

Proprio per l’importanza dei suoi semi l’anice trova largo impiego nella coltivazione biologica.

Classificazione botanica

L’anice verde, nome scientifico Pimpinella anisum, è una specie del genere Pimpinella che appartiene alla famiglia botanica delle Apiaceae o Umbelliferae. Alla stessa famiglia appartengono l’aneto e il finocchietto, finocchio, carote, prezzemolo, sedano.

Fioritura

Anice verde

La Pimpinella anisum nel periodo di giugno agosto produce dei piccoli fiorellini bianchi riuniti riuniti in grandi infiorescenze a ombrella.

Consigli per la coltivazione dell’ Anice

L’anice verde è piuttosto facile da coltivare. Si deve considerare che il maggior sviluppo della pianta avviene nell’area mediterranea, caratterizzata da caldo e da un basso tasso di umidità.

La Pimpinella necessita di essere collocata in una posizione dove possa ricevere i raggi del sole in modo costante. Le temperature devono aggirarsi tra i 15 e i 25 gradi, anche se ha un ciclo annuale tollera il freddo invernale le gelate tardive possono essere rischiose.


Durante i primi anni di vita della pianta è importante garantire un’ottima irrigazione.

Coltivazione in vaso

L’anice verde è una pianta selvatica che necessita di terreni sciolti e calcarei, dotati di un buon livello di drenaggio e sostanza organica e che siano in grado di preservare la pianta da dannosi ristagni idrici. Inoltre non tollera i trapianti.

Tuttavia è possibile coltivare in vaso l’anice verde adottando le stesse raccomandazioni e le stesse procedure per la coltivazione in piena terra.
Si deve porre particolare attenzione nella scelta del vaso che deve essere preferibilmente circolare, di medie dimensioni, con circa 40 cm di diametro.

Si può impiegare un terriccio specifico per piante aromatiche e si deve predisporre dell’argilla espansa o della perlite sul fondo del vaso per favorire il drenaggio.
La terra in vaso tende ad asciugarsi più velocemente, pertanto occorre eseguire un’irrigazione più regolare.

Coltivazione in piena terra

Il periodo migliore per seminare l’anice verde è la primavera, nei mesi di aprile e maggio

Prima della semina si deve preparare adeguatamente il terreno effettuando una concimazione di fondo. È possibile impiegare dei concimi organici, come il compost domestico o come l’humus di lombrico.

Occorre poi spargere una buona quantità di semi sul terreno, ricoprendoli, con l’aiuto di un rastrello, con uno strato sottile di terra. Si deve tenere il terreno sempre ben umido annaffiandolo in modo leggero ma costante.

Germoglieranno tante piantine che andranno poi diradate considerando una distanza di 20 cm tra un germoglio e l’altro.

Coltivazione in terrazzo

semi Anice Verde

Se si decide di coltivare l’anice verde nel proprio terrazzo o balcone le si deve assicurare una posizione che le consenta di ricevere i raggi del sole per quasi tutto il giorno.

Temperatura

L’Anice verde ha bisogno di una location soleggiata e di caldo. Predilige crescere in zone con estati lunghe e molto calde. Nei posti in cui la temperatura scende sotto i -5°C va coltivata in serra fredda, in piena luce/sole.

Se coltivata all’aperto è meglio invece in pieno sole. Va riparata dai venti freddi e asciutti.

Luce

L’anice verde ama le posizioni soleggiate, al massimo in mezz’ombra, non cresce bene nei luoghi umidi.
Occorre scegliere con cura la posizione adatta che le consenta di ricevere i raggi del sole per più tempo possibile.

Terriccio

La Pimpinella anisum preferisce i terreni sciolti e profondi, che siano ben dotati di sostanza organica. Si devono evitare i terreni troppo argillosi e compatti, che favoriscono i ristagni idrici e che mandano in sofferenza l’apparato radicale

Annaffiatura

semi anice verde

Soprattutto nei primi anni di vita è importante porre particolare attenzione all’irrigazione, fondamentale per consentire alle piante di attecchire e di formare il loro apparato radicale. Dopo i primi anni gli apporti idrici possono essere ridotti, e si può intervenire solo in seguito a lunghi periodi di siccità.

Meglio annaffiare con estrema moderazione per evitare i ristagni idrici.

Moltiplicazione

La Pimpinella anisum si riproduce per semina, nei mesi di aprile o maggio. Si tratta di semi piccoli che richiedono dunque una copertura leggera. Prima della semina il terreno deve essere adeguatamente preparato. Per germogliare, i semi impiegano circa 2-3 settimane, dopo di che la piantina d’anice ha una crescita abbastanza rapida. Si dovranno diradare eventuali piantine troppo fitte quando hanno raggiunto un’altezza di circa 10 centimetri.

Concimazione

L’anice verde è avvantaggiato quando cresce in terreni ricchi di calcio e di sostanza organica. In primavera ed in autunno si possono somministrare fertilizzanti a lenta cessione di durata 4-6 mesi.

Potatura

Non si può parlare di potatura ma piuttosto di interventi volti a diradare le piante troppo fitte ed a eliminare le infestanti attraverso una sarchiatura manuale o aiutandosi con una piccola zappetta.

Consociazione

Anice verde

L’anice verde può essere affiancata ad altre aromatiche, come il rosmarino o la salvia.

Un ultimo aspetto della tecnica di coltivazione riguarda la possibilità di consociare la nostra pianta erbacea con piante biennali, come il cumino (Carum Carvi). Seminando le due specie a file alterne contemporaneamente si otterrà il primo anno la produzione di Anice, il secondo quella del cumino dei prati.

Altri consigli per la cura

L’anice verde viene coltivato soprattutto per i suoi semi. Nei mesi di agosto-settembre nelle prime ore del mattino si devono raccogliere le ombrelle mature e si fanno essiccare in luogo fresco ed arieggiato. Per capire quando sono le ombrelle sono pronte, è sufficiente osservare esteriormente l’ombrella di fiori, che a piena maturazione assume una colorazione marrone-grigio.

L’essicazione avviene legando le ombrelle a mazzetti e mettendole a “testa” in giù, in un luogo ombreggiato, asciutto e ventilato.

Una volta esiccati, dopo circa due settimane, si possono estrarre i semi battendo le ombrelle delicatamente.

Parassiti malattie ed altre avversità

L’anice verde è una pianta rustica è molto resistente, che si difende bene dagli attacchi dei parassiti e delle malattie. Tuttavia è bene prevenire gli attacchi irrorando periodicamente la pianta con i macerati naturali a base d’aglio e di equiseto.

Tra le malattie fungine la pianta può essere attaccata dalla sclerotinia, una tipica patologia dell’apparato radicale. Si tratta di una malattia piuttosto subdola perché non è visibile ad occhio nudo, le piante colpite possono perire da un momento all’altro senza una particolare ragione.

La sclerotinia si diffonde nei terreni molto umidi e nei ristagni idrici, pertanto seguendo accuratamente le esigenze culturali si può scongiurare il rischio di attacchi.

Curiosità

L’anice verde è apprezzato per la sostanza che contengono i suoi semi: l’anetolo. Questo olio viene usato in confetteria, liquoreria, farmacia, in cucina. È un ingrediente prezioso per  numerosi dolci e pani aromatici, caramelle e bevande alcoliche, tra cui l’anisette e l’assenzio e per aromatizzare piatti di carne e pesce, minestre e zuppe

Per le proprietà aromatiche eccellenti, i semi dei anice, nell’industria liquoristica, rivestono un ruolo importante, sono usati, ad esempio per la realizzazione della Sambuca e Anisetta dell’Ouzo greco, del Raki turco.

Il nome Pimpinella anisum deriva dal greco “anisos” che significa, “non uguale”, si tratta di un termine usato per distinguere l’anice dalla pianta venenosa della cicuta che è molto simile.
Si trovano riferimenti all’anice già nell’antichità: Ippocrate ne consigliava l’impiego per uso medico, Pitagora la consigliava come ingrediente in cucina. Era citata nei testi di Carlo Magno.

Plinio il Vecchio la coltivava in Toscana al tempo dei romani per sfruttare le sue proprietà curative, per le indigestioni o per conciliare il sonno, e contro l’invecchiamento cutaneo.

Tossicità e uso erboristico

Masticare, a fine pasto, dei semi di anice leggermente tostati è un eccellente digestivo e profuma l’alito, ma le proprietà dell’anice sono molte di più. L’anice verde ha proprietà carminative, stomachiche, spasmolitiche, balsamiche. I suoi semi sono ricchi di anetolo e sono ottimi anche per aumentare la montata lattea. Si rivelano preziosi per combattere tosse e raffreddore. L’anice si può assumere sotto forma di olio essenziale, infuso, decotto, tisana.

Il suo impiego è sicuro, tranne che per le reazioni allergiche nei soggetti predisposti. Assunto sotto forma di olio essenziale di anice, potrebbe invece provocare effetti tossici, addirittura, assunto a dosaggi elevati, potrebbe portare a stati di ebbrezza accompagnati da tremore, fino ad arrivare, nel caso di abuso cronico, a confusione mentale e convulsioni.

Attenzione: le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico

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