Basilico (Ocimum basilicum)

Basilico

Una delle piante immancabili nel mio terrazzo, per me è inconcepibile non averne almeno una piantina.

Ma io sono ligure e il basilico sta ai liguri come le olive stanno ad Ascoli o come le orecchiette alle cime di rapa stanno ai pugliesi.

basilico

 

Con il suo profumo avvolgente mi ricorda che è estate, o che è domenica e si cucinano le trofie al pesto, con il suo gusto penetrante è in grado di trasformare un semplice piatto di pomodori in un tourbillon di sapori da cucina gourmet.

Scientificamente si chiama Ocymum basilicum, ma tutti lo conoscono come basilico, l’ingrediente principe del pesto alla genovese. Si riconosce dal suo profumo inconfondibile.

E’ una pianta erbacea annuale la cui altezza può arrivare a misurare 60 cm, ha foglie opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, lunghe circa 2-5 centimetri.

Il colore delle foglie spazia dal verde pallido al verde intenso, in alcune varietà è viola o porpora. Ha fusti eretti, ramificati, che presentano una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e con la tendenza a diventare legnosi e frondosi.

Produce piccoli fiori  di colore bianco o rosa, con una la corolla di 5 petali irregolari.

I semi del basilico sono fini, oblunghi e neri.

Il basilico è originario dell’India ed è largamente impiegato nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos.

 

basilico

basilico

Classificazione Botanica

Il basilico, nome scientifico Ocimum basilicum è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, coltivata come pianta aromatica.

Principali Specie

Si contano circa 60 varietà e cultivar di basilico, che si distinguono tra loro per l’aspetto e l’aroma. 
E’ veramente difficile distinguere i vari cultivar a causa degli incroci anche non voluti.

Tra le principali varietà citiamo:

Basilico classico o genovese (Ocimum basilicum ‘Italiano Classico’)

basilico

E’ noto in Italia perché ingrediente principale del pesto.
Possiamo distinguerlo dalle altre cultivar poiché ha foglie più piccole, dalla forma ovale e convessa, e il colore verde tenue.
Un’altra particolarità è la mancanza dell’aroma di menta.

Basilico comune crespo (Ocimum basilicum ‘Crispum’)

Ocimum basilicum crispum Basilico comune crespo (O. basilicum ‘Crispum’) F. D. Richards CC BY-SA 2.0

Questa specie ha grandi foglie dalla superficie increspata di color verde chiaro e dal profumo intenso. caratterizzato dalle ampie foglie increspate.

Basilico greco (Ocimum basilicum ‘Minimum’)

 E’ caratterizzato da piccole foglie allungate, ha un profumo più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe e si adatta meglio ai climi freddi. E’ una pianta a portamento nano, ed è pertanto l’ ideale per la coltivazione in vaso. E’ molto resistente al freddo.

Basilico thai (Ocimum basilicum var. thyrsiflora)

Questa specie ha foglie il cui aroma ricorda la menta e il chiodo di garofano, si impiega in cucina nella preparazione di piatti a base  di frutti di mare e nelle minestre esotiche. Contiene  estragolo che gli conferisce un  profumo di liquirizia.

Basilico Thai Basilico Thai – user:Risacher – CC BY-SA 3.0

 

Basilico porpora messicano (Ocimum basilicum ‘Purple Ruffles’)

Questa specie è caratterizzata da foglie decorative color porpora e fiori rosa pallido. Il suo  aroma è dolce ed un po’ piccante, viene usato per dare sapore alle insalate.

Basilico messicano (Ocimum basilicum ‘Cinnamon’)

Questa specie dai fiori color porpora è caratterizzata  da un intenso  profumo di cannella.

Basilico Dark Opal (Ocimum basilicum ‘Dark Opal’)

Basilico Dark Opal Basilico Dark Opal (O. basilicum ‘Dark Opal’) – Quinn Dombrowski – CC BY-SA 2.0

Questa specie ricorda il  basilico messicano, ma vanta un sapore più intenso.

Basilico napoletano e a foglia di lattuga

Ha  foglie molto ampie di color verde-pallido. Per l’ampiezza delle foglie viene chiamato anche basilico lattuga, anche se in realtà si tratta di 2 cultivar differenti.
Tipico nel piatto di caprese.

Basilico Napoletano

Basilico Napoletano

Altre varietà 

Nei negozi asiatici si possono trovare varietà insolite come Basilico limone, o il Basilico santo diffuso in India, o altre varietà particolarmente profumate per creare piatti aromatici.

Fioritura

La fioritura del basilico è molto precoce avviene nel periodo compreso da giugno fino a tutto agosto-settembre. I fiori sono piccoli e numerosi, hanno 5 petali irregolari riuniti in grappoli all’ascella delle foglie. Sono di colore bianco o rosa chiaro e sono poco appariscenti.
basilico

Consigli per la coltivazione del basilico

Si può avere sempre a disposizione il  basilico fresco, a patto che lo coltiviamo in ambiente protetto. Un vaso di basilico, sul davanzale della finestra della vostra cucina, vi darò colore e profumo per tutto l’anno, terrà lontano le zanzare e vi darà un importante ingrediente per i vostri piatti.

Coltivare il basilico non è difficile. La sua semina si fa tra marzo ed aprile, in piccoli vasi, in luoghi riparati, come serre, semenzai o ambienti chiusi ma luminosi.

Il basilico  è una pianta che si adatta bene a qualsiasi zona climatica, ma deve essere messa a dimora in posizione soleggiata.

La temperatura ideale per una buona crescita, in particolare nelle fasi iniziali, è quella compresa tra i 20° e i 25°. Il basilico mal sopporta temperature che si abbassano costantemente sotto i 10°, per questo spessissimo in inverno le piante di basilico muoiono.

Se viviamo in un clima temperato, la semina può essere fatta in serra o in vasi mantenuti ad una temperatura di circa 20 °C. In piena terra si può invece fare quando la temperatura esterna minima supera i 10 °C e non si rischiano gelate notturne, ossia nel periodo compreso tra aprile e maggio a seconda del clima locale. Luglio e agosto sono i periodi migliori per la raccolta delle foglie.

Pertanto, riassumendo,  i  mesi ideali per iniziare a seminare il basilico sono:

Febbraio-marzo, se si usa un semenzaio in una struttura protetta o in una serra da balcone. Le piante di basilico saranno pronte per il trapianto nel terreno dopo circa 40 giorni.
Aprile-maggio, se si intende piantare il basilico direttamente a dimora all’aperto, in vaso o nel terreno dell’orto.

Coltivazione in vaso

E’ possibile coltivare basilico usando un piccolo vaso, del diametro di 10 cm. In questo caso utilizziamo 5-8 semi da interrare e distribuire in maniera omogenea ad una profondità di 1 cm operando con terreno abbastanza asciutto.

Per trapiantare le piantine in un nuovo vaso, si deve lasciare qualche centimetro di distanza e, dopo aver riempito tutta la superficie, si irriga a fondo, e si mette il vaso all’ombra.

Le piantine di basilico si riprenderanno dal trapianto velocemente

Ocimum basilicum

Coltivazione in piena terra

I semi di basilico si possono piantare anche direttamente in giardino procedendo a spaglio. Dopo la semina occorre diradare, lasciando un germoglio ogni 8-10 cm ad una profondità di soli 0,5 cm in quanto il  seme è molto piccolo e non occorre che stia molto a fondo. Prima della semina è opportuno lavorare il terreno accuratamente, rendendolo sciolto e drenante con vanga e zappa prima e poi livellandolo con il rastrello.

La semina diretta nel terreno porta con sé lo svantaggio dei lunghi tempi di germinazione del seme provocando la sofferenza del germoglio per la presenza delle erbe i infestanti .

Il basilico non tollera temperature basse, quindi  della semina o del trapianto in piena terra occorre  attendere le ultime gelate e aspettare che la temperatura sia di almeno 10°.

Dopo la semina è molto importante  irrigare e non far mai mancare l’acqua al terreno ma senza provocare eccessivi ristagni. Anche la temperatura deve esser monitorata, nel caso in cui tornasse il freddo notturno si può coprire il terreno  con teli di tessuto non tessuto.

Per aumentare le possibilità di successo della nostra coltivazione di basilico si può seminare con la luna crescente e in giornate di particolare calura. La tradizione contadina narra che in questa fase l’influsso lunare favorisce l’attività vegetativa, compresa germinazione e sviluppo fogliare.

Coltivazione in semenziaio

Per la coltivazione del basilico in  semenzaio si può usare un qualsiasi terriccio per semine che sia ben fine.

La germogliazione dei semi in condizioni ottimali non dovrebbe impiegare più di 15-20 giorni; l’intera durata del ciclo colturale si assesta sui due mesi di tempo.

Come coltivare il basilico all’interno della casa con colture idroponiche

Il basilico si può coltivare in casa sfruttando la coltura idroponica con tutti i vantaggi che essa offre.  Tra citiamo la possibilità di coltivare in casa piantine aromatiche stagionali tutto l’anno e averle a disposizione al bisogno.

Con la coltura idroponica si  estende il periodo di vita del basilico per tutto l’arco dell’anno, mantenendo intatti sapori e profumi.

La coltivazione del basilico con coltura idroponica, poi, porta anche altri vantaggi: innanzitutto, l’assenza di terra e terriccio che consente alla pianta di crescere in ottime condizioni; si ha un ambiente di coltivazione più pulito e lontano da parassiti o malattie che possono invece colpire le piantine dell’orto.

Coltivare il basilico con sistema idroponico è facile ed alla portata di tutti: in commercio ci sono ai kit completi con illuminazione a led e sistema di fertirrigazione che garantiscono  il giusto apporto di luce alle piantine e il nutrimento alle radici.

La coltura  idroponica si fonda sull’equilibrio di alcuni elementi essenziali:

  • temperatura e umidità costante;
  • pH acidulo;
  • nutrizione equilibrata;
  • illuminazione.

In commercio ci sono diversi prodotti atti per la coltura idroponica, vediamone alcuni

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Questo Giardino Idroponico ha una luce di crescita a LED a spettro completo da 25 watt ed  un braccio luminoso inclinabile di 135 °, con cui è possibile regolare in modo flessibile l’altezza di crescita delle piante,simulando la luce del giorno con una temperatura tra i 20 e 28°C.

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Coltiva fino a 9 piante diverse contemporaneamente; ha un  sistema di illuminazione da 245 watt ad alte prestazioni sintonizzato con lo spettro complete o per ottenere una crescita rapida e naturale e raccolti abbondanti

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Come coltivare il basilico  sul terrazzo

Il basilico è una perfetta pianta da terrazzo e balcone, per la sua coltivazione è solo opportuno rispettare le esigenze climatiche. Qualora le temperatura scendono sotto i 10 gradi si possono spostare i contenitori al riparo.  Collocateli in un punto del terrazzo soleggiato ma che gli consenta di stare in semi ombra nelle ore più calde, è meglio infatti che i raggi del sole non raggiungano direttamente le foglie. E’ bene che i vasi siano  riparati  dalle correnti d’aria.

basilico

Temperatura

Il basilico cresce bene con il  sole abbondante e con una temperatura compresa tra i 20 °C e 25 °C, il clima ideale è quello mediterraneo. Con temperature più alte temperature ha bisogno di una maggiore umidità, e non resiste a temperature sotto i ai 10 °C.

Luce

Il basilico ama il sole ma preferisce una posizione in semi-ombra perché i raggi non devono raggiungere direttamente le foglie, che potrebbero altrimenti bruciarsi. Quindi collocatelo in una zona illuminata ma non sotto il sole diretto, o almeno non per tutto il giorno.

Terriccio

Il terreno adatto al basilico deve essere sufficientemente umido e ricco di sostanza organica. Se il suolo ha la tendenza ad inaridirsi è opportuno irrigare spesso e ricorrere alla pacciamatura. E’ opportuno lavorare bene il  suolo nella preparazione dell’appezzamento per  rendere il terreno drenante e scongiurare il rischio di ristagni idrici.

Annaffiatura

Questa pianta ha bisogno di regolari annaffiature soprattutto in estate. Il terreno deve sempre essere mantenuto ben umido. Inoltre è preferibile dare sempre l’acqua nelle ore fresche della giornata. Ricordiamo che si devono evitare ristagni idrici

Moltiplicazione

Il basilico si riproduce per semi ma si può provare a riprodurre anche per talea.

Per moltiplicare il basilico per talea occorre:

  • Un barattolo con acqua
  • Un vaso con del terriccio
  • Un rametto di basilico

Si può  usare l’acqua del rubinetto a patto che questa sia stata in un secchio esposto all’aperto  per almeno 24 ore.

Il rametto di basilico che si usa come talea deve provenire da una pianta sana e ben robusta. Si inizia la talea di basilico con un rametto raccolto in giornata, che sia quindi freschissimo.

Si immerge il  rametto di basilico in un barattolo colmo dell’acqua precedentemente preparata.

Si attende qualche settimana e quando spuntano le radici, la talea di basilico sarà pronta.

Quando il rametto ha sviluppato le radici, si predispone un vaso con del terriccio fertile e soffice (terriccio universale) si mette  a dimora la vostra talea.

Una condizione fondamentale per l’attecchimento è la temperatura: i vasi di basilico devono  essere coltivati quando le temperature notturne non scendono al di sotto dei 18 °C.

Concimazione

Il basilico va concimato con letame (circa 2–3 kg/m²). Nella coltivazione in vaso  è bene mettere la piantina in un terreno ricco di materia organica, o mescolare al terreno qualche manciata di  compost.

Potatura

Il basilico deve essere regolarmente cimato, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per garantire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che termina con la produzione dei semi.

Abbinamenti con altre piante (Consociazione)

Nella coltivazione in vaso il basilico si può consociare con altre piante come il prezzemolo o il sedano.
Il  basilico coltivato nell’orto può essere consociato con i pomodori. Si tratta di un abbinamento favorito  da alcune caratteristiche proprie di questa pianta aromatica utili nella protezione del  pomodoro da attacchi parassitari. Il basilico, infatti, ha la capacità di allontanare gli afidi. E può fungere da “pianta trappola” per altri insetti problematici, come la cimice o la mosca bianca. Gli insetti verranno attratti dal basilico dandoci il tempo di proteggere i pomodori.

Altri consigli per la cura

Per favorire lo sviluppo del basilico a cespuglio si deve mantenere la pianta in vigore e, soprattutto, non intaccarne la qualità aromatica.

Al loro comparire occorre asportare i germogli apicali e le infiorescenze.

Le foglie di basilico vengono raccolte e successivamente lavate e asciugate. Poi si possono mettere ad essiccare in un luogo caldo, ma all’ombra.
Quando sono  croccanti al tatto, possono essere agevolmente tritate per essere conservate in un vasetto di vetro.

Una soluzione per conservare il basilico, in modo da averlo disponibile fuori stagione, è quella di surgelarlo negli appositi sacchetti.

La coltivazione di basilico necessita due tipi di cure colturali. La prima è la sarchiatura, cioè l’eliminazione delle erbe infestanti. Questa operazione che può essere notevolmente ridotta utilizzando la pacciamatura naturale.

La seconda è la periodica cimatura apicale. Quando le cime iniziano ad allungarsi è opportuno effettuare delle cimature, in modo da ritardare la fioritura definitiva, quella che poi porta alla produzione dei semi.

basilico

Parassiti, malattie ed altre avversità

La pianta di basilico  è sensibile a diverse malattie che possono ridurre il raccolto, come quelle causate dai funghi parassiti Fusarium oxysporum o Botrytis cinerea, che produce un marciume grigio sulle foglie.

O come quella provocata dalla Peronospora belbharii o peronospora del basilico, una malattia simile alla peronospora del pomodoro, che provoca un rapido essiccamento fogliare.
si può prevenire evitando i marciumi del terreno dovuti ai ristagni idrici, che favoriscono la presenza del patogeno e arieggiando la pianta ossia rispettando le corrette distanze d’impianto e sfoltire periodicamente.

Tra  gli insetti parassiti nemici del basilico troviamo le cimici e la mosca bianca. Anche  lumache e limacce  si nutrono delle foglie delle giovani piantine

Gli afidi si nutrono della linfa della pianta ed espellono la melata appiccicosa favorendo la crescita di muffe fuligginose e nere.

Ocimum basilicum

Curiosità

Il nome della pianta deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) (“pianta regale, maestosa”), da basileus “re”.

Secondo  alcune interpretazioni  il nome è dovuto al fatto che il basilico era perché usato per produrre profumi per il re.

Il basilico fortemente aromatico, è impiegato nelle cucine italiana e asiatiche.

Oltre l’impiego culinario il basilico viene impiegato anche per uso terapeutico. Ha un potere stimolante sulle ghiandole surrenali (antistress); ed è utile in caso di superlavoro intellettuale, stanchezza, ansia, o anche per aiutare la digestione.

Nel medioevo, la pianta era utilizzata per guarire le ferite. Alcuni naturalisti ritenevano il basilico velenoso. Una leggenda medievale racconta che sia capace di attirare gli scorpioni, qualora le foglie fossero messe sotto un vaso. Nelle miniature di alcuni manoscritti, il basilico è il simbolo dell’odio e di Satana. Il folklore ebraico suggerisce invece che sia fonte di  forza durante il periodo di digiuno.

In cucina si usa per il famoso pesto alla genovese, per le insalate, con pomodori , con frutti di mare, il pesce e in tantissimi altri modi.

Il suo olio essenziale è impiegato  per preparare profumi e liquori; dalla distillazione della pianta fresca si ottiene un’essenza contenente eucaliptolo ed eugenolo.

Tossicità  e/o uso erboristico

Come pianta medicinale, le foglie di basilico e le sommità fiorite sono usate per la preparazione di infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoriala pianta viene anche usata contro l’indigestione e come vermifugo.

È usato  come collutorio contro le infiammazioni del cavo orale. L’olio di basilico è usato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi.

Grazie ai suoi  benefici, l’ uso del basilico si è propagato dall’Africa alla medicina tradizionale in Brasile.

 La medicina ayurveda riconosce inoltre diverse proprietà all’Ocimum tenuiflorum, o basilico sacro.

Oltre all’eugenolo, il basilico contiene metileugenolo ed estragolo, sostanze che si sono rivelate cancerogene su ratti e topi ma gli esperimenti precisano  che è necessaria una quantità molto superiore a quella con cui normalmente si entra in contatto, affinché essa possa rappresentare un rischio per il cancro, inoltre la combinazione con altri alimenti ne riduce o annulla l’effetto tossico.

Uno studio sull’olio essenziale del basilico rivela che la pianta ha proprietà fungicide e repellenti per gli insetti.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei Fiori

Tra gli antichi egizi e i greci, il basilico era ritenuto di buon auspicio per l’aldilà, si usava infatti per le imbalsamature.

Ai tempi di antichi Greci e Romani, il basilico era considerato un simbolo diabolico, di sfortuna e di odio. Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia.

Una leggenda africana sostiene, inoltre, che il basilico protegga dagli scorpioni. Io non so dirvi che significato ha nel linguaggio dei fiori, so solo che il basilico mette allegria e buonumore, ha tante ottime proprietà e questo basta per attribuirgli un messaggio positivo. Se non ci credete provate un piatto di trofie al pesto.

 

 

 

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