Nephrolepis obliterata (Felce australiana)

felce australiana

Nephrolepis obliterata By Daderot (Own work) [CC0], via Wikimedia Commons

La Nephrolepis obliterata, conosciuta come Felce australiana (all’estero è anche comune il nome “Kimberley Queen fern) è una bellissima specie che rientra nel grande gruppo delle piante da appartamento facili da coltivare, ed è anche più tollerante all’aria secca (tipica delle nostre case) rispetto alla più diffusa “cugina” Felce di Boston (Nephrolepis exaltata).

Originaria dell’Australia e della Nuova Guinea, cresce in zone molto umide: questa pianta, dall’aspetto molto elegante, ama il clima delle foreste pluviali e non è difficile trovarla in prossimità di grandi laghi e corsi d’acqua. È molto particolare, poiché si sviluppa sia direttamente sul terreno, ma vive anche aggrappata a rocce.

A colpire è la sua forma, non i suoi colori. Non si presenta come una pianta dai fiori colorati e profumati, ma indossa un vestito ben rifinito di colore verde, che le permette di sfilare a testa alta sulle passerelle della moda vegetale mondiale. La Nephrolepis obliterata è considerata una delle specie più affascinanti di felce.

Quali sono le sue caratteristiche principali?

Grandi fronde sempreverdi e bellissime foglie cespugliose ricoperte da piccole scaglie di color rosso.

Nonostante la sua forma ramificata a mo’ di cespuglio, non nasconde quei dettagli che le permettono di affascinare ed incantare gli amanti delle piante. Focalizzando l’attenzione sulle fronde si nota che queste sono molto simili a delle piume, mentre ogni sua fogliolina a forma di spada ha dei margini leggermente smerlati.

Nel complesso questa felce è incantevole, ma sono proprio i dettagli a far la differenza, regalando alla stessa un aspetto seducente e irresistibile.

Descritta così appare come pianta molto delicata e difficile da curare, che ama vivere in modo selvaggio e che proprio non riesce a sentirsi parte integrante di un ambiente chiuso. La domanda sorge spontanea: “è possibile coltivare la Nephrolepis obliterata in casa”?

Scopriamolo insieme

Classificazione botanica

Sicuramente il nome non è facilissimo da pronunciare e neanche da memorizzare, ma la Nephrolepis obliterata non ha un brutto carattere e mai si è sentita offesa quando chiamata Felce australiana.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare” e procediamo alla dettagliata classificazione botanica di questa specie, indicando il suo scientifico nome e le sue botaniche origini:

Regno: Plantae;
Divisione: Pteridophyta;
Classe: Polypodiopsida;
Ordine: Polypodiales;
Famiglia: Nephrolepidaceae;
Genere: Nephrolepis;
Specie: Nephrolepis obliterata.

Fioritura

Come detto, essendo una felce, non è una pianta da fiore, ma nonostante questo suo limite (a dire il vero non è un vero e proprio limite, ma ad una attenta analisi lo si può considerare come un punto a suo favore) la pianta riesce comunque ad attirare su di sé l’attenzione di tutti.

Vi starete chiedendo il senso di quanto detto, cioè perché l’assenza di fiori non è un limite vero e proprio ma una caratteristica positiva.

La Nephrolepis obliterata è perfetta nella sua semplicità e piccoli fiori colorati potrebbero magari danneggiare la perfetta armonia delle sue forme e quelle particolari e delicate sfumature di colore verde che la identificano.

Consigli per la coltivazione della Nephrolepis obliterata (Felce australiana)

Pianta da esterno o da interno? Pianta facile da coltivare o che si presenta come un vero proprio cubo di rubik vegetale? Necessita di tante cure? Ha bisogno di tanta luce o può essere collocata in zone di ombra? Quanta acqua?

Piano, una cosa per volta! Per prima cosa, prima di leggere la lista delle cose da fare e dei consigli per la corretta coltivazione della Nephrolepis obliterata, dobbiamo descriverla come una pianta molto facile da coltivare e che nonostante le sue umide e selvagge origini, si sente a suo agio tra le mura domestiche.

Scopriamo insieme come prendersi cura della Felce australiana.

Coltivazione in vaso

La Nephrolepis obliterata può essere tranquillamente coltivata in vaso, portando in casa quel tocco di morbidezza e colore che ben si addice a qualsiasi tipologia di arredamento. Per non parlare delle sue abilità di “pulitrice dell’aria” (come la Dracena Marginata). La felce australiana riesce a ridurre l’inquinamento dell’aria eliminando tracce di formaldeide, toluene e xilene.

All’inizio non occorre un vaso di grandi dimensioni, che servirà dopo non molto tempo. Questa specie di felce ha una crescita molto rapida, anche se quando coltivata in vaso non raggiunge grandi dimensioni. Il rinvaso deve avvenire nel mese di marzo.

È importante utilizzare un terriccio a base di torba e con una base di fertilizzante. Alla base del vaso collocare sabbia grossolana o ciottoli per evitare ristagni di acqua.

Non posizionate la pianta dove le correnti d’aria sono molto forti.

Coltivazione in piena terra

In giardino la Nephrolepis obliterata si farà sicuramente notare, ma coltivarla in piena terra all’esterno è molto complicato. Sarà necessario ricreare il clima di cui tale felce può godere in un bosco e questa non è cosa facile.

Importante è la giusta collocazione: tanta ombra è quello che serve. Particolare attenzione deve essere prestata anche al terreno, ben lavorato e mantenuto sempre molto umido (annaffiature abbondanti e regolari nei mesi estivi, meno frequenti durante l’inverno).

È difficile coltivare la felce australiana in giardino anche perché le basse temperature non sono amate da questa pianta.

Nephrolepis obliterata

E’ molto difficile coltivare la Nephrolepis obliterata in giardino, ma non impossibile – Photo by David J. Stang [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Temperatura

L’ideale temperatura per la Nephrolepis obliterata è di circa 18°C. Ecco perché non è difficile coltivarla in appartamento, dato che i termometri interni si fermano sempre nelle vicinanze di tale numero.

Nei periodi di caldo intenso, quando la temperatura supera i 18°C, basterà garantire una maggiore umidità alla pianta (procedere anche con nebulizzazioni direttamente sulla pianta).

Al contrario (questo vale per chi ha deciso di collocare la pianta all’esterno, ad esempio proprio sotto il gazebo in giardino o nel patio) le basse temperature possono portare la pianta alla morte. La minima temperatura tollerata è di circa 10°C.

Luce

Per quanto riguarda l’esposizione della Nephrolepis obliterata si consiglia si collocarla in zone di ombra o di mezz’ombra, mai sotto la luce diretta del sole.

Terriccio

L’ideale substrato deve essere formato da tre parti di torba, 2 di sabbia grossolana ed una buona dose di fertilizzante di base. Il terriccio non deve mai essere troppo compatto, ma sempre morbido e umido.

Innaffiature

La Nephrolepis obliterata è una pianta che ama l’umidità, quindi l’operazione dell’annaffiatura deve essere effettuata sempre con regolarità.

Il terreno deve essere sempre umido, ma mai la pianta deve “vivere in acqua”. Richiede annaffiature abbondanti e regolari, ma regola fondamentale da rispettare è quella di non creare dei ristagni di acqua, pericolosissimi per questa specie.

Moltiplicazione Nephrolepis obliterata

La moltiplicazione della Nephrolepis obliterata può avvenire in due modi:

  • riproduzione per divisione dei cespi: operazione da fare nel periodo primaverile, la quale consiste nella divisione della pianta (tolta completamente dal vaso) direttamente dalle radici. Basterà afferrare la zolla di terra che copre le radici e dividerla in più parti, ognuna delle quali sarà messa a dimora in un nuovo vaso.
  • propagazione mediante spore: è una tecnica molto più difficile rispetto alla precedente, poiché è difficile ricreare le perfette condizioni richieste dalla pianta durante questa delicatissima fase.

Come si procede? Preparare un contenitore con terra di brughiera e torba in parti uguali; tagliare una foglia (sempre durante il periodo primaverile) e far cadere le spore che si trovano sulla stessa direttamente sul terreno preparato; annaffiare con moderazione e posizionare un foglio di plastica trasparente a coprire il tutto.

Il contenitore dovrà essere lasciato in una zona buia e con temperatura di costante di 20-24°C per i primi mesi. Solo quando cominceranno a spuntare le prime piantine si potrà spostare il contenitore in una zona luminosa.

Quando le piantine saranno cresciute potranno essere messe a dimora in vasi di piccole dimensioni.

Concimazione

Le concimazioni sono da fare durante il periodo primaverile e per tutta l’estate, con regolarità (ogni 15 giorni).

I migliori concimi da utilizzare sono quelli liquidi, da somministrare alla pianta mescolandoli direttamente con l’acqua per le annaffiature.

Quale concime scegliere per la Nephrolepis obliterata? Un prodotto specifico e con buone percentuali si azoto, fosforo, potassio, magnesio, ferro, manganese, rame, zinco e boro.

Potatura Nephrolepis obliterata

Taglio corto o semplice ritocchino? No, non siamo dal parrucchiere di fiducia, ma è questa la domanda da porsi prima di armarsi con forbici specifiche e intervenire sulla pianta.

Per la felce australiana optiamo per la seconda soluzione: basterà semplicemente eliminare le foglie secche, al fine di evitare che si trasformino in strade di facile percorrenza per malattie di vario genere.

Parassiti, malattie e altre avversità

Attenzione al colore delle foglie! Quando le foglie della Nephrolepis obliterata cambiano colore, diventando più chiare o con macchie scure, è necessario correre ai ripari. In questo ultimo caso ci troviamo in presenza di un attacco di qualche fungo a causa di pericolosi ristagni di acqua (rimedio: moderare le annaffiature e in casi estremi utilizzare specifico fungicida). Nel primo caso, si tratta di errata esposizione ai raggi del sole (rimedio: posizionare la pianta in zone ombreggiate).

Inoltre, controllate sempre la parte inferiore delle foglie, poiché macchie brune potrebbero indicare un attacco in corso da parte della cocciniglia bruna, mentre le macchie bianche sono il normale biglietto da visita della cocciniglia farinosa (rimedio: lavare la pianta e utilizzare antiparassitari specifici).

Curiosità sulla Nephrolepis obliterata

La Nephrolepis obliterata è una pianta da appartamento che riesce a purificare l’aria in modo eccezionale, così come altre piante. Riesce a filtrare l’aria, eliminando dalla stessa pericolose particelle microscopiche, come formaldeide, toluene e xilene.

Tantissime sono le leggende legate a questa pianta, come quelle legate alla Notte di San Giovanni. Sono tre le leggende più conosciute che riassumiamo di seguito:

  1. la prima leggenda narra che la felce sia in grado di far nascere un fiore magico di colore bianco candido, chiamato il fiore di San Giovanni. Un fiore che nasce e sboccia nella notte tra il 23 e il 24 giugno. Un fiore molto particolare che dona poteri occulti e conoscenze infinite a chi lo possiede;
  2. secondo un’altra leggenda allo scoccare della mezzanotte tra il 23 ed il 24 giugno, alcune foglie di felce, se poste vicino agli oggetti preziosi presenti in casa, porteranno abbondanza e prosperità per tutto l’anno;
  3. infine, raccogliere delle foglie di felce all’alba del 24 giugno, farle essiccare e portarle con sé, porterebbe la massima fortuna nel lavoro

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori e delle piante la felce in generale, così come la Nephrolepis obliterata, simboleggia il mistero e l’ignoto.

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