Il genere Nephrolepis è molto conosciuto, anche se il nome scientifico utilizzato potrebbe portare fuori strada. Per essere più chiari, in questo articolo ci occuperemo di tutte le piante che rientrano nel grande insieme delle Felci Nefrolepide (come qualcuno li chiama in italiano).
Piante dall’infinita eleganza e che possono tranquillamente essere coltivate in appartamento, le quali però non si presentano con fiori grandi o colorati, ma esprimono il concetto di bellezza attraverso una perfetta armonia di forme.
Le Nephrolepis sono piante pteridofite, cioè senza fiori, frutti e semi. Questa affermazione potrebbe essere intesa come un grande limite: “come possono queste piante distinguersi nell’ampio panorama delle più belle piante ornamentali?”
Più che un limite è una caratteristica unica, che ha permesso alle felci di mettersi in mostra anche tra le piante dai più colorati fiori. Stiamo parlando del solo valore estetico e già possiamo descrivere le Nephrolepis come piante davvero raffinate, ma se aggiungiamo anche le loro proprietà di piante che purificano l’aria, le stelline di gradimento aumentano ancor più.
Per moltissimi anni le felci sono state avvolte nel mistero della moltiplicazione: piante che non producono fiori, frutti e semi, come possono riprodursi?
Un mistero risolto solo nel 1850: le Nephrolepis si riproducono grazie alle spore presenti nella pagina inferiore delle foglie. A tal proposito è obbligatorio aprire una parentesi sul ciclo vitale delle felci, definito alternanza di generazioni. Un ciclo all’interno del quale sono due i soggetti principali: la pianta matura sporofita (che genera spore) e la pianta gametofita. Le spore della prima vengono trasportate per lunghe distanze, fino a quando non trovano un ambiente ideale. Il terreno umido e le particolari condizioni del clima permetteranno la nascita e lo sviluppo della generazione gametofita. Queste ultime sono piante molto piccole che generano sia cellule maschili, sia femminili. La fecondazione delle cellule femminili porterà alla nascita di un’altra sporofita, cioè una felce adulta.
Nephrolepis: piante eleganti da appartamento
Esistono delle felci di piccole dimensioni da poter adagiare in qualche angolo della casa? È possibile coltivare le Nephrolepis in appartamento? La risposta è positiva per entrambe le domande.
Una felce comune sempreverde originaria dell’Asia orientale e dell’Oceania, che ama il clima tropicale, ma ben si adatta anche alle domestiche temperature delle nostre case. Le Nephrolepis sono piante spettacolari, delle vere e proprie verdi perle dalla rara bellezza, pronte a donare un tocco di eleganza alla propria casa. Niente colori accesi, ma solo diverse tonalità di un raffinato verde.
La Nephrolepis (felce comune) può essere tranquillamente coltivata in vaso ed è considerata come una pianta dal valore inestimabile per la casa e per la salute. In che senso? Riesce ad assorbire ed eliminare le particelle di sostanze nocive rilasciate da solventi o altri prodotti chimici, ripulendo l’aria che respiriamo in casa.
Piante eleganti e molto utili, ecco come è possibile descrivere le Nephrolepis. Ora non resta che scostare delicatamente le lunghe e affusolate foglie di questa pianta ed entrare nel loro fantastico mondo. Identifichiamo queste straordinarie piante e vediamo insieme quali sono gli accorgimenti da prendere per coltivarle nel migliore dei modi.
Classificazione botanica
Le Nephrolepis, meglio conosciute come felci, sono davvero tantissime e la maggior parte delle specie può essere coltivata senza problema alcuno anche in casa.
Questa la classificazione botanica:
Regno: Plantae;
Divisione: Pteridophyta;
Classe: Polypodiopsida/Pteridopsida (contestato)
Ordine: Polypodiales;
Famiglia: Nephrolepidaceae;
Genere: Nephrolepis.
Principali specie e varietà
A questo genere (Felce comune) appartengono circa 30 specie. Di seguito la descrizione delle principali specie e varietà di Nephrolepis più conosciute e diffuse che rientrano nella categoria delle piante ornamentali da appartamento.
Nephrolepis Biserrata
Felce di origine tropicale che cresce rigogliosa in Florida, Messico, nelle Indie occidentali, America centrale, Sud America e Asia sud-orientale. Le foglie sono attaccate ad un gambo di colore scuro e che può raggiungere anche i 50cm di lunghezza. Le foglie sono di colore verde accesso e molto sottili.
Nephrolepis Exaltata
Felce (Neph. Exaltata) sempreverde con fronde lunghe 25-50 cm che formano una bellissima cascata di foglie sottili dal colore verde chiaro. È una delle specie maggiormente conosciute e molto apprezzata per la sua eleganza. È una pianta che predilige le alte temperature (al di sotto dei 12°C potrebbe morire) e che deve essere coltivata in zone di ombra.
Nephrolepis Obliterata
Conosciuta come Felce australiana (all’estero è anche comune il nome “Kimberley Queen fern“) è un’altra specie che può essere coltivata senza particolari problemi in casa. Ben si adatta ad ambienti chiusi, anche quando l’aria è più secca e si presenta come una delle felci più belle in assoluto. Grandi fronde sempreverdi e bellissime foglie cespugliose ricoperte da piccole scaglie di color rosso. Ogni sua fogliolina a forma di spada ha dei margini leggermente smerlati.
Nephrolepis Tessellata
Altra felce molto apprezzata con fronde che possono crescere fino a 90cm. Le sottili foglie non sono di colore verde brillante come per molte altre specie, ma più scure, con gambi molto sottili di colore tendente al nero.
Nephrolepis Cordifolia
Originaria della Nuova Zelanda, del Giappone e dell’Oceania, ha fonde che possono allungarsi anche per 60cm. Il colore dominante è un verde brillate e riesce a crescere fino ad un metro circa di altezza. Sono tantissime le cultivar di questa specie presenti sul mercato, tra le quali è possibile ricordare la “Compacta” (ideale per essere coltivata in casa per le sue ridotte dimensioni) e la “Plumosa” (decisamente diversa dalla precedente, proprio per la grandezza e la lunghezza delle fronde che possono arrivare a 150cm di lunghezza).
Fioritura
Grandi fiori dal colore intenso e dal profumo avvolgente… no, dimenticate tutto questo. Le Nephrolepis non fioriscono.
Una pianta semplice, da collocare in un angolo, magari per coprire qualche brutto filo o imperfezioni del muro. Eresia! Le felci possono essere collocate nell’intersezione tra gli insiemi delle piante ornamentali e quello delle piante senza fiori. Piante elegantissime, dalla bellezza unica e che ben si prestano, data la generale armonia e semplicità di forme, ad esprime il concetto di perfezione.
Le Nephrolepis non fioriscono? Pazienza, quello che offrono è comunque uno spettacolo incredibile.
Consigli per la coltivazione delle Nephrolepis
“È impossibile coltivare delle piante dalle umide e selvagge origini proprio in casa!”
Lasciate perdere chi con tali parole si è rivolto nei vostri confronti. Coltivare le Nephrolepis è davvero molto semplice, perché sono piante molto robuste e che ben si adattano anche a climi diversi rispetto a quello del loro naturale habitat.
Prima di passare ai diversi consigli per prendersi cura e coccolare queste spettacolari felci, è necessario fare una importante raccomandazione. Dato che sono piante senza fiori, dove il verde è il colore dominante, spesso si nota che le foglie vengono lucidate con prodotti non naturali. Evitate questa operazione perché impediscono alla pianta di svolgere le sue naturali funzioni e sono molto pericolosi per la sua salute.
Sono piante perfette così come sono, fidatevi!
Coltivazione in vaso
Nonostante la rapida crescita delle Nephrolepis, non occorre subito utilizzare un vaso di grandi dimensioni. Si consiglia di procedere al rinvaso ogni anno nel mese di marzo, scegliendo un vaso dal diametro sempre maggiore e più profondo.
Non dimenticate mai di adagiare sul fondo della sabbia grossolana o ciottoli di piccole dimensioni. Tale strato non solo farà da sostegno allo specifico terriccio da utilizzare, ma impedirà pericolosi ristagni di acqua.
Coltivazione in piena terra
Impossibile? No!
Particolarmente difficile? Si!
È raro vedere delle Nephrolepis coltivate direttamente nel giardino di casa, proprio perché rivestono meglio il ruolo di piante ornamentali domestiche. È molto difficile ricreare il loro habitat naturale all’esterno, mentre le costanti temperature degli ambienti interni possono agevolare la crescita e lo sviluppo di queste felci.
Non sono piante che amano le basse temperature e neanche tanta luce. Questo significa che sarà possibile coltivarle in giardino solo se si vive in una zona dal clima mite e mai troppo freddo nei mesi invernali e solo scegliendo la perfetta collocazione in zone del giardino molto ombreggiate.
Temperatura
Una temperatura costante di circa 18°C è proprio quello che ci vuole per veder crescere queste piante in modo sano e con foglie da colore verde acceso. Le Nephrolepis amano il caldo e l’umidità e proprio non sopportano il freddo: ecco perché si sconsiglia di coltivarle in giardino.
È possibile collocare queste ornamentali felci anche all’esterno, ad esempio sotto un gazebo o all’ingresso di casa, ma tenete sempre sotto controllo il termometro. Temperature che scendono sotto i 10°C possono uccidere la pianta.
Luce
Sole o ombra? Scegliamo una via di mezzo. Le diverse specie appartenenti al genere Nephrolepis non amano particolarmente i raggi del sole (anche se tra tutte le felci sono quelle più resistenti alla luce diretta) e si consiglia di collocarle in zone di mezz’ombra.
Avete una finestra esposta a nord? Ecco, è quella la posizione ideale per la felce.
Terriccio
Le Nephrolepis hanno bisogno di un substrato specifico e ben bilanciato: torba, sabbia o perlite in rapporto 2:1. Non utilizzate terricci di scarsa qualità, ma solo quelli specifici per felci. È necessario creare un substrato equilibrato a reazione acida.
Innaffiature
Non dimenticate di annaffiare la vostra amata Nephrolepis! Come detto più volte, le felci sono piante che amano l’umidità e la carenza di acqua o un ambiente troppo secco potrebbe danneggiarle e farle morire.
Annaffiature costanti e abbondanti: è questa la principale regola da seguire alla lettera (il terriccio deve essere sempre moderatamente umido). Poi, per provare a ricreare l’habitat naturale delle felci è possibile ricorrere ad un espediente molto particolare: riempite un sottovaso con delle pietre e con dell’acqua; adagiate il vaso con la Nephrolepis sulle pietre del sottovaso. In questo modo la pianta potrà godere di una buona percentuale di umidità senza mai stare a diretto contatto con l’acqua.
Altro consiglio è quello di nebulizzare spesso dell’acqua direttamente sulle foglie.
Moltiplicazione
La moltiplicazione delle felci può avvenire in due modi:
- riproduzione per divisione dei cespi: permette di ottenere una pianta uguale alla pianta madre, cosa che non succedere nella divisione per seme, poiché in questo ultimo caso grande importanza assume la variabilità genetica.
Come si procede: è necessario togliere completamente la pianta dal vaso, pulendo la terra in eccesso che si trova vicino le radici. Controllare lo stato di salute delle radici ed eliminare quelle danneggiate, troppo lunghe o troppo secche. Poi, si può passare alla divisione vera e propria, separando la massa di radici in più parti. Prestate la massima attenzione: ciascuna parte deve avere radici e germogli. Quando procedere? Tale operazione deve essere fatta nel periodo primaverile. - Moltiplicazione per spore: è una tecnica molto complicata da portare a termine in ambienti domestici. Si consiglia sempre di procedere seguendo la tecnica descritta al punto precedente. Come procedere? Durante il periodo primaverile si deve letteralmente raschiare una foglia della pianta, facendo cadere le spore su di un foglio di giornale o in un ampio recipiente. Preparare un vaso con terra di brughiera e torba dove adagiare le spore. Annaffiare e coprire con un foglio di plastica trasparente (tutti i giorni sarà necessario togliere il foglio per eliminare la condensa e provvedere alla nuova copertura). Lasciare in un luogo caldo: temperatura ideale di circa 22°C. Dopo 2 mesi o poco più cominceranno a spuntare le prime piantine e il vaso dovrà essere spostato in luogo più luminoso. Quando le piantine saranno cresciute sarà possibile metterle a dimora in un vaso più grande.
Concimazione
Utilizzare un buon concime liquido disciolto in acqua e riducendo leggermente le dosi consigliate. Le concimazioni devono essere regolari durante stagione primaverile-estiva (ogni 15 giorni circa) e devono essere sospese durante tutti gli altri periodi dell’anno.
Potatura
Eliminare semplicemente le foglie danneggiate o secche, al fine di evitare che si trasformino in una comoda autostrada per insetti e virus di vario genere.
Utilizzare sempre strumenti ben affilati e disinfettati.
Parassiti, malattie e altre avversità
Particolare attenzione deve essere prestata alle annaffiature: troppo abbondanti possono far spuntare delle macchie di colore scuro sulle foglie (è un vero e proprio attacco fungino); troppo scarse possono far cadere le foglie.
Anche la corretta esposizione alla luce del sole è molto importante: le foglie perdono il loro colore naturale, si schiariscono e si mostrano con scarsa vitalità quando la luce è eccessiva.
Un ambiente troppo caldo e con scarsa umidità fa diventare le foglie scure ai margini, mentre il freddo eccessivo le fa arricciare e appassire.
Altri problemi potrebbero derivare dagli attacchi da parte della cocciniglia, farinosa o bruna. In questi casi si consiglia di ricorrere a specifici antiparassitari.
Curiosità
Le felci non hanno organi di riproduzione, quali i fiori (frutti o semi), ma si riproducono sessualmente mediante le spore che si trovano sulla pagina inferiore delle foglie.
Le Nephrolepis sono piante utilissime per pulire l’aria e riescono ad eliminare particelle microscopiche di sostanze non proprio amiche della salute (ad esempio, formaldeide, toluene e xilene).
Linguaggio dei fiori
La felce (Nephrolepis obliterata) simboleggia il mistero, l’ignoto.
Il tutto cambia quando è utilizzata in composizioni floreali: in questo caso la pianta assume il significato di sincerità, andando a rafforzare il messaggio che si intende dare con lo specifico omaggio floreale.
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