Schlumbergera

Schlumbergera

Un bellissimo esemplare di Schlumbergera (foto Sergiu Luchian CC BY-NC-ND 2.0)

Con il termine Schlumbergera si indica un genere ben definito nella grande famiglia delle Cactaceae. Questa prima informazione ci permette di capire in quale affascinante mondo stiamo per entrare, cioè quello delle succulente. Tale genere comprende numerose specie, le quali hanno scelto come loro habitat perfetto le umide foreste del Centro America.

Queste piante crescono ad altitudini che vanno da 700 metri (S. truncata) fino a 2.780 metri (S. microsphaerica), ma si sentono a loro agio anche in umide foreste costiere o zone rocciose.

Non vi sembra strano quanto appena detto? Molte specie appartenenti alla famiglia delle Cactaceae crescono in zone dal clima totalmente diverso, poiché appunto di origine subdesertica. Le specie appartenenti al genere Schlumbergera, invece, si possono identificare come “l’eccezione che conferma la regola”, dato che prediligono zone particolarmente umide e dove non è il sole a regnare, ma l’ombra. Infatti, crescono solitamente su alberi o rocce in habitat generalmente ombreggiati con un livello di umidità molto alto.

In questo articolo, quindi, andremo a descrivere piante epifite che si sviluppano in modo cespuglioso e che spesso si presentano con portamento ricadente.

Le Schlumbergera non sono piante dalle grandi dimensioni, ma la loro crescita è piuttosto contenuta: i fusti raramente arrivano a più di 50cm di lunghezza. Questa ultima caratteristica, unita alle sommarie informazioni che abbiamo dato fino a questo momento, ci permette di capire che siamo in presenza di specie che è possibile coltivare anche in casa o nel proprio giardino.

Sembrano piante così lontane dalle specie che normalmente invadono in modo gentile gli appartamenti, ma di sicuro il termine non aiuta ad identificarle in modo particolarmente semplice. Parlare di Schlumbergera non sempre riesce a ricreare nella propria mente un disegno ben preciso di tali piante, ma sono piante molto vicine e che magari abbiamo già in casa. Conoscete il Cactus di Natale? Ecco, appunto!

Schlumbergera: analizziamo il genere nel dettaglio

La prima descritta caratteristica di piante epifite ci permette di capire come le specie appartenenti al genere Schlumbergera riescano a crescere in luoghi molto particolari, come rocce o su altri alberi. Si sviluppano formando dei grossi arbusti dalla legnosa base.

Altra caratteristica che rientra tra quelle principali è l’assenza di foglie: sono i verdi gambi ad essere identificati come organi fotosintetici.

Ogni stelo è composto da segmenti, i quali possono avere la più comune forma appiattita, ovvero possono presentarsi sotto forma di areole disposte a spirale (l’areola nelle piante succulente è la precisa zona in cui nascono le spine e dove si trovano delle piccole setole).

“Mai giudicare un libro dalla copertina!”. Le Schlumbergera si presentano come piante succulente, dalla particolare forma che poco si avvicina alle più comuni piante da appartamento, ma che riescono comunque ad incantare con i loro fiori. Questi possono svilupparsi in duplice modo: possono essere pendenti, ovvero crescere orizzontalmente. In entrambi i casi la sorpresa è entusiasmante. In molte specie è molto vistosa la differenza tra i tepali interni e quelli esterni, creando un effetto davvero incredibile di un fiore all’interno di un altro fiore.

Schlumbergera

Da un fiore nasce un altro fiore: è questo il particolare effetto della fioritura di alcune specie di Schlumbergera (foto Margrit CC BY-NC-ND 2.0)

Classificazione botanica

Pronti per conoscere la famiglia di queste piante? Rilassatevi e mettete da parte l’ansia, non dobbiamo chiedere in sposa una Schlumbergera, ma solo conoscere al meglio le sue origini.

Regno: Plantae;
Clade: angiosperme;
Clade: Eudicotiledoni;
Ordine: Caryophyllales;
Famiglia: Cactaceae;
sottofamiglia: Cactoideae;
Tribù: Rhipsalideae;
Genere: Schlumbergera.

Principali specie o varietà

Sei sono le specie di Schlumbergera attualmente riconosciute:

Schlumbergera Kautskyi

È una specie originaria del Brasile sud-orientale e il suo habitat naturale sono le zone particolarmente rocciose. Questa specie ha steli verdi senza foglie e i gambi sono fortemente appiattiti. I margini dei gambi presentano dei denti tagliati, che possono variare nelle loro misure.

Ogni singolo segmento arriva a misurare circa 3,5cm di lunghezza e la metà della misura indicata in larghezza. Questa specie rientra nella categoria di quelle dai fiori che si sviluppano orizzontalmente e che presentano la parte superiore diversa da quella inferiore. I fiori sono ben visibili, dato il loro colore viola molto appariscente.

Schlumbergera Microsphaerica

Questa specie si presenta con le medesime caratteristiche della prima descritta Kautskyi, ma è un dettaglio (di non poco conto) che le permette di prendere le distanze da molte altre specie. La maggior parte delle Schlumbergera hanno steli appiattiti, ma questa specie ha steli ramificati e composti da stretti segmenti di forma cilindrica.

Le areole si presentano a spirale sugli steli e sulle stesse appaiono setole, in mezzo alle quali appaiono i boccioli dei fiori. Questi ultimi sono pendenti e di colore fucsia molto acceso. La fioritura avviene nel periodo primaverile.

Schlumbergera Opuntioides

Specie che si pone a metà strada, per quanto riguarda le sue caratteristiche estetiche, tra le due prima descritte. Mentre la specie Kautskyi presenta steli molto appiattiti e la Microsphaerica ha steli ramificati, la Schlumbergera Opuntioides ha entrambe le caratteristiche. Nello specifico, i segmenti giovani assumono la forma appiattita, la quale cambia quando la pianta diventa più grande e diventa cilindrica e dall’aspetto legnoso.

I fiori assumono la posizione orizzontale e sono di un delicato colore rosa porpora nella parte più esterna, mentre nella parte più interna hanno un tubo floreale di colore bianco. Il frutto è verde e dalla forma sferica.

Schlumbergera Opuntioides

Particolare del fiore della Schlumbergera Opuntioides (foto Stuart CC BY-NC 2.0)

Schlumbergera Orssichiana

Specie originaria di una piccola area delle montagne costiere del Brasile sud-orientale, che ama il clima umido delle foreste (si trovano ad altitudini di circa 1.000 metri). È una pianta epifita (cresce solitamente sugli alberi) e che presenta fiori penduli di circa 9cm con petali bianchi e rosa. La fioritura può avvenire fino a tre volte durante un solo anno: agosto, novembre e marzo.

Coltivata principalmente nella forma dei suoi ibridi, possiamo menzionarne due particolarmente diffusi: Schlumbergera × reginae McMillan (S. orssichiana × S. truncata) e l’ibrido Schlumbergera × eprica Süpplie (S. orssichiana × S. russelliana).

Schlumbergera Russelliana

Specie epifita arbustiva dal lungo fusto, che arriva a misurare circa 1 metro, diviso in segmenti piuttosto corti e dalla forma appiattita. Ben visibile una serie di piccoli peli sopra un’areola: qui nascono i suoi fiori disposti a stella. Il loro colore varia dallo scarlatto al rosa-violaceo.

I tepali interni sono più lunghi e alla base formano un tubo floreale lungo circa 3 cm. Queste piante fioriscono in diversi periodi, a seconda della zona precisa di coltivazione.

Schlumbergera russelliana

Schlumbergera russelliana By Cola borator (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Schlumbergera Truncata

Pianta di dimensioni contenute con fusti appiattiti (lunghi circa 5cm) dal colore verde intenso e con intagli a 2 o 3 denti. Può essere meglio descritta come una pianta epifita a cascata ramificata, dalle cui estremità pendono dei fiori che variano nel colore, dal rosso al viola, dall’arancio tenue al bianco.

La fioritura avviene tra la fine del periodo autunnale e l’inizio dell’inverno, quando le giornate sono più brevi e le temperature più fresche.
Il suo frutto è rotondo a forma di pera, rosso e liscio.

Schlumbergera truncata

Schlumbergera truncata (foto Maja Dumat CC BY 2.0)

Le moderne cultivar di Schlumbergera

Parlando di Schlumbergera è obbligatorio menzionare le diverse specie, ma è opportuno focalizzare la propria attenzione anche sulle diverse cultivar. È possibile coltivare in casa o in giardino le singole specie (con le dovute accortezze che in seguito vedremo), ma il mercato del Vecchio Continente, cioè quello al quale noi facciamo riferimento, è ricchissimo di cultivar molto particolari, che si adattano in modo perfetto al clima del nostro Paese.

Quattro sono i principali gruppi in cui sono state inserite le varietà di queste piante:

  • Truncata: è il gruppo che contiene le diverse cultivar di Schlumbergera che hanno come comune denominatore le caratteristiche della specie Truncata. Quindi, siamo in presenza di piante con i segmenti dello stelo con denti appuntiti e fiori che si sviluppano orizzontalmente.
  • Buckleyi (Cactus di Natale): a dominare sono le caratteristiche della Schlumbergera Russelliana. Segmenti con denti meno pronunciati e fiori pendenti. Le cultivar appartenenti a questo gruppo fioriscono più tardi rispetto a quelle del primo gruppo. È qui che è possibile collocare i Cactus di Natale.
Schlumbergera Buckleyi

Schlumbergera Buckleyi By Rosana Prada from Montreal, Canada (it’s time for them to bloom) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

  • Reginae: le cultivar che appartengono a questo più piccolo insieme sono tutte derivanti da ibridi ottenuti con la Schlumbergera Orssichiana.
  • Exotica: è il gruppo meno numeroso, che comprende tutti gli ibridi che derivano dalla specie Opuntioides.

Fioritura

Le specie appartenenti a questo genere solitamente fioriscono durante il periodo tardo autunnale/invernale (sono tante le piante che fioriscono in inverno), mentre altre specie possono fiorire anche più volte durante l’anno. Senza particolari giri di parole è possibile definire tale fioritura come abbondante e decisamente vistosa.

È possibile assistere ad una fioritura spettacolare solo quando le Schlumbergera non ricevono luce per molte ore al giorno e alle stesse è assicurata una temperatura massima di circa 18°C. Sono queste le condizioni che permettono un’abbondante fioritura, la quale dura per diverse settimane.

fioritura Schlumbergera

Schlumbergera Truncata in fiore (foto Mónica Pinheiro CC BY-NC 2.0)

Consigli per la coltivazione delle Schlumbergera

Prendendo come unico parametro di riferimento le sole origini di tali piante è normale pensare a specie molto difficili da coltivare in casa. Se si pensa, però, alla diffusione del Cactus di Natale, il primo pensiero viene letteralmente sotterrato.

Le diverse cultivar di Schlumbergera, infatti, si presentano come piante molto facili da coltivare e che non richiedono particolari attenzioni.

Piccoli accorgimenti per un grande risultato! Ecco come prendersi cura delle Schlumbergera.

Coltivazione in vaso

Date le ridotte dimensioni delle cultivar che è possibile tranquillamente coltivare in appartamento non servono vasi immensi. Queste sono piante che richiedono poco spazio a livello radicale.

Le uniche accortezze da prendere quando coltivate in vaso sono due: terriccio di buona qualità e corretta collocazione (sia per quanto riguarda l’esposizione alla luce, che per le correnti d’aria, le quali potrebbero far oscillare in modo pericoloso la temperatura).

Il rinvaso deve avvenire ogni 2/3 anni.

vaso schlumbergera

Schlumbergera: un piccolo vaso per un grande spettacolo By Tangopaso (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Coltivazione in piena terra

La coltivazione in giardino è possibile, ma è sconsigliata perché è molto difficile ricreare quello che è il loro habitat naturale perfetto. Questo non significa che è impossibile, ma occorre davvero che il clima sia particolarmente mite e che l’angolo scelto del proprio giardino (è necessario un terreno molto fertile) sia di mezz’ombra.

Invece, la coltivazione in appartamento è più semplice, poiché è possibile spostare il vaso all’aperto nel periodo primaverile ed entrarlo in inverno, scegliendo sempre la giusta collocazione.

Temperatura

Sono piante originarie dell’America Centrale: secondo voi possono mai amare la neve e il gelo? Proprio così, no!

La temperatura ideale per la coltivazione delle Schlumbergera è di circa 15/18°C e mai al di sotto dei 10°C. Ecco perché è molto difficile coltivare tali piante in piena terra.

Luce

Il fattore più importante da prendere in considerazione per la coltivazione delle diverse specie e cultivar di Schlumbergera è proprio la luce. Solo con una corretta esposizione sarà possibile godere della vista di una bella pianta, che non si tirerà indietro nel mostrarsi in tutta la sua bellezza con appariscenti fioriture.

Sono piante che amano le zone di mezz’ombra e che mai devono essere lasciate sotto la luce diretta del sole. Quello di cui hanno bisogno è di luce filtrata.

Perché il sole è così pericoloso per le Schlumbergera?

Come detto all’inizio di questo articolo, le principali specie crescono in zone molto ombreggiate, in foreste particolarmente umide. Quindi, una massiccia esposizione ai raggi solari potrebbe “bruciare” i gambi delle piante. Immaginate di stendervi sotto il sole di agosto, al mare, senza protezione alcuna. Nei casi meno gravi la pelle assumerà il colore di bel pomodoro maturo; in quelli più gravi… è meglio andare al pronto soccorso. La stessa cosa succede alle Schlumbergera: i gambi assumeranno una colorazione rossastra, che proprio non identifica una pianta in salute.

Nemmeno troppa ombra è l’ideale: la totale assenza di luce impedirà la fioritura. Ricordate sempre che “la virtù sta nel mezzo”. Quindi, posizionate le Schlumbergera in una zona di mezz’ombra.

Luce Schlumbergera

L’esposizione alla luce è fondamentale per le Schlumbergera (foto Maja Dumat CC BY 2.0)

Terriccio

Rispetto a molti altri esemplari identificabili come cactus, questi prediligono un terreno particolarmente fertile. Per la coltivazione in vaso non deve mai mancare una parte di torba (anche uno stampo fogliare) e una parte di sabbia grossolana, per rendere il terreno particolarmente drenante. Il fondamentale effetto drenante può essere ottenuto anche utilizzando delle perle di polistirene.

Innaffiature

Come abbiamo detto prima? “La virtù sta nel mezzo!”

La corretta innaffiatura delle Schlumbergera è costante e mai troppo abbandonate, ovvero limitata. Le annaffiature devono essere regolari nel periodo estivo (somministrare l’acqua quando il substrato è ancora umido), per essere successivamente diradate nel corso dell’inverno.

Moltiplicazione

La moltiplicazione delle Schlumbergera avviene per seme o per talea. La seconda è un’operazione alla portata di tutti.

Basterà tagliare una o più foglie con una lama affilata e disinfettata o letteralmente svitare la talea con delicatezza.

La talea dovrà essere fatta asciugare per qualche giorno (in alcuni casi bastano 24/48 ore, in altri casi anche 7 giorni) e attendere la formazione di un callo all’estremità. La talea deve essere poggiata su di uno strato di sabbia umida. Quando le radici raggiungeranno una lunghezza di circa 10cm, è possibile passare all’ultima fase, cioè la messa a dimora in terriccio composto da torba e sabbia in egual misura.

Questa operazione deve avvenire in primavera o all’inizio dell’estate ed è necessario garantire alla pianta una temperatura di circa 20/22°C.

Moltiplicazione Schlumbergera

La moltiplicazione delle Schlumbergera per talea è una procedura molto delicata, ma anche la più semplice (foto Ezequiel Coelho CC BY-NC-ND 2.0)

Concimazione

Un’operazione che deve avvenire ogni 15/20 giorni. Utilizzare un concime per piante succulente da mescolare direttamente all’acqua delle innaffiature, che deve essere povero in azoto e con valori di potassio abbastanza alti.

Concimazione da interrompere nel mese che precede la fioritura.

Potatura

La potatura deve avvenire circa un mese dopo la fioritura: in questo modo si incoraggerà la pianta a ramificarsi, dopo un breve periodo di riposo.

Non dobbiamo parlare di vera e propria potatura delle Schlumbergera, poiché sarà necessario soltanto eliminare le parti danneggiate o secche e i fiori appassiti. È possibile rimuovere fino a 1/3 delle foglie.

Parassiti, malattie e altre avversità

Le Schlumbergera non sono piante che contraggono malattie con facilità, ma non per questo sono immuni al 100% da pericolosi attacchi di parassiti.

Tra gli insetti più pericolosi ricordiamo gli afidi, che amano i germogli giovani e i fiori. Anche i funghi possono causare danni a queste piante, specialmente all’apparato radicale: ecco perché si consiglia di provvedere alle innaffiature con molta cura e senza mai creare pericolosi ristagni di acqua (pericolosissime sono le muffe dell’acqua).

In tutti questi casi sarà necessario ricorrere a specifici prodotti per eliminare funghi o per contrastare gli attacchi di afidi e cocciniglie che possono trasmettere anche pericolosi virus alle piante. Nei casi in cui la pianta sia colpita da specifico virus sarà necessario distruggerla, poiché non esiste cura.

Curiosità

Utilizzando le giuste accortezze alcune specie e varietà di Schlumbergera possono raggiungere un’età di 20 e più anni. Un traguardo davvero impressionante.

Ad ogni festa la sua pianta! Oltre al Cactus di Natale (cultivar appartenente al gruppo Buckleyi) esiste anche il Cactus di Pasqua, che al contrario del primo fiorisce nel periodo primaverile.

Tossicità

Le Schlumbergera possono essere pericolose per i nostri amici a 4 zampe, poiché alcune parti delle piante contengono principi attivi tossici che potrebbero causare vomito e diarrea.

Linguaggio dei fiori

Tutte le specie appartenenti al genere Schlumbergera sono piante molto forti e capaci di adattarsi alle avversità. Si inseriscono di diritto tra i simboli del Natale, proprio come l’agrifoglio, ma facendo riferimento al linguaggio dei fiori in generale assumono un significato molto importante: solidità e rinascita. Regalare una pianta è sempre un gesto molto gradito e questa pianta è un ottimo augurio.

Dove acquistare la Schlumbergera

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4 pensieri su “Schlumbergera

    • La mia bellissima schlumbergera fiorita ha perso improvvisamente tutti i fiori, diventati morbidi e trasparenti, come bagnati. Ho innaffiato poco la pianta, tenuta all’interno e esposta a tanta luce, pochissimo sole diretto.
      Grazie, Mirella Ciavardini

  1. Ho trovato le notizie molto interessanti poichè ho una “schlumbergera” da molti anni però non ne ho mai saputo il nome nè il modo di curarla. La mia è sempre stata sana ed ha sempre fatto due fioriture abbondanti all’anno però adesso da qualche tempo ha delle macchioline sulle foglie e credo che siano afidi.Posso pulirle con sapone di Marsiglia e acqua? Altrimenti cosa devo fare? Grazie dell’informazione che potrai darmi.


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