L’Abete di Douglas, comunemente identificato anche come Douglasia costiera o Pino dell’Oregon, è un grande albero utilizzato sia per scopi ornamentali che per la produzione di legname di ottima qualità.
La specie, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, è una conifera sempreverde originaria delle regioni costiere dell’America del Nord e del Canada, dove cresce spontanea al di sopra dei 1500 metri di altitudine.
Il Pino di Douglas, altro nome utilizzato per la specie Pseudotsuga menziesii, ha un tronco slanciato e possente, foglie aghiformi di circa 3cm e pigne che dalla forma allungata che pendono tra i tanti rami che si sviluppano in modo piuttosto ordinato.
Abbiamo menzionato questa specie nella guida “Alberi da giardino: come scegliere” per il suo portamento maestoso e per la sua chioma sempreverde molto ornamentale. In natura riesce a valorizzare qualsiasi paesaggio montano, ma è utilizzato anche in grandi giardini (date le dimensioni che la pianta riesce a raggiungere è consigliata la coltivazione solo quando si ha tanto spazio a disposizione) dove si fa notare per la sua geometrica eleganza (bella la chioma triangolare definita da un generale portamento snello).
Gli esemplari più giovani vengono utilizzati spesso come alberi di Natale, quindi possono essere coltivati in vaso per un limitato periodo di tempo. Altra caratteristica che ha reso la Douglasia una delle specie più apprezzate dai giardinieri di tutto il mondo è il colore degli aghi: un bel verde sul quale si notano delle leggerissime sfumature di grigio o blu.
Classificazione botanica
- Dominio: Eukaryota;
- Regno: Plantae;
- Sottoregno: Tracheobionta;
- Divisione: Pinophyta;
- Classe: Pinopsida;
- Ordine: Pinales;
- Famiglia: Pinaceae;
- Genere: Pseudotsuga;
- Specie: Pseudotsuga menziesii (Abete di Douglas).
Principali varietà e cultivar
Sono diverse le varietà e le cultivar di Pseudotsunga menziesii che si possono facilmente coltivare anche nei nostri giardini. Alcune raggiungono altezze considerevoli, altre mantengono un portamento compatto. Ecco quelle che vantano maggiore diffusione:
Pseudotsuga menziesii Fletcheri
apprezzata per il portamento compatto e la forma tondeggiante della chioma. Una pianta perfetta per completare anche giardini di piccole dimensioni.
Pseudotsuga menziesii var. glauca
la particolarità di questa varietà dal portamento conico è il colore degli aghi che può variare dal verde/blu al verde/giallo (le sfumature sono leggerissime, ma conferiscono all’abete un alto valore ornamentale).
Pseudotsuga menziesii Pendula
come ben si può capire dal nome, i rami principali, cioè quelli più in basso e grandi, sono rivolti verso il basso. Gli aghi possono cambiare colore, seguendo l’andamento delle stagioni, passando dal classico verde/blu (o grigio) ad una tonalità più accesa di giallo.
Pseudotsuga menziesii Carnefix weeping
la forma cambia rispetto alle altre varietà che abbiamo descritto. Il tronco si sviluppa seguendo una leggera curvatura e i rami, che si sviluppano in modo molto fitto, tendono a diventare penduli con il passare del tempo. Gli aghi sono di colore verde intenso. È una varietà rustica e facile da coltivare.
Fioritura
Gli Abeti non sono alberi che entusiasmano per la loro fioritura e anche in questo caso, con riferimento all’Abete di Douglas, le cose non cambiano.
Andando più nello specifico è possibile definire la Douglasia come un albero monoico, cioè con strutture riproduttive che si trovano sulla stessa pianta, ma che restano ben distinte tra loro.
I fiori maschili sono poco appariscenti e riuniti in infiorescenze di colore rosso dalla tondeggiante forma.
I fiori femminili, invece, si fanno notare con colori più accesi (verdi o gialli) e sono riuniti in gruppi di 3.
La fioritura dell’Abete di Douglas avviene tra marzo e aprile. Segue la formazione di coni con squame copritrici ben serrate tra loro che, solo a maturazione completa, si aprono e lasciano cadere i semi che si disperdono con l’aiuto del vento.
Dopo la disseminazione le pigne cadono al suolo.
Consigli per la coltivazione dell’Abete di Douglas
Può questo abete americano essere coltivato nel nostro Paese come grande pianta ornamentale da giardino? La risposta è affermativa.
Grazie alla sua chioma sempreverde e alla facilità di coltivazione è diventata una delle specie più apprezzate dagli appassionati di giardinaggio di tutto il mondo e, appunto, di tutta Italia.
Coltivazione in vaso
La Douglasia può essere coltivata in vasi di grandi dimensioni (diametro non meno di 60 cm e profondità di circa 70cm) solo nei primi anni di vita. Come anticipato, i più piccoli esemplari sono spesso utilizzati come alberi di Natale. Resistono in ambienti abbastanza freschi e luminosi, sfruttando un miscuglio di torba, argilla e sabbia come substrato. L’apparato radicale è molto forte, ma teme i marciumi radicali che possono essere causati da ristagni di acqua. Quando l’Abete di Douglas è coltivato in vaso, sempre per brevi periodi, è bene intervenire solo quando il terreno appare completamente asciutto, somministrando una quantità di acqua mai eccessiva.
In vaso e in casa sì, ma solo per il periodo natalizio. Passate le feste si consiglia di spostare all’esterno la pianta. La cosa migliore da fare? Metterla a dimora direttamente in piena terra, cosicché l’Abete, anche quando ha portamento compatto, possa sfruttare più spazio per lo sviluppo del grande apparato radicale e per la crescita della chioma.
Coltivazione in piena terra
Qual è il terreno migliore per coltivare l’Abete di Douglas? La specie Pseudotsuga menziesii cresce bene sia in terreni argillosi che sabbiosi. Anzi, ad essere precisi, sono proprio i substrati più drenanti quelli da preferire. I ristagni di acqua sono da evitare come la peste, perché in breve tempo possono portare al marciume radicale al rapido deperimento della pianta.
Per quanto riguarda la messa a dimora definitiva è necessario scavare una buca pari al doppio del pane di terra che avvolge le radici, aggiungendo sul fondo del letame maturo per aumentare il livello di fertilità del terreno.
Il Pino dell’Oregon è molto decorativo, quindi può essere piantato anche in una zona ben precisa del giardino come pianta isolata, ovvero può essere sistemato accanto ad altri esemplari della stessa specie o appartenenti al genere di riferimento, avendo cura di lasciare lo spazio necessario per una crescita senza ostacoli.
Temperatura
Teme il freddo? No. Resiste a lunghi periodi di siccità? Sì. Insomma, la pianta perfetta per essere coltivata in quasi tutte le regioni del nostro Paese. Nelle zone montane trova il suo naturale habitat.
Luce
Una posizione di mezz’ombra è perfetta per la Douglasia, cercando sempre di mantenere il terreno abbastanza umido. La chioma della pianta può essere danneggiata dalla furia del forte vento, quindi è consigliato optare per una posizione ben riparata.
Terriccio
Si adatta perfettamente a qualsiasi pH del terreno, ma predilige substrati particolarmente drenanti, composti da alti strati di argilla o sabbia, e fertili.
Annaffiatura
Non è un gran bevitore. L’Abete di Douglas, specialmente durante le stagioni più fredde, si accontenta delle piogge e riesce a resistere anche a lunghi periodi di siccità.
Maggiori quantità di acqua sono richieste dagli esemplari più giovani appena messi a dimora in piena terra (per i primi anni, cioè fin quando non avranno sviluppato un forte apparato radicale) e durante l’estate (una buona innaffiatura alla settimana può bastare in condizioni normali)
Moltiplicazione
La riproduzione dell’Abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii) avviene per seme, naturalmente o seguendo precisi step all’interno di vivai specializzati (proprio quelli dove sei solito acquistare il tuo albero di Natale).
La semina viene effettuata alla fine dell’inverno in serra fredda e in condizioni di scarsa luminosità, per almeno due inverni.
La messa a dimora definitiva può avvenire nella primavera successiva, quando il rischio gelate è ormai lontano e le temperature iniziano a stabilizzarsi.
Concimazione
Non sono obbligatori continui interventi di concimazione durante l’anno, ma prima della messa a dimora in piena terra è fondamentale lavorare bene il terreno e aggiungere dello stallatico maturo. Tuttavia, non è vietato o sbagliato utilizzare dei concimi specifici per conifere da somministrare alla pianta durante le stagioni più calde ogni 20-30 giorni.
Potatura
La potatura dell’Abete di Douglas deve essere limitata alla sola eliminazione dei rami secchi e danneggiati o alla rimozione dei più lunghi rami basali per conferire alla chioma una forma più slanciata.
Come tutte le altre conifere non necessita di continui interventi, anche se la sua crescita è abbastanza rapida (meno della Quercia rossa).
Consociazione
La Douglasia può essere coltivata in giardini dove sono presenti anche altre specie, appartenenti a generi diversi, di alberi ornamentali, ma con l’accortezza di non addossare le piante le une alle altre.
Anche quando sistemato in una posizione isolata, cioè come singolo albero in un grande spazio verde, riesce a farsi notare (non solo per l’altezza, ma per l’eleganza del portamento maestoso) mettendo in mostra tutte le sue grandi qualità di pianta ornamentale da giardino.
Parassiti, malattie e altre avversità
Questa famosa specie di Abete americano è molto resistente agli attacchi dei parassiti (gli unici che possono creare problemi sono gli afidi lanigeri, Megastigmus spermotrophus e Barbara colfaxiana che attaccano i coni), ma teme quelli dei funghi che possono danneggiare le radici in condizioni di eccessiva umidità e ristagni del terreno. I nemici più pericolosi sono proprio i funghi Pythium, Fusarium, Botrytis, Rhizoctonia, Phytophthora, Armillaria, Phellinus e Rhabdocline. Innaffiature controllate e un buon drenaggio del terreno possono evitare grandi problemi senza ricorrere a specifici fungicidi.
Rari sono i casi di infestazione di processionaria. L’unica cosa da fare, anzi da far fare a personale esperto, è il taglio delle parti infestate durante l’inverno, cioè prima che le larve abbandonino il nido.
Curiosità
Perché si chiama Abete di Douglas?
Il nome comune della specie Pseudotsuga menziesii deriva da quello del botanico scozzese David Douglas, che nel 1827 inviò il primo materiale per la propagazione. Il nome scientifico, invece, fa riferimento al naturalista scozzese Archibald Menzies che scoprì questo bellissimo abete nel 1791 nell’isola di Vancouver.
La Douglasia non è solo una pianta ornamentale, ma è una risorsa preziosa per la produzione di un legname leggero e robusto, utilizzato per la costruzione di case, barche, impianti idraulici, strutture per il tempo libero (panchine o giochi), per fogli ci compensato e tanto altro ancora. È un legno pregiato e facilmente lavorabile.
La specie ha grande importanza nei processi di rimboschimento e grazie alla sua facilità di riproduzione sta modificando pian piano il paesaggio di grandi aree, non solo in America, ma anche in Europa, specialmente lungo le coste del Nord dove il clima è più umido.
Tossicità
L’Abete di Douglas non è pericoloso per l’uomo, ma gli oli prodotti dalla pianta possono causare irritazioni gravi alla bocca e all’apparato digerente degli animali. Anche gli aghi sono pericolosi quando ingeriti: possono irritare notevolmente il condotto gastrointestinale e provocare, nei casi più gravi, perforazioni.
Linguaggio dei fiori
L’Abete di Douglas non ha un preciso significato nel linguaggio dei fiori, ma dato che è spesso utilizzato come albero di Natale, non possiamo che definirlo uno dei simboli di questa sacra festività.
A proposito di Natale, qui puoi trovare utili consigli per coltivare la Schlumbergera buckleyi (Cactus di Natale) e ammirare una copiosa fioritura.
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