Euphorbia obesa

Euphorbia obesa
Euphorbia obesa- foto di Frank Vincentz CC BY-SA 3.0

Nel fantastico mondo delle piante grasse c’è l’Euphorbia obesa, una pianta succulenta nana originaria del Sudafrica, in particolare della Provincia del Capo dove cresce in pieno sole o sotto la protezione di bassi arbusti in un habitat molto sassoso e collinare.

L’Euphorbia obesa sfoggia una forma particolare a palla e per questo è chiamata anche Pianta da baseball.

Si tratta di una pianta a rischio estinzione sia per la raccolta eccessiva che per la crescita lenta e il fatto che il baccello contiene solo 2 o 3 semi. Oggi è protetta dalla legislazione nazionale (conservazione della natura) e internazionale (CITES).

Supera di poco i 10 cm di altezza e misura un diametro variabile da 6 a 15 cm in base all’età. È caratterizzata da un fusto di colore verde scuro, quasi sempre screziato, conta 8 costole poco sporgenti senza spine. Non ha foglie, ma regala piccoli fiori gialli che crescono all’apice del fusto.

Le giovani piante hanno una forma sferica che, con il trascorrere del tempo, diviene cilindrica

Alla specie appartengono sia esemplari maschili che esemplari femminili. Le piante femmine dopo la fase di fioritura e fecondazione, producono i frutti contenenti i semi.

Classificazione botanica

L’Euphorbia obesa è una specie del genere Euphorbia della famiglia delle Euphorbiaceae

Fioritura

Euphorbia obesa
Euphorbia obesa- foto di Petar43CC BY-SA 4.0

Come tutte le euforbie anche questa specie vanta una complessa composizione floreale definita ciazio (coppa) e che rappresenta l’unità dell’infiorescenza. Un ciazio può contenere molti fiori maschili molto ridotti o un singolo fiore femminile.

L’Euphorbia obesa fiorisce in estate regalando fiori gialli prodotti su peduncoli (steli fiorali) forcuti, caratterizzate da brattee minute e finemente pelosi. L’infiorescenza ha una forma a coppa di 3 mm di diametro, che si espande nella femmina. Il frutto è una capsula che a maturità rilascia piccoli semi rotondi di colore grigio screziato.

Consigli per la coltivazione dell’Euphorbia obesa

È una succulenta a crescita lenta abbastanza facile da coltivare.
Il suo habitat è caratterizzato da da estati molto calde e da precipitazioni estive. La temperatura massima è di circa 26 gradi centigradi e quella delle minime di circa 11 gradi centigradi. Nei mesi invernali si verificano leggere gelate.

Coltivazione in vaso

È preferibile coltivare questa succulenta in vaso da tenere una posizione soleggiata come il davanzale di una finestra o la veranda. Nella scelta del vaso è bene orientarsi per un contenitore perforato per drenare l’acqua in eccesso. Nel momento in cui il contenitore diventa troppo piccolo per la pianta, si può rinvasare in un vaso più largo di 2 cm. È necessario maneggiare la pianta con cura e indossando i guanti perché il lattice che trasuda è tossico.

Coltivazione in piena terra

Può essere coltivata anche all’aperto, clima permettendo. Si deve infatti considerare che, pur tollerando brevi gelate, è bene che cresca a temperature che non scendano sotto gli 8 gradi. Pur tollerando un’ampia gamma di terreni, preferisce un terreno a base di argilla che sia ben drenato.

Durante i mesi estivi la pianta va irrigata con parsimonia mentre in inverno va mantenuta asciutta. È una pianta a crescita lenta e longeva e, una volta stabilita, starà bene per anni nella sua posizione e nel suo terreno. Ama una posizione in pieno sole ma può tollerare un’ombra moderata.

Coltivazione in terrazzo

 Euphorbia obesa
Euphorbia obesa- foto di Leonora (Ellie) EnkingCC BY-SA 2.0

Gli esemplari allevati in vaso possono essere posizionati su un davanzale dove può ricevere la luce solare.

Temperatura

L’Euphorbia obesa tollera temperature fino a -5°C ma è preferibile che resti a temperature superiori agli 8°C.

Luce

La pianta può essere esposta al sole o in leggera ombra.

Terriccio

Ha bisogno di un terreno ben drenato. Un’ottima composizione di terreno è formata da una parte di sabbia e tre parti di terriccio. Il terreno va miscelato con pomice, argilla e terriccio per consentire il drenaggio e scongiurare il rischio che si verifichino marciumi radicali.

Annaffiatura

Anche se si tratta di una succulenta, nei periodi più caldi ha bisogno di costanti irrigazioni facendo sempre attenzione che il terreno sia asciutto tra un’innaffiatura e l’altra.

Le irrigazioni devono essere accurate: durante il periodo vegetativo ci si può regolare annaffiando ogni 10 giorni, sempre previo controllo che il terreno sia completamente asciutto, mentre nei mesi invernali è opportuno interrompere le annaffiature per consentire alla pianta di entrare in dormienza.

Moltiplicazione

 Euphorbia obesa
Euphorbia obesa- foto di Reggie1 CC BY-NC 2.0

L’Euphorbia obesa può essere facilmente propagata da seme in primavera o in estate. I semi si pongono in un vassoio da semina riempito con un terriccio da sabbioso a ricco di ghiaia, ben drenato, si coprono con un sottile strato di sabbia (1-2 mm) e si mantengono umidi. Il vassoio si tiene in una posizione soleggiata e calda.

Generalmente la germinazione avviene entro 3 settimane. Appena sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiate, le piantine si possono piantare individualmente. Entro 5-8 anni può avvenire la fioritura. Le piante possono essere impollinate a mano usando un piccolo pennello. Si strofina il polline sul pennello e lo si trasferisce sugli stigmi delle piante femmina. Le piante femmina vanno quindi coperte con una calza o una rete per raccogliere i semi, per evitarne lo spargimento.

Concimazione

Questa succulenta può essere concimata in primavera usando fertilizzanti specifici poveri di azoto.

Potatura

Non necessita di potatura.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Teme il marciume radicale e le malattie fungine. È necessario garantire un buon drenaggio e, in caso di attacchi parassitari, usare insetticidi ad ampio raggio.

Curiosità

In coltivazione nel Regno Unito, l’Euphorbia obesa ha vinto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.

Il genere Euphorbia è stato creato da Linneo nel 1753, il nome è un tributo ad Euphorbus, il medico del re Giuba II di Mauritania del I secolo, che pare aver usato piante come le euforbie a scopi medicinali.

Il botanico Peter Macowan ha scoperto l’Euphorbia obesa vicino a Graaff-Reinet nel 1897. Vista la sua particolarità l’ha inviata al Royal Botanical Gardens, Kew. La fioritura nella casa delle succulente è avvenuta nel 1899, quando fu redatta una descrizione e fu dato un nome alla pianta da Joseph Dalton Hooker (1817-1911). Oggi è una delle piante grasse più ricercate del Sudafrica.

L’Euphorbia obesa è protetta dalla legislazione nazionale e internazionale.

Tossicità e/o uso erboristico

Tutte le specie della famiglia delle Euphorbiaceae, se danneggiate, emanano una linfa bianca lattiginosa, chiamata lattice. Molte piante producono lattice, ma nelle Euphorbiaceae questo lattice è spesso velenoso e può irritare la pelle. La velenosità è dovuta ad alcuni alcaloidi.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Iscriviti alla newsletter

Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.

L'hai trovato interessante? Votalo, e dicci come migliorarlo nei commenti
[Voti Totali: 0 Media: 0]


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.