Un nome che ricorda la figlia di capo indiano: Giglio della Pioggia, si tratta di piante così chiamate perché spesso fioriscono quando arriva una pioggia che finalmente spezza una lunga siccità.
Il Giglio della pioggia è una bulbosa perenne a foglia caduca o sempreverde (in base alla fascia climatica) che ha fioriture stagionali differenti: la più comune produce masse floreali alla fine dell’Estate fino all’ inizio Autunno.
Questa pianta produce foglie lineari verdi brillanti o color ruggine, che in alcune specie sono ricoperte da una polvere biancastra cerosa. L’altezza massima che l’intera pianta raggiunge è di 20/30 cm (dipende poi dalle specie), si tratta di una dimensione che rende il giglio della pioggia perfetto per bordure basse, giardini rocciosi o margini di piccoli laghetti.
Il fiore, solitario, ricorda una stella, un piccolo imbuto rivolto verso l’alto o leggermente reclinato con stami gialli e corolle bianche, rosa o giallo chiaro.
Lo Zephyranthes è anche conosciuto con il nome meno romantico “Giglio di palude”, poiché in natura può vivere in zone paludose o radure umide.
Se vive in un’area è assolata, al termine della fase vegetativa la piante entra in uno stato di letargo.
Classificazione botanica
Lo Zephyranthes appartiene alla Famiglia Amaryllidaceae al Genere Zephyranthes, un genere che comprende piante originarie delle praterie del centro e del sud America. Si tratta di piante bulbose con foglie lineari, fiori eretti, da imbutiformi a tubolari, solitari, di colore bianco, porpora, giallo o rosa a seconda della specie.
Il nome comune Giglio è improprio, essendo esso dedicato solo ai Lilium.
Principali specie e varietà
In genere Zephyranthes conta oltre 70 specie di erbacee, perenni, decidue o sempreverdi tutte di origine americana. Delle specie più coltivate e gli ibridi usati dai giardinieri dei Paesi a clima mite può essere indotta la fioritura anche artificialmente con abbondanti annaffiature circa una settimana prima del momento desiderato della fioritura. Alcune specie portano fiori che profumano di notte.
Eccone alcune:
Zephyranthes chichimeca
E’ una specie originaria del Messico dove forma ampi gruppi nel clima desertico di queste regioni e produce fiori bianchi o rosa. Può essere coltivata con successo in vaso, ma non ha ancora trovato applicazioni in Europa.
Zephyranthes chlorosolen
E’ una specie originaria del sud degli Stati Uniti d’America, produce fiori bianchi piacevolmente profumati che durante la notte attirano le falene come impollinatori. E’ molto apprezzato nei giardini delle regioni meridionali degli Stati Uniti d’America perché i suoi piccoli fiori ravvivano qualsiasi prato.
Zephyranthes citrina
E’ una specie originaria della penisola del Yucatán in Messico, molto diffusa anche nei giardini europei.
Zephyranthes albiella
E’ una specie originaria della Colombia, produce piccoli fiori bianchi leggermente inclinati, che si schiudono dalla primavera fino all’autunno. In Europa questa specie, è ancora sconosciuta.
Zephyranthes arenicola
E’ una specie originaria del sud della California caratterizzata da grandi fiori bianchi, che si schiudono in primavera. Questa specie non si trova in Europa.
Zephyranthes atamasco
E’ una specie originaria del sud degli USA, che produce fiori bianchi con sfumature rosa. Questa è una delle specie più alte, raggiunge i 30 cm, ma per le sue esigenze climatiche non ha trovato ancora una significativa diffusione in Europa.
Zephyranthes bella
E’ una specie originaria del Messico, dove vive in condizioni semidesertiche. E’ una delle più piccole specie del genere, produce fiori rosa tenue di estrema bellezza.
Zephyranthes bifolia
E’ una specie originaria di Santo Domingo, che all’inizio dell’estate produce fiori che possono raggiungere un diametro di 7,5 cm.
Zephyranthes insularum
E’ una specie originaria delle Indie Occidentali, che produce piccoli fiori di colore bianco, esternamente sfumati di rosa, soprattutto alle punte..
Zephyranthes grandiflora
Z. grandiflora, con un lungo stigma. Per essere impollinato ha bisogno di un altro clone, oppure si può impollinare con altre specie, creando ibridi. A volta è confusa con Habranthus robustus, ma i fiori sono differenti ed è una specie diversa.
Zephyranthes katheriniae
E’ una specie originaria del Messico, e produce fiori di colore rosa, rosso e giallo.
Zephyranthes lindleyana
E’ una specie originaria del Messico, che produce i suoi grandi fiori su steli lunghi circa 25 cm normalmente in primavera e occasionalmente e sporadicamente anche più tardi fino all’autunno.
Zephyranthes longifolia
E’ una specie originaria del Sud degli Stati Uniti e del Messico e produce fiori a coppa di colore giallo.
Zephyranthes rosea
E’ una specie originaria delle zone montuose di Cuba, ed è commercializzata anche in Europa.
Zephyranthes reginae
E’ una specie originaria delle vallate tropicali del Messico che produce durante l’intera estate dei bei fiori giallo chiaro con tepali stretti, talvolta all’esterno tinti di giallo bronzeo.
Zephyranthes candida
E’ una specie originaria dell’Argentina, è rustica e ben adatta ai giardini nei climi temperati. E’ largamente diffusa anche in Europa, dove fiorisce in tarda estate e soprattutto in autunno.
Nei luoghi di origine è una pianta quasi sempreverde. I fiori sono bianchi con un alone verde chiaro all’interno e sull’esterno della base dei tepali.
Fioritura
Lo Zephyranthes fiorisce durante la primavera e l’estate ma alcune specie fioriscono in autunno generalmente in concomitanza all’emissione delle foglie.
In natura la fioritura viene naturalmente indotta dalle abbondanti piogge che seguono i periodi di siccità per questo è molto importante nel momento in cui i bulbi sono messi a dimora, passato il periodo invernale, annaffiare abbondantemente.
I fiori durano soltanto due o tre giorni ma le stesse piante si possono stimolare a fiorire ripetutamente con abbondanti annaffiature effettuate più volte durante la primavera/estate. Dopo circa 10 giorni dall’ annaffiatura, ecco che per magia la pianta fiorisce.
Consigli per la coltivazione dello Zephyranthes
Coltivazione in vaso
Lo Zephyranthes è idoneo anche per essere coltivato in ciotole dove è però fondamentale lasciare spazio per la diffusione dei bulbi.
Coltivazione in piena terra
Se si vuole coltivare in giardino, occorre piantare i piccoli bulbi alla profondità pari al triplo della loro altezza in un buon suolo di giardino con aggiunta di un terriccio universale per piante fiorite reso più permeabile da sabbia di fiume.
I bulbi possono essere piantati seguendo la regola “uno sì, uno no”. Per avere buoni risultati è opportuno somministrare regolarmente acqua e ogni tanto un blando fertilizzante liquido per piante fiorite.
La pianta è molto rustica e nel clima mediterraneo i bulbi si possono lasciare indisturbati per diversi anni.
Nei climi più freddi è indispensabile un’efficiente pacciamatura del suolo oppure si possono dissotterrare i bulbi in tardo autunno per conservarli durante l’inverno.
Temperatura
Nei climi non troppo rigidi, con adeguata protezione invernale, il Giglio della Pioggia può essere coltivato anche all’ esterno. Nelle fasce climatiche con inverni molto freddi, si devono estrarre i bulbi dal terreno e conservarli all’interno di torba in un luogo fresco.
Luce
Il Giglio della Pioggia predilige posizioni soleggiate. Ci si deve assicurare che la pianta riceva il sole del mattino con protezione dai caldi raggi estivi del pomeriggio, un buon consiglio è quello di porre l’impianto alla base di alberi o arbusti da cui i raggi solari sono filtrati.
Terriccio
Il Giglio della Pioggia preferisce terreni morbidi sempre umidi ma ben drenati, sopporta terricci poveri purchè siano collocati in ombra parziale.
Annaffiatura
Le annaffiature devono essere regolari e frequenti. Periodi di siccità seguiti da abbondanti irrigazioni stimolano copiose fioriture.
Moltiplicazione
La moltiplicazione della Zephyranthes avviene preferibilmente per bulbilli. Si può anche fare la moltiplicazione per seme, solo che in genere per ottenere piante fiorite occorrono circa un anno e mezzo e i semi generalmente mantengono per poco tempo la loro germinabilità.
Moltiplicazione per bulbilli
La moltiplicazione avviene prevalentemente grazie ai bulbilli (bulbi più piccoli) che crescono attorno al bulbo principale.
Concimazione
Soltanto durante la crescita attiva della pianta si concima una volta al mese impiegando un fertilizzante più ricco in potassio (K) per favorire la fioritura.
Potatura
Il Giglio della Pioggia non si pota, è sufficiente eliminare solo le parti che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Altri consigli per la cura
Si moltiplicano facilmente in autunno per separazione dei bulbi. Il terreno deve essere umido e in leggera penombra. Soffre per il freddo eccessivo, quindi è consigliabile coprire con paglia o foglie la pianta lasciata a dimora.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La Zephyranthes è una pianta forte e resistente. Non soffre di sue malattie specifiche ed è anche poco soggetta a contrarre i parassiti. Però, in periodi o situazioni prolungate di forte umidità, questa pianta può ammalarsi di muffa grigia che causa il marciume delle foglie e dei petalie, se non curata o prevenuta, può uccidere la pianta. Per evitare che questo avvenga basta avere qualche accortezza come annaffiare sempre al mattino, in modo che l’umidità del terreno abbia tutto il giorno per evaporare, grazie al sole; piantare i bulbi a distanza tra loro, almeno 20-25 cm., per garantire ad ognuno la giusta circolazione dell’aria; annaffiare con generosità ma senza eccedere
Se, nonostante gli accorgimenti, la pianta dovesse contrarre la muffa grigia, si può intervenire somministrando al terreno della poltiglia bordolese, acquistabile presso tutti i negozi di giardinaggio e fiorai. Si deve ripetere il trattamento, molto efficace, regolarmente ogni 10 giorni, fino alla risoluzione del problema.
Curiosità
Il nome Zephyranthes deriva dal greco zephyros «zefiro» vento occidentale e anthos «fiore» ossia «fiore del vento dell’ovest» il vento che porta la pioggia che porta alla fioritura di queste specie.
Si racconta che i primi esploratori spagnoli che giunsero in Argentina presso il Rio de la Plata videro un campo pieno Gigli della Pioggia dove brillavano al sole gli stami color oro tanto che descrissero il fiume come fiume d’argento (plata in spagnolo significa «argento»), dal quale sembra deriva il nome dell’Argentina. Il picco di fioritura dopo le piogge viene spesso indicato con la parola tedesca blitz.
Linguaggio dei fiori
Il suo nome significa “vento dell’ovest”, che è il vento che provoca le piogge. A livello simbolico è un fiore augurale di novità e di abbondanza, di recupero dopo un periodo di siccità, difficile.
Si tratta quindi di un messaggio positivo, si tratta di una pianta perfetta da regalare a qualcuno in convalescenza o che ha raggiunto un successo dopo un momento di difficoltà. Il giglio della pioggia simboleggia quindi la speranza e l’attesa della pioggia o del sole o dell’arcobaleno.
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Senza dubbio interessante, dal momento che alcuni aspetti della pianta non li conoscevo… grazie!