Il genere Leucojum, della famiglia delle Amaryllidaceae, comprende diverse specie conosciute anche come “fiocchi di neve” o “campanelle bianche”, con fiori simili ai Bucaneve. Queste graziose bulbose, che solitamente crescono spontanee anche in zone dove il clima è più rigido, possono essere coltivate senza troppi problemi nei giardini italiani.
I fusti si sviluppano in altezza fino a raggiungere i 40 centimetri, mentre il bulbo ha solitamente un diametro di circa 7 centimetri. I fiori dei Leucojum sono bianchi e profumati, con petali di uguale dimensione (caratteristica che ritroviamo anche nelle specie del genere Acis e che permette di distinguere entrambi dai Galanthus). Il periodo della fioritura può variare da specie a specie e proprio in questa fase la pianta produce anche le nastriformi foglie di colore verde brillante.
Passeggiando nei boschi italiani, in particolar modo in quelli delle regioni settentrionali, è facilissimo imbattersi in queste delicate bulbose, che amano le zone più umide e ombrose. Questa loro preferenza è da tenere bene a mente quando si decide di piantarle direttamente nel giardino di casa per creare delle piccole aiuole di bianche campanelline.
Classificazione botanica
Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Superdivisione: Spermatophyta;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Liliopsida;
Sottoclasse: Liliidae;
Ordine: Asparagales;
Famiglia: Amaryllidaceae;
Tribù: Galantheae;
Genere: Leucojum.
Principali specie e varietà
Tra le diverse specie che appartengono al genere Leucojum solo alcune vantano una grande diffusione e sono maggiormente consigliate per la coltivazione in giardino o in vaso.
Di seguito quelle maggiormente conosciute.
C’è stata una recente riclassificazione e molte specie prima sotto il genere Leucojum sono state spostate nel genere Acis.
Leucojum aestivum (Campanelle maggiori)
Rientra nel gruppo delle specie che presentano foglie più larghe e con tepali di colore bianco e macchie verdi. Si trova in molte zone del Vecchio Continente, ma anche nei più vicini Paesi orientali.
In Italia cresce spontanea in molte regioni, ma in particolar modo nelle grandi isole, in luoghi fino a 300 metri sul livello del mare. Ogni infiorescenza è composta da 2 a 6 fiori, ognuno con tepali di circa 15mm. La fioritura avviene durante le più calde stagioni dell’anno. Può anche superare i 40cm di altezza.
Leucojum vernum (Campanelle comuni)
È la specie più conosciuta in Italia. Fa parte sempre del gruppo di Leucojum con foglie nastriformi, che si sviluppano in gran numero durante il periodo della fioritura. Al contrario della specie prima descritta, questa presenta una infiorescenza con un fiore singolo, sempre di colore bianco e con piccole macchie gialle o verdi alle punte.
Il Leucojum invernale raggiunge i 35cm di altezza. Simile al Galanthus nivalis, dal quale si differenzia per la rusticità e per piccoli dettagli del fiore. Il L. Vernum fiorisce solitamente a febbraio.
Leucojum longifolium (ora Acis longifolium)
Detto anche Campanelle di Corsica. Specie a fioritura primaverile con infiorescenza composta solitamente da 2 o 4 fiori. Le foglie sono più piccole rispetto a quelle delle due più conosciute specie prima descritte e i fiori bianchi. Originaria della Corsica.
Leucojum nicaeense (ora spostato in Acisnicaeense)
Specie dalla primaverile fioritura che cresce spontaneamente in Liguria (al confine con la Francia) fino a 1000 metri sul livello del mare. Ogni infiorescenza è composta da 1 o 2 fiori, ma non è raro imbattersi in esemplari con tre splendide fiori di colore bianco rivolti verso il basso. È conosciuta anche come Campanella di Nizza.
Leucojum roseum (ora spostato in Acis roseum)
Bellissimi i suoi fiori dalle più delicate tonalità del rosa. Ogni infiorescenza porta un solo fiore e difficilmente lo stelo supera i 20cm di altezza. È una specie a fioritura primaverile che cresce in molte zone della Sardegna, anche in prossimità delle coste.
Leucojum autumnale
Due o tre fiori che fanno la loro apparizione durante il periodo autunnale, sorretti da uno stelo che raggiunge un’altezza compresa tra i 10 e i 20cm. È una specie originaria del Marocco e del Portogallo, ma che cresce spontaneamente anche nella bella Sardegna e nella caratteristica Sicilia. Non si sviluppa solo lungo le coste, ma il Leucojum autumnale si trova anche in zone fino a 1000 metri sul livello del mare.
Fioritura
Il periodo della fioritura, come già anticipato nel primo paragrafo, non coincide per tutte le specie: alcune fioriscono a primavera, altre durante i più freddi mesi dell’anno. In natura offrono degli spettacoli mozzafiato: nel bel mezzo di verdi prati si possono intravedere delle bellissime macchie di colore bianco, come delle leggere nuvolette che dal cielo hanno deciso di posarsi dolcemente al suolo. I piccoli fiori rivolti verso il basso, quasi a simboleggiare una immotivata timidezza, rendono le specie appartenenti al genere Leucojum ancor più delicate e graziose.
Consigli per la coltivazione dei Leucojum
Coltivare queste piccole bulbose non è per niente difficile e possono essere adottate tecniche simili a quelle utilizzate per prendersi cura delle specie di Acis. Scopriamo quali sono le cure necessarie per sfruttare tutta la bellezza dei Leucojum per valorizzare piccoli o grandi giardini, ma anche balconi e terrazzi.
Coltivazione in vaso
Come abbiamo detto anche per le specie più conosciute e diffuse del genere Acis (per tanti aspetti simile al Leucojum), la coltivazione in vaso non è consigliata se si desidera avere soddisfacenti risultati. In vaso (diametro di circa 20cm) sono da prediligere posizioni leggermente più soleggiate rispetto a quando le stesse specie sono coltivate in piena terra, ma sempre in angoli ben riparati (i fiori delle campanelle bianche temono il forte vento). Per la coltivazione in vaso non sono necessarie eccessive annaffiature, intervenendo solo quando il substrato, composto da un mix di terra e torba in parti uguali, si è completamente asciugato. Fondamentale è che il terriccio sia molto drenante, al fine di evitare pericolosi ristagni di acqua. Le concimazioni dovranno essere fatte solo con prodotti specifici per piante bulbose da diluire nell’acqua da utilizzare per le irrigazioni.
Le piante di Leucojum non amano i rinvasi e i continui spostamenti, quindi meglio limitare il tutto al solo momento in cui il contenitore utilizzato risulta essere troppo piccolo per la continua crescita. Non è necessario estrarre il bulbo, poiché la zolla di terra dovrà essere prelevata con cura in profondità e sistemata nel nuovo contenitore. Un nuovo e più fresco terriccio potrà essere utilizzato per riempire gli spazi rimasti vuoti.
Coltivazione in piena terra
In giardino il Leucojum vernum ama terreni freschi, ricchi di humus e umidi. Stessa cosa anche per le altre specie, che sempre dovranno essere messe a dimora in luoghi di mezz’ombra. I prati esposti a nord sono perfetti per assicurare a queste piccole bulbose condizioni ottimali per lo sviluppo. Le Campanelline Bianche sono utilizzate sia per creare delle piccole aiuole, ma anche per valorizzare con delicatezza grandi prati verdi o per circondare piante dall’alto fusto.
Alcuni consigli per la messa a dimora:
- lavorare bene il terreno, che sempre dovrà essere perfettamente drenante, e aggiungere della sostanza organica.
- Ogni buca dovrà avere una profondità di circa 15/20 centimetri e i bulbi dovranno essere sistemati ad una distanza mai inferiore ai 10 centimetri gli uni dagli altri.
- Dopo aver ricoperto i bulbi con il terriccio si può annaffiare in modo abbondante: serve un terreno umido, ma senza ristagni.
Temperatura
La rusticità delle specie del genere Leucojum permette di coltivarle anche in regioni dove il clima è più freddo. Sopportano bene le basse temperature, mentre qualche problema potrebbe sorgere quando le stesse superano i 30°C e l’esposizione è in pieno sole.
Luce
Le Campanelle Bianche amano i luoghi in mezz’ombra, ma riescono anche ad adattarsi in posizioni più soleggiate (specialmente quando coltivate in vaso). L’ombra totale è da evitare perché impedisce lo sviluppo dei piccoli fiori. In giardino si può sfruttare la luce filtrata da piante più grandi e alte.
Terriccio
Il substrato ideale per la coltivazione delle piante di Leucojum deve essere ricco di humus, soffice e perfettamente drenante. Per la coltivazione in vaso si consiglia un miscuglio di torba, terriccio per bulbose e uno strato di sabbia sul fondo. A tutto questo è consigliato aggiungere del concime organico.
Annaffiatura
Sia le specie a fioritura primaverile che quelle a fioritura invernale necessitano di abbondanti annaffiature solo nel periodo vegetativo. Durante la fase di riposo è bene mantenere il terreno solo leggermente umido.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dei Leucojum avviene solitamente per divisione dei bulbilli, ottenendo delle piante identiche a quella madre. Ecco come procedere:
- estrarre i bulbi dal terreno durante il riposo vegetativo, quando la pianta ha completamente perso le foglie.
- Dividere con la massima delicatezza i bulbilli e sistemarli in un terriccio soffice e ricco di sostanza organica ad una profondità di circa 5 centimetri.
- Compattare il terreno attorno al bulbillo e annaffiare. La radicazione avverrà in tempi relativamente brevi.
Concimazione
Per i Leucojum è consigliato utilizzare un concime liquido per bulbose o piante verdi e da fiore (ricco di fosforo e potassio), da diluire con l’acqua delle annaffiature. Il fertilizzante dovrà essere somministrato ogni 15 giorni circa durante tutta la fase vegetativa, fino alla fioritura. Durante la fase di dormienza le concimazioni dovranno essere interrotte.
Potatura
Nessun intervento di potatura, ma eliminare soltanto le foglie secche dopo la fioritura e le parti danneggiate.
Consociazioni
Date le simili caratteristiche, le specie di Leucojum possono essere tranquillamente coltivate vicine all’Acis o insieme ad altre piccole bulbose.
Altri consigli per la cura
Per ottenere una bella fioritura e assicurare alla pianta le ottimali condizioni per svilupparsi in modo vigoroso, è bene eliminare le erbe infestanti nella parte di giardino scelta per la messa a dimora.
Se è necessario conservare i bulbi fuori terra, provvedere al loro posizionamento in torba umida, evitando così il loro rapido disseccamento.
Parassiti, malattie e altre avversità
Il marciume radicale, la Fusariosi, la ruggine e l’Oidio sono le uniche grandi minacce per le specie di Leucojum. Per contrastare le più pericolose malattie fungine si può ricorrere al trattamento con prodotti a base di zolfo, ma se non ci accorge in tempo della malattia è meglio estrarre i bulbi malati e distruggerli, così da evitarne la propagazione.
Curiosità
Il nome Leucojum deriva dal greco: “Leukòs” (bianco) e “ion” (viola, riferito alla pianta). La traduzione letterale sarebbe “viola bianca”, ma dato che con le Viole nessuna delle specie che abbiamo descritto ha cose in comune, optiamo per la definizione “pianta bianca”.
In Italia le specie conosciute sono anche chiamate Campanelle estive, Campanelle invernali, Cipolline (Veneto e Toscana), Fior de carizi (Lombardia), Narziso silvestre (Veneto).
Tossicità
I Leucojum sono piante velenose per l’uomo e possono causare vomito e capogiri in caso di ingerimento. I sintomi da avvelenamento possono essere anche più gravi.
Linguaggio dei fiori
Qual è il significato delle Campanelle Bianche? Leucojum, nel linguaggio dei fiori, è il simbolo della speranza e della perseveranza. Un significato ben preciso, scelto per queste piante perché sono in grado di crescere nei luoghi più impervi.
In passato le tribù celtiche attribuivano a queste piante un significato nefasto, poiché considerate come un vero e proprio avvertimento per zone che non dovevano essere attraversate. Un prato di Leucojum non era considerato sicuro.
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