E’ noto anche come Acanto comune, l’Acanthus mollis è una specie originaria dell’Europa mediterranea e dell’Africa nord-occidentale ed è ben adattata al clima mediterraneo.
Si tratta di una pianta dall’aspetto cespuglioso che cresce in campagna in zone marginali ai lati dei boschi e dei ruscelli ma che si può allevare con successo anche come bordura per decorare aiuole e giardini.
Le sue foglie hanno infatti un alto potere decorativo, tant’è che sono riprese nella scultura e nelle pittura classica, così come la sua fioritura.
L’aspetto è quello di una pianta tropicale, nonostante non la sia assolutamente. Si tratta invece di una pianta erbacea caratterizzata da fusti eretti semplici, cilindrici e legnosi alla base.
La pianta misura un’altezza che va dai 50 ai 150 centimetri. Quando arriva l’inverno perde la sua parte aerea ma conserva il suo apparato radicale nel terreno e che assicura la ripresa vegetativa quando arriva la primavera.
Le foglie sono enormi: possono raggiungere una lunghezza anche di 80 cm ed una larghezza di circa la metà, sono di colore verde scuro, lucide e con profonde incisioni basali sono senza spine. Hanno della peluria nella pagina superiore e sono pubescenti lungo le nervature della pagina inferiore. Il fogliame è semi-persistente, in primavera, oltre alle nuove foglie, si assiste allo sviluppo dei fusti fioriferi che andranno a fiore in estate.
I fiori dell Acanthus mollis sono lunghi circa 5 cm, e raggruppati in una lunga infiorescenza a forma di pannocchia, raggiungono il metro e mezzo di altezza. Ogni fiore si trova all’ascella di una brattea.
Il calice è composto da un labbro inferiore con il margine profondamente inciso che lo rende “pungente” e da un labbro superiore leggermente più grande; entrambi di colore viola. La corolla è bianca con leggere sfumature rosee. Ogni fiore ha 4 stami di color “crema” che restano avvolti dal calice.
Classificazione botanica
L’ Acathus mollis, conosciuto ai più come Acanto comune, è una specie che appartiene al genere Acathus della famiglia delle Acanthaceae.
Principali varietà
La varietà di Acathus mollis più coltivata è la Latifolius, più rustica e di maggiori dimensioni rispetto alla specie tipica. ’Jeff Albus’ è una varietà cespugliosa che raggiunge un’altezza massima di 150 centrimetri e che fiorisce nel periodo di giugno e settembre.
Fioritura
L’Acanthus mollis fiorisce in estate nei mesi di maggio – luglio regalando fioriture spettacolari. La fioritura è prolungata e altamente decorativa. L’altezza dei fiori può raggiungere anche gli 80 centimetri.
Consigli per la coltivazione dell’ Acanthus mollis
L’Acanthus mollis è piuttosto resistente alla siccità estiva. Vanta un’ottima rusticità ed ama una posizione a mezz’ombra, ma è in grado di adattarsi anche a zone piuttosto ombrose e di sottobosco, oltre che a quelle più assolate.
La sua coltivazione non è particolarmente impegnativa e, in linea di massima, è possibile farla con successo quasi ovunque in Italia.
Coltivazione in vaso
Teoricamente è possibile coltivarlo anche in vaso ma, in tal caso, è necessario tenere conto che le radici hanno uno sviluppo superiore a quello della maggior parte delle pianta erbacee, pertanto, nella scelta del vaso, si deve optare per contenitori molto capienti che possano dare modo alle radici di svilupparsi correttamente senza costrizioni.
Coltivazione in piena terra
L’Acanthus mollis sfoggia un fogliame verde lucente che si presta perfettamente alle aree ombrose, ma luminose, e che dà il meglio di sé quando è in contrasto con fogliami chiari e dorati.
In giardino è perfetto per bordure miste ed alla base di alberi sempreverdi. E’ opportuno prevedere uno spazio per la sua futura crescita poiché può occupare un diametro di circa 1,5-2 metri.
La messa a dimora di questa pianta si fa nel periodo fra ottobre e marzo in posizioni soleggiate o comunque ben illuminate, in terreno profondo, ben drenato. Le piantine vanno lasciate indisturbate fino a quando infoltiscono. Dopo la fioritura i fusti si tagliano a livello del suolo.
Pianta da siepe
Pur non trattandosi di una pianta da siepe, l’altezza e la portanza dell’Acanthus mollis la rendono idonea anche per delimitare o dividere delle zone del giardino, ma considerate che, durante l’inverno, questa pianta perde la parte aerea.
Temperatura
L’Acanthus mollis è largamente diffuso lungo il litorale italiano ma la sua resistenza al freddo, ne rende possibile la coltivazione anche in zone più interne. In caso di gelate particolarmente intense e durature può danneggiarsi la parte aerea, ma generalmente la pianta ributta dalle radici in primavera.
Luce
L’esposizione ideale è la mezz’ombra o il sole filtrato. Deve essere comunque posto in una location luminosa.
Terriccio
Il terreno ideale è fresco e ben drenato ma questa pianta è poco esigente per quel che concerne il terreno, e cresce bene anche in quelli poveri e marginali, purché drenanti.
Annaffiatura
La sua rusticità si evince anche dalle esigenze idriche: l’Acanto comune è in grado di resistere a periodi di siccità ma con una buona irrigazione le spighe fiorali saranno più numerose e di maggiore durata.
Moltiplicazione
La propagazione dell’Acanthus mollis può essere fatta per seme o per talea.
La semina avviene nel periodo che va da maggio a luglio e si fa in vasi riempiti con una composta per semi, in letto freddo. Nel momento in cui le piantine hanno formato 2-3 foglie, vanno ripichettate e, nella primavera successiva, messe a dimora.
La moltiplicazione si può fare anche per divisione dei cespi, nel periodo che va da ottobre a marzo.
Nella moltiplicazione per talea, si prelevano delle talee di lunghezza 10-15 centimetri e si tagliano sotto un nodo in senso obliquo per consentire di avere una superficie per la radicazione maggiore. Le foglie poste più in basso vanno eliminate e sistemate in una composta con torba e sabbia grossolana facendo dei buchi con la matita. Si ricopre poi il vaso con un sacchetto di plastica ben stretto cosi da evitare di perdere l’umidità. Il vaso si tiene ad una temperatura di 25-30 gradi e, quotidianamente, si leva la plastica per monitorare l’umidità ed eliminare la condensa. La comparsa dei primi germogli indica la radicazione delle talee. Si leva quindi la plastica definitivamente e si pone il contenitore in una zona più luminosa fino a che le talee non si irrobusticano. Quando sono abbastanza grandi e forti, si trapiantano nel vaso definitivo.
Concimazione
L’Acanthus mollis può essere concimato una volta al mese impiegando un concime liquido che contiene macroelementi e microelementi e che va diluito nell’acqua delle annaffiature.
Potatura
La potatura dell’Acanthus mollis non è essenziale, ma si può comunque fare anche azzerando la pianta sino alla base.Si devono eliminare le parti che si seccano e quelle rovinate per evitare che la pianta si affatichi nella produzione dei semi.
Abbinamenti con altre piante
L’Acanto comune può essere abbinato con arbusti da foglia dorata come Philadelphus coronarica “aureus”, Sambucus nigra aurea o Cornus stolonifera flaviramea. E’ altresì perfetto accostato alla Convallaria, al Geranium, alla Liriope, all’Phiopogon, alla Pachysandra.
Altri consigli per la cura
L’Acanthus mollis riesce ad espandersi molto facilmente nel terreno, arrivando talvolta ad invadere molto spazio. Per arginare questo inconveniente è possibile limitare la coltivazione in zone o aiuole predisposte in modo che l’apparato radicale non possa espandersi oltre i limiti.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Questa pianta soffre il mal bianco nelle primavere ed estati umide. Si tratta di una malattia causata da un fungo che interessa tutte le parti della pianta, in particolare le più tenere. Una volta al mese dovrebbe essere trattata con dello zolfo o con del bicarbonato settimanalmente.
E’ altresì necessario evitare l’insorgere del marciume radicale facendo particolare attenzione al drenaggio del terreno. Lumache e limacce si nutrono del tenero fogliame. Spargendo un pò di sepiolite sul terreno si possono tenere lontane in modo naturale.
Curiosità
Nell’antica Grecia le foglie di Acanto, per la loro bellezza e perfezione, erano incise in diverse strutture architettoniche, come il Capitello Corinzio. In tempi remoti l’Acanto era considerato in grado di scacciare gli spiriti malvagi ed era collocato, a scopo protettivo, all’ingresso dei luoghi di culto.
Tossicità e/o uso erboristico
Le proprietà curative dell’Acanthus mollis erano note già da tempi antichi. Questa pianta possiede un elevato contenuto mucillaginoso, ed era usata per curare dermatiti, ustioni, punture di artropodi e contro la Tubercolosi. In erboristeria è impiegata come emolliente, sedativo, per combattere irritazioni dell’apparato faringeo e catarro e per infiammazioni dell’apparato digerente.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori l’Acanthus mollis simboleggia prestigio e benessere per via soprattutto alla sua eleganza e maestosità. Nella religione cristiana l’Acanto è simbolo di resurrezione ed è spesso riprodotto per adornare i monumenti sepolcrali e le colonne delle chiese.
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