La Zamioculcas è una pianta molto utilizzata nelle case moderne: ha una forma sobria, architettonica, elegante, perfetta per essere inserita tra gli arredi dei nostri appartamenti.
La Zamioculcas zamiifolia inoltre è ideale per tutti coloro che non possiedono il pollice verde, perché è semplice da coltivare, si adatta alle diverse condizioni ambientali e “passa sopra” anche agli errori dei principianti.
Viene chiamata così per la somiglianza alle Zamia, un genere di piante dell’ordine delle Cicadi ( più precisamente Cycadales) lo stesso delle Cycas per capirci, che si presentano come cespugli con caratteristiche intermedie tra le palme e le felci. Lo Zamioculcas vi assomiglia, ma appartiene ad tutt’altro genere (e ordine).
È anche conosciuta come pianta di Padre Pio. Questo perché si pensava che Padre Pio ne avesse un esemplare nella sua cella, lui però morì molto prima dell’introduzione della Zamioculcas nel nostro paese, quindi probabilmente si tratta di una supposizione errata.
La Zamioculcas zamiifolia è originaria dell’Africa dell’Est e in particolare dell’isola di Zanzibar e della Tanzania. Un altro nome comune infatti è “gemma di Zanzibar”.
Dal punto di vista botanico possiede una peculiarità: è la sola del suo genere, non è quindi conosciuta nessuna altra specie di Zamioculcas.
Come pianta ornamentale è stata introdotta in Europa recentemente, nel 1998. Da allora ha conosciuto un rapido successo, merito del fogliame verde brillante e alla sua struttura così moderna.
La Zamioculcas zamiifolia è una pianta semi-succulenta caratterizzata da fusti robusti composti da molte foglioline lanceolate, coriacee.
Nelle zone di origine cresce senza difficoltà in ambienti differenti, dalle savane secche alle foreste tropicali con un’alta umidità ambientale.
Il suolo su cui cresce è generalmente povero, roccioso o sabbioso e l’esposizione può variare da molto luminosa ad assolata.
Alle nostre latitudini ha una crescita piuttosto lenta, favorendo così chi non ama cimentarsi nei rinvasi.
Se allevata in zone con temperature intorno ai 20°C emette all’incirca 2 foglie all’anno, che raggiungono la loro lunghezza definitiva prima di procedere all’apertura delle singole foglioline.
In un ambiente più caldo la pianta può emettere annualmente anche 4 nuove foglie.
Classificazione botanica
Zamioculcas zamiifolia è una specie, l’unica, del genere Zamioculcas che appartiene alla Famiglia delle Araceae.
La famiglia è la stessa delle Calle, del Caladium, della Monstera, dello Spatifillo.
Principali specie
La Zamioculcas zamiifolia, è l’unica specie all’interno di questo genere.
Fioritura
La pianta coltivata in casa fiorisce raramente, e comunque i fiori, delle piccole pannocchie bianco crema, non sono interessanti.
I fiori non sono molto appariscenti dal punto di vista estetico, in breve tempo diventano scure e si seccano. Anche se non danno una grande soddisfazione da un punto di vista ornamentale, il loro sbocciare è una indicazione della buona salute della pianta.
Consigli per la coltivazione della Zamioculcas zamiifolia
Di facile coltivazione, non richiede nessuna cura particolare ed è anche resistente. Una pianta perfetta, come abbiamo già detto, per principianti, per distratti, per chi si assenta spesso da casa.
La Zamioculcas zamiifolia preferisce esposizioni molto luminose, evitando però i raggi solari diretti che rischiano di bruciare le foglie. Cresce anche in punti meno luminosi, ma la crescita risulta rallentata.
Non soffre il caldo, ma teme il freddo: sotto gli 8° C la pianta deperisce, pertanto la si può considerare una perfetta pianta d’appartamento. Nei mesi più caldi può essere spostata in giardino o sul terrazzo, ma all’inizio dell’inverno deve essere riparata in un luogo più caldo.
Coltivazione in vaso
Nei paesi d’origine, la Zamioculcas zamiifolia cresce su terreni sabbiosi e ben esposti al sole. Nel nostro Paese è invece perfetta come pianta d’appartamento, quindi allevata in vaso.
Il vaso ideale deve misurare almeno 20 cm di diametro e deve contenere un terriccio, che sia ben ben drenato, misto di sabbia, torba, corteccia e perlite.
Per piante di grandi dimensioni, meglio optare per i saloni ampi e luminosi, così da valorizzare le pareti della stanza.
Coltivazione in piena terra
La Zamioculcas zamiifolia non tollera le basse temperature, già sotto gli 8 gradi deperisce, per questo nel nostro Paese è coltivata come pianta da appartamento.
Temperatura
La Zamioculcas si adatta al caldo e al freddo, ma non tollera le temperature rigide. Durante l’inverno, quando la luce diminuisce, preferisce una temperatura più fresca per entrare in riposo vegetativo. La temperatura ideale perché si mantenga in buona salute è intorno ai 18°- 20°.
Nel periodo compreso da maggio a settembre si può spostare la pianta all’esterno, su di un balcone o in giardino preferibilmente a mezz’ombra.
Se il sole è debole può essere messa al sole diretto, ma prima occorre rispettare un periodo di acclimatamento, esponendo la pianta gradatamente alla luce diretta per evitare la comparsa di scottature fogliari.
Luce
La Zamioculcas zamiifolia è molto versatile anche in fatto di luce.
Anche se preferisce una location luminosa sopporta anche una zona più ombreggiata. In appartamento è bene collocarla in una stanza luminosa meglio se schermata con una tenda di colore chiaro, in particolar modo durante l’estate.
Terriccio
La Zamioculcas zamiifolia predilige un substrato leggermente acido che sia ben drenato. Il terreno ideale si può comporre mescolando, in pari misura, del terriccio per acidofile e della sabbia, e aggiungendo qualche manciata di perlite.
Sul fondo del contenitore è importante creare uno spesso strato drenante con argilla espansa o altro materiale inerte.
Annaffiatura
La Zamioculcas zamiifolia è una pianta semi-succulenta e quindi non ha bisogno di molta acqua: i gambi sono delle vere riserve idriche che accumulano acqua durante l’innaffiatura che poi verrà utilizzata alla bisogna.
Nei mesi più caldi, nel periodo che va da aprile a settembre, va annaffiata ogni 6-12 giorni, mentre in autunno e in inverno le annaffiature vanno ridotte ad ogni 14-20 giorni, e solamente quando il terriccio è perfettamente asciutto. Quindi prima di innaffiare verificate con il dito se il terriccio è ancora umido, se lo è attendete un altro paio di giorni.
Non occorre vaporizzare le foglie ed è importante non lasciare acqua residua nel sottovaso.
Se vedete delle increspature sui rami, che di solito sono turgidi e lisci, allora può significare che ha utilizzato le riserve idriche. Questo è un segnale di siccità ed è bene irrigarla prima possibile.
Moltiplicazione
Moltiplicare la Zamioculcas è molto facile.
Il metodo più semplice consiste nel dividere i rizomi tuberosi al momento del rinvaso. Questo perché la Zamioculcas, se ben coltivata, generare molti polloni, che si possono staccare per ottenere nuove piante.
C’è però anche un metodo semplicissimo ed infallibile: la talea di foglie.
Si prelevano delle foglioline sane e ben turgide, si mettono ad asciugare all’ombra per due o tre giorni su della carta di giornale, si prepara un terreno ben drenato e composto da sabbia, corteccia e perlite espansa, si interrano verticalmente le foglioline, in modo tale che almeno 1/3 siano coperte dal composto, si tengono le foglie ad una temperatura compresa tra 25 e 30°C, con luce molto intensa, ma non diretta.
Si deve fare attenzione a non annaffiare troppo le foglie perché si rischia di farle marcire. Dopo 6 – 9 mesi compaiano le prime radici e si possono avere delle nuove piante.
Concimazione
Come per tutte le piante coltivate in vaso, anche nel caso della Zamioculcas occorre considerare che le sostanze nutritive contenute nel pane di terra sono limitate: è improntate quindi concimare la pianta ogni 15 giorni nel periodo che va da aprile a settembre con un fertilizzante per piante grasse da diluire nell’acqua d’irrigazione.
Potatura
È sufficiente eliminare le foglie ingiallite.
Altri consigli per la cura
Se uno stelo dovesse diventare marroncino fino a seccarsi completamente, non temete, si tratta del normale processo fisiologico di ricambio della pianta. Limitatevi a recidere il ramo.
Durante il periodo invernale è utile pulire le foglie dalla polvere che inevitabilmente si posa sulla pianta, si può intervenire con cotone inumidito e con delicatezza, perché le foglie tendono a staccarsi facilmente.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La Zamioculcas è una pianta molto resistente, tuttavia può subire l’attacco di cocciniglie, di solito cotonose. Per infestazioni di lieve entità è sufficiente intervenire con sapore liquido o dell’alcool. Nei casi più gravi si può ricorrere a dell’olio minerale e/o insetticida sistemico.
L’irregolarità delle annaffiature (eccessive o insufficienti ) possono provocare ingiallimenti fogliari. In tal caso occorre svasare, liberare le radici e eliminare completamente le parti compromesse.
Nel caso di irrigazioni insufficienti occorre mettere il vaso in una bacinella piena d’acqua e attendere fino a quando non si vedono più fuoriuscire bollicine d’aria. Si fa scolare il tutto e le foglie dovrebbero riacquistare la loro normale consistenza.
Se i rami sono troppo lunghi forse la pianta sta ricevendo poca luce, in tal caso va spostata vicino a una fonte luminosa.
Curiosità
Venne descritta la prima volta nel 1905.
La crescita della Zamioculcas è lenta: per questo una pianta di grandi dimensioni è piuttosto costosa.
La sua bellezza è basata sull’originalità della sua struttura fogliare, oltre che essere molto bella è anche molto semplice, quasi umile, inoltre richiede poche cure ed è di facile coltivazione. Si tratta di caratteristiche di estrema rusticità, di bellezza intensa ma sobria, inoltre gli steli producono un lattice che ricorda delle lacrime, tutto questo ha, molto probabilmente, contribuito, nella cultura popolare, a nominarla pianta di Padre Pio.
In diversi paesi europei è chiamata anche “gemma di Zanzibar”.
Il suo nome significa “simile alla Zamia” una delle specie più primitive tra le cycas.
Questa pianta ha anche la capacità di pulire l’aria degli ambienti chiusi (vedi anche l’articolo sulle piante che depurano l’aria). Uno studio dell’università di Copenaghen del 2014 ha infatti mostrato la capacità dello Zamioculcas di rimuovere alcuni composti volatili come il benzene, toluene e lo xilene.
Tossicità
La Zamioculcas è leggermente tossica per la presenza di acido ossalico e l’ossalato di calcio, sostanze che appartengono ai cosiddetti acidi bicarbossilici. Queste tossine vengono anche rilasciate dalle radici della pianta. Quindi se l’acqua esce dai fori del vaso escono anche un po’ di queste tossine, pertanto l’acqua in eccesso che si raccoglie nel sottobicchiere è altrettanto tossica e potrebbe essere un richiamo per gli animali domestici che, se hanno sete, potrebbero berla.
Linguaggio dei fiori
È una pianta considerata fortunata, forse perché resiste anche alle condizioni avverse, compresa l’inesperienza del giardiniere.
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Trovo la descrizione molto interessante di grande spiegazione aggiungerei solo una piccola nota cioè l amore per tutta la natura e quindi la pianta stessa come ben sapete recenti studi lo provano oltre che ha comunicare fra loro le piante pare che ascoltano e sentono la ns empatia..