Sfoggia una forma insolita e particolare, è piccolissimo e molto ornamentale. È il Dinteranthus, un genere di piante succulente originario del Sudafrica e della Namibia.
Tra i nomi comuni ci sono “Pietra viva”, “Pianta di pietra spaccata”, “Pianta di pietra verde”, “Pianta di pietra” proprio a sottolineare la forma così bizzarra della pianta che ricorda un sasso ma che, in realtà, rappresenta la protezione necessaria affinché questa succulenta si adatti alle difficili condizioni climatiche del suo ambiente naturale, come la siccità ed affinché eviti di essere mangiata dagli erbivori.
I Dinteranthus in natura crescono a diverse altitudini, in zone molto aride, tra sabbia, ghiaia e pietre di quarzo. Il loro habitat è caratterizzato da scarse precipitazioni che si concentrano per lo più nei mesi di marzo e in quelli estivi.
Le specie del genere ricordano molto Lithops, Lapidaria e Schwantesia, sia per quel che concerne l’aspetto che per quel che riguarda la cure colturali.
I Dinteranthus sono piante molto piccole, arrivano a misurare un’altezza massima di 4-5 centimetri. Possono essere piante solitarie o crescere in gruppo. Generalmente non hanno il gambo o lo hanno molto corto. Crescono solitamente del tutto fuori terra, tranne la specie vanzylii, che è parzialmente sotterranea.
Sono caratterizzati da foglie grigie con macchie rossastre o violacee, semicircolari disposte in coppie opposte che ricordano dei piccoli becchi.
I fiori, generalmente di un giallo brillante, spuntano dalla profonda fessura che caratterizza le foglie. La forma dei fiori ricorda quella delle margherite. Dopo la fioritura, si sviluppa una nuova coppia di foglie che sfrutta l’umidità delle foglie più vecchie per crescere.
Classificazione botanica
Il Dinteranthus è un genere di piante della famiglia delle Aizoaceae, sottofamiglia delle Ruschioideae, tribù delle Ruschieae.
Alla tribù delle Ruschieae, appartengono genere molto amati dai collezionisti come i Conophytum, le Fenestraria, i Lampranthus, le Lithops.
Principali specie
Tra le specie più diffuse citiamo:
Dinteranthus vanzylii
Si tratta di una succulenta nana caratterizzata da attraenti corpi di foglie appaiate di colore bianco gessoso o grigiastro macchiata e punteggiata da punti irregolari rossi o brunastri. Cresce fino a 4 cm di altezza, in forma solitaria o a grappolo. È caratterizzata da foglie carnose e succose. Il fiore è giallo brillante e spunta dalla fessura tra le foglie a metà autunno. Si ibrida facilmente con Lithops.
Dinteranthus microspermus
Questa piccola piccola succulenta senza fusto cresce fino a 3 cm di altezza ed è caratterizzata da una coppia di foglie opposte vellutate di colore rosso-grigio-verde fino a grigio-violetto con macchie verdi.
Presenta foglie spesse, carnose, a forma di barca e lunghe fino a 2,5 cm.
Il fiore solitario appare in estate e conta molti petali, di colore giallo o biancastro, spesso con sfumature rosse. Il frutto è una capsula da 6 a 10 loculi con ampie ali valvolari.
Dinteranthus pole-evansii
Ha una forma sferica ed è composta da un’unica coppia fogliare. Le foglie sono bianche.
Dinteranthus wilmotianus
È caratterizzata da una o due coppie fogliari rotondeggianti verde grigio o grigio e si distingue dalla specie tipo per la mancanza di punti visibili.
Fioritura
Il Dinteranthus fiorisce generalmente in autunno regalando dei fiori di un brillante giallo. Come le Lithops, dopo la fioritura, le vecchie foglie si seccano e se ne sviluppa una nuova.
Consigli per la coltivazione dei Dinteranthus
Gli esemplari adulti si comportano come i Lithops: l’espansione estiva conduce alla fioritura in autunno, seguita da un lento trasferimento di risorse nei mesi invernali.
I Dinteranthus necessitano di una quantità d’acqua leggermente inferiore rispetto alla maggior parte dei Lithops.
È fondamentale un ottimo drenaggio, per evitare il marciume radicale, piuttosto comune in queste piante.
Coltivazione in vaso
Si tratta di succulente che tendono a restare piccole, per questo motivo il rinvaso non è spesso necessario. È bene orientarsi per contenitori piccoli perché in vasi più grandi la fioritura è meno sviluppata.
Coltivazione in piena terra
I Dinteranthus coltivati all’aperto stanno bene in un giardino roccioso ben esposti alla luce diretta del sole, purché siano al riparto dalle piogge invernali e dalle basse temperature.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.
Temperatura
Questa succulenta può tollerare brevissime gelate, tuttavia è bene conservarlo a temperature superiori a 5ºC. Durante l’inverno dovrebbero essere tenuti al riparo ed all’asciutto.
Luce
I Dinteranthus hanno bisogno di un’esposizione al sole, con una leggera ombreggiatura nelle ore più calde, che eviti scottature improvvise.
Terriccio
Queste piante hanno bisogno di un terreno molto ben drenato. Si può optare per un substrato ben drenato, meglio se ha un’abbondante parte minerale, un alto grado di graniglia, sabbia grossolana e ciottoli.
Annaffiatura
Le specie del genere devono essere irrigate durante l’estate, tra giugno e settembre, ma alla fine di settembre le annaffiature vanno interrotte fino alla primavera.
Gli esemplari adulti hanno bisogno di molta più aridità rispetto alle piante giovani.
Moltiplicazione
Si può propagare tramite semi o dividendo i cespi più vecchi.
La semina si esegue in estate, i semi si tengono al caldo fino a metà agosto o anche fine agosto, poi vanno seminati entro l’estate. Si mettono in vasetti, in una composta molto minerale e acida. I vasetti si appoggiano in sottovasi capienti, riempiti di acqua e si tiene tutto in un posto riparato, dove possano ricevere luce schermata. In due settimane nasceranno le piantine che inizialmente andranno mantenute umide.
Concimazione
La concimazione va effettuata una sola volta durante il periodo vegetativo, utilizzando un prodotto ad alto contenuto di Potassio e povero di Azoto, diluendo in acqua la metà della dose consigliata in etichetta.
Potatura
I Dinteranthus non hanno bisogno di essere potati.
Abbinamenti con altre piante
In giardino possono essere accostati a piante con le medesime esigenze colturali.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Il marciume radicale rappresenta sicuramente il problema più temibile
Curiosità
Il nome generico è in onore del professor K. Dinter, un botanico tedesco ed esploratore dell’Africa sud-occidentale, La parola greca “anthos” significa fiore.
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