Conophytum

Conophytum
Conophytum – foto di Jean-Jacques MILANCC BY-SA 3.0 Deed

Del meraviglioso mondo delle succulente fanno parte anche i Conophytum, spesso abbreviati come “conos”. Si tratta di piante nane e perenni originarie del Sudafrica e della Namibia meridionale. Crescono solo nelle aree caratterizzate da precipitazioni invernali e da estati calde e secche, nelle pianure aperte e pietrose, nelle fessure delle rocce, sulle cime delle montagne.

Queste deliziose piantine sviluppandosi tendono a formare delle delle vere e proprie colonie.

I Conophytum hanno un’altezza che varia da da 0,6 a 5 cm e sono formati da una coppia di foglie fuse carnose, parzialmente o interamente fuse, chiamate cespi o corpi che, solitamente, si dividono e si accrescono fino a produrre grappoli o gruppi.

Nella maggior parte dei casi le specie fioriscono in autunno o a fine estate, ma ci sono varietà che fioriscono in inverno, in tarda primavera o all’inizio dell’estate.

Le dimensioni, la forma e i segni sono estremamente variabili: troviamo specie crescono sotto forma di ciottoli arrotondati e appiattiti con una fessura centrale dalla quale spunta il fiore e specie formate da due foglie carnose al centro delle quali spunta il fiore o le nuove coppie fogliari.

I colori delle piante variano dal verde e dal blu al rosso e al marrone. Le specie del genere possono essere suddivise in specie a fioritura diurna, crepuscolare e notturna.

I fiori sono piccoli, simili a margherite e in un’ampia gamma di colori con centro giallo o arancione.

Principali specie

Il genere Conophytum conta oltre cento specie distinte e quasi duecento sottospecie e varietà. Eccone alcune.

Conophytum bilobum

Conophytum bilobum
Conophytum bilobum- foto di Agnieszka Kwiecień, NovaCC BY-SA 4.0 Deed

Una specie che fiorisce in autunno e che raggiunge un’altezza di 7 cm. L’epiteto specifico bilobum si riferisce ai due lobi.

Conophytum breve

Conophytum breve
Conophytum breve

Si tratta di una piccola specie sudafricana caratterizzata da capolini piccoli, lisci e arrotondati con epidermide di colore grigio gessoso o verde glauco, senza macchie o segni.

Conophytum burgeri

Conophytum burgeri
Conophytum burgeri- foto di ConoManiaCC BY-NC-ND 2.0 Deed

Nota come “cipolla di Burger”, è una piccola specie sudafricana a rischio di estinzione, a forma di cipolla, a corpo unico, è forse la più insolita di tutte le specie del genere Conophytum. Presenta una piccola fessura nella parte superiore del corpo. L’epidermide è liscia, lucida e traslucida e il colore va dal verde chiaro al viola. Ha una crescita lenta e talvolta si suddivide con un processo graduale nell’arco di diversi anni, fino a formare due o addirittura tre cespi. Le dimensioni variano e possono raggiungere quelle di una piccola cipolla.

A differenza della maggior parte degli altri Conophytum, cresce in una regione con precipitazioni primaverili e all’inizio dell’estate. Tuttavia il suo habitat è estremamente arido e la pianta può fare affidamento soprattutto sulle abbondanti nebbie invernali e sulla rugiada che si condensa sulle rocce dove cresce. Nella fase inattiva, il suo rivestimento esterno si secca in una sottile guaina fogliare bianca e persistente. All’inizio dell’autunno (aprile-maggio in Sudafrica) produce un fiore viola dall’aroma di miele. I fiori si aprono brevemente nel tardo pomeriggio, hanno oltre 5 sepali e uno stigma lungo.

Conophytum calculus

Conophytum calculus
Conophytum calculus- foto di
Abu ShawkaCC BY-SA 3.0 Deed

A forma di palla arrotondata, si divide per formare densi ciuffi. La somiglianza con i ciottoli e la consistenza della sua polpa le hanno valso il nome “calculus” che in latino significa “ciottolo”. In autunno produce fiori gialli o arancioni, che si aprono di notte e hanno l’aroma dei chiodi di garofano.
La forma a palla è dovuta al fatto che la coppia di foglie della pianta si è fusa completamente, lasciando solo una piccola fessura nella parte superiore, dove si spingono il fiore e la coppia di foglie. La nuova coppia di foglie si forma all’interno della palla. Nel momento in cui è pronta, la palla della vecchia coppia di foglie si raggrinzisce e si secca, prima di essere aperta dalla palla della nuova coppia di foglie. L’epidermide è spessa e resistente.

Conophytum chrisolum

Una specie endemica della regione di Richtersveld, nella provincia del Capo Settentrionale, in Sudafrica. Con i suoi 10 millimetri di altezza potrebbe è la più piccola succulenta. Non si ramifica né si divide. È stata scoperta solo nel 1994 dall’esploratore botanico Chris Rodgerson. Il fiore solitario di colore magenta, di diametro fino a 20 mm, è più largo della pianta.

Conophytum piluliforme

Conophytum piluliforme
Conophytum piluliforme-foto di
DysmorodrepanisCC BY-SA 3.0 Deed

È caratterizzata da un capolino obconico, appiattito e a forma di “pillola” e produce fiori rossi, viola o marroni.
La sottospecie edwardii di Conophytum piluliforme si differenzia per una forma del corpo più carenata.

Conophytum stephanii

Si tratta di una piccola specie sudafricana di Conophytum succulenta che prende il nome dal collezionista tedesco Paul Stephan, che curava la collezione di succulente del Giardino Botanico di Amburgo, in Germania. La pianta è stata descritta per la prima volta dal dottor Schwantes nel 1929 e pubblicata su “Die Gartenwelt” 33:25.Le piante sono piccole e formano un tappeto, con grappoli che misurano tra i 50 e gli 80 millimetri di diametro, anche se le piante vecchie possono talvolta raggiungere i 150 millimetri. Fiorisce nel tardo autunno regalando fiori notturni, fortemente profumati e di colore dal bianco sporco al giallo.

Conophytum truncatum

Conophytum truncatum
Conophytum truncatum-foto di S MoltenoCC BY-SA 4.0 Deed

Si distingue dai suoi parenti più prossimi per i capolini tronchi e appiattiti, con piccole fessure. È una specie molto variabile. Alcune popolazioni presentano macchie, talvolta disposte in linee vaghe, altre non hanno segni.I fiori sono generalmente di colore giallo pallido.

Conophytum joubertii

Una specie rara caratterizzata da capolini piccoli, di forma più arrotondata, convessa o cilindrica e fiori bianchi o crema.

Conophytum pageae

Conophytum pageae
Conophytum pageae- foto di Martin HeiganCC BY-NC-ND 2.0 Deed

Si tratta di una succulenta unica nel suo genere, con labbra che ricordano quelle di un essere umano.

Fioritura

Quando fioriscono i Conophytum? Quasi tutti le specie del genere Conophytum fioriscono tra la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. I fiori sono piccoli, ricordano delle margherite e sono in un’ampia gamma di colori con centro giallo o arancione.

Consigli per la coltivazione del Conophytum

Conophytum bilobum
Conophytum bilobum

Coltivare i Conophytum è facile e gratificante.
Si tratta di piante a crescita “breve” che nelle giornate più lunghe della primavera e dell’estate necessitano di un periodo di “riposo” o di siccità.

Questo riposo è necessario per la sopravvivenza nel loro habitat naturale durante le giornate estive, caratterizzate spesso da temperature superiori ai 40°C. Quindi, hanno bisogno di acqua durante la crescita, ma devono riceverne poca o niente durante il riposo quando la vecchia coppia di foglie si secca lentamente, formando una guaina che protegge le nuove foglie che stanno crescendo all’interno e che emergeranno in autunno.

Coltivazione in vaso

I Conophytum vengono generalmente coltivati in contenitori con un diametro di circa 5-10 cm.

Occorre orientarsi per contenitori larghi e poco profondi per dare alla pianta modo di riprodursi spontaneamente e tappezzare la superficie. Si tratta di piante che traggono beneficio dal rinvaso.

In base alle dimensioni del vaso e del tasso di crescita, il rinvaso avviene solitamente ogni 2-4 anni, all’inizio del periodo di crescita attiva.

Coltivazione in piena terra

Nelle zone dove le temperature invernali scendono sotto i 5 gradi, è preferibile coltivare i Conophytum in vasi che possono essere portati all’interno.

Temperatura

Conophytum bilobum
Conophytum bilobum

I Conophytum possono essere danneggiati quando la temperatura scende sotto i 5 °C, tuttavia resistono a temperature non continue anche di pochi gradi sotto zero se coltivati in zone completamente asciutte.

Luce

L’esposizione ideale è a luce intensa ma non al sole diretto o in zone leggermente ombreggiate ed arieggiate durante i periodi caldi e afosi.

Le piante tendono ad allungarsi se hanno bisogno di più luce.

Terriccio

I Conophytum prosperano al meglio in miscele di terriccio porose che consentono all’acqua di drenare rapidamente. Si può usare un terriccio commerciale appositamente studiato per la coltivazione delle succulente.

Annaffiatura

Le irrigazioni dovranno essere regolate in base alla temperatura, alla crescita e all’umidità ambientale, Si tratta di piante a vegetazione brevidiurna che, pertanto, vanno annaffiate solo durante i mesi autunnali ed invernali.

Nel momento in cui i Conophytum entrano in quiescenza in primavera, non acqua o ne richiedono pochissima. In autunno, quando iniziano a crescere, è bene invece irrigare in profondità, lasciando asciugare il terreno tra una somministrazione e l’altra.

Moltiplicazione

I Conophytum si propagano facilmente per divisione e si possono coltivare da semi.

Come moltiplicare i Conophytum per divisione

Alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, prima che le piante inizino la dormienza o dopo la fioritura, si rimuove la pianta dal vaso, si tagliano con cura le radici e si rinvasa rinvasare ogni gruppo singolarmente.

Come moltiplicare i Conophytum da seme
La semina si può essere fatta in autunno in un vaso riempito con una miscela di terriccio ben drenato. I semi vanno poi coperti con uno strato molto sottile di sabbia fine. Il vaso va posizionato in un luogo soleggiato e il terreno va il terreno umido fino alla germinazione dei semi. La germinazione a temperature comprese tra 15 e 21 °C, avviene generalmente in una o due settimane.

Concimazione

I Conophytum non hanno generalmente bisogno di fertilizzanti. Nel caso ci fosse necessità di somministrare del fertilizzante è preferibile concimare all’inizio del periodo di crescita e poco prima della fioritura usando un fertilizzante a basso contenuto di azoto diluito a metà o a un quarto della dose.

Potatura

Queste piante non necessitano di potatura.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Tra i parassiti più comuni che possono colpire i Conophytum ci sono le cocciniglie delle radici. Eccessive irrigazioni possono provocare marciume radicale.

Classificazione botanica

Il Conophytum è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Aizoacee, sottofamiglia delle Ruschioideae, tribù delle Ruschieae.

Nella tribù delle Ruschieae troviamo anche i generi Argyroderma, Dinteranthus, Fenestraria, Lampranthus,  Lithops.

Curiosità

Il nome deriva dal greco kònos che significa cono e phytòn che significa pianta.

I primi esemplari del genere furono raccolti nel 1776 dal botanico scozzese Francis Masson e inviati ai Giardini Botanici Reali di Kew. Nel 1821 Adrian Hardy Haworth descrisse le piante per la prima volta. Il genere è stato riconosciuto ufficialmente e descritto formalmente da Nicholas Edward Brown nel 1922.

Tossicità e/o uso erboristico

I Conophytum non sono tossici.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

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