E’ una pianta nota con il nome di Caprifoglio (anche se per la massima precisione, si dovrebbe chiamare così la sola specie Lonicera caprifolium), si tratta di un genere stimato soprattutto per gli esemplari rampicanti, un genere che annovera anche specie arbustive, spoglianti o sempreverdi.
Queste piante si usano massicciamente nel giardinaggio, varie specie sono molto presenti nei vari giardini d’Europa e degli altri paesi.
Sono considerati arbusti rustici o semi-rustici, a seconda del clima locale e della specie, e sono apprezzati per il profumo, i fiori e il portamento.
Le specie rampicanti sono utilizzate soprattutto per ricoprire muri o pergolati o creare galleria nel giardino. Quelle arbustive si prestano ottimamente per la formazione di macchie arbustive, per formare siepi o dividere zone diverse dei giardini.
Classificazione botanica
Lonicera è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni che appartengono alla famiglia delle Caprifoliaceae. La Lonicera è originaria dell’America ed Estremo Oriente.
Alla stessa famiglia appartengono anche i generi Abelia e Weigelia.
Ma una decina di specie è spontanea della flora italiana.
Caratteristiche generali
E’ doveroso precisare che con il termine caprifoglio si indica genericamente ogni specie appartenente al genere Lonicera, ma sarebbe corretto limitarne l’impiego solo per indicare la specie Lonicera caprifolium L., e chiamare tutte le altre specie indistintamente lonìcere;
Questo gruppo di piante include diverse tipologie: piante rampicanti, lianose, arbustive e a portamento cespuglioso.
Molte di esse sono rustiche altre invece non sopportano i freddi invernali e necessitano di una coltivazione protetta in serra o in appartamento, in natura crescono da zone collinari fino a quote di 3000-3500 metri.
Le foglie dei caprifogli, ovali o oblunghe, differenziate a seconda della specie, sono opposte. I fiori hanno diverso colore e profumo; possono essere bianchi, gialli, rossi, profumati o, addirittura, senza profumo, come nel caso della Lonicera nitida.
La lunghezza dei fusti varia dai 30cm fino ai 6-7metri, sono molto numerosi e ramificati.
Il colore dei fiori varia a seconda della specie: dal bianco al giallo, dal rosa al rosso. I fiori raggruppati in infiorescenze e sono profumatissimi.
I frutti sono delle piccole bacche rosse, nere o blu scuro e contengono i semi, sono considerate tossiche, tranne che le bacche della specie L. angustifolia, che sono commestibili e consumate in Asia.
Principali specie
Il genere Lonicera include circa 200 specie che provengono dall’Asia, dall’America settentrionale e dall’Europa, tra queste circa una decina appartengono alla flora spontanea italiana, mentre in Cina abbiamo la maggioranza di specie presenti (circa 100). C’è poi un numero indefinito di varietà, forme, ibridi e cultivar vari.
Le piante di questo genere sono comunemente note come caprifogli. Vi appartengono, tra gli altri il caprifoglio alpino (Lonicera alpigena), il caprifoglio comune (Lonicera caprifolium), il caprifoglio mediterraneo (Lonicera implexa) e il caprifoglio peloso (Lonicera xylosteum).
Tra le specie che crescono spontanee nel nostro territorio citiamo:
Lonicera alpigena
Noto come caprifoglio alpino. Ha un portamento cespuglioso, la sua altezza può raggiungere i 2,5-3 metri, produce fiori di colore rosso pallido e delle bacche di piccole dimensioni di colore rosso acceso.
Lonicera caerulea
Si tratta di una varietà poco diffusa caratterizzata da un portamento cespuglioso. I frutti sono blu scuro e hanno la forma allungata.
Lonicera periclymenum
Ha un portamento rampicante, la sua altezza arriva a circa 6 metri. I suoi fiori sono gialli e hanno sfumature rosse come le bacche che seguono la fioritura.
Lonicera stabiana
Si tratta di una pianta rampicante con portamento arbustivo che produce fiori bianchi o giallo chiaro. I frutti sono piccole bacche gialle.
Lonicera caprifolium
Nota come caprifoglio comune, ha un portamento lianoso, la sua altezza raggiunge i 5-6 metri, produce dei fiori rossi con sfumature rosa e bianco crema e piccole bacche arancio chiaro.
Lonicera xylosteum
Noto come caprifoglio peloso o Ciliegia della volpe si tratta di un piccolo cespuglio la cui altezza raggiunge al massimo un metro e mezzo. Ha tante foglie fitte fitte, e produce fiori bianchi e fiori rossi.
Lonicera japonica
Si tratta di una specie originaria dell’estremo oriente con portamento rampicante la cui altezza i 10 metri. Produce fiori gialli.
Lonicera implexa
Nota come caprifoglio mediterraneo, raggiunge i due metri di altezza. Produce fiori di colore bianco-rosato.
Lonicera periclymenum
Si tratta di una pianta a portamento lianoso che produce fiori viola e frutti rosso acceso.
Lonicera nitida
Arbusto sempreverde, utilizzato come pianta da siepe ma anche come singolo esemplare. Alto fino a 2 m e largo fino a 1,5 m, con crescita medio-rapida; foglie ovali, piccole, verdi o variegate; fiori numerosi, bianco-giallastri, in primavera.
In Italia è resistente al freddo, ma in inverno è da proteggere sull’arco alpino.
Lonicera nigra
Nota come caprifoglio nero, è una pianta con portamento cespuglioso la cui altezza raggiunge 1,5 metri, con foglie a forma ellittica con margine appuntito, produce fiori sono bianchi e come frutti due bacche nero unite alla base.
Lonicera fragrantissima
E’ originaria dell’Asia, la sua altezza arriva a 2-3 metri. Produce fiori bianchi profumatissimi
Lonicera hildebrandiana
Si tratta di una specie rampicante che durante l’estate produce fiori di colore arancione.
Lonicera x tellmanniana
Si tratta di un ibrido, risultato tra le specie Lonicera tragophylla e Lonicera sempervirens. Ha un portamento rampicante e raggiunge l’estensione massima di 6 metri. Produce fiori gialli o rossi.
Lonicera tatarica
Ha un portamento arbustivo e raggiunge altezze massima di circa 3 metri. Produce fiori rosa e bacche rosse.
Consigli per la coltivazione della Lonicera
Terreno
Il terreno ideale per la coltivazione del caprifoglio è di medio impasto, lavorato in profondità e ben drenato composto da torba e sabbia in parti uguali, una parte di terriccio organico e una parte di lapillo lavico. E’ bene evitare terricci troppo compatti e troppo poveri di sostanza organica.
Esposizione e temperatura
La mezza ombra rappresenta l’esposizione ideale per la maggior parte di queste piante. Ci sono però specie che tollerano anche il pieno sole.
Molte delle specie più coltivate mostrano una buona resistenza al freddo e non richiedono protezioni invernali. Altre, invece, devono essere coltivate in zone a clima mite, se non, addirittura in serra.
La temperatura quindi varia a seconda delle varietà: alcune tollerano anche temperature invernali rigide, alte invece, necessitano un minimo di 5-7 gradi.
Fioritura
Alcune specie fioriscono subito in Primavera (L. fragrantissima); ma la maggior parte delle specie di questo genere fiorisce nella stagione più calda (estate o anche fine dell’estate).
La fioritura dura per tutta l’estate.
Annaffiature
Va annaffiata spesso durante i periodi di caldo intenso, altrimenti va fatta quando la superficie del terreno è asciutta.
Concimazione
Le concimazioni vanno effettuate durate l’estate, anche se non fondamentali sono importanti se la pianta stenta a crescere. Si può aggiungere all’acqua delle annaffiature del fertilizzante liquido.
Potatura
Le potature per le piante a portamento rampicante sono utili per contenere le dimensioni, è bene effettuarle ogni 2 o tre anni oppure a seconda delle necessità. A fine inverno si effettua una lieve potatura dei rami laterali che hanno un anno di vita, così da stimolare la pianta a produrre nuova vegetazione. Per stimolare la fioritura si possono potare le ramificazioni che hanno portato i fiori a fine autunno dopo la fioritura, si
Per le potature alle piante a portamento arbustivo, da farsi ogni anno a fine inverno, si accorciano i rami giovani a metà della loro lunghezza.
Moltiplicazione
Il caprifoglio si può moltiplicare per seme, per propaggine e per talea.
La propaggine si effettua a fine estate, interrando porzioni di ramo a intervalli regolari che, la stagione successiva, potranno essere divise e piantate singolarmente.
Per la moltiplicazione per talea si prelevano le talee legnose durante l’autunno altrimenti si prelevano semi-legnose in estate.
Parassiti e malattie
Se non si seguono le indicazioni per la coltivazione, il caprifoglio potrebbe risentirne, ecco alcuni sintomi:
Se le foglie ingialliscono o scuriscono significa che le innaffiature sono scarse o troppe, e si dovrebbe procedere anche alle concimazioni.
Le piante di caprifoglio possono essere soggette ad attacchi da parte di malattie crittogamiche come:
Oidio, Marciume radicale, Cercosporiosi (detta piombatura o mal del piombo)
Le giovani piante di caprifoglio possono essere attaccate da afidi e cocciniglie
Consigli
Gradisce terreni ricchi di sostanza organica, fertili, profondi, privi di ristagni d’ acqua. Pianta che non richiede particolari interventi. La moltiplicazione avviene per seme distribuito agli inizi dell’ autunno per le specie rampicanti, altrimenti per talea e per propaggine multipla.
Curiosità
Pianta originaria della Cina, Giappone, Europa meridionale. Le specie arbustive si utilizzano per bordure e divisori, mentre quelle rampicanti ben si adattano a ricoprire pergole, muri ecc.
Utilizzi del Caprifoglio
In alcune aree dell’Himalaya le bacche zuccherine della L. angustifolia vengono impiegate in cucina, in Siberia sono usate quelle della del L. coerulea (grande arbusto a grossi frutti). Altre specie commestibili sono la L. involucrata e L. ciliata
Alcuni fiori delle Lonicere producono un nettare commestibile dolce che è impiegato come sciroppo o sorbetto o in altri dolci.
In giardinaggio queste piante vengono coltivate per la profumazione, per il portamento, le specie rampicanti sono usate per ricoprire muri o pergolati o creare galleria nel giardino, le specie arbustive sono ideali per formare siepi o dividere zone diverse dei giardini.
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Buongiorno.
Abito in provincia di Cuneo (inverni rigidi); vorrei piantare diverse piantine di caprifoglio, con fiori di colori diversi: mi potreste indicare quali sono i più indicati, affinchè possa inltrarvi un ordine di acquisto?
Vi ringrazio cordialmente.
Qui non vendiamo niente 🙂
Le specie di Lonicera più resistenti al freddo sono
– Lonicera sempirvirens
– L. ciliosa, L. dioica, L. glaucescens, L. hirsuta.
– L. periclymenum (giaalo rosato)
– la classica L. caprifolium (fiore di colore rosato),
– L japonica ( colore giallo)
e poi ci sono tantissimi ibridi in giro, molto resistenti al freddo intenso…
citiamo ‘Alabama Crimson’ (rosso), ‘Blanche Sandman’ (rosso), ‘Major Wheeler’ (rosso), Manifich (arancio/rosso), ‘Magnifica’ (arancio/rosso), ‘John Clayton’ (giallo), L. X italica ‘Sherlite’. Magari chiedi al vivaista, anche online, qual è la resistenza al freddo.
Buongiorno. Ho appena acquistato una pianta di lonicera japonica, e vorrei tenerla su un balcone esposto a nord-est, desidero sapere se posso lasciarla fuori anche nel periodo invernale, visto che vorrei posizionarla verso la ringhiera esterna. Premetto che vivo a Torino.Vi ringrazio per la vostra disponibilità e saluto.
Il mio caprifoglio ha fatto dei frutti simili a zucchine che specie è?
Buongiorno ho acquistato una pianta di lonicera da diversi anni ed è in parte al sole ed in parte in ombra. Tutti gli anni provvedo alla concimazione e fa qualche fiore di colore rosa ma non riesce a svilupparsi più di tanto come posso fare?
Grazie
Vorrei sapere quali sono le specie sempreverdi possibilmente con fiori profumati