L’Abelia è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae originario di un’area molto vasta che comprende la zona himalayana, la Cina, il Giappone ed il Messico.
Le piante del genere si presentano come arbusti più o meno alti, con portamento tondeggiante, gli esemplari di alcuni anni possono arrivare a misurare, in altezza ed in larghezza, 100-120 cm.
La pianta è caratterizzata da fusti lunghi, poco ramificati, di colore rossastro che tendono ad arcuarsi allungandosi. Il fogliame può essere sempreverde o deciduo, le foglie sono opposte, intere o dentate ai margini, le nuove foglie sono color bronzo, e in autunno tutta la pianta ci ricorda la stagione assumendo questo spettacolare colore. In estate produce fiori solitari o raccolti in piccoli mazzi. Si tratta di piccoli fiorellini a trombetta con la corolla campanulata bianca, rosa, violetto o rossa, a volte profuma
La specie generalmente coltivata in giardino è la Abelia grandiflora, un ibrido di specie originarie della Cina.
Principali specie e varietà di Abelia
Il genere comprende oltre 20 specie alle quali si aggiungono numerosi ibridi, usati come piante ornamentali per macchie isolate o come siepi nei giardini.
La varietà più diffusa è certamente l’abelia grandiflora aurea variegata, un ibrido originario della Cina, risultato dell’incrocio tra l’abelia chinensis e l’abelia uniflora, entrambe varietà cinesi. Ecco alcune specie e varietà
Abelia grandiflora
Abelia grandiflora è un ibrido molto apprezzato, amato soprattutto per la generosità nelle fioriture che sono abbondanti e persistenti. Può arrivare anche a 180 cm di altezza, ha foglioline la cui lunghezza varia da 2 a 6 cm di un verde lucente nella parte superiore e più chiaro sotto, produce fiori di bel colore bianco con sfumature rosa. I fiori sono raggruppati fino a 4 sul ramo dell’anno
Tra le diverse cultivar di Abelia grandiflora, meritano citazione:
- l’Abelia ‘Edouard Goucher’, perfetta per formare delle piccole bordure, produce una moltitudine di piccoli fiori lilla-rosa;
- l’Abelia grandiflora ‘Gold Strike‘, caratterizzata da foglie di un brillante giallo – oro;
- l’Abelia grandiflora “Prostrata”, la cui altezza non supera il mezzo metro, e che ha un portamento strisciante (da qui il nome);
- l’Abelia grandiflora ‘Francis Mason’, un arbusto che produce germogli giallo rame e foglie ovali variegate di verde e giallo più scure al centro. Produce altresì fiori bianchi, screziati di rosa, profumati;
- l’Abelia grandiflora’Hopleys’, che arriva a misurare solo fino ad 80 cm, ha foglie variegate di giallo che diventano rosa scuro in autunno;
- l’Abelia grandiflora ‘Sherwoodii’ una una variante nana e compatta, alta al massimo 90 cm, con foglie e fiori più piccoli;
- l’Abelia grandiflora ‘Kaleidoskope‘, un arbusto con foglie lucide variegate che cambiano colore dal giallo limone, nel periodo estivo, al giallo rosato, nei mesi autunnali. I fiori sono inizialmente bianchi, profumati e tendenti al rosa a maturità.
- Abelia grandiflora ‘Confetti’ ,questa varietà ha un portamento basso e compatto ed una crescita limitata, è caratterizzata da foglie marginate il cui colore va dal bianco a bianco crema, e che in autunno assumono una colorazione rosa. I fiori sono bianco puro. In autunno la pianta perde una parte delle foglie.
Abelia floribunda
L’Abelia floribunda è la prima specie introdotta in Europa. Si tratta di un arbusto sempreverde di origini messicane, la cui altezza arriva a 2-3 metri. Presenta i caratteristici rami divaricati e fortemente arcuati, ricoperti di una corteccia quasi cartacea di color marrone. Produce foglie ovate e arrotondate che arrivano a misurare fino a 5 cm, di un bel verde scuro e brillante.
Produce fiori, lunghi e penduli, il cui colore varia dal rosa tenue al rosso ciliegia.
Abelia chinensis
Si tratta di un arbusto di medie dimensioni, deciduo e dalla forma espansa, perenne cespuglioso, vigoroso e che può raggiungere i 2 metri di altezza.
Produce foglie sono di colore rossastro. I fiori sono bianchi sfumati di rosa e lievemente profumati. Molto bella la cultivar “China rose” dalle corolle più rosate, durature ed estremamente profumate.
Abelia triflora
Un arbusto di grandi dimensioni con una bella corteccia e grandi foglie verde scuro. In estate produce una grande quantità di piccoli fiori bianchi estremamente profumati. Si tratta di una specie molto rustica originaria dell’Himalaya, caratterizzata dalla fioritura precoce in aprile – maggio. Ha un alto potere decorativo.
Abelia variegata
Questa varietà è un arbusto a foglia persistente, con portamento compatto e rotondeggiante. Presenta foglie verdi marginate bianco crema, che, dall’autunno fino alla primavera,si colorano di rosa. La fioritura avviene da giugno a ottobre quando la pianta si copre di tantissimi fiori bianco/rosati, molto profumati.
Fioritura
L’Abelia fiorisce in estate, da metà giugno ad ottobre circa, regalando bellissimi fiorellini, in alcuni casi anche profumati, bianco–rosati, con corolla campanulata, che persistono sulla pianta fino all’arrivo dei primi freddi. I fiori si formano sui germogli laterali.
Consigli per la coltivazione dell’Abelia
L’Abelia è una pianta molto semplice da coltivare, è versatile, resistente e durevole. Vive bene anche in vasi e cassette profonde. Non ha grandi esigenze, teme il freddo ma solo nelle regioni dove si verificano forti escursioni termiche sotto lo zero o abbondanti e frequenti nevicate, si adatta alla mezz’ombra (anche se in tal caso la fioritura sarà meno abbondante), tollera anche i terreni poveri ma non tollera i ristagni idrici.
La si può utilizzare sia come pianta singola, che in gruppi per comporre macchie o siepi dense. La si può coltivare in bordure, in fioriere o in grandi vasi all’aperto.
Coltivazione in vaso
Può essere coltivata anche in vaso, ma in tal caso le annaffiature dovranno essere più frequenti. Dopo l’acquisto deve essere rinvasata in un contenitore molto più largo e profondo meglio se in terracotta. Ottime anche le vasche in legno. Occorre utilizzare un terriccio universale di alta qualità oppure un terriccio per trapianti.
Nel periodo che va dalla primavera all’autunno, la pianta va ripulita dei rami secchi, concimata e deve essere esposta all’esterno, al sole, in inverno invece meglio proteggere i vasi posizionandoli vicino ai muri che sono esposti a sud, oppure in serre fredde, dove continueranno a ricevere luce e acqua. Se la pianta cresce e le radici iniziano a fuoriuscire dal vaso, occorre rinvasare e sostituire il terreno con nuovo terriccio, arricchito di concime organico
Coltivazione in piena terra
Generalmente l’Abelia viene venduta in vasi di piccole dimensioni, in ogni periodo dell’anno. Come per tutti gli arbusti, i mesi ideali per l’impianto sono ottobre e novembre, ma si può procedere anche in altri momenti evitando però i periodi di caldo torrido e di gelo.
Nelle zone con temperature minime intorno a -10°C è raccomandabile rimandare a febbraio.
Per mettere a dimora l’Abelia, occorre fare una buca abbastanza ampia, almeno 30 cm, e porre sul fondo sabbia a grana grossa o argilla espansa, terriccio e concime organico ben mescolati, così che la pianta possa attecchire subito.
Ma prima si deve mettere il vaso in un secchio con acqua tiepida per almeno 10 minuti per liberare più facilmente le radici, senza danneggiarle. Si inserisce poi la pianta lasciando il colletto un po’ più alto rispetto al livello del suolo. Si riempie con la terra estratta mescolata ad un substrato per fiorite e un po’ di compost. Si compatta e si annaffia con almeno 6 litri di acqua, proseguendo poi con regolarità ed assiduità per almeno le prime due settimane
Dove posizionare l’Abelia?
Per le nostre Abelie è bene scegliere una posizione soleggiata che garantisce fioriture più abbondanti. È opportuno inoltre optare per una zona che sia riparata dal vento, non tollerato dalla pianta.
L’Abelia è una pianta da siepe?
La pianta è adatta per la creazione di piccole siepi o a macchie di colore separate nel giardino. Se si vuole creare una siepe si calcolano da 50 a 100 cm di distanza tra una pianta e l’altra a seconda della dimensione definitiva della specifica cultivar.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi
Temperatura
L’Abelia si adatta facilmente a diverse condizioni climatiche, tollerando anche le temperature sotto lo zero, anche se in caso di climi particolarmente rigidi, è consigliabile proteggerla.
Luce
In genere preferisce avere un’esposizione in pieno sole ma tollera anche la mezza ombra, anche se in questo caso la fioritura sarà meno abbondante.
Terriccio
Non è molto esigente in fatto di terreno, si adatta infatti a qualsiasi terreno moderatamente fertile e drenato, teme però i ristagni idrici. Si avrà una fioritura più ricca se il terreno è molto ben drenato e ricco di materia organica.
Annaffiatura
Come annaffiare l’Abelia? Gli esemplari giovani vanno annaffiati regolarmente, mentre le piante più adulte sopportano anche alcuni giorni di siccità. Nel periodo che va da marzo a ottobre possono essere annaffiate una volta la settimana e la frequenza dell’annaffiatura può essere ridotta drasticamente in inverno ma senza essere mai sospenderla del tutto.
Prima di essere nuovamente annaffiato il terreno deve essere asciutto.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’Abelia avviene per seme, in primavera; le grandiflora si moltiplicano invece per talea, prelevando una parte del fusto della pianta madre in primavera e facendola radicare in un misto di sabbia e torba in parti uguali; le nuove piante si coltivano poi in contenitore per almeno un paio di anni prima di poter essere messe a dimora in piena terra.
Concimazione
Alla fine dell’inverno occorre concimare il piede della pianta con un concime granulare e, durante il periodo vegetativo, per avere fioriture più abbondanti e dai colori più vivaci, si può aggiungere un concime ricco di potassio e fosforo, sciolto nell’acqua dell’annaffiatura, almeno una volta ogni 15 giorni,
I fertilizzanti che si impiegano in autunno devono essere poveri di azoto, altrimenti la pianta diventerà troppo sensibile al freddo durante i mesi freddi.
Ma per avere il top di fioritura e salute è bene partire dal terreno che dovrebbe essere ricco di nutrienti e di buona tessitura. Un risultato che si può ottenere spargendo abbondante stallatico pellettato, compost o ammendante organico in autunno su tutta l’area coperta dalla chioma
Potatura
Non è necessario potare l’Abelia ma si può interviene per dar forma all’arbusto.
E’ consigliabile intervenire a fine inverno, ma limitandosi ad eliminare rami malati, incrociati o disordinati. Se, con gli anni, gli esemplari diventino legnosi alla base si può optare con un taglio abbastanza drastico alla fine della fioritura
Dopo la fioritura è opportuno eliminare i germogli in eccedenza per favorire la nuova crescita e si asportano i rami meno robusti dell’anno precedente
Abbinamenti con altre piante
L’Abelia si può impiegare come esemplare isolato, ma anche in boschetti, in bordure miste o come sfondo di giardini rocciosi, in siepi miste. Si abbina bene con le spiree, la nandina domestica, l’osmanto, il cotoneaster e i cornioli a corteccia colorata
Altri consigli per la cura
L’Abelia è molto versatile: è adatta a diverse collocazioni e a diversi abbinamenti. La robustezza e l’autonomia la rendono perfetta per giardini a bassa manutenzione.
Vive bene in posizioni esposte al sole e tollera anche l’ombra parziale (ma fiorisce meno); non teme caldo e afa ed è anche resistente al freddo intenso. In vaso è però più sensibile al gelo e conviene proteggere le radici con uno strato di corteccia sul terriccio.
Parassiti, malattie ed altre avversità
L’Abelia è una pianta rustica che difficilmente viene attaccata da malattie e parassiti, a patto che si seguano le poche cure che richiede, come l’esposizione al sole e in luoghi ben arieggiati.
Tuttavia può essere attaccata dagli afidi, noti anche come pidocchi delle piante, che si possono contrastare impiegando di prodotti specifici o con metodi naturali, come gli infusi di acqua e aglio macerato, da spruzzare sulle foglie.
Se la pianta non fiorisce probabilmente soffre di carenza di sole e di concime. Occorre spostare il vaso in piena luce e concimare.
Se i rami perdono le foglie probabilmente il terreno è troppo asciutto o il vaso è troppo piccolo. Occorre rinvasare e bagnare maggiormente e con regolarità.
Classificazione botanica
L’Abelia è un genere che non esiste più. Nel 2013 studi di filogenesi molecolare hanno fatto confluire le specie di Abelia nel genere Linnaea, tranne quelle appartenenti all’Abelia section Zabelia che sono confluite nel genere Zabelia.
La famiglia è sempre quella delle Caprifoliaceae, che comprende i generi Weigela, Lonicera, Scabiosa, Valeriana
Curiosità
Ci sono diverse teorie in merito a quella che è la storia della scoperta dei primi esemplari di abelia. Sembrerebbe che il merito della sua scoperta sia da attribuire ad un medico, Clarke Abel, che nel 1816-17, mentre si trovava in Cina, si è imbattuto imbatté in questa pianta, che una trentina di anni dopo è stata poi classificata. Il primo botanico a studiare la pianta ed a dedicarla al Dott. Abel, è stato John Lindley, ma lo studio dell’intero genere delle abelie venne sviluppato successivamente da Robert Brown.
L’Abelia è stata importata in Europa da Robert Fortune nel 1843. La prima fioritura di abelia a in Europa è avvenuta nel 1844, nel giardino inglese della Horticultural Society di Londra.
L’Abelia veniva coltivata in Cina anche a scopo rituale: si riteneva fosse capace di proteggere la casa e gli animali domestici
Tossicità e/o uso erboristico
L’Abelia non è una pianta tossica né per l’uomo né per gli animali.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
L’Abelia simboleggia la fiducia nelle proprie forze e la capacità di trovare concentrazione in situazioni difficili. regalatela o regalatevela per avere supporto nei momenti più difficili e delicati.
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Buongiorno. Vivo sul lago Maggiore a 250 metri circa di altitudine. Ho una pianta di abelia che ha una decina di anni ed è ben sviluppata. Credo sia la grandiflora. Tra alcuni mesi cambio casa, mi trasferirò a 700 metri di altitudine sopra Verbania. Vorrei sapere se è possibile sradicare la pianta senza farla soffrire o morire. In caso affermativo, quanto in profondità e larghezza dovrò scavare? In quale mese o stagione è opportuno farlo? Grazie per la risposta. Cordialità. Michele Pretti
L’operazione è possibile, ma probabilmente dovrai scavare parecchio, se è ben radicata. Quando in profondità dipende dalla pianta. Più scavi, meno radici danneggi e più è alta la possibilità di sopravvivenza.