Il genere Lycoris, che ritroviamo nella grande e colorata famiglia delle Amaryllidaceae, comprende tante specie bulbose apprezzate per la delicata forma dei loro fiori. Piante perenni e originarie delle Cina e poi diffuse nel Giappone, ma che possono essere coltivate con facilità anche nel nostro Paese, anche in piena terra.
- quelli con le foglie che appaiono in primavera, quindi dopo l’inverno. Sono le più rustiche e sono adatte alle condizioni climatiche del nord Italia, anche in piena terra.
- quelli che hanno le foglie che appaiono in autunno, quindi prima dell’inverno. Sono più delicate e richiedono climi più miti, oppure la coltivazioni in (grossi vasi).
Solitamente non superano i 60 centimetri di altezza.
Non sono piante tropicali, e danno il meglio nei climi ‘temperati continentali’ con estati calde e inverni freddi. Qui in Italia ci sono esperienze di successo in molte zone, dalla Puglia alla pianura padana. Per una buona fioritura hanno bisogno di un periodo invernale freddo e di un periodo estivo caldo.
Le Lycoris hanno delicate foglie nastriformi che si sviluppano dopo il periodo della fioritura. Le varie tonalità del verde del fogliame ben si accosta ai colori più accesi dei fiori, simili a quelli delle Nerine. Sono fiori di piccole dimensioni, ma dall’immenso valore estetico. Riuniti in ampie infiorescenze, come abili attori che hanno frequentato la scuola di recitazione di Madre Natura, riescono a mettere in scena degli spettacoli affascinanti durate il periodo estivo, fino ad arrivare all’inizio del più freddo autunno.
Le Lycoris possono apparire come piante molto delicate, ma è bene non sottovalutare la loro immensa forza. Con le giuste tecniche colturali è possibile ottenere esemplari stupendi per valorizzare ogni angolo del proprio giardino.
Classificazione botanica
Regno: Plantae;
Clade: Angiosperme;
Clade: Monocots;
Ordine: Asparagales;
Famiglia: Amaryllidaceae;
Sottofamiglia: Amaryllidoideae;
Tribù: Lycorideae;
Genere: Lycoris.
Principali specie
Al genere Lycoris appartengono specie dalla raffinata bellezza e anche molto facili da coltivare. Due caratteristiche che hanno permesso a queste piante di scalare la classifica delle bulbose più affascinanti e apprezzate per creare piccole nuvolette di colore in giardino o direttamente in ampie fioriere. Di seguito alcune tra le specie maggiormente diffuse.
Lycoris radiata
Conosciuta anche come “il giglio del ragno rosso” o come “fiore dell’equinozio”, è una specie che ha una caratteristica molto particolare: in risposta alle piogge estive produce fiori bellissimi. Così come l’arcobaleno è solito portare un po’ di colore nel cielo dopo un temporale, la Lycoris radiata illumina con le più accese tonalità del rosso piccoli e ampi spazi all’aperto.
Ogni fiore dura circa una settimana, mentre le foglie nastriformi e colorate di un verde intenso (più chiaro nella parte centrale) fanno la loro apparizione nel periodo successivo alla fioritura. Queste possono raggiungere anche i 40cm di lunghezza e sono simili a quelle dei Narcisi.
I bulbi di questa bellissima specie devono essere piantati (in primavera) ad una profondità pari al doppio della loro altezza e ad una distanza mai inferiore ai 15cm gli uni dagli altri.
Si consiglia sempre di scegliere la posizione con molta attenzione, così come con cura dovrà essere scelto il contenitore: non ama spostamenti e continui rinvasi. Non sempre questa specie riesce a fiorire nel primo anno, ma non è neanche da escludere una rapida fioritura, accompagnata da foglie che crescono a vista a d’occhio.
La Lycoris radiata è la perfetta bulbosa da utilizzare per creare delle aiuole colorate nel bel mezzo di prati verdi, sfruttando le più fresche zone del giardino. Può essere coltivata tranquillamente in Italia, ma è meglio scegliere un luogo riparato se si vive in regioni dove l’inverno porta continue gelate.
Lycoris aurea
È una specie che vanta una grande diffusione in tutto il Vecchio Continente ed ha fiori simili a quelli della specie prima descritta. Questi ultimi, però, si differenziano per il colore: il giallo oro, in alcuni casi sfumato di arancione, è il colore dominante durante la fioritura. Più l’estate sarà calda e secca, maggiore sarà il numero dei fiori sorretti da steli che possono misurare anche 60cm.
In Cina è conosciuta anche come “improvviso sorriso” e può essere coltivata solo in presenza di un substrato molto drenante e con esposizione in pieno sole.
La Lycoris aurea è una delle specie più esigenti per quanto riguarda le concimazioni: richiede frequenti e regolari interventi con concime liquido per piante fiorite e ricco di potassio. Anche se è simile alla specie Radiata, non ha la stessa resistenza e teme particolarmente le basse temperature.
Lycoris albiflora
Come si può ben capire dal nome, il colore bianco dei suoi delicati fiori è la caratteristica che permette di distinguerla dalle altre specie. Fiorisce nello stesso periodo della Lycoris radiata, ma è meno rustica rispetto a questa. Può essere sfruttata, proprio insieme all’altra specie citata, per creare delle aiuole dai contrasti cromatici forti, ma raffinati. Anche in ampie vaschette da collocare su terrazzi è assicurato un effetto sorprendente.
Lycoris incarnata
Specie rustica con fiori dalle delicate tonalità del rosa e con foglie che solitamente si sviluppano a partire dal periodo primaverile. Ama posizioni semi-ombreggiate e un substrato morbido e sempre fresco. Fiorisce prima rispetto alla maggior parte delle specie appartenenti al genere Lycoris e la sua eleganza riesce sempre a catturare l’attenzione di tutti.
Lycoris sprengeri
Foglie più piccole e steli floreali meno alti: ecco le caratteristiche che differenziano la specie Sprengeri rispetto a tutte le altre. Più piccola e delicata, ma infinitamente bella: le sfumature blu sullo sfondo rosa dei fiori crea un gioco di colori incredibilmente affascinante. In Giappone è la specie maggiormente utilizzata per creare delle eleganti bordure in piccoli giardini, perché riesce sempre a dar vita a spettacolari cornici che racchiudono altre piante da fiore più alte.
La Sprengeri è rustica e deve essere piantata in luoghi parzialmente ombreggiati e in un substrato molto umido (l’umidità del substrato deve essere una costante anche nel più caldo periodo dell’anno). Si adatta bene al clima della maggior parte delle regioni italiane.
Lycoris squamigera
Profumati fiori ad imbuto con sfumature rosa e porpora (o anche bianche): una specie molto apprezzata in Giappone, Cina e in molte zone degli Stati Uniti. Ogni infiorescenza porta fino a 8 fiori, inclinati verso il basso e con petali dalla più ampia superficie. Particolare anche il colore delle foglie: il verde sembra perdere di intensità sotto i colpi di un grigio che desidera prendere il sopravvento. Si adatta bene a diverse tipologie di terreno e può essere tranquillamente descritta come la più rustica di tutto il genere.
Lycoris longituba
Sì, è proprio lei: White Spider Lily, una specie che si presenta con grandi fiori a forma di Giglio colorati di un delicatissimo giallo o con addosso un candido abito. È abbastanza resistente e può essere coltivata anche qui da noi.
Lycoris chinensis
Conosciuta anche come il “Giglio d’oro della sorpresa”, ha grandi fiori dal dorato colore e con bordi arruffati. La loro forma è particolarissima e può essere descritta sia come elegante, che come selvaggia. Due aggettivi che, in questo specifico caso, possono convivere nella stessa frase, facendo riferimento a questa spettacolare specie molto vigorosa.
Lycoris caldwellii
Fiori giallo pastello e con bianche sfumature. Il Giglio giallo pallido è una specie più delicata nelle forme e nei colori, sempre pronta a sorprendere con abbondanti fioriture. Sembra essere nata come ibrido naturale in Cina.
Fioritura
Le Lycoris sono solite fiorire nella tarda estate o all’inizio dell’autunno. I fiori sono riuniti in grandi infiorescenze a grappoli e variano nel colore a seconda delle specie. È un genere molto colorato, perfetto per dare un tocco di vivacità a qualsiasi tipologia di giardino.
Consigli per la coltivazione delle Lycoris
È possibile coltivare le Lycoris in Italia? Abbiamo già risposto alla domanda, ma è bene chiarire al meglio la situazione, aprendo una piccola parentesi sulla coltivazione di queste bulbose nel nostro Paese.
Prendersi cura di queste bellissime piante della famiglia delle Amaryllidaceae è semplice, poiché richiedono posizioni fresche, solitamente in semi-ombram e non hanno particolari esigenze impossibili da soddisfare per quanto riguarda lo specifico substrato nel quale adagiare i bulbi.
La pazienza è un fattore che non deve mai mancare quando si parla di coltivazione delle Lycoris: non sempre si riesce ad ottenere una bella fioritura nel breve periodo.
In Italia è possibile coltivare tutte le specie e gli ibridi conosciuti, sia in piena terra (soprattutto le specie che lo permettono), che nella più facile coltivazione in vaso (consigliata nelle regioni dove l’inverno è più rigido).
Vediamo come fare per ottenere sorprendenti risultati.
Coltivazione in vaso
Le Lycoris non si sviluppano in modo incontrollato e difficilmente superano i 60cm di altezza quando collocate in vaso. È di fondamentale importanza interrare i bulbi con l’apice rivolto verso l’alto in un substrato soffice, ricco di sostanza organica e drenante. La buca che accoglierà i bulbi dovrà avere dimensioni pari al doppio della loro larghezza e altezza.
In vaso le Lycoris non prosperano molto bene, e comunque vanno usati vasi MOLTO grandi.
Il rinvaso dovrà essere effettuato solo quando lo spazio a disposizione è ormai insufficiente (ogni 2 anni circa), cercando di scegliere da subito un contenitore grande. Inoltre sono piante che non amano essere maneggiate e spostate di continuo.
In generale non è consigliato l’uso del vaso, meglio la piena terra, visto che resistono in buona parte dell’Italia.
Coltivazione in piena terra
Una volta scelta la perfetta zona all’interno del giardino per coltivare le Lycoris è necessario lavorare bene il terreno e ripulirlo dalle erbacce. Il sito scelto deve essere particolarmente drenante e i bulbi dovranno essere piantati ad una profondità di circa 15 cm, lasciando non meno di 25 centimetri di distanza tra gli stessi.
Nel nostro Paese si consiglia di portare a termine tale operazione nel periodo autunnale.
Le specie prima descritte e che vantano maggiore diffusione sono spesso utilizzate per creare delle bellissime nuvolette colorate in anonimi giardini, offrendo la possibilità di ammirare delle spettacolari aiuole. Le Lycoris riescono a sedurre tutti con il loro fascino e sono perfette per decorazioni in giardini dove si ricerca quel tocco di botanico design in grado di valorizzare un ambiente outdoor più o meno grande.
Temperatura
Come riportato sopra dipende dalle specie (o dalle varietà se ibridi), ma la maggior parte possono stare all’aperto tutto l’anno, anche in pianura padana.
Per una buona fioritura, tutte richiedono estati calde e un periodo invernale freddo, che è una situazione climatica standard in buona parte dell’Italia.
Ci sono sostanzialmente 2 tipologie:
- quelli con le foglie che appaiono in primavera, quindi dopo l’inverno. Sono le più rustiche e posso essere piantate in piena terra anche in condizioni climatiche estreme del nord Italia.
- quelli che hanno le foglie che appaiono in autunno, quindi prima dell’inverno. Sono semirustiche, più delicate e richiedono di essere piantate in zone riparate, avere una copertura oppure la coltivazione in (grossi) vasi. Soffrono solo quando l’inverno porta con sé gelate e temperature sotto-zero per lunghi periodi.
Luce
La maggior parte delle specie predilige delle posizioni di ombra parziale (tranne la Lycoris aurea), ma tollera anche il sole. In giardino è possibile sfruttare anche la luce solare filtrata da alberi con foglie caduche o da piante più alte che possono tranquillamente fare da sfondo a queste piccole bulbose.
Terriccio
Il substrato ideale deve essere soffice, ben lavorato, ricco di sostanza organica e particolarmente drenante. I ristagni di acqua sono pericolosissimi per queste piante.
Annaffiatura
La situazione cambia in base alla tipologia di coltivazione:
- in vaso: annaffiature regolari, intervenendo solo quando il terriccio si è completamente asciugato nei più superficiali strati;
- in giardino: si accontentano delle piogge, ma ulteriori interventi possono essere fatti quando ci si trova nel bel mezzo di un lungo periodo di siccità.
Moltiplicazione
La moltiplicazione delle Lycoris avviene per divisione dei bulbilli che si sviluppano attorno al bulbo madre. Per portare a termine tale operazione, staccando i bulbilli e adagiandoli in un substrato soffice e umido, è meglio attendere il periodo primaverile.
Concimazione
Sfruttare un concime a lento rilascio per piante da fiore o un prodotto liquido specifico per le bulbose è utile nel periodo che precede la ripresa vegetativa. In questo modo la pianta avrà a disposizione tutti i nutrienti per affrontare la fase più impegnativa del ciclo vitale.
Potatura
Non si parla di vera e propria potatura, ma di limitati interventi per la rimozione delle foglie secche e danneggiate.
Consociazioni
Desiderate creare delle fantastiche composizioni? Provate a mettere vicino alle Lycoris i Crochi o le Begonie: resterete incantati e increduli dinanzi a cotanta bellezza.
Altri consigli per la cura
Non dimenticate mai di far asciugare i bulbi quando estratti dal terreno, prima di conservarli, avvolti in sacchetti traspiranti, in luoghi con poca luce e un basso livello di umidità. Lo stesso procedimento che si osserva solitamente con i bulbi dei Narcisi o dei Tulipani.
Parassiti, malattie e altre avversità
I pericoli più grandi per le Lycoris sono le malattie fungine, tra le quali il marciume radicale e la fusariosi sono le più comuni. Entrambe, in breve tempo, possono portare la pianta alla morte. Ecco perché è fondamentale controllare le annaffiature e sistemare i bulbi in un substrato molto drenante.
Curiosità
Abbiamo descritto le Lycoris come piante dalla seducente bellezza e con gli stessi aggettivi è possibile descrivere anche una donna dell’Antica Roma (Licoride, dal latino Lycoris-idis). Il nome di questo genere ricorda proprio quello della bellissima attrice della Roma antica che ha fatto perdere la testa a illustri personaggi, tra i quali spiccano per importanza i nomi di Marco Antonio e Gaius Cornelius Gallus.
Molte specie sono conosciute in Cina come “Aglio delle rocce”, ma il comune nome non deve trarre in inganno. Mentre al genere Allium appartengono specie commestibili e che normalmente vengono utilizzate in cucina, le Lycoris sono velenose e pericolose per l’uomo.
In Giappone, invece, sono tantissimi i nomi comuni utilizzati per identificare la Lycoris radiata, ma tra i tanti quello più affascinante e maggiormente diffuso è “Fiore dell’equinozio”. Oggi è una pianta ampiamente utilizzata per decorazioni floreali di ogni tipo, ma prima non era così. Antiche leggende nipponiche descrivevano tali piante come possedute dalle anime dei defunti ed erano utilizzate solo in cimiteri e nei tempi buddhisti. Proprio i buddisti identificavano la Lycoris radiata come “Fiore del Nirvana” o “Fiore celestiale” e la utilizzavano per celebrare l’arrivo dell’autunno. Spesso piantati anche sulle tombe per rendere omaggio ai defunti.
Sono tante le leggende e i racconti popolari che hanno come protagonista la specie Lycoris radiata e tra le tante narrazioni possiamo ricordarne (in modo riassuntivo) tre:
- il giglio rosso della morte è solito fiorire vicino ai cimiteri durante l’equinozio d’autunno, perché considerato fiore infestante che cresce solitamente nel Diyu (inferno) e che ha lo scopo di guidare i morti fino alla loro prossima reincarnazione.
- Un’altra leggenda narra che quando si incontra qualcuno che mai più si rivedrà, le Lycoris fioriranno lungo il sentiero dell’ultimo incontro.
- La più bella leggenda fa riferimento al ciclo vegetativo di queste affascinanti specie. Due elfi furono incaricati di sorvegliare l’uno le foglie della Lycoris e l’altra i fiori, senza mai incontrarsi. Ma i due elfi non rispettarono gli ordini della Dea Amaterasu e decisero di vedersi di nascosto: fu subito amore. Amaterasu, piena d’ira, decise di separare la coppia, condannando i due elfi a non vedersi mai più per tutta la loro vita. Ecco perché i fiori delle Lycoris si sviluppano prima delle foglie e non insieme.
Tossicità
I bulbi delle Lycoris e in particolar modo quello della specie Radiata sono molto velenosi ed utilizzati, in passato, per tenere lontani parassiti e roditori.
Linguaggio dei fiori
Sono tanti i significati che possono essere accostati al fiore delle Lycoris:
- simbolo della morte, ma anche il fiore conosciuto come “filo rosso del destino”, da donare alla persona amata come simbolo di un rapporto che mai potrà essere minacciato da niente e da nessuno. È il fiore che lega due persone nel cuore e nell’anima, destinate a stare insieme per tutta la vita.
- Però, la Lycoris radiata è anche il simbolo del destino avverso che mai più farà incontrare due persone.
Le leggende che narrano delle piante appartenenti al genere che abbiamo descritto sono tantissime e di conseguenza diversi sono i significati che si legano alle stesse, anche contrastanti tra loro. Regalare una Lycoris alla persona amata? Nel dubbio è meglio evitare, ma sceglierla semplicemente per valorizzare il giardino di casa.
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