Piracanta (Pyracantha)

Pycarantha

Un’esplosione di gioia, ecco come potrei descrivere questa pianta con un paio di parole. Lei si chiama Pycarantha ed è un arbusto sempreverde che può diventare alto fino a 200-220 cm.

La sua fioritura, alla quale seguono tantissime bacche molto ornamentali, avviene in primavera con la produzione di tantissimi fiorellini bianchi a forma di stella, di colore bianco e molto profumati. Spesso i frutti, arancioni, rossi o gialli, che seguono la fioritura, permangono sulla pianta fino alla primavera successiva.

La Pyracantha è molto versatile: è impiegata per formare siepi o come pianta singola (ad alberello) o come pianta da vaso, è ottima per preservare la privacy perché fitta quindi molto utile oltre che molto decorativa. Inoltre la grande produzione di frutti, che persistono sulla pianta da settembre a marzo, rende questo arbusto una specie amatissima dagli uccelli, in particolare dai merli.

La grande diffusione di Pyracantha, oltre alla facile coltivazione, è dovuta proprio alla sua capacità di decorare in ogni periodo dell’anno: in inverno perché ricca di foglie, in primavera perché fiorita, in autunno perché piena di bacche color giallo, arancio e rosso.

pyracantha-maloideae

pyracantha maloideae

Un nome comune di questa pianta è Agazzino che  indica la Pyracantha Coccinea, pianta da un  altissimo effetto decorativo sia durante il periodo della fioritura che in quello della comparsa dei frutti.

La Pyracantha è originaria dell’area del mediterraneo, dell’Asia Minore e della Cina, oramai naturalizzata in Italia, qui è presente in tutte le regioni tranne che in Valle d’Aosta, Sicilia e forse Piemonte. È piuttosto comune (si tratta di cultivar) in tutta l’area dei Colli Euganei. Viene spesso coltivata a scopo ornamentale per costruire siepi protettive e talvolta appare allo stato subspontaneo in boschi e boscaglie termofile.

Pyracantha

Classificazione botanica

Il genere Pyracantha appartiene alla famiglia delle Rosacee e comprende circa dieci specie sia europee che asiatiche. Molte sono le cultivar ottenute mediante ibridazione delle specie originarie e delle quali spesso non è nota  la specie di provenienza.

Principali specie

Il genere Pyracantha conta circa dieci specie originarie dell’Europa e dell’Asia. In Italia si può trovare anche allo stato selvatico

Tra le specie più diffuse ricordiamo

Pyracantha coccinea

Pyracantha coccinea

Pyracantha coccinea

Conosciuta con i nomi di  agazzino o roveto ardente, questa specie in maggio-giugno produce fiori bianchi simili a quelli del biancospino e bacche di color rosso vivace, E’ originaria dell’Europa meridionale e dell’Italia dove si può trovare allo stato spontaneo. Raggiunge un’altezza di 4-5 metri. Esiste una varietà di P. coccinea, la cultivar ‘Lalandei’ compatta con foglie più grandi della specie tipica e piccoli frutti di colore arancione. La varietà di Pyracantha coccinea ‘Red Column’ (Piracanta‘Red Column’) è invece una varietà adatta sia come pianta da siepe che come pianta rampicante che nel mese di giugno produce ombrelle di fiori bianchi a cui seguono bacche rosse in autunno.

Pyracantha angustifolia

Pyracantha angustifolia

Pyracantha angustifolia – foto di  Σ64 CC BY 3.0

Produce fiori bianco crema e bacche aranciate. In commercio è’ possibile reperire numerosi ibridi e cultivar, come la  Pyracantha Navaho, una varietà medio piccola che da origine ad arbusti abbastanza ordinati, tondeggianti; o come la Pyracantha Red Column che produce bacche rosse, o come la  Pyracantha Soleil d’Or che produce bacche gialle.

Pyracantha crenulata

Pyracantha crenulata

Pyracantha crenulata – foto di  Nickk Bisht CC BY-SA 4.0

Si tratta di una specie di provenienza cinese con portamento compatto, con  dimensioni più contenute : non supera infatti i tre metri di altezza. Esiste nelle due cultivar ‘Rogersiana’ con frutti rosso arancio e ‘Rogersiana Flava’ con bacche giallo vivo.

Pyracantha yunnanensis

E’ una specie di origine cinese che ha dato origine a molte delle varietà coltivate. Somiglia molto alla specie Coccinea con larghi corimbi di fiori bianchi che sbocciano in maggio giugno, seguiti da frutti rossi. Le foglie e i frutti sono più grandi di quelli di Pyracantha coccinea.

Pyracantha atalantioides

Questa specie raggiunge notevoli altezze (anche oltre sette metri). E’ un arbusto a rapida crescita e a portamento eretto, con frutti invernali rossi.

A seconda della varietà, il Piracanta fa bacche di diversi colori: le più diffuse sono Pyracantha ‘Orange Glow’ che in maggio e giugno produce ombrelle di fiori bianchi a cui seguono bacche color arancione in autunno. Le bacche attirano molti uccelli, che spesso nidificano, Pyracantha ‘Mohave’ a bacche rosse e Pyracantha ‘Soleil D’or’ con bacche giallo chiaro. Possono anche essere mixate creando una siepe multicolore, ma in quel caso cercate di scegliere varietà dal vigore simile, in modo che una non predomini sulle altre. Le bacche sono appetite dagli uccelli.

Pyracantha "Orange Charmer"

Pyracantha “Orange Charmer”

Recentemente sono state prodotte alcune varietà di Pyracantha che non superano l’altezza di 30-40 centimetri e si allargano orizzontalmente come coprisuolo e ricadenti. Si tratta delle cultivar ‘Teton’ e ”Navajo” ambedue a frutti rossi e foglie verde scuro. La ‘Navajo’ è più precoce nella fruttificazione. Ancora poco nota la cultivar ‘Sparkle’” bassa, a portamento ricadente, con foglie variegate di giallo e frutti rossi. Gli impieghi di questo arbusto sono numerosi.

Pyracantha

Piracanta

Fioritura

Abbiamo detto che la Pyracantha è molto apprezzata per la fioritura:  in primavera inoltrata o all’ inizio dell’ estate sbocciano mazzetti di piccoli fiorellini bianchi che poi  si trasformeranno in bacche grandi come piselli che  in autunno assumeranno un bel colore acceso in autunno che potrebbe durare anche fino alla primavera successiva.

Consigli per la coltivazione della Pyracantha

La piracanta è un arbusto che in Italia è presente anche in natura, per questo è una pianta da giardino di facile coltivazione, essendo già ben adattata alle condizioni climatiche della nostra penisola. E’ una pianta rustica con una buona resistenza al freddo, al caldo intenso e alla siccità.

Va coltivata in una zona ben luminosa del giardino, deve prendere almeno qualche ora al giorno di luce diretta; Può essere coltivata anche in vaso, ma è preferibile optare per grandi contenitori, o in piena terra, dove possa allargare a piacere il suo apparato radicale.

Coltivazione in vaso

Se la pianta è coltivata in vaso, durante la primavera è possibile effettuare il rinvaso, altrimenti la messa a dimora della pianta avviene in autunno o in primavera. Occorre optare per contenitori piuttosto grandi per non costringere l’apparato radicale.

Coltivazione in piena terra

Coltivare la Pycaranta in giardino rappresenta la soluzione ideale. Qui può essere allevata come arbusto singolo o come pianta da siepe, o come tappezzante.

Pycaranta come pianta da siepe

Bellissime e molto frequenti le siepi di Pyracantha regalano privacy e nel contempo arredano come poche piante sanno fare.

Si possono utilizzare pianta della stessa specie, o con frutti di colore diverso usate a grandi masse. Formano schermi impenetrabili sia alla vista che al passaggio data l’elevata spinescenza dei rami..

Ma la Pycaranta ben si presta anche ad essere impiegato in siepi miste dall’aspetto naturale con altre specie arbustive vigorose anche a foglia caduca. Per comporre una siepe ben equilibrata è bene che le specie componenti abbiano lo stesso un vigore vegetativo altrimenti le specie più vigorose tenderanno a soffocare le altre. Buono è l’accostamento di Pyracantha con arbusti da fiore come il lillà, la Forsythia e il Calicanto d’inverno.

Per accelerare lo sviluppo di una siepe alta in vivaio troviamo spesso esemplari allevati in modo da sviluppare un sottile fusto alto già svariati centimetri, con poche ramificazioni laterali; questo tipo di arbusti si mette  a dimora accanto ad una rete, che funge da tutore, perché non è in grado di reggersi autonomamente, almeno per i primi anni di vita.

Per preparare una siepe di piracanta gli arbusti vanno piantati a circa sessanta centimetri di distanza gli uni dagli altri, così che nel corso del tempo diano vita ad uno schermo continuo; consideriamo che queste piante sono piuttosto vigorose nel loro sviluppo, e sono in grado di produrre, anche solo durante una primavera, ramificazioni lunghe diversi centimetri, pertanto per ottenere una siepe ordinata è opportuno potare regolarmente, penalizzando parte della fioritura e dei frutti.

Pycarantha

Pycaranta per creare un arco in giardino

La Pycaranta può diventare anche uno scenografico arco purchè si considerino le opportune distanze viste le sue spine.

Temperatura

Ha una buona resistenza al freddo: in particolare la Pyracantha coccinea. E’ invece più delicata la Pyracantha crenulata che preferisce esposizioni più riparate. Tollera il freddo e il caldo, meno il vento salmastro.

Luce

Vive all’aperto tutto l’anno in tutta Italia, al sole o in mezz’ombra.

Terriccio

La Pycaranta non ha particolari esigenze in fatto di terreno tuttavia preferisce terreni abbastanza sciolti e ben drenati, ma non disdegna la comune terra da giardino, purché ben permeabile e non pesante.

Annaffiatura

I giovani esemplari di Pycaranta si annaffiano per i primi due-tre anni dopo l’impianto, ma solo quando il terreno è asciutto; con trascorrere degli anni le piante divengono autosufficienti. In caso di primavere particolarmente asciutte e siccitose si deve ovviamente annaffiare la pianta.

Le piante coltivate in vaso necessitano di regolari annaffiature rispetto agli stessi arbusti coltivati in piena terra, in linea di massima è consigliabile mantenere umido il terreno per non riscontrare problemi di stress idrico alla pianta

Moltiplicazione

La Piracanta si propaga per talea dei rami. Le talee legnose, lunghe circa 15 cm, vanno messe a radicare nel periodo luglio – agosto in un composto in parti uguali di torba e sabbia. La propagazione per seme va invece fatta direttamente a dimora in Aprile

Concimazione

La Piracanta si concima in autunno e in primavera, con un concime del tipo universale a lenta cessione.

Potatura

La prima volta la Piracanta si pota dopo la fioritura e la seconda a fine agosto o primi di settembre. Il secondo intervento è  necessario per contenere l’accrescimento della pianta e per favorire la colorazione dei frutti che sono meglio esposti alla luce solare. Per favorire il rivestimento di un ramo si possono effettuare tagli di cimatura.

Quando questo arbusto cresce in larghi spazi e in forma libera e disordinata va potato occasionalmente.

Le siepi vengono generalmente potate una due volte all’anno per mantenere un aspetto compatto e ben rivestito di rami dal basso. E’ molto importante che la siepe sia esposta al sole, perché in questo modo la pianta fiorirà e fruttificherà più abbondantemente.

pyracantha-coccinea

pyracantha coccinea

Altri consigli per la cura

Eliminare annualmente i rami vecchi, mantenendo i getti giovani. La moltiplicazione avviene per seme o per talea semilegnosa con piede, prelevata in estate dalla pianta madre e fatta radicare in appositi luoghi riscaldati

Si consiglia durante la coltivazione della Pyracantha di effettuare concimazioni equilibrate e regolari soprattutto in primavera – estate con prodotti ricchi di elementi nutritivi per favorire la crescita vegetativa e per indurre la fioritura nella pianta.

Per superare eventuali gelate primaverili, si consiglia di utilizzare prodotti che inducano alla pianta un maggior resistenza alle avversità climatiche.

Si consiglia di potare gli arbusti in primavera, asportando gli eventuali frutti ancora presenti e regolando i fusti che fuoriescono eccessivamente dalla chioma; in estate è spesso necessario intervenire sulle piante utilizzate come siepi, accorciando le crescite verdi. Per favorire la cicatrizzazione ed impedire l’ingresso dei patogeni si consiglia di utilizzare un prodotto specifico.

Pyracantha

Parassiti, malattie ed altre avversità

La Pyracantha teme l’attacco degli afidi e tra le malattie di origine batterica, il cosiddetto “fuoco batterico” che va trattato tempestivamente con prodotti specifici per evitare la morte della pianta.

Curiosità

E’ una pianta originaria dell’ areale mediterraneo, dell’ Asia Minore e della Cina. Si presenta molto come pianta ornamentale, grazie al fatto che è bella in ogni stagione: in inverno perché ricca di fogliame, in primavera perché fiorita, in autunno perché piena di bacche.

Il nome sembra molto esotico, tanto che spesso capita di trovare appassionati di giardinaggio che la ritengono una pianta importata in Europa da lidi lontani; il nome scientifico pyracantha deriva dal greco, “pyr” significa fuoco e “acanthos” significa “spine”, quindi questa pianta si chiama spine infuocate, a evocare i due tratti distintivi dell’arbusto: le spine acuminate e i frutti che incendiano il giardino autunnale.

Strettamente imparentata con il cotoneaster, la pianta in Italiano viene comunemente chiamata Agazzino. In inglese è chiamata «Firethorn» – spina di fuoco – alludendo alla coloratissima profusione di frutti invernali che ricoprono i rami spinosi, questo arbusto così bello è usato per fare siepi monospecifiche o miste con altre specie vegetali.

Tossicità

I frutti della Picaranta, le piccolissime mele, sono commestibili, anche se il sapore zuccherino cela un retrogusto che dopo aver consumato pochi frutti crudi diviene poco gradevole; un tempo ci si preparavano conserve di frutta, e confetture. Le bacche da acerbe sono amare ed astringenti.

I semi sono invece velenosi e tossici per la presenza di glicosidi cianogenetici.

Linguaggio dei fiori

Il significato della Piracanta è “fuoco di spine” che deriva dalla parola greca pyracanthos composta da pyr, fuoco e acanthos, spine. Suggerirei di regalarvi questa pianta se avete voglia di un’esplosione di colore, allegria e gioia nel vostro giardino oppure potete regalarla proprio per evidenziare la sua particolarità: la bellezza in tutte le stagioni.

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11 pensieri su “Piracanta (Pyracantha)

  1. Pianta stupenda per fioritura e da siepe difensiva

    non necessita particolari cure, ne particolare suolo

    od esposizione – veramente una tuttofare

  2. Luigi, la pyracantha è adatta per siepi o esemplari unici, se vuoi qualcosadi simile che scenda lungo i muri devi utilizzare il cotonaster, è strisciante
    Angela

    • I fiori: le piante devono raggiungere una certa eta’, come in molti casi, prima di fiorire. Ad esempio le mie nate da seme, per alcuni anni non hanno fatto fiori. Abbi solo pazienza.
      NO: NESSUN CONCIME!! Non ne ha ne bisogno ed e’ solo dannoso. Davvero assurdo.

  3. Abito ad Albavilla (Como) e ho moltissime piantine da regalare. Sono in terra piena. Per la spedizione non so, ma credo mi diventi troppo complicato. Ma potrei chiedere se e come. Le piccolissime sono trasportabili in vasetto da subito. Le medie prendibili, previo taglio.

    Io personalmente sconsiglio le siepi. Perche poi il taglio diventa molto impegativo. Ma esemplari singoli,
    La pianta e’ molto bella, anche per un angolo/parete.

    Quanto al problema invasivita’: in giardino, non tagliato da 6 anni, e con una gran quantita’ in luogo, ho visto che moltissime giovani piante si sono formate. Ma in esterno (bosco) per fortuna le condizioni non paiono favorevoli. E’ una pianta qui introdotta.
    Molti cacciatori purtroppo la usano per attirare gli uccellini e la hanno messa nei boschi delle montagne (cosa che dovrebbe essere proibita).

    Grazie


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