Sprekelia è un genere di piante bulbose appartenente alla grande famiglia delle Amaryllidaceae, vicina al genere degli Hippeastrum. Infatti esistono anche degli ibridi intergenere tra Hippeastrum e Sprekelia chiamate ×Hippeastrelia.
Una famiglia che possiamo descrivere come nobile, facendo riferimento alla loro delicata eleganza. Ecco che anche questo specifico genere, di cui la Sprekelia formosissima è il massimo esponente, vanta caratteristiche tali da continuare ad utilizzare la definizione di delicate piante dall’eleganza affascinante.
Proviamo a descrivere ancora meglio queste piante. Avete mai visto da vicino un bellissimo Giglio? Bello, vero?
Basta cambiare i colori e come per magia, un elegante Giglio bianco si trasforma in una affascinante Sprekelia dai colori più accessi e seducenti. Stiamo parlando di piante bulbose e perenni che amano essere coccolate dai raggi del sole e che detestano le basse temperature. Possono essere coltivate tranquillamente come piante ornamentali da appartamento, ma anche direttamente in giardino. La coltivazione in piena terra presenta, dato che le Sprekelia necessita di particolari condizioni di esposizione e di temperatura, qualche difficoltà in più.
La Sprekelia, conosciuta anche come Giglio degli Aztechi o Giglio di San Giacomo (facendo diretto riferimento alla specie S. formosissima), ha un unico stelo che si sviluppa direttamente dal bulbo e che può raggiungere i 35cm di altezza.
All’apice un fiore solitario, ma che riesce a farsi notare anche in mezzo a mille altri fiori dalla copiosa fioritura. Una pianta elegante dal fiero portamento, che ama mettere in mostra il suo unico fiore di colore rosso.
Queste bellissime bulbose, meravigliose nel periodo della fioritura, sono giunte nel Vecchio Continente alla fine del ‘500. Dobbiamo ringraziare i coloni spagnoli che, dalle regioni centrali del Nuovo Continente, hanno prelevato le Sprekelia e hanno loro permesso di affrontare un lungo viaggio.
La diffusione di queste piante, come ornamentali da interno nei Paesi più freddi e come piante da giardino nelle regioni dal più mite clima, è stata velocissima. È praticamente impossibile resistere al fascino dei rossi fiori!
Per scrupolo facciamo notare che botanicamente il nome Giglio è riservato solo al genere Lilium.
La rara bellezza della Sprekelia, il Fiore di Santiago
La Sprekelia, conosciuta anche come Fiore di Santiago è una pianta dall’esotica bellezza. Tutta la raffinata bellezza di questa pianta è racchiusa nelle delicate forme e nel fiore a forma di croce, solitario e bellissimo. Un fiore coraggioso, che ha affrontato un lungo viaggio a bordo di una nave spagnola, per arrivare nel nostro continente alla fine XVI secolo.
Perché Fiore di Santiago? La somiglianza con la Croce dei Cavalieri dell’Ordine di Santiago è impressionante: di colore rosso e con linee praticamente identiche. Non solo bellissimo, ma anche subito accostato ad uno dei simboli di maggiore importanza di quel determinato periodo storico. Un fiore simbolo religioso, ma destinato anche a diventare uno dei simboli della bellezza dei giardini europei.
La Sprekelia ha avuto una diffusione velocissima e in poco tempo ha scalato la classifica delle piante ornamentali più desiderate e affascinanti, destinate ad essere coltivate nei più eleganti e importanti giardini del Vecchio Continente. “Un elegante giglio color fuoco”: ecco come spesso era descritto il fiore sorretto dagli steli della Sprekelia, che ha attirato l’attenzione anche di illustri personaggi. In alcune opere di Rousseau, Goethe e Emily Dickinson si trovano diversi riferimenti al Fiore di Santiago.
Classificazione botanica
Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Liliopsida;
Ordine: Asparagales;
Famiglia: Amaryllidaceae;
Genere: Sprekelia.
Principali specie e varietà
Quando si parla del genere Sprekelia si può far diretto riferimento ad una specie in particolare, cioè la già nominata S. formosissima. La botanica letteratura riconosce la presenza di questa sola specie, ma questa affermazione è stata contestata da tantissimi esperti di piante bulbose. Oltre alla famosa specie, simbolo indiscusso del genere, sono state indicate, nel corso degli anni, anche altre specie. Possiamo citare:
- Sprekelia glauca: dalla più tardiva fioritura, sempre prendendo come punto di riferimento la Sprekelia formosissima.
- S. howardii: dalle dimensioni nettamente inferiori rispetto alle specie già indicate e che rientra nelle piante difficili da coltivare.
- S. kawinskii: una delle meno conosciute e che vanta una limitatissima diffusione.
Resta la S. formosissima la regina indiscussa del genere, la quale vanta, come comune caratteristica con le altre, lo sviluppo di un unico fiore e i colori brillanti del fogliame.
Sprekelia formosissima
L’immagine che abbiamo inserito all’inizio del testo sicuramente avrà fatto nascere in voi la voglia di possedere una Sprekelia. Quale specie scegliere? Ovviamente la S. formosissima, anche perché è l’unica che vanta una maggiore diffusione e che attualmente viene commercializzata. È una pianta originaria del Messico e del Guatemala: ecco perché è anche conosciuta come Giglio degli Aztechi, grande civiltà che in Messico aveva le sue radici.
Questa specie presenta dei bulbi abbastanza grandi, foglie nastriformi e appuntite dal colore verde (più scuro o dalle più chiare tonalità) e un unico stelo che sorregge un bellissimo fiore dai brillanti colori. Fiori zigomorfi che della perfezione hanno fatto la loro principale caratteristica. Ricurvi, ondulati e con tepali di colore rosso (solo nella specie Kawinskii presentano i bordi più chiari).
È una specie che può essere coltivata senza particolari problemi anche in piena terra, ma che è maggiormente utilizzata seguendo le regole della coltivazione in vaso. Diverse sono le cultivar, che oggi si trovano facilmente in commercio, selezionate proprio per la coltivazione in vaso: la Sprekelia Orient Red, la S. Perù e la Superba sono quelle più conosciute.
Fioritura
La Sprekelia fiorisce in primavera: dagli ultimi giorni del mese di marzo è possibile cominciare ad assistere ad uno spettacolo di indescrivibile bellezza, che poche altre piante, con unico fiore (bellissimo e particolare come quello della Stapelia), riescono a garantire.
Il colore rosso scuro del fiore risalta in modo perfetto tra il verde brillante delle foglie nastriformi e appuntite.
Un fiore dalla forma perfetta, che la pianta trasforma nella sua corona, portata con nobile stile.
Proprio durante la primavera è opportuno annaffiare abbondantemente il terreno, in modo tale da garantire alla pianta l’aiuto necessario per una duratura e sempre bellissima fioritura.
Il fiore dura pochi giorni, ma quando il bulbo è grande può fiorire più volte.
Consigli per la coltivazione della Sprekelia
Non possiamo inserire la Sprekelia formosissima nel gruppo di piante dalla difficoltosa coltivazione, ma neanche ci azzardiamo a collocarla tra le piante facili da coltivare. Questo perché i problemi sono limitatissimi quando si parla di coltivazione in vaso, mentre aumentano in caso di coltivazione in piena terra.
Prendete carta e penna e segnate i suggerimenti, di seguito elencati, per prendersi cura della Sprekelia, in modo tale da permettere a questa particolarissima bulbosa di fiorire senza problemi.
P.s. potete tranquillamente salvare questo testo (la funzione copia-incolla è facilissima da sfruttare) o salvare direttamente la pagina. Carta e penna hanno il loro fascino, ma siamo comunque nell’era digitale dove a regnare è la tecnologia. Scherzi a parte, vediamo insieme come procedere.
Coltivazione in vaso
Coltivare in vaso la Sprekelia è la soluzione migliore per garantire alla pianta le ottimali condizioni di crescita, specialmente in riguardo alla temperatura.
Un vaso dal diametro di almeno 18cm può andar bene, l’importante è riempirlo con terriccio fertile e drenante. Il bulbo deve essere interrato per 2/3 e per proteggere la pianta durante l’inverno (quando occupa spazi esterni su balconi o terrazzi) è possibile spostare il vaso in luoghi riparati e più freschi, mantenendo il terriccio leggermente umido (non è necessaria la presenza di molta luce).
La temperatura ideale di conservazione dei bulbi è di circa 8°C.
Il rinvaso deve essere fatto annualmente alla fine dell’estate, proprio per recuperare e proteggere il bulbo.
È possibile piantare più bulbi nello stesso vaso? Certo, basta utilizzare un contenitore più grande. Il risultato sarà incredibile, ma meglio non esagerare con il numero di bulbi.
Coltivazione in piena terra
La Sprekelia è una pianta bellissima e che può ravvivare in modo straordinario il giardino. Come già detto, è difficile la coltivazione in piena terra, poiché i bulbi devono sempre essere protetti dalle gelate invernali. Tuttavia, se si vive in regioni costiere e in luoghi ove il clima è particolarmente mite per tutto l’anno, è possibile ottenere grandi risultati anche in piena terra.
Molte sono le segnalazioni comunque che anche nel nord Italia può essere coltivata in piena terra, ma in zone dove l’inverno è asciutto, magari mettendo il bulbo più in profondità in modo da proteggerlo dal gelo invernale.
Per bordure o semplicemente per ravvivare piccole aiuole: la Sprekelia diventerà un colorato punto di riferimento nel giardino. Piantare i bulbi (a primavera) a circa 15cm di distanza e ad una profondità poco superiore alla metà della loro altezza. Il terreno deve essere lavorato e smosso e deve essere particolarmente drenante (condizione di fondamentale importanza sia per la coltivazione in vaso che in piena terra).
Coltivazione in terrazzo
Il vaso nel quale viene piantato il bulbo della Sprekelia può essere tranquillamente posizionato su balconi o terrazzi, purché vi siano le giuste condizioni di luce e a patto che, durante l’inverno, sia spostato in luoghi maggiormente riparati.
Temperatura
Qual è il clima in Messico? Questa è la domanda da porsi per partire con il piede giusto nella coltivazione di queste bulbose.
La Sprekelia predilige un clima mite e una temperatura mai al di sotto degli 8/10°C.
Luce
Scegliere sempre posizioni abbastanza soleggiate: i raggi del sole devono colpire la pianta almeno per 4 ore al giorno (preferibilmente evitando le ore più calde della giornata). Il sole è condizione necessaria specialmente quando si decide di coltivare la Sprekelia in vaso.
Terriccio
Niente pretese particolari: questa pianta ha solo bisogno di un substrato non troppo compatto, fertile e drenante.
Innaffiature
Il livello di umidità ideale per la crescita della Sprekelia non deve essere elevato. Le annaffiature devono essere costanti e regolari, in modo tale da mantenere il terriccio leggermente umido, ma senza creare alcun ristagno di acqua.
Basta toccare lo strato superficiale del terriccio per capire quando intervenire: non appena comincia a diventare secco è possibile irrigare moderatamente.
Queste indicazioni devono essere seguite anche durante le stagioni più calde. Solo durante il periodo iniziale della fioritura è possibile aumentare leggermente la quantità di acqua da somministrare.
Moltiplicazione
La riproduzione della Sprekelia può avvenire per seme o per divisione dei bulbi.
Nel primo caso le difficoltà sono maggiori, anche perché il processo di crescita è lento e i primi bulbi formatisi seguendo questa tecnica dovranno essere conservati e piantati in primavera. Ci mette anche 7 anni per fiorire la prima volta.
Più semplice la moltiplicazione per divisione dei bulbilli, operazione da effettuare alla fine dell’estate. Con delicatezza è possibile staccare i bulbilli che si formano alla base del bulbo principale e interrarli in un substrato molto fertile e leggero.
Concimazione
La Sprekelia non necessita di continui interventi di concimazione. Solo durante la fase vegetativa, cioè nel periodo primaverile, è necessario somministrare del concime per dare un valido supporto nutritivo alla pianta.
Un concime liquido per piante fiorite è ideale. Bastano due o tre concimazioni dal momento che lo stelo floreale ha cominciato a svilupparsi, ma in alcuni casi anche un solo intervento può risultare sufficiente.
Potatura
Niente interventi estremi! Cattive notizie per chi ama maneggiare gli attrezzi da giardinaggio e in particolar modo le forbici: la Sprekelia non necessita di potatura, ma basta intervenire eliminando le parti danneggiate.
Parassiti, malattie e altre avversità
Rari sono gli attacchi da parte dei parassiti, mentre più frequenti sono quelli da parte di funghi, i quali si sviluppano quando l’umidità del terreno è troppo alta. Attenzione alle limacce, poiché amano particolarmente la Sprekelia.
Curiosità
In nome Sprekelia (Giglio degli Aztechi o Giglio di San Giacomo) sembra essere legato ad una personalità di spicco della città di Amburgo, il senatore Sprekelen. Secondo alcune informazioni, purtroppo non troppo dettagliate, Linneo mostrò alcuni esemplari di queste bulbose della famiglia delle Amaryllidaceae, ancora sconosciute al grande pubblico, proprio al senatore Sprekelen.
Dobbiamo a lui la loro successiva diffusione? Il nome è stato scelto semplicemente per rendere onore al senatore? Non possiamo rispondere a queste domande, ma il collegamento c’è, serve solo sfogliare le più vecchie pagine di letteratura botanica per avere notizie più dettagliate.
Tossicità
Ritroviamo la Sprekelia in diverse liste di piante pericolose per i nostri amici a 4 zampe.
Linguaggio dei fiori
Perché Sprekelia formosissima?
Il termine formosissima è stato scelto per indicare l’immensa e seducente bellezza di questa pianta originaria dell’America Centrale. Una pianta affascinante e che riesce sempre ad incantare chi si ferma ad osservarla.
Nel linguaggio dei fiori, riprendendo quanto detto per il Lilium (Giglio) possiamo aggiungere una voce: la Sprekelia potrebbe essere definita come il Giglio simbolo della seduzione.
La S. formosissima è così bella da far innamorare tutti. Dal punto di vista storico, il Fiore di Santiago è stato simbolo di spiritualità, di cultura e raffinatezza.
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