L’Hippeastrum, a volte italianizzato in Ippeastro, talvolta anche come amarillide, è un genere appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae originario dell’America meridionale.
È una pianta bulbosa eretta con il fusto cavo e con foglie lineari, nastriformi, segnate da numerose nervature longitudinali, di colore verde scuro.
Classificazione Botanica
Il genere Hippeastrum appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae, sottofamiglia Amaryllidoideae, tribù Hippeastreae, e sottotribù Hippeastrinae.
Il genere Hippeastrum è nativo del sud America, la maggior parte delle specie si trovano nelle regioni tropicali e sub tropicali del Brasile dell’Est e delle Ande centro-meridionali (tra Perù, Bolivia e Nord Argentina), ma alcune specie si sono trovate anche nel Messico e nelle isole delle Indie Occidentali.
Ci sono oltre 90 specie in questo genere, ma in commercio si trovano quasi esclusivamente ibridi commerciali derivanti principalmente da 6 specie.
Il dibattito sul nome è stato, letteralmente, secolare.
Solo nel 1987 si è deciso definitivamente di usare il nome scientifico Hippeastrum, mentre prima era chiamato Amaryllis, nome in cui ancora ora si può trovare (erroneamente) nei vivai e nei cataloghi.
Scientificamente parlando, i veri Amaryllis o Gigli belladonna (Amaryllis spp.) sono nativi del Sud Africa (vedi l’articolo dedicato agli Amaryllis), mentre gli Hippeastrum sono nativi solo del sud America.
Sono molto simili tra di loro e infatti la famiglia è comune, quella delle Amaryllidaceae.
Fioritura
In commercio si trovano varietà ed ibridi con fiori di dimensioni differenti (da 5cm fino a 25cm). Generalmente i fiori sono grandi, vistosi, molto belli, solitamente sono riuniti in ciuffi all’apice di uno stelo centrale forte e nudo.
Generalmente, gli steli che portano i fiori sui bulbi adulti sono 2, alti 30-60cm, portano 2-6 fiori nelle specie, ma in genere 4 negli ibridi. Poi ci sono ibridi differenti.
Le corolle dei moderni ibridi possono essere enormi, imbutiformi o a forma di trombetta, più o meno aperti in tutte le sfumature del rosso, ma anche bianchi, salmone, rosa, qualcuno anche giallo, e ci sono anche i bicolori con screziature bianche, gialle o verdi.
Ogni fiore ha almeno 6 tepali (ovvero 3 petali e 3 sepali che sono colorati come i petali invece di essere verdi). Nei moderni ibridi non sono rari i fiori doppi con molti tepali.
Quando fioriscono gli Hippeastrum?
La fioritura solitamente avviene in primavera. Ma possono essere soggetti a forzatura, e farli fiorire in Inverno, infatti non è raro regalare un hippeastrum Rosso per Natale.
Ci sono comunque alcune specie che fioriscono naturalmente in autunno o in inverno (ad esempio H. aulicum).
Come far rifiorire gli Hippeastrum
Uno dei metodi migliori per far fiorire le piante, è concimarli subito dopo la fioritura, in modo che vi sia una crescita robusta delle foglie e del bulbo.
A Novembre, smettere del tutto le annaffiature e riporre il vaso con i bulbi in una zona fresca (intorno ai 10°C, ma se completamente asciutti anche fino a 5°C). Se non avete altri posti va bene anche collocarli in zone buie come garage.
Tenerli così per 3 mesi e poi verso fine febbraio/inizio marzo rimetterli alla luce ad una temperatura più alta, dai 15°C in su e innaffiarli sporadicamente.
Come coltivare l’Hippeastrum
Gli hippeastrum sono piante fiorite, facili da coltivare, ideali per l’appartamento, la veranda, il balcone, o il terrazzo.
Coltivazione in Vaso
Generalmente queste bulbose vengono coltivate in vaso che permette facili spostamenti. Non serve usare vasi troppo grandi, è sufficiente usare contenitori che abbiano un diametro di un paio di centimetri più grande del bulbo.
Rinvasateli ogni 2 o 3 anni.
Come piantare un bulbo di hippeastrum in vaso
Riempite il contenitore di terriccio molto ben drenato, e appoggiate sopra il bulbo, non interratelo del tutto, anzi lasciatene fuori almeno 2/3.
Coltivazione in piena terra
Possibile solo nelle zone a clima mite (ad esempio nel Sud Italia, o in zone costiere del centro Italia) dove sopportano lievi gelate senza difficoltà.
Nella altre zone, dove fa più freddo, si può tenere all’aperto, ma poi quando le foglie ingialliscono, quando inizia a piovere con temperature sotto i 12°C e comunque verso novembre puoi tagliare le foglie secche ed estrarre il bulbo dal terreno, per conservarlo in un luogo fresco e trapiantarlo nella primavera successiva.
Esistono comunque delle cultivar e degli ibridi che possono essere piantati all’aperto anche nel Nord Italia, ad esempio la serie dei ibridi Sonatini resistente al freddo e il primo ibrido Hippeastrum x johnsonii.
In generale, se coltivato in piena terra, le probabilità di successo, aumentano se durante la stagione fredda il terreno rimane asciutto.
Luce
Deve essere collocato in buona luce, l’ideale è posizionarlo in zone parzialmente all’ombra con sole mattutino.
Può anche stare al sole diretto, ma è bene coprirlo nelle ore più calde. Bene metterlo in una zona arieggiata , ma meglio se lontano da correnti d’aria fredda.
Terriccio
Usate un substrato ben drenato. Potete usare terriccio universale, ma aggiungete ulteriore drenaggio (perlite, pomice, sabbia o quello che volete), l’acqua deve scorrere bene.
Evitate di riutilizzare terriccio se non siete sicuri dell’assenza di malattia.
I ristagni d’acqua possono far marcire il bulbo.
Acqua
Nel periodo vegetativo l’ippeastro va annaffiato adeguatamente, ma senza esagerare, assicura al terriccio una buona umidità ma evita che sia inzuppato. Teme i ristagni d’acqua.
Indicativamente quando ci sono temperature superiori ai 20°C si può innaffiare una volta a settimana.
Nel momento in cui iniziano ad apparire i fiori, il bulbo va nutrito con concime per piante fiorite.
Dopo la fioritura continuate a innaffiare e concimare per far sviluppare al meglio il bulbo e le foglie, in modo che la stagione successiva possa fiorire.
Invece quando comincia il periodo di riposo smettete di innaffiare.
Temperatura
L’ippeastro durante il periodo vegetativo va collocato in una stanza a temperatura normale (dai 15 gradi in su).
Durante la dormienza può stare anche a 12°C, se completamente asciutto anche a 5°C gradi.
Concime
Usate un concime specifico per fiori.
Concimate subito dopo la fioritura, in modo da rafforzare la pianta per la stagione successiva.
Moltiplicazione
I bulbi si trovano comunemente in commercio e possono essere acquistati in autunno o in primavera.
Può essere effettuata la divisione dei bulbi per moltiplicare le piante. In questo modo le nuove piante saranno uguali a quelle madri.
È possibile anche la propagazione da seme, ma ci vogliono molti anni (anche fino a 6) prima della fioritura, e non è detto che le piante risultanti siano uguali a quella madre, anzi spesso gli ibridi danno risultati non soddisfacenti.
Trattamento con acqua calda
Per eliminare parassiti e alcuni funghi appena acquisito un bulbo, un buon metodo è il cosiddetto trattamento con acqua calda. Consiste nel lavare bene i bulbi sotto acqua corrente e poi nell’immergerli in acqua calda a temperatura costante di circa 45°C per 3h o 3h30m a seconda della grandezza dei bulbi.
Cosa fare dopo la fioritura
Quando la fioritura è passata, e si sono sviluppate le foglie è tempo di rendere forte la pianta per prepararla alla fioritura dell’anno prossimo. Una lunga stagione di crescita produce bulbi più sani.
Continua ad innaffiare la piante e concimate. Usa un fertilizzante per piante da fiore, senza esagerare con le dosi. Questa fase è importante, perché è in questo momento che si prepara la fioritura della stagione successiva.
Per una crescita robusta, è meglio se sposti la pianta all’aperto, quando le temperature sono adeguate (superiori ai 10° C). Scegli un posto con un po’ di ore di sole diretto, o semi-ombreggiato, ma molto luminoso. I raggi del sole diretto troppo forti potrebbero danneggiare le foglie.
Se il clima è troppo caldo, cercate di proteggere le radici dal caldo eccessivo e dalla siccità. Ad esempio potete inserirlo nel giardino, o mettere il vaso dentro un vaso più grande che mantiene la freschezza.
Se segui queste istruzioni la pianta farà crescere grande foglie ligulate (a forma di lingua allungata).
Malattie, Parassiti ed altre Avversità
Pianta generalmente molto resistente. Ma comunque è soggetta ad alcune avversità, ecco le principali
Foglie accartocciate
Può essere attaccata dal ragno rosso che fa ingiallire le foglie facendole poi accartocciare. Di solito è dovuto ad aria troppo secca, delle nebulizzazioni aiutano a combatterlo, altrimenti usare qualche fitofarmaco.
Marciumi del bulbo
I bulbi grandi e carnosi, possono marcire, soprattutto se c’è uno scarso drenaggio o un’eccessiva irrigazione.
Ciò è dovuto a funghi o batteri. È difficile accorgersene, quando sono in vaso, un possibile sintomo è la perdita di foglie durante il ciclo vegetativo.
Muffa sul bulbo
Se noti muffa grigia, è bene trattare con un fungicida, ma spesso il marciume, se non prendi provvedimenti subito, è irreversibile.
È bene estirpare subito le piante malate, smaltire il terriccio utilizzato e pulire i vasi con candeggina per evitare diffusioni.
I funghi si prevengono usando un buon terriccio molto ben drenato.
Lumache e Limacche
Se coltivato all’aperto attenzione a lumache e limacce che possono rovinare foglie e bulbi.
Macchie rosse sull’hippeastrum
Un problema derivante dai funghi causato dall’organismo Peyronellaea curtisii (prima conosciuto come Stagonosporopsis curtisii).In inglese viene chiamata Leaf scorch (bruciore fogliare) o red fire disease (malattia del fuoco rosso).
Questo fungo infetta foglie, steli di fiori, o anche squame di bulbi. Le parti della pianta colpite sono spesso piegate o deformate nel punto dell’infezione. Sui tessuti malati si sviluppano le macchie rosse distintive. I gambi dei fiori delle piante con infezioni gravi spesso si seccano senza produrre fiori. Poiché il fungo è probabilmente presente nel bulbo, le infezioni si verificano quando i gambi dei fiori e le foglie emergono dal bulbo.
Si può prevenire riducendo al minimo l’umidità sulle foglie e sui gambi dei fiori mediante un’attenta irrigazione.
È anche utile fornire una buona ventilazione alla pianta e molta luce in modo da diminuire la possibilità di diffusione del fungo. Utile anche il trattamento con l’acqua calda.
Se presa all’inizio può essere trattata con dei fungicidi sistemici. I bulbi fortemente infetti dovranno probabilmente essere scartati (se possibile bruciati), insieme alla terra che li conteneva.
Foglie scolorite a mosaico
La colpa è di un virus: il potyvirus.
Questo virus si è diffuso a causa della scarsa consapevolezza, capita non di rado che si ricevano bulbi già infetti. Fate attenzione quando acquisite nuove piante.
Oltre agli Hippeastrum può infettare le piante relative delle Amaryllidaceae.
La trasmissione avviene tramite il morso di afidi o altri insetti che succhiano la linfa (quindi preveniteli) o tramite inoculazione meccanica, ad esempio quando si utilizzano forbici non sterilizzate. Non si trasmette tramite semplice contatto.
Purtroppo non esiste alcun trattamento, quindi le piante infette vanno smaltite subito (meglio se bruciate) per evitare la diffusione.
Mancata fioritura dell’hippeastrum
Questo non è una malattia, ma è causata generalmente da una carenza di nutrimento e dalla mancanza di un periodo di riposo a temperature relativamente basse per alcune settimane, vedi il paragrafo dedicato.
Come forzare la fioritura degli Hippeastrum in inverno
Gli Hippeastrum in commercio solitamente fioriscono in primavera.
Ma è possibile forzare il processo per farli fiorire ad esempio a Natale, simulando la dormienza. Vediamo come fare.
Bisogna farlo almeno 3 mesi prima della data in cui ha deciso di farlo fiorire. Ho visto all’estero che alcuni mettono i vasi su di un fianco per segnalare l’inizio di questa fase.
Ad esempio se vuoi forzare per Natale, nella prima metà di settembre, interrompi l’irrigazione del tutto ( ovviamente anche la concimazione).
Alcune foglie diventeranno pian piano gialle e seccheranno mandando nutrienti al bulbo.
Porta la pianta in casa (prima dell’arrivo del freddo) e rimuovi le foglie rimanenti con un taglio netto. Mi raccomando usate un coltello affilato e sterilizzato a fiamma per evitare trasmissione di malattie.
Se è necessario rinvasare, perché le radici sono troppo grandi, fallo ora.
Immediatamente dopo questa operazione, colloca il vaso con il bulbo in un posto fresco (temperatura tra i 10°C e i 15°C), qui non è importante la luce, può anche essere un garage o una cantina. Questa procedura indurrà uno stato dormiente che permette allo stelo fiorifero di iniziare a svilupparsi dentro al bulbo.
Dopo circa 2/3 mesi sposta il vaso con il bulbo in un luogo luminoso e caldo (20-21°C, ovvero la temperatura interna di un appartamento).
Quando noti una gemma di fiore o del fogliame, inizia ad annaffiare e preparati alla spettacolare fioritura invernale dell’hippeastrum.
Curiosità
il nome scientifico Hippeastrum deriva dal greco “hippeus”, cavaliere e “aster” stella. Non è ben chiara la ragione che ha determinato la scelta di questo nome per un genere botanico ancora poco sfruttato e che spesso viene confuso con le amarillidi.
Volgarmente gli ippeastri sono anche chiamati i gigli delle Barbados e gigli messicani (Il nome Giglio è comunque, botanicamente parlando, improprio essendo riservato al genere Lilium). In sudamerica è comunemente chiamato “Azucena” che significa sempre giglio.
Significato degli hippeastrum
Nel linguaggio floreale questi fiori hanno un significato abbastanza impegnativo. Essi infatti simboleggiano i più sublimi pensieri d’amore e la loro bellezza è tale da giustificare ampliamente un significato tanto importante.
Concludiamo con un video di Christian Shejbal
Bibliografia e approfondimenti
https://hippeastrum.it: Sito italiano di riferimento per gli Hippeastrum, erroneamente chiamato Amaryllis
Veronica M. Read, Hippeastrum: The Gardener’s Amaryllis (Royal Horticultural Society Plant Collector Guide), Timber Press, 2004: un libro, in inglese, completamente dedicato agli Hippeastrum
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Buongiorno. Ho 6 piante di hippeastrum che hanno sviluppato dei fiori bellissimi da Natale a febbraio. Adesso hanno delle foglie molto grandi e verdi. Cosa devo fare? Potarle e mettere i bulbi a riposo come mi sembra di capire? Vorrei che rifiorissero. Le tengo in casa. Grazie se potrà rispondermi.
Milena Freddi
Ciao Milena
il consiglio è lasciarle così. Le foglie rimarranno verdi fino a novembre, poi generalmente si seccheranno e riprenderanno a ricrescere nella primavera successiva.
In questo modo però i fiori usciranno in primavera (come è in natura) e non a Natale.
Se invece vuoi che fioriscano a Natale, devi potarlo intorno all’estate, tenerlo al buio per almeno un paio di mesi e poi ripiantarli circa 2 mesi prima che vuoi che fioriscano.
Buongiorno, a febbraio mi hanno regalato un hippeastrum posto in una ciotola senza terra con del muschio intorno.Ora ha delle foglie lunghissime che tendono a piegare il bulbo.Cosa devo fare?Lo devo interrare o posso lasciarli così.Grazie
Ciao
direi proprio di si
prendi un vaso, con del terriccio molto ben drenato (con aggiunta eventuale di materiale drenante come pomice o sabbia grossolana) e mettici il bulbo.
Meglio interrare il bulbo solo per la parte relativa alle radici, e per 1/3 e i rimanenti 2/3 lasciarlo esposto.
Buongiorno,io ho vari bulbi di Hippeastrrum,di vario colore in vaso, però vorrei mettere i bulbi in terra perché vorrei creare un aiuola. Vorrei sapere il periodo giusto per piantarle in terra,vivo nel sud Sardegna. Grazie
Ciao Moira, il clima in Sardegna dovrebbe essere buono per gli hippeastrum.
Piantali nel periodo di riposo vegetativo, intorno a Dicembre/Gennaio.
Buongiorno ho una pianta di Hippeastrum ‘Red Lion’. Ha uno stelo lungo con fiori appassiti e uno nuovo che sta per fiorire. Posso tagliare lo stelo con i fiori appassiti anche se verde o meglio di no ?
Grazie
Se da noia lo puoi anche tagliare con un coltello o forbice ben pulita (magari immersa in varechina).
Io h solo 3 bulbi di amaryllis ma mi sono iscritta per imparare per esempio i bulbi che posseggo ne ho uno che ha già più di 10 anni ma mi sarà fiorito tre volte e adesso con l’iscrizione leggerò tutti i trucchetti per farlo fiorire. Grazie dell’opportunità.