La Brunfelsia è un piccolo genere che comprende oltre trenta specie neotropicali appartenenti alla famiglia delle Solanaceae. È una pianta arbustiva sempreverde originaria dell’India Occidentale e dell’America tropicale distribuita dalle Antille all’Argentina.
Si presenta come un piccolo alberello caratterizzato da foglie coriacee e lucide, alternate, che possono essere da ellittiche a ovate, sempreverdi.
Produce fiori profumati variano il loro colore con lo scorrere del tempo: quando sbocciano sono viola, ed seguito i petali si schiariscono passando dal lilla al bianco. I fiori presentano corolle piatte, lievemente zigomorfe, con cinque lobi, generalmente molto profumati, che in alcune specie cambiano colore durante la fioritura.
Diverse specie del genere sono molto apprezzate come piante ornamentali per i bellissimi fiori e per il fogliame fitto, che ben si presta alla creazione di siepi informali.
La Brunfelsia è coltivata per i suoi bei fiori, le cui sfumature uniche regalano uno straordinario effetto, ideale per decorare casa. Si adatta perfettamente alla coltivazione in vaso.
Classificazione botanica
La Brunfelsia è un genere che appartiene alla famiglia delle Solanaceae, sottofamiglia delle Petunioideae.
Nella sottofamiglia delle Petunioideae insieme alle Brunfelsia, troviamo molte altre piante usate come ornamentali tra cui i generi Plowmania, Fabiana, Nierembergia e Petunia.
Principali specie
Il genere Brunfelsia comprende oltre 30 specie. Si tratta di arbusti sempreverdi, che talvolta assumono l’aspetto di piccoli alberi e che producono fiori molto decorativi. Ecco le principali
Brunfelsia acuminata
Originaria del Brasile con fiori violetti.
Brunfelsia americana
Si tratta di un piccolo albero, o anche un arbusto che può essere eretto o espanso, originario delle Antille.
Arriva a misurare un’altezza che varia da da 2 a 5 metri, presenta foglie da ellittiche a obovate, di un bel verde profondo, lunghe fino a 15 cm. Durante i mesi estivi produce grandi fiori solitari, dal diametro fino a 8 cm. I fiori sono bianchi al momento dell’apertura, poi diventano giallo crema.
Durante la notte profumano intensamente.
Brunfelsia australis
È la specie più rustica, è diffusa nei boschi aperti dalla Colombia all’Argentina, dove vive fino a un’altitudine di 1000 metri.
È un arbusto o un piccolo albero di portamento espanso, che può arrivare a misurare 4 metri di altezza. Le foglie sono ovali, coriacee, verde medie.
Dall’inizio dell’estate all’autunno fiorisce copiosamente regalando fiori che al momento dell’apertura sono porpora con un occhio centrale bianco, il secondo giorno sbiadiscono in lavanda ed il terzo giorno, poco prima di appassire, diventano bianchi.
La sua coltivazione è diffusa in Sud America, dove è chiamata diamelo.
Tra tutte le specie è quella con in fiori più piccoli, ma la sua rusticità e l’abbondanza della fioritura la rendono una specie meritevole di attenzione.
Brunfelsia latifolia
Questa specie è originaria delle regioni tropicali dell’America dello stato di Rio de Janeiro in Brasile.
Si presenta come un arbusto basso ed espanso, che solitamente non supera il metro di altezza e che tende a ramificare alla base con rami spesso a zig zag fittamente coperti di foglie.
Le foglie misurano da 5 a 13 cm ed hanno forme molto variabili, da ovate a ellittiche a inversamente ovate, con pagina superiore lucida e verde scuro, pagina inferiore opaca e verde chiaro, tomentosa.
La Brunfelsia latifolia produce infiorescenze da 3 a 20 fiori con corolle dall’aspetto lievemente stropicciato. Inizialmente il colore è viola chiaro ma poi sbiadisce in bianco. Viene spesso confusa con la specie pauciflora, di cui a volte è indicata come sinonimo, mentre si tratta due specie diverse.
Brunfelsia pauciflora
E’ originaria degli stati di Rio de Janeiro e Santa Catarina in Brasile. Si tratta di un arbusto cespuglioso che arriva a misurare due metri di altezza. Presenta foglie oblunghe o ellittiche, coriacee, lucide, verde scuro, lunghe fino a 15 cm. Dalla fine della primavera all’estate produce infiorescenze terminali o ascellari di non più di 10 fiori, con un diametro di circa 5 cm.
La corolla cambia colore virando dal viola scuro, al lavanda pallido e infine al bianco.
Si tratta della specie più nota e coltivata, con diverse selezioni orticole, come ‘Eximia’, di dimensioni più compatte; ‘Floribunda’, con portamento espanso e fiori abbondanti, viola alla schiusa quindi purpurei; ‘Macrantha’, con fiori più grandi (fino a 8 cm) con gola bianca
Brunfelsia undulata
Questa specie arriva dalla Giamaica.
Si tratta di un arbusto alto fino a due metri, caratterizzato da foglie strettamente lanceolate, cuneate alla base, con apice acuto, lucide, verde medio. Produce attraenti fiori bianco neve con tubo molto lungo bianco verdastro e lobi dai margini ondulati, con un profumo simile a quello della gardenia.
Non è molto coltivata da noi, anche se in qualche vivaio specializzato è reperibile la cultivar ‘White caps’, con fiori di dimensione maggiore
Brunfelsia calycina
Caratterizzata da un portamento eretto, questa specie è originaria del Brasile. E’ ramificata fin dalla base, presenta foglie lanceolate, dotate di un corto picciolo e dalla lamina glabra e di un bel verde brillante. Da aprile ad agosto compaiono copiosi i fiori riuniti in infiorescenze ascellari o terminali, con un piccolo occhio bianco e cinque petali appiattiti dai margini leggermente ondulati. Il loro colore vira dal viola malva intenso alla schiusura al lilla pallido al bianco. Raggiunge i 60-70 cm. di altezza. La varietà nana “Floribunda” presenta fioritura invernale-primaverile, se mantenuta alla temperatura di 15-17°C. La varietà “Macrantha” ha fiori color lavanda o porpora larghi fino a 8 cm.
Brunfelsia undulata
Si tratta di una specie piuttosto rara originaria delle Indie Occidentali che presenta foglie lucide ovato-lanceolate. Da giugno a ottobre produce fiori tubulosi di colore bianco. Cresce fino a 1,2 m.
Fioritura
La fioritura della Brunfelsia avviene all’inizio della primavera e dura per tutta l’estate.
Consigli per la coltivazione della Brunfelsia
La Brunfelsia non è difficile da coltivare se si considera che è originaria di zone calde ed umide.
Queste piante possono essere coltivate in vaso o in piena terra come perenni nei climi miti, o come annuali nei climi ad inverno rigido.
Coltivazione in vaso
Nelle regioni a clima temperato la Brunfelsia necessita di essere coltivata in vaso in quanto durante la stagione calda può essere poste all’aperto mentre durante i mesi freddi deve essere ritirata in ambiente protetto.
Il rinvaso si esegue solo la fioritura, sono nel caso in cui il vaso diventa troppo piccolo per le radici. Il terriccio deve essere composto da terreno fertile, torba e sabbia grossolana.
Coltivazione in piena terra
Le piante di Brunfelsia si mettono a dimora in primavera quando è ormai del tutto scongiurato il periodo delle gelate notturne.
Le piante giovani soffrono molto le escursioni termiche tipiche della primavera.
Il terreno che deve accogliere la pianta deve essere lavorato a fondo, preventivamente arricchito di nutrienti e mescolato a una parte di buon materiale. drenante.
Pianta da siepe
La Brunfelsia è molto apprezzata per il suo fogliame fitto, che la rende perfetta per la creazione di siepi informali.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.
Temperatura
La temperatura ideale per la coltivazione della Brunfelsia si aggira attorno ai 21-26°C, mentre quella minima non deve scendere al di sotto dei 10-13°C.
Teme infatti il freddo, per cui si consiglia di non esporre mai la pianta a una temperatura inferiore ai 10°C. È consigliabile coltivare questa pianta in vaso perché durante le stagioni calde possono essere collocate all’aperto, mentre in inverno bisogna ritirarle.
Luce
La Brunfelsia preferisce esposizioni in pieno sole nei periodi più freschi, ma non nei periodi più caldi dell’anno. In genere ama gli ambienti molto luminosi, ma non tollera i raggi diretti del sole.
Terriccio
Ama un terriccio fertile con aggiunta di torba e sabbia per garantire un buon drenaggio. Perfetta una miscela di terra concimata e terra di foglie matura, con aggiunta di sabbia e torba.
Annaffiatura
Questa pianta necessita di annaffiature regolari, si deve evitare che il terreno si asciughi completamente tra un’irrigazione e l’altra.
Durante il periodo invernale le annaffiature vanno diminuite ma si deve lasciare sempre il terreno leggermente umido.
Moltiplicazione
La Brunfelsia si propaga per talea in primavera ed estate (tra marzo e agosto).
È consigliabile prelevare talee semi-legnose lunghe 8-10cm e interrarle in un terriccio composto da torba e sabbia, in un ambiente caldo (almeno 20°C) e ombroso e avendo cura di mantenere il suolo umido.
Si deve attendere circa 30 giorni per vedere radicare le nuove piantine.
Si possono anche moltiplicare da seme.
Concimazione
Durante il periodo vegetativo occorre intervenire ogni 15 giorni con un concime liquido diluito all’acqua delle annaffiatura.
Potatura
La Brunfelsia non ha bisogno di essere potata, ma è bene rimuovere tutte le foglie ed i rami malati. Per dare compatezza alla pianta si può intervenire subito dopo la fioritura.
Abbinamenti con altre piante
Si possono realizzare siepi miste le piante di Brunfelsia alternate con piante della stessa famiglia come il Solanum capsicastrum.
Altri consigli per la cura
Predilige terreni ricchi di humus e ben drenati. Di tanto in tanto si può potare la pianta per conferire un aspetto più compatto. Il rinvaso si effettua dopo la fioritura.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La Brunfelsia teme i marciumi radicali, quindi è necessarsio evitarei ristagni idrici ed i terreni fradici. La pianta può inoltre subire attacchi da parte di afidi che succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. In questo caso, si possono impiegare antiparassitari specifici. Le foglie appassite indicano un eccesso di acqua.
Anche la cocciniglia cotonosa può attaccare la Brunfelsia, soprattutto in presenza di clima caldo e secco. E’necessario elevare il tasso di umidità ambientale e trattare la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
Curiosità
La Brunfelsia è originaria dell’America tropicale.
La caratteristica di alcune specie è la variazione di colore che assumono i fiori; essi, infatti, passano dal viola, al momento della schiusa, a un pallido lavanda, per finire al bianco. Per questo gli anglosassoni la chiamano ‘Yesterday, today and tomorrow‘.
Il genere è stato dedicato a Otto Brunsfeld, teologo tedesco vissuto a cavallo del XV e XVI secolo.
Un altro nome comune è “signora della notte” per il profumo notturno.
La Brunfelsia uniflora viene chiamata nei Paesi d’origine (Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador, ecc) Manacà, Questi è legato da mistero di magia e medicina dagli indigeni e questo nome , dato dagli indiani del Brasile, deriva dal nome della ragazza più bella della tribù, Manacan, proprio per la caratteristica dei fiori belli.
Era considerata pianta sacra e usata nelle cerimonie speciali.
Tossicità e/o uso erboristico
La Brunfelsia è stata utilizzata nella medicina tradizionale per le proprietà officinali, ma anche allucinatorie e psicotrope. Contiene diversi alcaloidi che possono essere fortemente tossici. Sono documentati casi di avvelenamenti sia di animali sia di esseri umani.
La Brunfelsia americana è utilizzata nella medicina tradizionale, contiene alcaloidi tossici, tanto che in Dominica è chiamata empoisonneur, “avvelenatore”.
Oggi, negli Stati Uniti il Manacà (Brunfelsia uniflora) viene utilizzato come diuretico, lassativo e antinfiammatorio, in Europa per l’artrite, reumatismi, bronchiti, febbri.
La radice invece veniva usata tramite tintura per reumatismi, come decotto per la febbre, bronchite ed altre affezioni polmonari.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Il significato di questa pianta rappresenta la mutazione, i cambiamenti che avvengono da un giorno all’altro, rappresentati dal cambiamento del colore dei fiori.
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