Trichodiadema

Trichodiadema densum

Trichodiadema densum Michael Wolf CC BY-SA 3.0 

Se siete alla ricerca di una piantina particolare, vi presento le Trichodiadema, sono sicura che ve ne innamorerete.

Questo nome un po’ complicato, Trichodiadema, indica a delle  piccole, deliziose piante succulente arbustive e perenni la cui altezza arriva al massimo venti centimetri. Io le definirei delle piccole reginette e ora vi spiego il perché.

Le Trichodiadema hanno un fusto legnoso che tende a ingrossarsi, a ramificare ed ad assumere forme particolari e molto decorative e dai loro rami spuntano delle piccole foglie carnose a forma di cilindro affusolato ai lati con colori che vitano dal grigio-verde al verde intenso secondo la specie. Dall’apice esterno delle foglie si trovano delle piccole spine bianche ed è proprio questa caratteristica a dare  il nome al genere. Le spine, infatti, ricordano un piccolo diadema di minuscole setole bianche.

Dalla tarda primavera spuntano i fiori che somigliano a piccole margherite con colori che vanno dal giallo al rosato al rosso scuro; di solito  sono di un allegro fucsia acceso. Spuntano da primavera inoltrata fino all’inizio dell’estate

Tecnicamente le Trichodiadema sono piante succulente cespugliose originarie dell’Africa meridionale. Dei veri e propri arbusti in miniatura, con radici legnose o carnose.

Le Trichodiadema sembrano dei bonsai naturali e anche per questo sono molto apprezzati dagli appassionati di succulente.

Classificazione botanica

Il genere Trichodiadema appartiene alla  famiglia delle Aizoaceae.

La famiglia delle Aizoaceae comprende generi ben conosciuti dagli appassionati, tra cui Delosperma, Drosanthemum , Faucaria, Oscularia,  Argyroderma, Conophytum, Dinteranthus, Fenestraria, Lampranthus, Lithops, Mesembryanthemum.

Principali specie

Il genere Trichodiadema comprende poco più di trenta specie originarie del Sud Africa e del sud della Namibia. Vediamone alcune.

Trichodiadema intonsum

Questa specie si  adatta benissimo alla coltivazione in vaso. Fiorisce da maggio a settembre . Raggiunge un’altezza di 15-20 cm.

Trichodiadema calvatum

Trichodiadema calvatum

Trichodiadema calvatum Ettrig CC BY-SA 4.0 

Questa specie ha un rapido sviluppo, è compatta, ed perfetta per essere coltivata in vaso. Nel periodo compreso da maggio a settembre fiorisce regalando fiori rosa brillante.

Trichodiadema mirabile

Si tratta di una specie tappezzante che tende ad occupare velocemente tutto lo spazio a disposizione. Raggiunge 15 cm di altezza e fiorisce nel periodo compreso da maggio a settembre.

Trichodiadema bulbosum

Trichodiadema bulbosum

Questa specie  è l’ideale per la realizzazione di bonsai. La fioritura avviene da maggio a settembre, periodo in cui sbocciano  fiori rosso-carminio. Raggiunge un’altezza di 15-20 cm.

Trichodiadema densum

Trichodiadema densum

Trichodiadema densum  Petar43 CC BY-SA 3.0

Questa specie  cresce tra fessure nelle rocce di quarzite. Forma tappeti che durante il  periodo di fioritura sono molto scenografici e colorati .Il fusto cresce sino a 30 cm di lunghezza ma generalmente raggiungono 5-10 cm di altezza.

Fioritura

Il Trichodiadema è molto apprezzato sia per la bellezza, che  per la facilità di coltivazione che per l’abbondante fioritura. I  fiori sono generalmente rosa/viola e  si aprono al sole del mattino per chiudersi nel pomeriggio. Sono grandi fino a 5 cm di diametro.

Fiorisce alla fine dell’inverno ma in coltivazione non è raro vederla in fiore in primavera o in autunno. La fioritura si protrae dalla primavera all’autunno

Consigli per la coltivazione della Trichodiadema

In generale sono facili da coltivare, si adattano a vivere in luoghi siccitosi, necessitano  di terreno ben drenato, vogliono un’esposizione in pieno sole e, durante la  stagione vegetativa, richiedono annaffiature regolari. Sono coltivate per il loro aspetto e  per il loro bel  fusto legnoso che fa somigliare la pianta un piccolo bonsai.

Non tollerando temperature minime invernali troppo rigide, sono piante ideali per la coltivazione in vaso e in interni.

Coltivazione in vaso

Molte specie e varietà d sono adattissime per la coltivazione in vaso. Nelle vostre case la piantina va posizionata dove possa prendere il sole del mattino o del tardo pomeriggio, nonostante sia  tollerante al calore intenso ed al sole forte.

Essendo una pianta di piccole dimensioni, soprattutto i primi anni sono necessari i rinvasi. Per la vostra Trichodiadema scegliete vasi capienti che possano contenere facilmente  il robusto apparato radicale.

Coltivazione in piena terra

La coltivazione della Trichodiadema può essere fatta anche in piena terra purchè il clima lo consenta e quindi purchè le temperature invernali non siano troppo rigide. Si tratta di una piantina perfetta per essere coltivata in un  giardino informale, o anche in un giardino di ghiaia, i suoi colori ben si adattano al giardino mediterraneo e le specie tappezzanti sono in grado di comporre delle vere e proprie chiazze scenografiche.

Per  la coltivazione di questa succulenta sono indicati terreni di tipo gessoso, grasso, sabbioso e argilloso. Il substrato può avere un pH: acido, alcalino e neutro. La pianta all’asciutto resiste  a temperature sino a -5 °C. ma sarebbe meglio non scendere sotto i 6 gradi.

Trichodiadema densum

Trichodiadema densum  Tubifex CC BY-SA 2.5 

Temperatura

Sono amanti del caldo e mal tollerano  le basse temperature. E’ quindi opportuno mantenere le Trichodiadema  a temperature sopra i 6-8°C.

Luce

Le Trichodiadema sono amanti della luce, scegliete quindi una location in pieno sole, ma riparata dai raggi diretti nelle ore più calde del giorno.

Terriccio

Non hanno grandi esigenze in fatto di terreno, ma è fondamentale che il substrato sia molto drenante. Si può impiegare una composta per cactacee, arricchita con poca torba.

Annaffiatura

Le Trichodiadema  vanno  innaffiare in primavera ed estate con regolarità ogni 3-4 giorni, avendo cura di lasciar asciugare bene il terreno fra una bagnatura e l’altra per scongiurare il rischio di marciume.

Moltiplicazione

Si possono moltiplicazione per talea o per semina. Con le talee occorre però molta attenzione perché marciscono facilmente.

Trichodiadema bulbosum

Concimazione

Le Trichodiadema  vanno concimate con cadenza mensile durante il periodo vegetativo somministrando un concime specifico per piante succulente, ricco in potassio e povero in azoto

Potatura

Per mantenere l’aspetto di “bonsai naturale” di questa succulenta, è consigliabile potare ogni anno con attenzione per mantenere i rami compatti come la chioma di un albero

Parassiti, malattie ed altre avversità

I marciumi di colletto e radici sono provocati soprattutto dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, che attaccano le parti sotterranee delle piante provocando ingiallimento e morte della pianta. Per via  della loro natura non sono facilmente individuabili e accade sovente che nel momento in cui si interviene è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è troppo compromesso.

Curiosità

Il nome Trichodiadema deriva dal greco “trichos”, ossia pelo, e “diadema”, ossia corona. Il nome fa riferimento alla “corona” di setole pelose di cui le foglie di queste piante sono fornite. Le radici di Trichodiadema sono state impiegate per accelerare la fermentazione di pane, birra perchè si presume contengano lievito/zuccheri che, appunto, agevolano la fermentazione.  Tra i suoi nomi comuni troviamo:  Bonsai africano, Rosa del deserto.

Linguaggio dei fiori

Le piante grasse sono sinonimo di resistenza alle avversità, direi che il significato vale anche per le Trichodiadema. Ma poi è così bella che forse non occorre che abbia un particolare significato per essere regalata.

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