Berberis

Cura e coltivazione Berberis
Berberis: facile da coltivare e perfetto per siepi ornamentali e antintrusione

Berberis è un genere che comprende numerose specie di arbusti, circa 500, a foglia caduca e sempreverdi.

La facilità di coltivazione e l’aspetto, “selvaggio quanto basta”, sono le principali caratteristiche che consentono di definire queste piante come tra le più amate per realizzare siepi in giardini di piccole e grandi dimensioni.

Non ci si deve soffermare solo su questi due aspetti, perché a rendere preziosi i Berberis, che crescono spontaneamente in Europa, Asia, Asia settentrionale e America, sono anche le graziose foglie e le vistose fioriture.

Le prime possono variare nel colore, passando da un verde molto intenso a colori più scuri come il viola durante la stagione autunnale, mentre i fiori ben si fanno notare tra i fitti rami con colori decisamente più brillanti.

Seguono le bacche, altro prezioso elemento che contraddistingue questa pianta sempre più diffusa nei giardini di tutto il mondo.

Scegliere il Berberis vulgaris (conosciuto anche con il nome comune di Crespino) o altra specie per creare una bellissima siepe in giardino, così da delimitarne con stile il perimetro, significa anche scoraggiare potenziali intrusi. Le ramificazioni spinose non perdonano.

Nonostante queste caratteristiche che vanno a sottolineare il concetto di selvaggia bellezza a cui prima abbiamo accennato, cioè la scarsa regolarità delle ramificazioni, l’eleganza è uno dei punti di forza del genere.

Sono i contrasti cromatici che si vengono a creare tra le piccole foglie, pronte a valorizzare in modo diverso l’outdoor a seconda della stagione, e i fiori, che affollano numerosi gli spazi liberi della chioma, la vera essenza della bellezza di queste piante.

Se la vostra idea di spazio verde, cioè di oasi rilassante che abbraccia la casa, dove rifugiarsi per ritrovare sé stessi, si identifica nelle forme di un giardino roccioso, allora avete fatto centro. Il Berberis non può che dar vita allo sfondo perfetto per questa particolare tipologia di giardino. Pianta meravigliosa e rustica.

Classificazione botanica

Per eliminare tutti i dubbi, ecco la scheda identificativa del genere:

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Ordine: Ranunculales;
Famiglia: Berberidaceae;
Genere: Berberis.

Il genere ha incluso al suo interno anche la Mahonia.

Principali specie e varietà

All’interno di questo genere, rustico ed elegante, sono comprese specie sempreverdi (che possono essere coltivate sia in pieno sole che in zone di mezz’ombra) e specie decidue che necessitano di un’esposizione molto luminosa.

Il genere è numeroso (quasi 500 specie), quindi non si poteva che descrivere quelle più diffuse e apprezzate per creare delle siepi incantevoli.

Specie e varietà decidue di Berberis

Berberis vulgaris

Specie conosciuta anche con il nome di Crespino comune, è un arbusto che in natura può raggiungere anche i 3 metri di altezza. Presenta un apparato radicale molto sviluppato, con radici grandi e di colore scuro, e una parte area composta da fitti rami spinosi. Le foglie, con la superficie larga e lucida, possono svilupparsi alterne sui rami o riunite in fascetti, e rappresentano una delle caratteristiche ornamentali principali della pianta.

In primavera spuntano dei piccoli fiori di colore giallo, che anticipano lo sviluppo di bacche scure e commestibili di circa 1 cm. Il Crespino, che rientra nella categoria delle specie decidue, è diffuso in Europa (cresce spontaneo in quasi tutte le regioni del nostro Paese) e in molte regioni dell’Africa settentrionale. Cresce su pendii aridi, in pinete e boschi submediterranei fino a 2000m.

Berberis vulgaris (Crespino) (Steinsplitter [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)

Berberis aggregata

Specie che si sviluppa come un compatto cespuglio: solitamente non supera il metro e mezzo di altezza. La consueta fioritura primaverile con fiori gialli di piccole dimensioni e la successiva produzione di bacche rosse corallo rendono questa pianta affascinante durante i mesi più caldi dell’anno.

Berberis aggregata (Denis.prévôt [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)

Berberis ottawensis

Le dimensioni non si discostano molto da quelle della specie prima descritta, ma in questo caso la pianta si sviluppa maggiormente in larghezza. Per questo motivo si consiglia di lasciare almeno 100cm di spazio tra un esemplare e l’altro per realizzare una fitta siepe ordinata. Può essere coltivata anche come pianta singola in aiuole ben delineate o in angoli particolari di un giardino roccioso, ma la sua vera bellezza si può ammirare solo quando è sfruttata come pianta da siepe media. Bellissima la varietà Berberis ottawensis auricoma, con foglie porpora che coprono tutti gli spinosi rami.

Berberis x ottawensis superba (Di Arz – Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento)

Berberis thumbergii

Altro arbusto ampiamente apprezzato per la facilità di coltivazione e per il colore delle foglie. Il porpora rende questa pianta dal portamento molto compatto (supera di poco il metro di altezza e i 50cm di diametro) incredibilmente ornamentale e perfetta per attirare l’attenzione su zone più nascoste del giardino.

Una siepe realizzata con Berberis thunbergii (Di b:user:SBJohnny – Opera propria, Pubblico dominio, Collegamento)

Specie e varietà sempreverdi di Berberis

Berberis julianae

Specie che può anche superare i 2 metri di altezza e con diametro di circa 1 metro e mezzo. Le foglie ricordano vagamente quelle del Ruscus aculeatus, ma ben diverse sono le bacche, in questo caso di colore viola scuro. La fioritura, davvero abbondante, avviene in primavera: sui rami si fanno vedere dei piccoli grappoli di fiori gialli, delicati e in grado di valorizzare ulteriormente il già bellissimo fogliame verde.

Berberis julianae (Wouter Hagens [Public domain], via Wikimedia Commons)

Berberis stenophyilla

Aprile è il suo mese. Lo spettacolo è incredibile: tra le piccole e numerose foglie di colore verde intenso si sviluppano dei fiori di colore giallo. Sembrano quasi dei gioielli di prezioso oro adagiati dolcemente su di una irregolare nuvola verde. Utilizzata per realizzare siepi di piccole e grandi dimensioni, la Berberis stenophyilla è una specie che raramente supera i 150 cm di altezza, ma si sviluppa in larghezza nelle stesse misure. Caratteristiche anche le bacche nere che ricoprono la pianta dopo la fioritura.

Fioritura Berberis stenophylla (Ghislain118 http://www.fleurs-des-montagnes.net [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)

Berberis verrucolosa

C’è una caratteristica che rende subito riconoscibile questa specie: i rami sono ricoperti da escrescenze brune. I fiori gialli fanno la loro apparizione in primavera, seguiti dalla produzione di bacche di colore molto scuro. Berberis verrucosa è una delle specie più rustiche: adatta ad una coltivazione in montagna e in grado di tollerare basse temperature e lunghi periodi di siccità. È una pianta a crescita lenta e alcune sue foglie si tingono di rosso durante l’autunno, creando un armonioso contrasto con tutte le altre.

Berberis verrucolosa (Kurt Stüber [1] [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)

Fioritura

Stiamo parlando di piante da siepe, quindi la fioritura non sarà un granché. Sbagliato! I Berberis riescono ad incantare durante tutto l’anno con i cangianti colori delle foglie, ma regalano spettacoli suggestivi in primavera, quando si caricano di piccoli fiori dalle chiare o più accese tonalità di colore. I fiori, disposti in racemi allungati o ombrelliformi, hanno da 6 a 8 petali e si presentano solitamente con un bell’abito giallo. Un colore che può variare a seconda della specie, ma che domina nelle fioriture di questi arbusti.

Fioritura del Berberis
I fiori del Crespino

Consigli per la coltivazione dei Berberis

Sia le specie e le varietà sempreverdi, ricercate per la caratteristica delle foglie lucenti, che quelle caducifoglie, più colorate e in grado di produrre un numero maggiore di bacche, non presentano enormi difficoltà di coltivazione. Basta prestare la massima attenzione alle irrigazioni nel periodo successivo alla messa a dimora, al trapianto e alla pacciamatura durante l’inverno per essere sicuri di iniziare un percorso di coltivazione che porterà al successo.

Vediamo nel dettaglio come prendersi cura dei Berberis.

Coltivazione in vaso

Una pianta da siepe in vaso?

Non ridete, perché… non c’è proprio niente da ridere! Può sembrare strano, ma le specie che meno si sviluppano in altezza (ricordiamo che alcune specie, in natura, possono raggiungere anche i 3-4 metri di altezza) possono essere tranquillamente coltivate anche in vaso. Ovviamente, è facile capire che la messa a dimora deve avvenire necessariamente in vasi di grandi dimensioni (diametro e profondità), da riempire con del terriccio universale da rinnovare annualmente.

Si può sistemare la pianta in vaso sia in autunno che in primavera, anche se è preferibile effettuare tale operazione nei mesi che precedono l’arrivo dell’inverno, così da assicurare alla stessa il tempo necessario per lo sviluppo completo dell’apparato radicale prima della primavera.

Il rinvaso è obbligatorio quando le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio. Basterà scegliere un vaso più grande, creando sul fondo uno strato di materiale utile per favorire il drenaggio dell’acqua, e procedere allo spostamento facendo attenzione a non danneggiare l’apparato radicale.

Coltivazione in piena terra

Tra le più utilizzate per realizzare meravigliose siepi. Basta questo per capire che il giardino è il regno dei Berberis. Siepi decorative, per completare in modo impeccabile un curato spazio verde, ma anche valida protezione antintrusione (altra caratteristica che rende ancor più interessanti queste piante).

Solitamente si sceglie una sola specie per creare una lunga siepe, ma non è vietata l’alternanza con altre specie, sempre con le stesse caratteristiche colturali, per ottenere un effetto ancor più suggestivo. Inoltre, i Berberis possono essere anche abbinati ad altri arbusti da fiore appartenenti a generi diversi.

Per la messa a dimora vale la regola prima citata per la coltivazione in vaso. Anche in questo caso il consiglio è quello di procedere nel mese di ottobre.

Giardino con alte e selvagge siepi di Berberis (foto CC BY-SA 2.0)

I Berberis sono piante da siepe?

Perché ancora questa domanda? Semplice, per sottolineare l’importanza che le specie di questo genere hanno nel formare dei cespugli perimetrali per giardini rocciosi, prati e qualsiasi altro spazio verde, anche già pieno di altre piante da fiore o arbusti.

Il consiglio è quello di mettere a dimora piccoli esemplari (sopportano meglio lo stress da trapianto) con una distanza di circa 60-100cm gli uni dagli altri, per ottenere una fitta siepe, evitando il rischio di vederli crescere addossati e poco ordinati.

La buca dovrà essere profonda e larga poco più del doppio del pane di terra e, prima di procedere alla messa a dimora definitiva, è buona regola lavorare bene il terreno e creare uno strato di stallatico maturo. Dopo aver compattato bene il terriccio è necessario annaffiare abbondantemente.

Coltivazione in terrazzo

Stupendi in giardino e in grado di dar risultati di una certa eleganza anche quando coltivati in vasi su grandi terrazzi. I Berberis possono essere il valore aggiunto per balconi e terrazzi, dando una nota di colore e un tocco di raffinata dinamicità per ambienti esterni monocromatici e esteticamente noiosi. È possibile anche sistemare delle grandi vaschette seguendo il perimetro del terrazzo, così da creare una siepe anche in uno spazio del genere, trasferendo quasi il giardino ai piani più alti.

Temperatura

I Berberis non temono freddo e vento. Quasi tutte le specie riescono a tollerare, anche per periodi abbastanza lunghi, temperature al di sotto dello zero. Tuttavia, per stare ancor più tranquilli, è consigliato creare uno strato ben compatto di pacciamatura alla base delle piante coltivate in piena terra.

Luce

Per quanto riguarda la migliore esposizione per i Berberis è opportuno fare una precisazione:

  • le specie caduche prediligono esposizioni in pieno sole, così da intensificare maggiormente il colore delle foglie;
  • le specie sempreverdi possono essere coltivate in luoghi ben esposti ai raggi del sole, ma si adattano anche a posizioni di mezz’ombra.
Importante è scegliere la posizione a seconda delle specie di Berberis per ottenere bellissime fioriture e un fogliame lucente (foto CC BY 2.0)

Terriccio

Un suolo tendenzialmente acido è quello che i Berberis preferiscono, ma riescono ad adattarsi a qualsiasi terreno (per le piante in vaso può andar bene del terriccio universale). Questa è un’altra caratteristica che gioca a favore della facilità di coltivazione. Utile è arricchire il terreno con dello stallatico maturo prima della messa a dimora in giardino.

Annaffiatura

Dopo la messa a dimora è importante eseguire delle abbondanti annaffiature, che diventeranno meno frequenti, ma sempre regolari, a seguire. Il terreno deve essere mantenuto sempre umido, specialmente in estate, ma senza inzupparlo e creare ristagni. In inverno i Berberis si accontentano dell’acqua piovana.

Moltiplicazione

La riproduzione del Berberis può avvenire per seme (nel mese di novembre) o per talea. La tecnica più semplice è la seconda. Da luglio a settembre è possibile prelevare delle talee semilegnose da mettere a dimora in un terriccio ben lavorato. I risultati, come dimostrano diverse ricerche e specifici interventi, possono variare da specie a specie e non sempre portano a ben definiti risultati, potendo la nuova pianta semplicemente somigliare alla pianta madre.

Concimazione

Non sono richiesti interventi particolari di concimazione, ma per garantire alle piante un buon apporto di sostanze nutritive è possibile sfruttare un concime universale a lenta cessione da somministrare durante l’autunno e a marzo.

Potatura

Attenzione!

Indossare sempre guanti molto resistenti e maglie a manica lunga. I Berberis, che prima abbiamo descritto anche come piante per siepi antintrusione, possono causare non pochi danni alla pelle. I fitti rami spinosi non perdonano, quindi meglio munirsi di specifica attrezzatura (grandi cesoie da giardinaggio dal manico lungo) e proteggere al meglio mani e braccia.

Anche se possono apparire come piante che necessitano di numerosi interventi di potatura per regolare la forma della chioma e renderla meno selvaggia, così non è. Sicuramente non si può parlare di uno sviluppo ordinato, ma neanche di una incontrollabile crescita. Per una siepe sempre perfetta basterà intervenire ad anni alterni:

  • le specie sempreverdi devono essere potate subito dopo la fioritura, sacrificando la produzione di bacche;
  • la potatura delle specie decidue deve essere fatta alla fine dell’estate.

Eliminare i rami secchi o danneggiati è utile per rinnovare la vegetazione dei Berberis, spingendo la pianta alla produzione di giovani e più forti rami.

Consociazione

Tutte le specie e le varietà di Berberis che presentano le stesse caratteristiche colturali possono essere accostate senza problemi per creare delle fantastiche siepi miste. L’alternanza di colori lascerà tutti a bocca aperta. Anche l’abbinamento, per ottenere un giardino ancor più particolare nell’estetica, con altri arbusti appartenenti ad altri generi può portare ad entusiasmanti risultati.

Parassiti, malattie e altre avversità

I Berberis sono abbastanza resistenti e non temono l’attacco dei più comuni parassiti o funghi, ma non sono da escludere piccoli problemi causati da:

  • afidi, che solitamente attaccano i fiori e le foglie;
  • Oidio;
  • Puccinia graminis, un fungo che provoca macchie ben visibili sulle foglie.

Tutti problemi che possono essere evitati prestando la massima attenzione alle annaffiature: l’eccessiva umidità non è utile per la corretta coltivazione dei Berberis. Poi, per stare ancor più tranquilli, specialmente quando si è riusciti a creare una grande siepe che circonda tutto il giardino, si consiglia di effettuare trattamenti preventivi con prodotti specifici (antiparassitari ad ampio spettro e fungicidi sistemici).

Curiosità

Dopo la fioritura sulla pianta si sviluppano delle piccole bacche di colore scuro che… sapevate che sono commestibili? Il sapore è aspro (a causa della grande concentrazione di acido malico), ma sono ricche di vitamina C e spesso utilizzate per la produzione di liquori, marmellate, confetture e sciroppi, ovvero per la preparazione di piatti a base di carne (tradizione culinaria russa e iraniana).

Il nome del genere deriva dal greco Berberi, “Conchiglia”, proprio per la forma particolare dei petali dei fiori.

Il Berberis è l’ospite intermedio della Puccinia graminis (comunemente conosciuta come ruggine del grano). Si tratta di un fungo che dalle foglie delle specie appartenenti al genere che abbiamo fino a questo momento descritto si sposta sul grano, producendo gravissimi danni alle coltivazioni. Proprio per questo motivo, la coltivazione del Berberis è addirittura vietata in molti Paesi, specialmente nelle zone dove già sono presenti grandi coltivazioni di grano.

Bacche di Berberis vulgaris appena raccolte (Di Gian Mario Navillod – http://tapazovaldoten.altervista.org/flora/Berberis_vulgaris.html, CC BY 3.0, Collegamento)

Tossicità

Una pianta molto particolare: tossica, ma anche utilizzata in campo medico. Le alte concentrazioni di Barberina rendono la pianta pericolosa, ma anche utile per la preparazione di specifici prodotti erboristici e farmaceutici.

Una sostanza naturale dal doppio effetto: utile per l’organismo per contrastare il colesterolo, ma anche dannosa, poiché favorisce la trombosi. Il Ministero della Salute ha richiesto ulteriori studi e ricerche per garantire maggior sicurezza nell’utilizzo di tutti i preparati a base di Barberina.

Uso erboristico

Gli estratti ricavati dalle piante di Berberis sono particolarmente efficaci nel controllo del colesterolo. Utilizzando la corteccia, le radici e le foglie si ottengono prodotti con proprietà toniche, astringenti e febbrifughe. In fitoterapia e erboristeria la Barberina è impiegata per la cura dei disturbi del fegato e dei reni, ma anche per la cura dei dolori articolari e per la gotta.


“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori, proprio per le caratteristiche delle sue bacche, al Berberis viene associato il significato di asprezza e difficoltà.

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