Iris crestati (sottogenere crossiris)

Iris crestati Iris tectorum
Iris tectorum – foto di Qwert1234CC BY-SA 3.0

Quando si parla di Iris crestati viene alla mente la specie Iris Japonica. Una specie con un portamento elegante perfetta per la mezz’ombra e con una cresta sull’ala. Ma l’Iris Japonica, seppur sia la più rappresentativa del gruppo, non è la sola specie che fa parte degli Iris crestati.

Gli Iris crestati fanno parte della grande famiglia degli Iris, e definiscono un gruppo che, al posto dei peli, ha una piccola cresta, sono quindi facilmente riconoscibili proprio per questa peculiarità. Purtroppo le specie appartenenti al genere non sono molto diffuse per la coltivazione in giardino.

Classificazione botanica

Le specie di Iris crestate sono un gruppo di Iris rizomatose che appartiene al sottogruppo Crossiris del genere Iris, della famiglia delle Iridaceae.

Principali specie

Ecco alcune delle più note specie che appartengono al gruppo delle Iris crestate.

Iris japonica

Iris crestati: Iris japonica
Iris japonica

La specie più nota e diffusa che appartiene al gruppo delle Iris Crestate è l’ Iris japonica, un iris crestato bello ed elegante. E’ caratterizzato da petali sfrangiati, è molto fiorifero e produce oltre 12-15 fiori su di un unico stelo.

La sua altezza raggiunge i 25-30 centimetri, ama l’esposizione ombreggiata e fiorisce nel periodo compreso tra aprile e maggio.

La posizione ideale per la sua coltivazione è quella sotto grandi alberi dove filtra poca luce.

Iris gracilipes

Iris gracilipes
Iris gracilipes – foto di Qwert1234CC BY-SA 3.0

Questa specie appartiene al gruppo delle Iris crestate ed è dunque caratterizzata dalla presenza di una cresta che si trova sui segmenti esterni del perigonio, nella stessa posizione in cui si trova la barba nelle Iris barbate.

Questa specie è originaria del Giappone, è un’erbacea sempreverde che arriva a misurare 20 centimetri di altezza. E’ una specie rustica, adatta per essere coltivata nei giardini rocciosi. Ama i terreni acidi. Presenta foglie verde scuro, lucide, sottili. I fusti ramificati portano fiori appiattiti, rosa o blu lavanda, larghi 3-4 cm, che sbocciano nei mesi di aprile-maggio.

Iris wattii

Iris wattii
Iris wattii – foto di Stan ShebsCC BY-SA 3.0

L’iris wattii è una specie del genere Iris, perenne rizomatosa che fa parte del gruppo di Iris crestate. È originaria della Cina, della Birmania e dell’India, produce fiori di un bel color lavanda o azzurro. È anche nota come “Bamboo Iris”.

Iris confusa

Iris crestati specie confusa
Iris confusa– foto di DryasCC BY-SA 3.0

L’Iris confusa ha una forma simile all’Iris japonica e all’Iris wattii ma è più grande dell’Iris japonica in tutte le parti, e più piccola rispetto all’Iris wattii. Questa specie è caratterizzata da rizomi robusti e striscianti.

Iris milesii

Iris milesii
Iris milesii – foto di J.M.GargCC BY-SA 3.0

L’iris milesii (noto anche come iris fiore rosso ) è una specie perenne rizomatosa senza barba ma con la cresta, originaria dell’Himalaya , dell’India e della Cina . Produce fiori di colore rosa-violacei, viola rosati, o lavanda-rosati o lilla rosati, con una cresta gialla o arancione sfrangiata. Viene coltivata nelle regioni temperate come pianta ornamentale .

Iris milesii e Iris wattii sono le specie più alte del gruppo degli iris crestati.

Iris tectorum

Iris crestati Iris tectorum
Iris tectorum

L’iris tectorum è una pianta perenne rizomatosa originaria della Cina , della Corea e della Birmania. Produce bei fiori di colore blu lavanda, viola bluastro, viola-blu, blu-lilla o celesti. C’è anche una forma bianca. È una pianta compatta che viene coltivata come pianta ornamentale nelle regioni temperate.

Fioritura


La fioritura degli iris crestati dipende dalla specie ma avviene generalmente nei mesi di aprile maggio. I fiori sono di diversi colori, generalmente nelle tonalità del blu e del viola.

Consigli per la coltivazione degli Iris crestati

Iris crestati Iris japonica
Iris japonica

Alcune specie appartenenti al gruppo degli Iris crestati sono rustiche e hanno le medesime esigenze colturali delle Iris barbate, altre specie sono invece più delicate, hanno una precoce fioritura e riescono a tollerare solo brevi gelate. L’Iris può essere coltivato in una bordura di fiori misti o in un giardino roccioso.

Coltivazione in vaso

gli Iris crestati possono essere coltivati anche in vaso. In tal caso si deve usare un terriccio universale mischiato con un terriccio per piante grasse e sabbia. E’ importante garantire un ottimo drenaggio.

Coltivazione in piena terra

E’ consigliabile eseguire la messa a dimora delle nuove piante di Iris nel periodo compreso tra la metà e la fine dell’estate.

Gli iris crestati fanno parte del gruppo degli irisi rizomatosi, hanno cioè i rizomi, le strutture carnose delle radici alla base della pianta. Se la coltivazione avviene nelle regioni a clima caldo, i rizomi dovrebbero essere parzialmente ricoperti di terra. Questo favorirà la nuova germinazione scongiurerà il rischio di marciumi.

I rizomi vanno distanziati di circa 30 centimetri gli uni dagli altri o anche più, in base alla dimensione delle radici. Dopo la messa a dimora occorre bagnare abbondantemente il terreno.

Il drenaggio del terreno riveste fondamentale importanza in quanto i ristagni idrici provocano dannosi marciumi radicali.

Coltivazione in terrazzo

Iris japonica iris crestati
Iris japonica

Gli iris coltivati in vaso possono decorare balconi e terrazzi. Vanno collocati in una zona del terrazzo in semi ombra.

Temperatura

Generalmente gli iris crestati tollerano le basse temperature ma non non tutte le specie hanno la stessa rusticità: alcune sono più resistenti, altre meno.

Durante l’inverno è consigliabile coprire il terreno con un po’ di corteccia, foglie o paglia per proteggere i rizomi e la base del cespo.

Luce

Gli Iris preferiscono una collocazione in semi ombra anche se possono tollerare l’ombra o il pieno sole.

Terriccio

Iris milesii
Iris milesii – foto di Denis.prévôtCC BY-SA 3.0

Anche in fatto di terreno le esigenze possono cambiare in base alla specie, ma l’Iris generalmente predilige crescere in terreni ben drenati, fertili, neutri o leggermente acidi. Ma tollera anche i terreni argillosi.

Annaffiatura

L’iris non va annaffiata frequentemente. Solitamente le basta l’acqua piovana. Durante i periodi di siccità si può somministrare un’irrigazione settimanale. Per le piante coltivate in vaso è possibile lasciare asciugare la terra per 3-4 giorni prima di annaffiare nuovamente.

Moltiplicazione

Iris crestati Iris gracilipes
Iris gracilipes – foto di KENPEI CC BY-SA 3.0

L’iris crestato può essere propagato per divisione o per semina. Ma è consigliabile affidarsi alla propagazione per divisione, anche perché per mantenere la pianta sana e vigorosa ed evitare il soffocamento del cespo che invecchiando rischia di compromettere la fioritura ,occorre dividerla frequentemente ogni 3-4 anni

Il periodo ideale per procedere è l’estate o o l’inizio dell’autunno nel momento in cui le foglie sono gialle su piante adulte di almeno 3-4 anni . Il rizoma va diviso in ciuffi tanti pezzi quanti sono “gli occhi” da cui nasceranno le nuove foglie. Le vecchie foglie vanno tagliate a circa metà della loro altezza e i rizomi vanno nuovamente interrati

Le nuove piante dovrebbero essere mantenute umide fino al momento in cui si stabilizzano

Nella propagazione per semi, i semi sono raccolti nelle capsule marroni mature dopo la fioritura. Dovrebbero essere seminati su un terreno acido o leggermente acido. Per vedere la pianta fiorire possono volerci anche 3 anni.

Concimazione

Le concimazioni dell’Iris devono essere fornite con concimi a basso contenuto di azoto e non più di due volte all’anno.

Potatura

L’Iris non necessita di potature. E’ invece consigliabile lasciare le foglie indisturbate anche dopo la stagione di crescita cosicché possano ricevere le sostanze nutritive dalla fotosintesi e favorire lo sviluppo dell’anno seguente. E’ invece consigliabile rimuovere le foglie e le parti morte e che non apportano alcun beneficio alla pianta e tagliare il fiore alla base del gambo quando è morto.

Abbinamenti con altre piante

Iris crestate wattii
Iris wattii – foto di Stan ShebsCC BY-SA 3.0

L’Iris crestato può essere coltivato con camelie ed azalee.

Altri consigli per la cura

E’ bene evitare fertilizzanti con alti valori di azoto

Tenere i rizomi esposti, in parte, all’aria, favorisce la loro asciugatura .Gli Iris per per mantenersi liberi da funghi e dall’acqua necessitano di un po’ di sole e di aria occorre quindi rispettare le dovute distanze per non rischiare di perderli. Se le piante crescono in luoghi ristretti si sovrappongono, risentono della congestione radicale.

Al termine della fioritura, non si devono tagliare le foglie perchè servono alla pianta per effettuare la fotosintesi, per immagazzinare energia per la fioritura dell’ anno seguente. Si devono eliminare i gambi dei fiori alla base o le punte delle foglie deperite, per scongiurare il rischio che si formino marciumi.

Quando le foglie sono appassite, in autunno o all’inizio dell’inverno, si possono rimuovere per eliminare eventuali parassiti.

Dopo tre o quattro anni dalla messa a dimora è bene rimuovere i rizomi da terra, dividerli e procedere con il nuovo impianto. Vanno piantati solo quelli sani e privi di parti molli.

Il momento migliore per eseguire la divisione e il rinnovo dell’impianto è quello immediatamente successivo alla fioritura.

Parassiti, malattie ed altre avversità

I parassiti più comuni dell’Iris, sono le lumache e le limacce, alcuni afidi e dei nematodi. Un altro temibile nemico degli Iris crestati è il marciume radicale che si può evitare assicurando un ottimo drenaggio al terreno e adeguando le irrigazioni.

Curiosità

Iris confusa
Iris confusa– foto di C T JohanssonCC BY-SA 3.0

Gli antichi Egizi estraevano dagli Iris un olio aromatico impiegato durante i riti religiosi. Nel suo trattato di medicina Dioscoride lo prescrive per curare le ulcere, la tosse e la febbre. In epoca romana all’Iris vengono attribuite anche altre proprietà medicinali: ringiovanire la pelle, favorire il sonno.

L’iris è sempre stato famoso per il profumo, dal tipico odore di violetta, che viene estratto dai rizomi essiccati. Il processo di estrazione del profumo è molto lungo e labiorioso: la pianta arriva a maturità nell’arco di tre anni, può quindi essere raccolta e possono essere messi a seccare i rizomi che, per ottenere il massimo del rendimento olfattivo, impiegheranno tre anni.

Con 1000 Kg di rizoma fresco si ottengono 250Kg di prodotto essiccato e dopo macinazione e distillazione si otterranno 2 litri di olio essenziale dal sapore sottile e intenso. Quindi in 6 anni totali da 1000 kg di rizoma di Iris si possono ottenere 2 litri di olio essenziale. Pensate quanto è prezioso!

Nel 2000 è stato condotto uno studio sulla diversità genetica di Iris cristata e Iris lacustris . È emerso che l’ Iris cristata , è una specie diffusa nelle regioni non glaciate del Nord America orientale, ed avrebbe un’ampia diversità genetica rispetto all’Iris lacustris , che occupa solo habitat glaciali sulle coste dei Grandi Laghi e che mostrerebbe poca variazione genetica.

L’ epiteto latino specifico cristata deriva da “crista” che significa crestato o con punte simili a nappe. Questo si riferisce alla cresta sul sepalo dell’iride.

Tossicità e/o uso erboristico

Come molte altre iris, la maggior parte delle parti degli Iris crestati sono velenose (rizoma e foglie), e se ingerite per errore possono provocare dolori di stomaco e anche vomito. Anche manipolare la pianta può provocare un’irritazione della pelle o una reazione allergica oltre che il rischio di dermatite


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Anche il significato degli Iris crestati riprende quello degli Iris. Ossia una buona notizia in arrivo

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