Cardiocrinum

Cardiocrinum giganteum
Cardiocrinum giganteum -foto di Lokal_ProfilCC BY-SA 3.0

Il Cardiocrinum è un piccolo genere appartenente alla famiglia delle Liliaceae, le sue tre specie sono distribuite dal nord dell’India al Giappone. Il suo habitat preferito è il bosco. E’ una bulbosa a fioritura estiva che può essere allevata a mezz’ombra.

Si tratta di una pianta perenne, bulbosa, rustica ed affine al genere Lilium dal quale si differenzia per le foglie di colore verde scuro, largamente ovate, cuoriformi, spesso riunite in rosette, che si formano alla base dei fusti, ed anche per il fatto che i bulbi si esauriscono dopo la fioritura e le piante muoiono. Il genere è stato descritto per la prima volta nel 1846.

I Cardiocrinum producono diversi bulbilli che originano piante in grado di fiorire dopo 3-5 anni. I bulbi completamente sviluppati possono essere piantati in ottobre, in terreno ben drenato e tendenzialmente umido, arricchito con letame ben maturo o terriccio di foglie.

I fiori hanno la forma a tromba stretta ed allungata e sono riuniti in racemi portati da fusti eretti e robusti. I frutti sono capsule lisce, verde chiaro e successivamente gialle.


Ci sono pareri controversi rispetto al fatto che il Cardiocrinum sia una pianta monocarpica (ovvero fioriscono, fanno semi e poi muoiono).

Nonostante si tratti di un concetto più volte sostenuto, i Cardiocrinum non sono monocarpiche. E’ vero che gli steli fiorali muoiono dopo la deposizione dei semi ma è anche vero che muoiono sia che i semi vengano deposti o meno. Lo stesso vale per gli steli fruttiferi di tulipani, gigli, fritillarie ed una serie di altre piante simili. Lo stelo perenne ed i suoi bulbi sfalsati vivono di anno in anno.


Classificazione botanica

Il Cardiocrinum è un genere di piante bulbose appartenente alla famiglia delle Liliaceae.

Principali specie

Al genere Cardiocrinum appartengono tre specie:

Cardiocrinum giganteum

Cardiocrinum giganteum
Cardiocrinum giganteum -foto di Ernst Gügel CC BY-SA 3.0

Si tratta di una delle bulbose più grandi, gli Inglesi la chiamano giant lily, e anche tra le più profumate. E’ comunemente chiamato giglio gigante ed è originario delle foreste e boscaglie dell’Himalya, della Cina e del Giappone, dove raggiunge anche i 4 metri di altezza. Nei nostri climi arriva a misurare 2 metri di altezza. E’ caratterizzato da foglie ampiamente ovate e di colore verde scuro, disposte sia in una rosetta basale, che, più piccole, distribuite a spirale lungo il possente stelo. In inverno le foglie sono decidue.

L’infiorescenza conta 20 fiori e più. La forma è quella di una tromba stretta e allungata, rivolta all’ingù. Sono di colore bianco o crema, hanno screziature porpora o bune all’interno, sbocciano in estate ed emano un profumo intenso, paradisiaco.

Il Cardiocrinum giganteum ama il fresco, e preferisce un terreno molto fertile e ben drenato. Si pianta in autunno, con l’apice del grosso bulbo appena sotto il livello del terreno, in mezz’ombra. Ogni bulbo, una volta che arriva a fiorire si esaurisce e muore ma, nel frattempo, si formano bulbilli laterali, che a loro volta fioriranno, seppur lentamente.

La pianta si moltiplica da sola, da seme, ma in tal caso occorreranno 7 anni per la fioritura.

Seppur si tratta di una pianta piuttosto rustica ma teme caldo, aridità e ristagni idrici. Può essere lasciata nsevatichire in una bordura ombrosa un po’ selvatica, in una valletta fresca, in una macchia boscosa. E’ una pianta adatta al giardino informale, al giardino di ghiaia, al giardino mediterraneo, può essere coltivata in vaso per decorare il terrazzo o cortile, ma anche in un giardino costiero, giardino o sub-tropicale.

In letteratura il Cardiocrinum giganteum è citata anche con il nome di Lilium giganteum himalaicum. La varietà Yunnanense è alta 2 metri ed ha fiori bianchi con punti rossi.

Cardiocrinum cordatum

Cardiocrinum cordatum

Cardiocrinum cordatum-foto di Qwert1234CC BY-SA 3.0

Questa specie è originaria del Giappone. Arriva a misurare fino a 1,8 metro di altezza. Inizia la vegetazione precocemente in primavera, per questo motivo è bene proteggere i germogli dalle gelate tardive. Le foglie da un colore cremisi-bronzee che hanno da giovani virano al verde scuro, con riflessi ramati. Le foglie basali sono riunite in rosette che si alzano fino a 30-60 cm dal livello del suolo. La pianta fiorisce nei mesi di luglio-agosto con fiori, bianco-crema, screziati di giallo e con piccole macchie rosso porpora, che misurano fino a 15 centimetri di lunghezza.

Cardiocrinum cathayanum

Il Cardiocrinum cathayanum è una specie caratterizzata da grandi fiori vistosi. È originaria delle province di Anhui, Fujian, Henan, Hubei, Hunan, Jiangsu, Jiangxi e Zhejiang.

E’ simile al più diffuso e comunemente coltivato Cardiocrinum giganteum, ma rispetto a questa specie, ha generalmente solo 3-5 fiori per racemo.

Fioritura

La fioritura del Cardiocrinum avviene generalmente in estate nei mesi di luglioagosto. Dopo che i fiori sono sbocciati il bulbo , ma rimangono le propaggini del bulbo. I fiori sono seguiti da capsule di semi decorativi

Consigli per la coltivazione del Cardiocrinum

E’ una pianta è rustica ma non facilissima da coltivare. Richiede un suolo molto ricco e leggermente umido. Quando è in dormienza il bulbo non dovrebbe mai trovarsi in un suolo saturo d’acqua. Vanno interrarli poco, la punta deve essere a livello del suolo. Il terreno va tenuto fresco.

Coltivazione in vaso

Il Cardiocrinum si può coltivare con difficoltà anche in vaso, ma nella scelta del vaso si deve considerare la grandezza, deve infatti essere molto grande, per reggere il peso della vegetazione.

Coltivazione in piena terra

I bulbi di Cardiocrinum vanno collocati in posizioni riparate, leggermente ombreggiate. La parte superiore dei bulbi deve restare appena sotto il livello del terreno. Va annaffiata abbondantemente nei periodo siccitosi e ogni anno, in primavera, va eseguita una pacciamatura con compost o letame ben maturo.

Temperatura

E’ una pianta che resiste agli inverni nelle zone a clima mite. E’ opportuno eseguire una pacciamatura in inverno. Si può coltivare nei giardini adatti nel nord Italia.

Luce

L’esposizione alla luce ideale è la mezz’ombra.

Terriccio

Il terreno adatto per la crescita della pianta di Cardiocrinum è profondo, fertile, umido organicamente ricco, umido ma ben drenato e in ombra parziale.

Annaffiatura

Cardiocrinum giganteum
Cardiocrinum giganteum -foto di Lokal_ProfilCC BY-SA 3.0

Durante il periodo vegetativo la pianta necessita di annaffiature abbondanti, soprattutto se l’estate è secca. Si deve porre particolare attenzione al drenaggio del terreno, e si devono evitare i ristagni idrici.

Moltiplicazione

Il Cardiocrinum si può propagare nel mese di ottobre dividendo i bulbilli e piantandoli immediatamente. Impiegheranno dai 3 ai 5 anni prima di produrre piante in grado di fiorire.
La moltiplicazione può avvenire anche da seme. La semina si fa nel mese di ottobre in vasi o terrine riempiti con una composta da seme. Nel momento in cui le giovani piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si ripicchettano in letto freddo o in vivaio all’aperto, dove resteranno 3-4 anni prima di essere messe definitivamente a dimora. Le piante prodotte da seme impiegheranno 6-7 anni prima di fiorire.

Potatura

La pianta non richiede potatura, è sufficiente eliminare via via le foglie che si seccano.

Abbinamenti con altre piante

Il Cardiocrinum può essere abbinato a piante che hanno le stesse esigenze colturali in termini di terreno ed esposizione.

Altri consigli per la cura

Per una crescita ottimale deve essere collocato in una posizione il più possibile riparata.
Quando il gambo fiorito muore in autunno, muore anche il bulbo che ha prodotto il fiore. Ma ogni bulbo produce un certo numero di bulbi intorno alla base del vecchio stelo. Questi bulbi clonati cresceranno fino a fiorire in tre-cinque anni.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Cardiocrinum giganteum
Cardiocrinum giganteum -foto di Lokal_ProfilCC BY-SA 3.0

Per coltivare il Cardiocrinum occorre un buon impegno: si deve porre particolare attenzione a lumache, limacce ed alla Criocera lili, un coleottero ghiotto delle foglie di tutte le liliaceae, facile da identificare perché di colore rosso. Le specie sono anche suscettibili al virus del mosaico dei gigli. Può inoltre verificarsi il marciume del bulbo soprattutto nei terreni umidi e mal drenati.

Curiosità

Il Cardiocrinum venne descritto in origine nel 1836 da Endlicher come una delle cinque sezioni di Lilium, a cui è strettamente legato. Venne poi considerato un genere separato dagli autori successivi lo considerarono un genere separato. Il nome del genere allude alla forma delle foglie, dal greco kardia, cuore e krinon, che significa giglio.

Tossicità e/o uso erboristico

Il Cardiocrinum non è una pianta tossica né per l’uomo né per gli animali.

Bibliografia

Ecco alcune letture sul genere Cardiocrinum

The Genus Cardiocrinum: Its Identification and Cultivation di Philip Bolt

The Lilies of China: The Genera, Lilium, Cardiocrinum, Nomocharis and Notholirion di Stephen G. Haw

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