Il Medicago arborea o Erba medica arborea, è un pianta mediterranea sempreverde che forma densi cespugli compatti. È originaria di diversi paesi europei che si affacciano sul bacino del mediterraneo compresa l’Italia.
Cresce rapidamente, ha un portamento espanso ed arriva a misurare un’altezza di 2 metri. Alla base è molto ramificata, i fusti possono essere eretti o orizzontali e conferiscono alla pianta un aspetto fitto e compatto.
È caratterizzata da foglie, che ricordano quelle del trifoglio, composte e trifogliate con margini finemente seghettati e ricoperte da una peluria argentata. Fiorisce dal tardo autunno e la fioritura dura per tutto l’inverno fino a primavera inoltrata.
I numerosi fiori sono di colore giallo hanno la tipica corolla papilionacea e sono riuniti in infiorescenze, che si staccano dall’ascella delle foglie, sulle parti apicali dei giovani rami. I frutti sono leguminosi, quasi sempre arrotolati su se stessi.
Fioritura Medicago arborea
Questa pianta fiorisce nei mesi d febbraio, marzo, aprile, maggio e dicembre. La peculiarità di questa specie è quella di essere particolarmente fiorifera: nella seconda metà dell’inverno compaiono i suoi grappoli di vistosi fiori giallo oro, i fiori permangono sulla pianta per tutta la durata della primavera.
Questa fioritura così abbondante e prolungata conferisce un grande valore ornamentale al Medicago arborea.
Consigli per la coltivazione
Il Medicago arborea è una pianta mediterranea particolarmente adatta al giardino costiero. Preferisce una posizione soleggiata o semiombreggiata, è adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma predilige i terreni sabbiosi, rocciosi, poveri, secchi e ben drenati. Tollera sia la siccità che la salsedine: è quindi la pianta ideale per realizzare un giardino costiero.
Coltivazione in Piena Terra
In piena terra questa pianta può essere impiegata come esemplare unico, oppure può essere abbinato ad altre piante mediterranee. È bene scegliere una posizione in pieno sole o in ombra parziale.
Pianta da siepe
È una pianta adatta per realizzare siepi.
Temperatura
Il Medicago arborea tollera il freddo e le gelate anche se intense e prolungate.
Luce
Questa pianta ama il sole e la mezz’ombra
Terriccio
Cresce su qualsiasi tipo di terreno compresi i suoli sabbiosi, rocciosi, calcarei e asciutti. Il terreno deve essere ben drenato.
Annaffiatura
Il Medicago arborea è resistente alla siccità per questo è particolarmente indicato per illuminare un giardino costiero.
Moltiplicazione
Il Medicago arborea può essere moltiplicato per semina o per talea.
Nella moltiplicazione per semina si fa seminando i semi a marzo che a ottobre. Una volta germinati, le giovani piantine dovrebbero possono essere trapiantante in vasi individuali fino all’anno successivo. In seguito, queste piantine possono essere trapiantate in piena terra.
La moltiplicazione per talea si fa nel mese di giugno prelevando parti della pianta madre, come steli o rami e facendoli radicare per poi trapiantarli in piena terra.
Concimazione
Non occorre concimare.
Potatura
Durante l’autunno il Medicago arborea può essere leggermente potato o possono essere rimosse le parti danneggiate e secche per migliorarne lo sviluppo e la successiva fioritura.
Abbinamenti con altre piante
Il Medicago arborea può essere abbinato ad altre piante mediterranee.
Parassiti, Malattie ed altre Avversità
Questa pianta non è soggetta a parassiti o malattie
Classificazione botanica
Il Medicago arborea è una specie del genere Medicago della famiglia delle Fabaceae, sottofamiglia delle Faboideae.
Curiosità
Il termine generico deriva dal greco “medikos” da Media, antica regione della Persia; il nome specifico per il portamento arboreo della pianta.
I suoi noi comuni sono: ” Erba medica arborea” e Ginestrone.
Il nome della specie “Medicago” deriva dal greco “μεδιқόϛ”, che significa “Media”, un’area geografica storica conquistata dai Medi, e che occupava gran parte dell’attuale Iran centrale e occidentale a sud del Mar Caspio.
Il nome della specie “arborea” deriva dall’albero legnoso con portamento arboreo.
Tossicità e/o Uso Erboristico
Le foglie della pianta sono commestibili e si consumano crude in insalata o cotte miste ad altre erbe. Sin dall’antichita è stata apprezzata come buona foraggera.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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