Il Peperoncino Capsicum annuum è la specie più conosciuta e diffusa del genere di riferimento. Tante sono le varietà coltivate in tutto il mondo (specialmente in Cina, Corea, India, Messico e tanti Paesi europei come Ungheria, patria della Paprika, e Italia) che occupano, in riferimento alla piccantezza, posizioni medio-basse della Scala Scoville rispetto a quelle occupate dalle altre quattro specie di Capsicum.
La pianta di Capsicum annuum è molto apprezzata anche per scopi decorativi, poiché alla delicata fioritura di piccoli fiori bianchi segue la formazione di frutti dal colore acceso e dalle diverse forme e dimensioni. Questi ultimi, più tondi o allungati, maturano nel periodo estivo e ben si fanno notare tra le verdi foglie piccole e ovali.
Quindi, c’è chi ama il sapore del peperoncino e coltiva questa specie per sfruttare le bacche in cucina e chi la mette a dimora in vasi di medie dimensioni per decorare balconi e terrazzi. Una cosa è certa: prendersene cura è davvero semplice e alla portata di tutti.
Classificazione botanica
Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae;
Ordine: Solanales;
Famiglia: Solanaceae;
Genere: Capsicum;
Specie: Capsicum annuum.
Principali varietà
Sono davvero tante la varietà di Capsicum annuum che si possono facilmente trovare in commercio, ma le più apprezzate restano quelle a crescita compatta. Di seguito alcune tra le varietà più diffuse e coltivate.
Peperoncino di Cayenne
Il Peperoncino Cayenne, chiamato così perché originario della città di Cayenne Guyana francese) è tra i più conosciuti, coltivati e consumati nel mondo. Facile da coltivare e con una piccantezza compresa tra le 30.000 e 50.000 unità della Scala Scoville.
Peperoncino Chiltepin
Diffuso in moltissime aree del Brasile, della Bolivia, del Perù, del Texas, della Florida, della California e dell’Arizona, ha un grado di piccantezza molto alto. Il suo forte sapore colpisce con un colpo da K.O. le papille gustative, ma dura poco. Per questa sua alta piccantezza che tende rapidamente a svanire è conosciuto in Messico come arrebatado (“rapido” o “violento”).
Peperoncino Acapulco
Una cultivar originaria dello stato di Guerrero (Messico) coltivata principalmente come pianta ornamentale. Supera di poco i 30 cm di altezza ed ha un compatto portamento cespuglioso. Anche se piccola è molto produttiva: ai tanti fiori seguono numerose bacche di forma conica, di colore giallo all’inizio, arancio acceso a maturazione completa. Ottimo il sapore dei frutti.
Peperoncino Diavolicchio
In Italia è una delle cultivar più conosciute: il peperoncino calabrese Diavolicchio ha un ottimo sapore e una piccantezza medio-alta. La pianta è di piccole dimensioni, cresce senza problema nelle regioni dal clima mediterraneo e produce frutti dalla forma stretta e allungata.
Peperoncino calabrese rotondo
Una cultivar più dolce della specie Capsicum annuum. I frutti sono utilizzati per molte farciture a base di acciughe, tonno e capperi, ma anche per accompagnare formaggi dal forte sapore.
Peperoncino Cedrino
Altra varietà molto diffusa nel nostro Paese. La pianta produce un gran numero di bacche simili a quelle del peperoncino di Cayenne, ma che differiscono per il colore giallo dorato a maturazione completa. Ha un grado di piccantezza medio-alto.
Peperoncino Cherry Bomb
Il nome può ingannare: anche questa è una cultivar tutta italiana. Le bacche sono di grandi dimensioni (simili a delle ciliegie) e sono utilizzate per farciture dal sublime sapore. Piccantezza media che si fa amare anche dai palati più delicati.
Peperoncino Explosive Ember
Varietà spettacolare originaria dell’America tropicale. Ha un portamento compatto, foglie di colore verde scuro e con leggere sfumature viola e frutti eretti dalle più scure tonalità di rosso, viola o arancione. I frutti sono apprezzati per la piccantezza medio-bassa, quindi utili per accompagnare delicatamente qualsiasi piatto, e la pianta è amata per il suo alto valore ornamentale.
Peperoncino Jalapeno
Famosissima cultivar facile da coltivare e che produce dei frutti ampiamente utilizzati nella cucina Messicana. I Peperoncini Jalapeno sono consumati crudi o in speciali salse e miscele, rientrando nella lista dei peperoncini più ricercati al mondo. I frutti sono di grandi dimensioni e hanno un grado di piccantezza basso. Le sfumature di sapore di questi peperoncini sono perfette per esaltare qualsiasi piatto.
Peperoncino Serrano
Una delle poche varietà di cui vengono utilizzati i frutti anche quando non completamente maturi per la preparazione di salse. È una varietà originaria del Messico che vanta una discreta diffusione in molte parti del mondo. Piccantezza medio-bassa.
Peperoncino Sorrento
Chissà qual è il luogo di origine di questa varietà? Coltivata in una delle zone costiere più belle d’Italia, il Sorrento è tra i Capsicum annuum italiani più piccanti. Ottimo il sapore, ma la sua piccantezza medio-alta non è adatta a tutti.
Peperoncino Thai Dragon
Polpa consistente, sapore deciso e piccantezza alta: questa varietà tailandese di Capsicum annumm è davvero straordinaria, anche per il fatto che la sensazione di bruciore arriva un po’ per volta e non come una freccia infuocata scagliata da un arco a breve distanza. Sulla Scala Scoville occupa una posizione di tutto rispetto: 75.000/140.000 SHU).
Peperoncini Friggitelli
In Campania sono conosciuti come Friarelli e rientrano nel gruppo dei peperoncini più dolci della specie Capsicum annuum. I frutti hanno una forma allungata e un colore verde quando acerbi e rossi o gialli a maturazione completa. La pianta si sviluppa più di molte altre varietà in altezza ed è molto produttiva.
Altre varietà di Capsicum annuum
L’elenco delle varietà e cultivar della specie Capsicum annuum è davvero lungo, ma è d’obbligo menzionarne altre, con riferimenti al grado di piccantezza e zona di origine:
- Aleppo: 15.000 SHU (Siria e Turchia);
- Anaheim: 500-2500 SHU (Statu Uniti);
- Cuore nero: 5.000-20.000 SHU (Austria);
- Ungherese nero: 5.000-10.000 (Ungheria);
- Cascabel: 3.000 SHU (Messico);
- Qingyang: 10.000 SHU (Corea);
- Chilaca: 1.000-2.000 SHU (Messico);
- Chimayo: 4.000-6.000 SHU (Stati Uniti);
- De àrbol: 15.000-30.000 SHU (Messico);
- Fresno: 2.500-10.000 SHU (Stati Uniti);
- Mirasol: 2.000-5.000 SHU (Messico);
- Peper Pepper: 5.000-30.000 SHU (Stati Uniti e Messico);
- Pequin: 100.000-140.000 SHU (Messico);
- Padròn: 500-5.000 SHU (Spagna);
- Poblano: 1.000-2.000 SHU (Messico);
- Prik Kee Nu: 50.000-100.000 (Thailandia).
Fioritura
La fioritura della specie Capsicum annuum avviene all’inizio dell’estate, quando sui piccoli fusti si possono ammirare dei delicati fiorellini bianchi che, a seconda della varietà, possono presentare anche leggere sfumature di più scuri colori. Prima abbiamo detto che questa specie è molto apprezzata come ornamentale, ma non sono i fiori che le hanno permesso di essere così amata. Sono i frutti, che si sviluppano alla fine dell’estate e che durano fino all’inizio dell’inverno, i piccoli gioielli che valorizzano l’estetica della specie.
Consigli per la coltivazione del Peperoncino Capsicum annuum
Sottolineiamo ancora una volta la facilità di coltivazione di questa specie che si adatta praticamente ovunque nel territorio della penisola italiana. Tuttavia, per spingere la pianta verso una copiosa produzione di prelibate bacche, dal sapore più piccante o dolce, è necessario prestare attenzione ad alcuni fattori.
Coltivazione in vaso
La messa a dimora delle piantine in vasi di piccole/medie dimensioni (generalmente si parte da contenitori dal diametro compreso tra i 10 e i 13cm) deve avvenire nel mese di marzo, così da poter vedere la pianta produrre tante colorate bacche già dalla seconda settimana del mese di giugno.
Il vaso dovrà occupare posizioni ben esposte ai raggi del sole, prestando la massima attenzione nei mesi più caldi (luglio e agosto), quando un po’ di ombra durante le ore più calde della giornata è ben accetta dalla pianta.
La specie Capsicum annuum è abbastanza resistente, ma i problemi non tarderanno ad arrivare quando le temperature inizieranno a scendere in picchiata verso lo zero o in casi di continui e forti sbalzi di temperatura. Ecco perché solitamente è coltivata come annuale.
Quale vaso scegliere? La pianta vive bene anche in piccoli contenitori, cassette, ciotole, cestini e qualunque altro vaso con foro di drenaggio per l’acqua.
Coltivazione in piena terra
Coltivare in piena terra i Capsicum annuum è più semplice, anche perché si adattano facilmente a differenti tipologie di terreni. Due sono le regole più importanti da seguire in questo caso:
- evitare di addossare le piantine. Meglio creare delle file ordinate lasciando un bel po’ di spazio per permettere alla pianta di svilupparsi senza problemi in altezza, ma soprattutto in larghezza.
- Evitare di inzuppare troppo il terreno e causare ristagni di acqua. Le innaffiature dovranno essere regolari e controllate, intervenendo solo quando gli strati superiori del substrato si sono asciugati completamente.
Temperatura
La specie Capsicum annuum è abbastanza sensibile alle basse temperature ed è per questo motivo che si consiglia la coltivazione come pianta annuale e si indica come periodo migliore per la messa a dimora l’inizio della primavera.
Luce
Esposizione in pieno sole con la possibilità di sfruttare un po’ di fresco durante la calda stagione estiva (come già detto, specialmente durante le ore più calde della giornata). La giusta esposizione è importantissima per veder la pianta caricarsi di tanti frutti da raccogliere a fine estate e in autunno o semplicemente da sfruttare come elemento decorativo dal grande valore estetico.
Terriccio
Un substrato ricco di sostanza organica e perfettamente drenante è quello che serve a questa specie per svilupparsi senza problemi. I ristagni idrici sono pericolosissimi per l’apparato radicale che potrebbe marcire in pochissimo tempo.
Per la coltivazione in vaso si consiglia una miscela di torba bionda e bruna a cui aggiungere del fertilizzante equilibrato per aiutare le piante giovani nelle prime fasi dello sviluppo.
Annaffiatura
Innaffiare ogni 2-3 giorni durante il periodo estivo, cercando sempre di non esagerare con le dosi di acqua. Gli interventi di irrigazione dovranno essere regolari, ma mai esagerati. Per le piante coltivate in piena terra è ottimo il sistema di irrigazione goccia.
Importante: il substrato deve asciugarsi, negli strati più superficiali, tra un’annaffiatura e l’altra.
Moltiplicazione
Il Capsicum annuum si riproduce per seme. Il periodo migliore per sistemare i semi in un semenzaio, da collocare in luogo riparato e con temperatura costante di circa 18°C, è la primavera. Meglio evitare di spostare le piantine, quando ancora non ben sviluppate, in posizioni di pieno sole, perché la luce diretta del sole potrebbe comunque danneggiarle. Sono piante che necessitano di tanta luce, ma non durante le prime fasi dello sviluppo. Il passaggio da posizioni più riparate a luoghi in pieno sole deve essere graduale.
Concimazione
Il periodo migliore per la concimazione è la primavera: quando iniziano a spuntare i primi fiorellini bianchi è possibile dare alla pianta un sopporto nutritivo con fertilizzanti equilibrati per spingerla verso la produzione di un gran numero di peperoncini. All’inizio gli interventi dovranno essere fatti ogni 12 giorni circa, con la nascita dei frutti si potrà aumentare la frequenza delle concimazioni intervenendo ogni 7 giorni. Un concime liquido e ricco di potassio, da somministrate diluito nell’acqua delle annaffiature, può andar bene.
Potatura
Le piantine di Capsicum annuum non necessitano di veri e propri interventi di potatura, poiché hanno uno sviluppo abbastanza controllato. Basta un’occasionale pulizia per asportare parti secche.
Consociazioni
I frutti colorati durano a lungo e si prestano a meravigliose composizioni in vasi e cassette, anche con altre piante stagionali da fiore e da fogliame (anche con Ciclamini e Viole del pensiero).
Altri consigli per la cura
Il tempo di maturazione dei frutti è di circa 3 mesi (tutto dipende dalle condizioni climatiche e dalle cure date alla pianta), quindi saranno pronti per essere raccolti a fine agosto o al massimo nelle prime settimane di settembre. I frutti possono essere utilizzati crudi o conservati sott’olio, sott’aceto o essiccati al sole.
Attenzione: quando maneggiate le bacche delle varietà più piccanti è bene munirsi di guanti ed evitare qualsiasi contatto con il viso.
Parassiti, malattie e altre avversità
I nemici più temuti dalla specie Capsicum annuum sono:
- Trialeurodes vaporariorum (mosca bianca);
- Heliothis armigera (lepidotteri);
- Spodoptera littoralis;
- Macrosiphum euphorbiae, Aphis gossipii e Myzus persicae (afidi)
- Frankliniella occidentalis (tripidi);
- Larve defogliatrici;
- Ostrinia nubilalis (Piralide);
- Tetranychus urticae (Acari).
In questi casi è possibile ricorrere a prodotti specifici biologici, ma il consiglio principale è quello di prestare la massima attenzione ai parametri ambientali e di coltivazione necessari per favorire una sana crescita delle piante in modo del tutto biologico (prevenzione).
Altri problemi:
- la pianta appassisce: carenza di acqua, oppure colpo di calore. Basterà spostare la pianta in luogo più riparato e regolarizzare le annaffiature.
- I frutti appassiscono o cadono: meglio evitare di inzuppare il terreno e procedere alla somministrazione di acqua solo quando il terriccio è secco al tatto.
Curiosità
La specie Capsicum annuum è originaria dell’America centrale ed è arrivata nel Vecchio Continente nel XV secolo. Sono stati i portoghesi e gli spagnoli i primi a far conoscere alle popolazioni europee questa pianta.
Il nome, attribuito da Linneo, deriva dal greco Kapto che significa “mangio con avidità”.
I popoli precolombiani attribuivano al frutto potenti virtù di amuleto scacciaguai.
Tossicità
La pianta non è tossica e i frutti sono consumati crudi o in speciali miscele utilizzate per dare più sapore a tantissimi piatti a base di carne, pesce o verdure. Tuttavia, anche se i peperoncini (con particolare riferimento alle varietà piccanti) sono consigliati per favorire la digestione, quindi cibo importante da inserire in una dieta equilibrata, se ne sconsiglia l’uso ai soggetti che soffrono di gastrite.
Proprietà
Il peperoncino è utilizzato tantissimo per esaltare piatti tipici della tradizione culinaria di molti Paesi, ma è anche un valido alleato della salute. Sono tante le virtù terapeutiche del frutto: aiuta la digestione, ha una potente azione antiossidante, è antibatterico, è ricco di vitamine e… c’è chi dice che sia anche afrodisiaco.
Linguaggio dei fiori
Il peperoncino è da sempre considerato simbolo di fortuna e potente talismano per scacciare i guai, ma anche simbolo di una grande passione amorosa.
Iscriviti alla newsletter
Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.