Capsicum frutescens

Consigli coltivazione peperoncino Capsicum frutescens
Capsicum frutescens (Photo by David J. Stang [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)

Sono diverse le varietà di Capsicum frutescens dall’elevato grado di piccantezza. La specie può essere coltivata come perenne (in zone dove il clima è mite tutto l’anno e con le dovute precauzioni per proteggerla dal freddo) o come annuale. Produce un gran numero di peperoncini che sono secondi solo a quelli appartenenti alla specie Capsicum chinense per piccantezza.

La pianta non si sviluppa molto in altezza e la sua compatta forma consente di coltivarla con facilità anche in vaso (utilizzata in molti casi per abbellire piccoli spazi, grazie ai colori accesi dei tanti baccelli che si sviluppano tra le verdi foglie). Questa tipologia di coltivazione è particolarmente consigliata in tutte quelle zone dove l’inverno è abbastanza rigido, perché sarà più facile proteggere la pianta dalle basse temperature spostandola in luoghi riparati (questo quando si desidera coltivarla come perenne).

“Nella botte piccola c’è il vino buono”! È proprio il caso di dirlo, perché i piccoli frutti di Capsicum frutescens hanno un’elevata percentuale di capsaicina. Quindi, anche se di dimensioni ridotte hanno un alto grado di piccantezza. Sulla Scala Scoville occupano una posizione intermedia, lontana dalle posizioni conquistate da varietà di Capsicum chinense come il Carolina Reaper o il Trinidad Moruga Scorpion, ma più in alto di quelli prodotti da altre varietà di Capsicum annuum e Capsicum baccatum.

Classificazione botanica

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae;
Ordine: Solanales;
Famiglia: Solanaceae;
Genere: Capsicum;
Specie: Capsicum frutescens.

Principali varietà e cultivar

Tantissime sono le varietà di Capsicum frutescens coltivate in tutto il mondo, sia per scopi ornamentali che per la mirata produzione di ottimi peperoncini da consumare freschi, essiccati o come ingredienti di ottime salse. Di seguito un elenco delle varietà più famose.

Peperoncino Tabasco

Un grado di piccantezza che oscilla tra i 30.000 e i 70.000 SHU della Scala Scoville e un eccezionale sapore: questo è il peperoncino Tabasco. Ingrediente principale della famosa Salsa Tabasco americana e ottimo da consumare fresco per accompagnare piatti a base di carne. La pianta, di origini sudamericane, è facile da coltivare anche nel nostro Paese come annuale, sia in vaso che in piena terra. Spettacolare durante il periodo di maturazione: i frutti possono assumere le più accese tonalità del giallo, del rosso o del verde e creano un effetto sorprendente e utile per valorizzare giardini e terrazzi.

Peperoncino Tabasco – Capsicum frutescens (foto CC BY-ND 2.0)

Peperoncino Piri Piri

Una piccantezza che oscilla tra i 50.000 e 70.000 SHU. Una varietà che cresce in modo spontaneo nelle regioni dell’Africa centrale e che trova nelle zone costiere della penisola italiana le giuste condizioni per svilupparsi senza problemi. Non sottovalutatelo: è conosciuto anche con il nome comune di Diavolo Africano.

Peperoncino Piri Piri – Capsicum frutescens (foto CC BY-SA 2.0)

Thai Bangkok Upright

Diffusa in tutto il territorio della Thailandia è una varietà che produce frutti meno piccanti: 15.000-30.000 SHU. Particolari le sfumature violacee dei peperoncini in fase di maturazione.

Malagueta

Una piccantezza doppia rispetto al peperoncino di Cayenna e un sapore unico che accompagna tantissimi piatti della tradizione culinaria brasiliana. I frutti sono di forma allungata e la pianta presenta le stesse caratteristiche colturali delle varietà thailandesi.

Malangueta pepper – Capsicum frutescens (foto CC BY 2.0)

Bird’s Eye Chili

Verde, arancione e rosso sono i principali colori che accompagnano la maturazione dei frutti di questa varietà delle Filippine (dove è conosciuta come Labuyo). La piccantezza è elevata: può raggiungere i 100.000 SHU.

Bird’s Eye Chili – Capsicum frutescens (foto CC BY 2.0)

Mem Jolokia

Non si scherza con questi peperoncini! Vere e proprie bombe piccanti: possono raggiungere il 1.000.000 di SHU. La varietà ha origini indiane e vanta oggi una grande diffusione in tutto il mondo. Nonostante l’elevata piccantezza si possono ben assaporare note fruttate che conferiscono al peperoncino un sapore sbalorditivo.

Fioritura

La Capsicum frutescens è coltivata spesso come pianta ornamentale in giardino o in vaso, ma non sono i fiori a renderla così affascinante. Di certo non si può dire che non si notano durante la primavera o all’inizio dell’estate, quando si sviluppano tra le verdi foglie e si mostrano in tutta la loro bellezza. Fiori di piccole dimensioni di colore bianco e con leggere sfumature verdi o gialle che lasciano il posto a frutti che iniziano ad ingiallirsi crescendo, fino a diventare di un bel rosso acceso a maturazione completa. Sono proprio i frutti a rendere questa pianta spettacolare e adatta per essere coltivata come ornamentale per valorizzare qualsiasi spazio esterno.

Il piccolo fiore della specie Capsicum frutescens (foto CC BY-SA 2.0)

Consigli per la coltivazione del peperoncino Capsicum frutescens

In vaso o in piena terra cambia davvero poco: il peperoncino Tabasco e tutte le altre varietà di Capsicum frutescens sono facili da coltivare. Poche cure per un risultato che vi lascerà a bocca aperta per la bellezza delle piante cariche di frutti e per il forte sapore degli stessi.

Coltivazione in vaso

La specie si presta bene a questa tipologia di coltivazione: compatta e in grado di svilupparsi senza problemi anche in spazi ridotti. Un vaso dal diametro di circa 40 cm può andar bene per piantare i piccoli semi o per mettere a dimora le più piccole piantine. Scegliendo un terriccio di buona qualità e sistemando sul fondo del contenitore dei cocci o del materiale utile per evitare la formazione di pericolosi ristagni idrici, il risultato, dopo pochi mesi, non potrà che essere perfetto. Non basta solo questo, ma è un ottimo punto di partenza per raggiungere un piccante traguardo. Anche se la maggior parte delle varietà di Capsicum frutescens non si sviluppano molto in altezza è sempre consigliato utilizzare un tutore in legno per sorreggerle quando raggiungono i 30 cm. Un sostegno che risulterà essere utile anche quando la pianta si caricherà di un numero elevato di meravigliosi baccelli.

Coltivazione in piena terra

Lavorare bene il terreno prima di procedere con la semina o con la messa a dimora delle piantine è di fondamentale importanza. Un substrato troppo compatto potrebbe ostacolare la normale crescita delle radici (l’apparato radicale del peperoncino Capsicum frutescens non è molto forte). In molte zone del nostro Paese è quasi impossibile coltivare questa specie come perenne in piena terra, poiché le basse temperature potrebbero danneggiarla in pochissimo tempo. Si potrebbe provare con un’accurata pacciamatura o utilizzando degli appositi teli, ma non sempre si riesce a tutelare al meglio la specie. Nelle regioni costiere è più facile, ma altrove è decisamente un’ardua impresa. Ecco perché si consiglia di coltivarla come annuale o di provare con la coltivazione in vaso, spostando la pianta in ambienti riparati e a temperatura costante, durante l’inverno.

Ricordate sempre di rispettare una minima distanza tra le piantine: 30-50 cm possono bastare per creare delle file ordinate.

Coltivare in piena terra la specie Capsicum frutescens può dare immense soddisfazioni (foto CC BY 2.0)

Temperatura

La specie Capsicum frutescens ha origini tropicali, quindi prospera in condizioni di elevata umidità e con temperature mai troppo basse. Già sotto i 15°C potrebbero sorgere i primi problemi. Le piantine dovranno essere trapiantate (stessa cosa per la semina) solo all’inizio della primavera, cioè quando il pericolo gelate è ormai lontano.

Luce

Solo con un’esposizione in pieno sole è possibile veder crescere in pochi mesi una forte pianta pronta a caricarsi di baccelli colorati.

Terriccio

Il substrato ideale per la coltivazione delle varietà più diffuse di Capsicum frutescens deve essere morbido, sempre umido negli strati inferiori, perfettamente drenante e ricco di sostanza organica. In generale la specie riesce a svilupparsi anche in più poveri terreni, ma la crescita sarà più lenta e la produzione di frutti limitata.

Annaffiatura

“Qui casca l’asino”!

Attenzione alle annaffiature! Abbiamo sottolineato l’importanza di un substrato da mantenere costantemente umido, ma è ancor più importante evitare la formazione di ristagni di acqua. Cosa fare? Innaffiare la pianta con regolarità e senza eccedere nelle dosi di acqua, solo quando gli strati superficiali del substrato risultano essere asciutti. Un impianto a goccia è perfetto per piante coltivate in piena terra.

Moltiplicazione

La riproduzione del peperoncino Capsicum frutescens avviene per seme. La semina deve essere fatta a fine inverno, avendo cura di sistemare il semenzaio in luogo riparato dove è possibile mantenere una temperatura costante. Le piantine potranno essere trapiantate solo quando il rischio gelate è ormai scongiurato e quando le stesse avranno sviluppato le prime foglioline e un fusto abbastanza resistente, cioè in grado di sopportare tale operazione.

Giovane piantina di Capsicum frutescens appena trapiantata (foto CC BY-SA 2.0)

Concimazione

Per le piante coltivate in piena terra basterà mescolare al terriccio della sostanza organica in modo da renderlo più fertile. Qualche accortezza in più deve essere presa per le piante in vaso: un concime liquido bilanciato è quello che serve durante il periodo primaverile per spingere la pianta verso un’abbondante fioritura e una ricca produzione di frutti.

Potatura

Eliminare le parti secche e danneggiate. Tutte le specie e le relative varietà di Capsicum non necessitano di particolari interventi di potatura.

Consociazione

In piena terra si consiglia di sistemare le piante di peperoncino vicino al finocchio, lattuga e carote. In questo modo le coccinelle lasceranno in pace i vostri Capsicum frutescens. La stessa cosa si può fare nell’ orto verticale sul terrazzo.

Parassiti, malattie e altre avversità

Le malattie più comuni che possono colpire questa specie di peperoncino sono:

  • Mal bianco: si formano delle chiazze di colore bianco sulle foglie;
  • Peronospora: macchie di colore giallo sulle foglie;
  • Muffa grigia e fumaggine: causate da funghi.

Attenzione anche all’ Helicoverpa assulta, uno dei pochissimi insetti in grado di cibarsi del frutto.

In tutti questi casi si consiglia di intervenire utilizzando dei prodotti specifici naturali.

Curiosità

La varietà Tabasco è la più conosciuta in assoluto: bellissima da un punto di vista estetico, fondamentale per la produzione di frutti che vengono utilizzati per la preparazione di una famosissima salsa. Così come la Paprika ungherese, anche la Salsa Tabasco, il cui brevetto originale è della società americana McIlhenny, vanta una diffusione impressionante in tutto il mondo.

Tossicità

Per tutte le specie di Capsicum si può parlare di tossicità in riferimento alla concentrazione di capsaicina nei frutti. I soggetti sensibili a questa sostanza potrebbero riscontrare dei problemi già solo toccando le piante. Consumare il peperoncino, crudo o in speciali preparazioni, è vivamente sconsigliato a chi soffre di gastrite, colon irritabile, ulcera, emorroidi, reflusso gastroesofageo e a donne in gravidanza o che allattano al seno.

Uso in cucina e proprietà

Crudo (essiccato o fresco) o in salse, il peperoncino Capsicum frutescens può accompagnare qualsiasi piatto. È un ingrediente in grado di rendere anche la più semplice preparazione una vera e propria opera d’arte culinaria. Consumarlo nelle giuste dosi non può far altro che giovare alla salute: il frutto contiene flavonoidi e capsainoidi che svolgono un potente effetto antibatterico, è ricco di Vitamina C e di altri principi attivi utili in una dieta per contrastare l’aumento del peso. A completare il quadro ci sono diverse proprietà antiossidanti e antitumorali.

Linguaggio dei fiori

Fortuna, fortuna, fortuna! Il peperoncino è tra i più potenti amuleti per tenere lontana la cattiva sorte. Che ne dite di piantare un gran numero di Capsicum frutescens intorno al proprio giardino o in vasi da sistemare lungo il perimetro del terrazzo? Meglio prevenire che… far fronte alla sfiga!

Libri

Nel libro “DNA profiling and genetic diversity analysis of Capsicum frutescens: A research reference book on RAPD-PCR analysis of capsicum frutescens”, di Hanumanthappa K. Makari e T. S. Rashmi è descritto lo studio che ha permesso di determinare le diversità genetiche tra il Capsicum frutescens e le altre specie, nonché tra le diverse varietà. Una lettura interessante consigliata a chi vuole approfondire in modo mirato la conoscenza sulla specie.

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