La Lobularia è una pianta perenne originaria dell’Africa del Nord e dell’Europa. È diffusa e in tutte le regioni italiane caratterizzate da un clima temperato. Al genere appartengono piante annuali e perenni.
Vanta un portamento tappezzante che in un anno circa forma cespugli fioriti fitti e decorativi che misurano in media 40 centimetri.
È caratterizzata da una radice robusta e fascicolata dai quali dipartono numerosi fusti basali erbacei ramificati e glabri che con il passare del tempo diventano legnosi.
Le foglie basali della Lobularia sono piccole e spatolate mentre le foglie cauline, di colore verde grigiastro, sono leggermente più grandi, ovate-lanceolate, e sono ricoperte da una folta peluria.
All’apice dei rami sbocciano i fiori riuniti in ombrelle, bianchi o, in rari casi, rosei dal delicato profumo di miele. La corolla è formata da 4 petali. La lobularia è una pianta mellifera, richiama cioè le api.
Classificazione botanica
La Lobularia è un genere che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae (Crucifere).
Principali specie
Il genere conta 5 specie: Lobularia canariensis, Lobularia libyca, Lobularia intermedia, Lobularia marginata e Lobularia maritima.
Lobularia maritima
Questa specie è comunemente chiamata Alisso. Si tratta di una delle piante annuali più facili da coltivare. Produce densi grappoli di piccoli fiori bianchi a 4 petali, dolcemente profumati, che ricoprono i cumuli di fogliame dalla primavera all’inizio dell’estate. La fioritura è spesso così abbondante da nascondere completamente le foglie. Cresce fino a 30 cm di altezza e 30 cm di larghezza. È caratterizzata da un fusto molto ramificato e da densi grappoli di piccoli fiori. Le foglie alterne misurano una lunghezza di 1-4 mm ed una larghezza di 3-5 mm. Sono piuttosto pelose e possono essere da ovali a lanceolate, con margine intero. I fiori misurano un diametro di circa 5 millimetri, profumano di miele, e contano quattro petali arrotondati e quattro sepali. La pianta fiorisce per tutta la stagione vegetativa, o tutto l’anno nelle zone non gelate. Vengono impollinati dagli insetti.
Fioritura
La Lobularia fiorisce abbondantemente dalla primavera fino al termine dell’estate e se il clima è mite anche fino all’autunno inoltrato. Riesce a fiorire anche in ambienti diversi come terreni rocciosi e sabbiosi, spiagge, dune, campi coltivati, muri.
Consigli per la coltivazione della Lobularia
Questa pianta può essere coltivata in massa nelle bordure o nei giardini rocciosi, nelle bordure e nelle aiuole oltre che in vaso. Può crescere facilmente da seme in terreni mediamente umidi e ben drenati, in una posizioni in pieno sole o in ombra parziale.
Coltivazione in vaso
Si ottengono ottimi risultati anche con la coltivazione in vaso. Se allevata in contenitore, si usa un mix di terra e torba in parti uguali e sabbia per garantire un buon drenaggio dell’acqua. Il rinvaso si esegue in primavera trasferendo la pianta in un contenitore di poco più grande del precedente e del nuovo terriccio adatto alle piante da fiore
La pianta coltivata in vaso deve essere annaffiata con maggiore frequenza rispetto agli esemplari allevati in piena terra, per mantenere il terreno leggermente umido.
Coltivazione in piena terra
La Lobularia necessita di un terreno ben drenato e ricco di materiale organico che trattenga bene l’umidità. La messa a dimora si può fare direttamente in piena terra spargendo i semi, ad aprile/maggio, direttamente nel terreno, ad una profondità di 1 cm.
La lobularia coltivata in piena terra deve essere irrigata al momento dell’impianto e solo nei periodi di prolungata siccità.
Coltivazione in terrazzo
La Lobularia coltivata in vaso può abbellire balconi e terrazzi. Può essere allevata anche in cesti appesi.
Temperatura
Si tratta di una pianta resistente anche alle temperature alte, ma il freddo intenso può danneggiarla.
Luce
Predilige le esposizioni soleggiate e riparate dal vento. Non teme il caldo ma non tollera le temperature troppo rigide o inferiori ai 5° C.
Terriccio
Si adatta a qualunque tipo di terreno anche se il substrato di coltivazione ottimale è quello calcareo, sciolto e ben drenato. Per coltivare senza problemi la Lobularia in vaso si consiglia di utilizzare un miscuglio di torba e terra in parti uguali e una piccola parte di sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua.
Annaffiatura
La Lobularia coltivata in piena terra va irrigata al momento dell’impianto e solo nei periodi di prolungata siccità. La pianta allevata in vaso, soprattutto se giovane, va annaffiata con maggiore frequenza per mantenere il terreno leggermente umido ma non fradicio.
Moltiplicazione
La pianta si riproduce per seme.
La semina si può fare in primavera direttamente in piena terra o in vaso. In circa 15 giorni le piantine germinano. Si devono diradare le piante troppo ravvicinate, le piante più forti possono essere trapiantate in vasi singoli
Concimazione
Ha bisogno di concimazioni frequenti per tutto il periodo del ciclo vegetativo che va da marzo fino alla fine di ottobre. Il concime complesso specifico per piante da fiore va diluito, in base alle dosi consigliate, nell’acqua delle annaffiature.
Potatura
La Lobularia va potata all’inizio della primavera accorciando i rametti troppo lunghi e recidendo di netto quelli secchi o danneggiati. Durante il periodo della fioritura vanno recise solo le parti sfiorite per favorire l’emissione di nuovi getti floreali. Nelle operazioni di potatura è sempre bene usare attrezzi affilati e ben disinfettati
Abbinamenti con altre piante
La Lobularia può essere coltivata come esemplare singolo o abbinata alla surfinia, ai gerani parigini, alla dimorfoteca, alle petunie.
Altri consigli per la cura
La Lobularia allevata in vaso può essere ricoverata in un ambiente luminoso ma protetto dal freddo nei mesi invernali.
Per scongiurare il rischio che si formi il marciume delle radici è buona abitudine svuotare sempre il sottovaso.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La pianta è sensibile al marciume delle radici che si verifica se il terreno di coltivazione non è ben drenato.
Le piante di Lobularia coltivate in piena terra sonosovente attaccate dalle lumache che divorano non solo i germoglia ma anche tutta la pianta se è si tratta di un esemplare giovane. Tra le malattie teme la ruggine bianca che si palesa prima con aree clorotiche o necrotiche sulle pagine delle foglie e poi con pustule gessose che si estendono anche sui piccoli steli e sulle parti floreali
Curiosità
Il nome Lobularia deriva dal latino “globulus” che significa minuscola sfera, in allusione alla forma dei suoi frutti. La lobularia maritima è una specie officinale commestibile in quanto fiori e foglie sono usati nelle insalate per il loro gusto piccante simile alla senape selvatica e nei formaggi freschi, per aromatizzarli. Il noto floricoltore Andreas Psenner di Bolzano ha ottenuto per ibridazione la ‘Snow Princess’ cioè la ‘Principessa delle nevi’ una bellissima varietà così denominata per la profusione di fiori bianchissimi che produce.
Tossicità e/o uso erboristico
Questa pianta ha effetti astringenti, diuretici ed antiscorbutici.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori la Lobularia simboleggia la tranquillità interiore e la pace del cuore.
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