Capsicum chinense è una delle specie che raggruppa le varietà più piccanti di peperoncino, come il famoso Habanero, dal sapore unico e una piccantezza degna di nota. Originaria dell’America del Sud, oggi vanta una grande diffusione in tutto il mondo ed è coltivata con facilità anche nel nostro Paese.
La specie che ci accingiamo a conoscere più nel particolare è spesso confusa con la Capsicum annuum, ma è facile distinguerle: le piante di Capsicum chinense presentano da due a cinque fiori o frutti per nodo, mentre quelle di Capsicum annuum ne hanno solo uno.
La caratteristica principale delle tante varietà di peperoncini che fanno parte della specie in esame hanno un sapore fruttato, un elevato livello di piccantezza e un gradevole odore durante il periodo di maturazione. Le piante hanno una crescita lenta (piccoli alberelli che possono essere coltivati anche in vasi di piccole e medie dimensioni), sviluppano foglie abbastanza grandi e che possono avere una leggera peluria sulla pagina inferiore.
Classificazione botanica
Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Classe: Magnoliopsida;
Sottoclasse: Asteridae;
Ordine: Solanales;
Famiglia: Solanaceae;
Genere: Capsicum;
Specie: Capsicum chinense.
Principali varietà e cultivar
Sono tante le varietà di Capsicum chinense coltivate con successo in diversi Paesi del mondo. Di seguito un elenco di quelle che vantano una maggiore diffusione.
Habanero
Il peperoncino Habanero è la cultivar di Capsicum chinense più famosa in assoluto. Inconfondibile il suo sapore mai troppo pungente e accostato a quello della frutta. Durante la maturazione il profumo che emanano i baccelli è delicato e simile a quello che si può sentire in un campo di piante di agrumi. L’Habanero può accompagnare qualsiasi pietanza ed è coltivato senza problemi in molte regioni del nostro Paese.
Carolina Reaper
Il fuoco in bocca! Occupa sulla Scala Scoville una posizione compresa tra 1.200.000 e 2.200.000 SHU e si presenta come uno dei peperoncini più piccanti al mondo. Il frutto, dalla forma poco snella e con l’estremità che ricorda la coda di uno scorpione, è utilizzato per la preparazione delle più forti salse piccanti che si possono trovare sul mercato. Mangiarlo crudo è quasi impossibile.
Trinidad Moruga Scorpion
Altra varietà non consigliata per i deboli di stomaco, bocca e… cuore! Il grado di piccantezza è quasi come quello del Carolina Reaper e maneggiare i frutti senza guanti non è mai una buona idea. La sensazione di bruciore in bocca non è immediata, ma il calore sale pian piano, fino a raggiungere livelli che non tutti riescono a sopportare. Anche il Trinidad Moruga Scorpion è consumato in speciali salse, così da attenuarne il grado di piccantezza.
Bhut Jolokia (Ghost Pepper)
Scendiamo di qualche posizione sulla Scala Scoville, ma restiamo sempre su livelli abbastanza alti. I frutti di questa varietà di Capsicum chinense hanno un grado di piccantezza misurata in 855.000/1.050.000 SHU. Anche in questo caso non si scherza! La forma dei frutti non è regolare e il colore, a maturazione completa, è di un rosso vivo quasi come… il fuoco!
Red Savina Habanero
350.000 – 577.000 SHU, ma non sottovalutatelo! Il frutto dalla forma quasi tondeggiante può giocare degli brutti scherzi. È decisamente più piccante dell’Habanero, ma il livello di piccantezza permette in ogni caso di gustarne le note fruttate. Ottimo a crudo o in salse speciali.
Rocotillo
Finalmente si torna a respirare! Mettete da parte acqua, latte, formaggi e qualsiasi altra cosa da utilizzare come veloce ed efficiente rimedio per spegnere il fuoco in bocca. Il peperoncino Rocotillo occupa le più basse posizioni della Scala Scoville: circa 1.500-2.500 SHU. I frutti dalla strana forma si presentano prima con le più accese tonalità del giallo e dell’arancione, per poi passare ad un rosso acceso a piena maturazione. Un peperoncino delicato che può accompagnare qualsiasi piatto, senza appesantirlo troppo o coprirne i sapori.
Aji Umba
Varietà originaria del Suriname, conosciuta anche con il nome comune di Ojemma o Adjumba. I baccelli sono simili a quelli dell’Habanero, ma con una forma più compatta e accartocciata. Sapore e aroma straordinari: il peperoncino Aji Umba è ampiamente utilizzato nelle più gustose salse piccanti che accompagnano piatti di ogni genere.
Cajamarca
Spettacolari sono i colori dei frutti: dal viola si passa all’arancione, per arrivare alle più vive tonalità di rosso a maturazione completata. La forma dei frutti è irregolare e allungata. Conosciuto in tutto il mondo perché, nonostante un grado di piccantezza non troppo basso, riesce a incantare le papille gustative con delle note fruttate sensazionali e l’olfatto con una accentuata fragranza di agrumi.
Fioritura
Non si può certo parlare di fioritura spettacolare, ma i piccoli fiori di colore bianco, in alcuni casi con sfumature verdastri, e con stami viola riescono comunque ad attirare l’attenzione durante la primavera e in estate.
Consigli per la coltivazione del peperoncino Capsicum chinense
Avere il pollice verde non è un requisito obbligatorio per ottenere delle piantine cariche di frutti da raccogliere e conservare, ovvero per abbellire in modo originale ben precise aree del giardino o gli angoli di balconi e terrazzi.
Coltivazione in vaso
La maggior parte delle specie si sviluppano poco in altezza e quasi mai riescono a superare i 90cm. Quindi, un vaso non troppo grande può andar bene per coltivare i peperoncini Capsicum chinense.
Il periodo migliore per mettere a dimora i piccoli semi è la primavera, quando il rischio di gelate è ormai passato e le temperature iniziano ad essere costanti. La pianta può essere anche coltivata come perenne, ma nelle zone dove l’inverno è solito portare temperature rigide per tanti mesi è consigliato spostarla in ambienti protetti (in casa o in serra).
Il contenitore dovrà essere riempito con del terriccio di buona qualità e sul fondo è sempre consigliato creare uno strato di materiale idoneo a migliorarne il drenaggio.
Coltivazione in piena terra
Coltivare i Capsicum chinense è facile, ma è necessario avere tanta pazienza: occorrerà attendere minimo 3-4 mesi prima di veder la pianta caricarsi di frutti pronti per essere raccolti. Per questo motivo si consiglia di non attendere troppo prima di piantare i semi in piena terra, ma effettuare tale operazione durante gli ultimi giorni del mese di marzo. In questo modo la pianta avrà tutto il tempo necessario per sviluppare un forte apparato radicale e crescere sana e robusta.
Dato che si tratta di una specie dalle tropicali origini, per accelerare il processo di germogliazione è utile scegliere non solo una posizione in pieno sole, ma creare anche uno strato di pacciamatura (utile durante le prime fasi della coltivazione) per aumentare il calore del substrato nei sui più superficiali livelli.
I Capsicum chinense si adattano a diverse tipologie di terreno, a condizione che lo stesso sia ben lavorato e arricchito con sostanza organica (ad esempio, stallatico maturo) prima di procedere alla semina.
Temperatura
Una specie tropicale difficilmente sopporterà le basse temperature. In regioni dal clima mite durante tutto l’anno può anche essere, con le dovute accortezze, coltivata come perenne, ma nelle regioni più fredde non si potrà che coltivarla come annuale. Al di sotto dei 15°C la pianta inizierà a soffrire.
Luce
Il sole è fondamentale per lo sviluppo di tutte le varietà della specie Capsicum chinense: un’esposizione in pieno sole è la regola principale da seguire per accelerare il processo di germogliazione e veder la pianta crescere senza problemi.
Terriccio
Un substrato morbido e ben lavorato aiuterà le radici a svilupparsi in modo più veloce e senza ostacoli. È importantissimo, come già abbiamo visto anche per la specie Capsicum baccatum, evitare ristagni idrici. Sia in vaso che in piena terra un substrato drenante è condizione essenziale per una corretta e sicura coltivazione.
Annaffiatura
Il terreno è ancora umido? Evitate di annaffiare la pianta! Le annaffiature dovranno essere effettuate con regolarità, ma solo quando gli strati più superficiali del terreno sono completamente asciutti. Una regola da seguire anche durante i mesi più caldi dell’anno. La mattina presto o la sera sono i migliori momenti, specialmente in estate, per annaffiare le piante di Capsicum chinense, prestando attenzione a non bagnare le foglie.
Moltiplicazione
La riproduzione avviene per seme. La semina è un’operazione da effettuare solo in primavera, quando la temperatura difficilmente scenderà sotto i 15°C. Il semenzaio dovrà essere riempito con del terreno molto soffice e ricco di sostanza organica e sistemato in luogo riparato a temperatura costante. Dopo circa un mese le piantine inizieranno a farsi vedere, ma è consigliato spostarle a dimora definitiva solo quando avranno sviluppato almeno 4 foglie, cioè quando saranno abbastanza forti per subire un rinvaso.
Concimazione
Oltre che arricchire il terreno di coltivazione con humus o stallatico maturo, è possibile sfruttare la mirata azione di concimi a lento rilascio (minori percentuali di azoto e maggiore concentrazione di fosforo e potassio) da utilizzare durante il periodo di crescita.
Potatura
Ricordate la scena del film Edward mani di forbice quando lo stesso protagonista dava dimostrazione delle sue abilità di giardiniere? Ecco, in questo specifico caso è meglio non imitarlo. Le piante di Capsicum chinense non necessitano di particolari interventi di potatura, ma basterà solo eliminare le parti secche e danneggiate.
Consociazioni
Piantare finocchio, lattuga e carote nella stessa area in cui sono si trovano le piante di peperoncino è un’ottima mossa per evitare un attacco da parte delle coccinelle. Queste saranno attirate dalle altre piante e lasceranno in pace i vostri amati peperoncini.
Per chi desidera ottenere un risultato eccellente dal punto di vista prettamente estetico, si consiglia di sistemare vicino al Capsicum chinense delle piccole piante da fiore con simili caratteristiche colturali. I fiori delle più belle specie ornamentali non faranno altro che sottolineare l’immenso valore decorativo dei peperoncini.
Parassiti, malattie e altre avversità
Tra i nemici più temuti da queste specie di Capsicum troviamo gli afidi, i ragnetti rossi e le mosche bianche. Diversi sono i rimedi naturali che possono essere utilizzati per proteggere preventivamente la pianta o per far fronte ad un attacco già in corso (ad esempio, nebulizzazione con sapore di Marsiglia o infusi a base di aglio), ma nei casi più disperati è consigliato ricorrere all’azione di specifici antiparassitari naturali.
Curiosità
La specie Capsicum chinense è coltivata non solo per ottenere dei frutti dal forte sapore per la preparazione di salse speciali (alcune varietà sono miscelate ad altre appartenenti alla specie Capsicum annuum per la preparazione della Paprika), ma anche per valorizzare giardini di ogni genere. È una specie apprezzata da molti giardinieri per i colori brillanti dei frutti e per il portamento facile da gestire.
Peperoncini o agrumi? L’odore dei frutti è davvero insolito, simile a quello degli agrumi o, in alcuni casi, a quello dell’albicocca. Caratteristica che rende ancor più interessante questa specie e le consente di scalare la classifica di gradimento stilata da amatoriali ed esperti coltivatori.
Jalapeno e peperoncino calabrese sono molto piccanti per i vostri gusti? Allora non assaggiate assolutamente il Carolina Reaper o il Trinidad Moruga Scorpion. Alla specie Capsicum chinense appartengono alcune tra le varietà più piccanti al mondo di peperoncino che possono superare i 2.000.000 SHU sulla Scala Scoville.
Utilizzo in cucina
Non sono peperoncini per i deboli di cuore… e di stomaco! I Capsicum chinense sono tra i più piccanti al mondo e apprezzati proprio per questa loro caratteristica. I frutti di alcune varietà sono delle vere e proprie bombe!
Questi peperoncini sono utilizzati in molte ricette a base di carne e pesce, ma anche essiccati e triturati per diventare ingrediente principale di alcune tra le più buone salse dal forte sapore (salse piccanti e extra-piccanti di origine Texana).
Tantissime sono anche le ricette tradizionali dello Yucatan, Caraibi e tanti stati dell’America del Sud che non possiamo assolutamente consigliare a chi non riesce a sopportare il fuoco in bocca.
Tossicità
Il consumo di peperoncini Capsicum chinense è sconsigliato a chi soffre di colon irritabile, ulcera, gastrite, emorroidi e reflusso gastroesofageo. Il consumo non è consigliato neanche a donne in gravidanza o che allattano al seno.
Linguaggio dei fiori
Un colorato portafortuna! Il peperoncino è da sempre considerato un potente amuleto contro la malasorte.
Libri
Segnaliamo un testo, in lingua inglese, sulle proprietà del peperoncino Capsicum chinense: “Anti
Microbial And Anti Inflammatory Activity Of Capsicum Chinense”, di Koushik Nandan Dutta e Dibyajyoti
Das Himangsu Saikia. Un’interessante lettura per approfondire le conoscenze sulla specie Capsicum chinense e conoscere le proprietà della capsaicina, sostanza dalla quale dipende la piccantezza del frutto e che si presenta come valido alleato per la salute.
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